Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Sucar Drom (del 05/11/2006 @ 11:05:18, in blog, visitato 1513 volte)
Strasburgo, e' polemica sulle esclusioni dal forum europeo dei rom La situazione dei diritti umani in Kosovo e l’ampliamento dell’Unione Europea figureranno tra i temi principali all’ordine del giorno dell’assemblea plenaria del Forum dei rom che si terra' al Palais de l’Europe, dal 6 all’8 novembre, a Strasburgo. Il 6 novembre, alla cerimonia d'apertura seguira' una cerimonia in commemorazione delle vittime del Porrajmos sullo spiazzo antistante al Consiglio d'Eur »
Svizzera, aree di sosta e di transito insufficenti La Commissione federale contro il razzismo (CFR) e la fondazione "Un futuro per i nomadi svizzeri" vogliono un'azione determinata per eliminare le discriminazioni nei confronti dei Sinti e dei Rom. La mancanza di aree d'accoglienza resta il principale problema. In un rapporto di meta' ottobre il Consiglio federale ha riconosciuto che la rete attuale e' insufficiente: per rispondere »
Viminale, secondo incontro sulle Minoranze Nazionali Sinte e Rom Si e' svolto il 31 ottobre 2006 al Viminale il secondo incontro del tavolo interministeriale sul tema delle Minoranze Sinte e Rom, presenti sul territorio nazionale. Dopo una prima ricognizione delle problematiche da affrontare, si e' proceduto con un esame delle leggi regionali in materia e con un quadro della presenza rom, sinte e caminati in alcune citta' campione italiane. Al termine de »
Opera Nomadi, un'invasione di Rom Romeni In questi giorni qualcuno nell'Opera Nomadi Nazionale, e non solo, sta perdendo la testa e continua a "sparare" cifre al rialzo: 35.000, 50.000, 75.000, 80.000, 100.000... Rom Romeni in Italia... Rom Romeni in arrivo in Italia. Il record, ad oggi, e' di Renata Paolucci, Vice Presidente Nazionale. Ha lanciato l'allarme dalle colonne del Gazzettino, dopo l'azione del Comune di Schio »
Bolzano, alle proteste risponde Radames Gabrielli Pubblichiamo il comunicato stampa di Radames Gabrielli (in foto), Presidente dell'Associazione Nevo Drom, dopo le proteste di alcuni politici locali per la scelta di un'area nel quartiere Firmian per sistemare le dieci famiglie sinte che abitano in via Resia. Ho letto »
Di Fabrizio (del 06/11/2006 @ 10:01:21, in Europa, visitato 1483 volte)
2 novembre 2006 - 13.59 I nomadi in Svizzera sempre più allo stretto
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I difensori degli zingari chiedono un piano d'azione contro la discriminazione dei nomadi. Secondo loro, la situazione è peggiorata e il recente rapporto pubblicato dal governo propone misure insufficienti. |
l problema più acuto, rileva la Commissione federale contro il razzismo, riguarda lo stazionamento dei nomadi. Mancano in effetti decine di aree di transito e di sosta.
"Nel nostro paese i nomadi con e senza cittadinanza svizzera subiscono discriminazioni. La Costituzione svizzera e il diritto internazionale sanciscono l'obbligo di non discriminazione; eppure negli ultimi anni il problema dello stazionamento dei nomadi si è leggermente acuito."
Lo sostengono la Commissione federale contro il razzismo (CFR) e la fondazione "Un futuro per i nomadi svizzeri", che giovedì hanno chiesto un'azione determinata per eliminare le discriminazioni nei confronti dei gitani.
Il problema principale resta la mancanza di aree d'accoglienza, hanno sottolineato le due organizzazioni.
Proposte insufficienti In un rapporto presentato a metà ottobre, lo stesso governo svizzero ha del resto riconosciuto che la rete attuale è insufficiente. Oggi esistono 12 aree di sosta e 44 di transito. Per rispondere ai bisogni dei nomadi svizzeri bisognerebbe creare altre 29 aree di sosta e 38 di transito. Inoltre, sarebbero necessarie ancora una decina di grandi aree di transito per gli zingari stranieri. Il Consiglio federale non ha però ritenuto necessario modificare la legge sulla pianificazione del territorio, stimando che quella attuale offre già possibilità sufficienti per creare aree di sosta, e ha rinunciato a stanziare mezzi finanziari supplementari. Le proposte presentate nel rapporto per migliorare la situazione non sono soddisfacenti, hanno deplorato la fondazione e la CFR. Il Tribunale federale ha sancito che i cantoni devono mettere a disposizione un numero sufficiente di aree per i nomadi, ma nella realtà ciò non avviene.
Volontà politica I motivi sono la mancanza di coraggio e di volontà politica a livello comunale, cantonale e federale, la penuria di incentivi politici e finaziari e i pregiudizi della popolazione, sostengono le due organizzazioni. "In Svizzera abbiamo il diritto di viaggiare, ma non di fermarci", ha riassunto il rappresentante dei nomadi svizzeri May Bittel. Per correggere il tiro in maniera "sistematica e sostenibile", la fondazione e la CFR chiedono al Consiglio federale di elaborare insieme alla Conferenza dei governi cantonali e alla Conferenza svizzera dei direttori delle pubbliche costruzioni, della pianificazione del territorio e dell'ambiente un piano d'azione. Mettere a disposizione i terreni dell'esercito – nei prossimi anni ne saranno venduti circa 10'000 – può essere una prima risposta, ha indicato il presidente della fondazione Werner Niederer. Sul lungo termine, però, anche i cantoni devono prendere delle iniziative, ha aggiunto.
Incentivi finanziari Un'altra rivendicazione è che i nomadi possano installarsi legalmente per qualche giorno in ogni comune, anche al di fuori delle aree ufficiali. Le autorità devono rinunciare ad intervenire contro le persone che si stabiliscono su suolo privato quando il proprietario è d'accordo. Per rendere possibile la creazione di aree adeguate, la Confederazione deve inoltre creare un sistema d'incentivi finanziari. Senza un sostegno federale, l'operazione rimarrà di competenza dei cantoni e dei comuni, "con i risultati poco concludenti che sappiamo", ha osservato ancora Niederer. La fondazione e la CFR sperano che la situazione migliori nettamente nei prossimi cinque anni. In caso contrario bisognerà trovare una soluzione vincolante a livello federale, ossia una legge che obblighi a procedere ai cambiamenti necessari entro un termine stabilito. Dei miglioramenti si impongono, poiché le condizioni di vita precarie di questa minoranza sono contrarie al diritto svizzero e internazionale, ha dal canto suo ricordato il presidente della CFR Georg Kreis. swissinfo e agenzie
Di Fabrizio (del 06/11/2006 @ 10:12:13, in scuola, visitato 1870 volte)
Anka Demirova è la nuova direttrice nell'Ufficio per lo Sviluppo e l'Avanzamento dell'Educazione per i Linguaggi delle Minoranze, branca del Ministero per l'Istruzione. E' la prima posizione direttiva per la comunità Rom, [...] frutto di una grande attività e della partecipazione dei Rom a livello politico, come pure delle nuove leggi che hanno diretta influenza sulla vita socio economica dei cittadini.
La Direzione per lo sviluppo, in questa decade, sta fornendo pieno appoggio al tema dell'educazione dei Rom in Macedonia. L'Agenzia nel periodo a seguire si concentrerà sui problemi attuali della scolarizzazione delle minoranze etniche in Macedonia,come pure sulla motivazione della comunità Rom verso la scolarizzazione.
Anka Demirova è laureata in legge, ed è originaria di Delcevo. Ha lavorato attivamente nel campo dell'aiuto legale alla popolazione Rom, ed una delle prime educatrici sulle tematiche femminili in Macedonia. Testimoniano la sua esperienza le numerose conferenze internazionali e seminari a cui ha preso parte.
http://www.nationalromacentrum.org
Pubblichiamo il comunicato stampa dell'Associazione Sucar Drom e dell'Ente Morale Opera Nomadi Sezione di Vicenza, redatto dopo la polemica nazionale scoppiata per la realizzazione di un fossato anti-sinti a Schio in Provincia di Vicenza. Al comunicato si associa la Sezione di Mantova dell'Opera Nomadi.
Nelle ultime settimane il Comune di Schio ha subito un’esposizione mediatica nazionale, dopo la realizzazione di un fossato in via Lago di Misurina per impedire l’accesso in un terreno alle famiglie appartenenti alle Minoranze Nazionali ed Europee dei Sinti e dei Rom.
Le nostre organizzazioni si sono trovate ancora una volta di fronte ad un atto che lascia nelle nostre menti diversi punti interrogativi. Ovviamente non possiamo che dissociarci dall’idea che per risolvere problemi o incomprensioni si debba ricorrere a misure così discriminatorie.
Siamo consapevoli che il terreno in questione doveva essere liberato perchè in vendita e quindi era prevedibile l’allontanamento, ma non è stata offerta nessuna alternativa alle famiglie dei Sinti in questione. Quello che ci chiediamo è: perché scavare una fossato? Non si potevano informare le famiglie interessate che non avrebbero più potuto sostare in quel terreno?
Alcuni cittadini, residenti a Schio, hanno dichiarato agli organi di stampa che la situazione era diventata insostenibile: troppe carovane. Di certo insostenibile è essere Cittadini Italiani ma non avere un luogo dove vivere, non riuscire ad ottenere l'iscrizione anagrafica e la carta d’identità e, di conseguenza, non poter accedere all'assistenza sanitaria se non per le emergenze, al sostegno e alla regolarizzazione lavorativa, o godere dei diritti costituzionali di base, quali il diritto di voto.
In alcuni momenti può esserci molta confusione e può succedere che la situazione sfugga al controllo e che vengano adottate iniziative basate sulla fretta e sull'emotività.
Ribadiamo comunque che il Comune di Schio ha sempre dimostrato la volontà di costruire percorsi di interazione con le Minoranze Sinte e Rom e che, negli ultimi due anni, ha supportato le nostre iniziative, facendosi carico in Prefettura di sensibilizzare quelle Amministrazioni Comunali che in questi anni hanno invece praticato una politica di esclusione ed espulsione, come nel caso di Piovene Rocchette.
Nel dibattito accesisi in questi giorni traspare, ancora una volta, la mancanza di conoscenza della realtà vissuta dalle famiglie Sinte e Rom e questo non permette di risolvere le diverse problematiche, partendo dalla individuazione di luoghi dove poter sostare o resi idonei alla sosta. Siamo convinti che la questione vada discussa tra tutte le Amministrazioni Comunali interessate alla residenza, sosta e transito delle famiglie Sinte e Rom: lo spiacevole episodio del fossato di Schio può essere utile per interrogarci seriamente su queste problematiche. Esse coinvolgono non solo il territorio scledense ma buona parte dell'alto vicentino, come pure Vicenza e i comuni contermini, in forma permanente e non di semplice emergenza.
Per questo abbiamo proposto al Prefetto e all'Amministrazione Provinciale la realizzazione di un progetto di mappatura dei bisogni, denominato “Pringiarasmi” ("Conosciamoci", in lingua Sinta), attraverso il quale comprendere la realtà territoriale e cominciare a elaborare soluzioni condivise tra Istituzioni e Comunità Sinte e Rom presenti da decenni sul territorio.
Chiediamo un incontro con il Sindaco di Schio e con i referenti dei diversi Uffici Comunali interessati, in primis i Servizi Sociali, per rielaborare quanto successo e non disperdere il lavoro svolto insieme da un anno a questa parte.
per l’Associazione Sucar Drom Fabio Dalla Vecchia, Davide Casadio e Teresa Braidich
per l'Ente Morale "Opera Nomadi di Vicenza" Nereo Turati, Benito Bernardoni e Lorenzo Cavazza
In foto Teresa Braidich lungo il fossato anti-sinti
Di Fabrizio (del 07/11/2006 @ 10:10:25, in media, visitato 1971 volte)
PRAGA (30 Ottobre, 2006) - Un servizio pubblico che incoraggia i Cechi a
controllare i propri pregiudizi, è stato messo in onda dal canale nazionale televPRAGUE
[...] e nei cinema dallo scorso16 ottobre. Lo spot è stato creato dall'OnG Partners-Czech,
per sfidare gli stereotipi sui Rom e sulle altre minoranze nazionali, ed è
indirizzato verso gli adolescenti e i giovani adulti che ondeggiano nei
pregiudizi sociali.
Lo spot di 30" comincia con un maschio non-Rom che è appena salito sul tram a
Praga. Quando si accorge che gli è sparito il portafoglio, l'uomo incolpa una
giovane Rom, immaginando che le abbia sfilato il portafoglio. Per terminare,
un'altra giovane mostra all'uomo il suo portafoglio sul pavimento del tram e
l'uomo capisce il suo errore. Nella sequenza finale, uno slogan ammonisce "Stai
attento non solo alle tue proprietà, ma anche ai tuoi pregiudizi."
La campagna mediatica è parte del quadriennale Programma Integrazione dei Rom
sviluppata da Partners for Democratic Change (Partners), Partners-Czech, Partners-Hungary
e Partners-Slovakia. Partners-Czech ha prodotto lo spot con la collaborazione di Punk Film (www.punkflim.cz)
e d.code (www.dcode.cz).
Inoltre [...] sono stati creati dei poster e un sito (www.predsudky.cz)
per dare informazioni supplementari sulla campagna. I visitatori del sito
possono scaricare video, immagini ed altro materiale (in lingua ceca ndr.).
Il Programma Integrazione dei Rom, attualmente all'anno finale, aumenta le
opportunità politiche e sociali dei Rom e appoggia il dialogo interetnico e la
cooperazione nella Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia. Nelle tre comunità
campione della Repubblica Ceca: Bruntál, Chomutov e Pardubice, Partners-Czech
collabora con altre OnG e rappresentanti del settore privato per identificare i
bisogni della comunità Rom e disegnare piani d'azione mirati. A livello
nazionale, Partners-Czech promuove tavole rotonde, iniziative scolastiche e
programmi per adottare sforzi nell'integrazione dei Rom. La United States Agency for
International Development (USAID) ha finanziato le attività nei tre paesi con
circa $ 2.8 milioni.
Di Fabrizio (del 07/11/2006 @ 10:33:09, in Europa, visitato 1826 volte)
Roma, 5 novembre 2006 - E' cominciato questa mattina dall'aeroporto di Fiumicino il ''viaggio della Memoria'' per 230 studenti delle 57 scuole superiori romane, accompagnati dal sindaco di Roma Walter Veltroni, che li portera' a visitare il campo di sterminio nazista di Auschwitz. Il volo dell'Alitalia, diretto a Cracovia, e' decollato poco prima delle 10.30. Tra gli studenti ci sono quattro ragazzi islamici, di origine marocchina, e, per la prima volta, anche quattro studenti della ''Scuola Germanica'' e tre ragazzi Rom, che vedranno i luoghi in cui furono sterminati migliaia di zingari. La visita ad Auschwitz si ripete da cinque anni, da quando e' iniziato il progetto ''Noi ricordiamo'', promosso dal sindaco, dall'assessorato alle politiche educative del comune, dalla Comunita' ebraica di Roma, in collaborazione con l'Associazione Nazionale ex Deportati. Con tale progetto, oltre 10mila ragazzi e ragazze hanno seguito percorsi di studio, ricerca e di approfondimento sugli avvenimenti storici legati alla Shoah.
Di Fabrizio (del 08/11/2006 @ 10:52:24, in Europa, visitato 1665 volte)
FOCSANI - L'ex Ministra per la Sanità, Daniela Bartos, ha consultato lo
scorso 28 ottobre, 50 donne Rom nella città di Marasesti, nella provincia di
Modruzeni.
Daniela Bartos è arrivata a Modruzeni, una delle più importanti comunità Rom
della regione Vrancea, accompagnata dalla Segretaria di Stato, Mariea Ionescu,
presidente dell'Agenzia Nazionale per l'Etnia Rom.
"L'agenzia Rumena che dirigo sviluppa esclusivamente programmi per le donne -
Con noi, tra di noi, su di noi, donne - Il programma intende analizzare lo stato
di salute delle donne rom e di conseguenza creare una strategia sanitaria per
l'etnia." dice la Segretaria di Stato.
Il progetto esaminerà la situazione sanitaria delle Romnià in dieci città. Fonte:
Romanian_Roma
Di Fabrizio (del 09/11/2006 @ 10:42:24, in Regole, visitato 2064 volte)
Articolo completo:
Roma_Daily_News
Redjep Shema è stato imprigionato il 15 settembre 2006 per essersi rifiutato
di firmare "volontariamente" la propria deportazione in Kosovo. E' stato
minacciato da Frank Pedersen, capo della Polizia, che sarebbe stato in prigione
finché non avesse firmato.
Redjep Shema e la sua famiglia sono Rom Askali fuggiti dal Kosovo. In
Danimarca avevano chiesto rifugio e si sono comportati secondo la legge.
Il giorno 18 settembre il Tribunale avrebbe dovuto esaminare la sua
richiesta, ma la corte ha rifiutato di riconoscere gli avvocati nominati da
Shema, imponendone un altro d'ufficio. L'avvocato d'ufficio ha accettato il
compito, benché non potesse disporre di materiale per elaborare la difesa. Non
ha potuto visitare Redjep Shema in prigione. Il caso è stato portato in appello
per i dati forniti da
"Romano" e altre
associazioni.
Punto centrale della difesa è che in Kosovo gli Askali sono accusati di aver
preso parte al conflitto a fianco dei Serbi, e per questo sono a rischio di
violenze e discriminazioni da parte dell'etnia maggioritaria albanese.
Il comportamento delle autorità danesi ha infranto una lunga serie di atti e
accordi, danesi ed europei (tutti citati nell'articolo originale ndr), e
può spiegarsi soltanto come una concessione al Partito Popolare perché appoggi
la coalizione di governo, quando richiede l'estradizione degli stranieri, in
particolare dei Kosovari, per la maggior parte Rom ed Askali.
Eric Støttrup Thomsen
Danish delegate to European Roma and Travellers Forum under Council of
"Romano"
Kongevejen 150
DK3000 Helsingør
+45-49 22 28 11
www.romano.dk
Di Sucar Drom (del 09/11/2006 @ 14:09:11, in blog, visitato 1613 volte)
Roma, fiori nel fango 2 Adescavano bimbi rom di 12-13 anni a Valle Giulia, luogo simbolo della prostituzione minorile, e li portavano nelle proprie abitazioni dove, per pochi spiccioli, al massimo 20 euro, compivano abusi di tutti i tipi. Sono medici, avvocati e altri professionisti insospettabili i presunti pedofili finiti nella rete dell'inchiesta della Squadra Mobile di Roma "Fiori nel fango 2", il p »
Maranello (MO), se sei sinto non puoi campeggiare Quattro famiglie di Sinti Camminanti, per un totale di 18 persone, sono state allontanate nella mattinata di giovedì 2 novembre dalla Polizia Municipale di Maranello che è intervenuta in località Torre Maina a seguito della segnalazione di alcuni residenti. Nonostante le famiglie avessero scelto per la sosta un'area attrezzata comunale per il campeggio, i vigili hanno notificato ai Sinti »
Romania, una riserva per i Rom Dalla strada che si snoda lungo la valle di Brezoi, nei Carpazi centrali, parte un sentiero di fango e sassi. Un diroccato cartello di legno indica il “villaggio” di Valea Lui Stan. Passa un carretto trainato da un cavallo, con un’intera famiglia a bordo. Un gruppo di bambini ti corre incontro, chiedendoti foto e bani, soldi. Alcuni cani vagano liberamente, le galline razzolano fuori dai recinti. »
Lingua un diritto di tutti Pubblichiamo uno stralcio dell´intervento di Tullio De Mauro sulla Legge 482/1999(norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche), tenuto a Palermo durante il convegno " »
Moglia (MN), una casa per ogni famiglia rom Nel Comune di Moglia, in località Bondanello, esisteva fino a tre giorni fa un piccolo insediamento di Rom profughi dalla exYugoslavia, composto da due famiglie. L'insediamento nato nel 1993 contava inizialmente nove famiglie, cinque famiglie hanno ottenuto alcuni anni fa l'assegnazione di case popolari (ALER) nel Comune di Quistello, nel Comune di Pegognaga e nel Comune di Moglia. Rimanevano nel »
Musafir, l'eclettica musica dal Rajasthan Ai confini dell'India, del Pakistan e dell'Afghanistan si trova il Rajasthan - che in sanscrito significa "Paese dei Principi" - e il suo deserto, il deserto di Thar. E' forse a causa dell'aridità dell'ambiente che, a partire dall'anno mille, i suoi abitanti hanno lasciato le bellezze del luogo per spostarsi verso occidente, attraversando il Caucaso, l'Iran, la Turchia, spingendosi fino »
Di Fabrizio (del 10/11/2006 @ 10:01:22, in Europa, visitato 1948 volte)
European Roma and Travellers Forum -
Press Release
L'allargamento EU e la situazione dei diritti umani in Kosovo sono stati i
principali temi della seconda Assemblea Plenaria che si è tenuta a Strasburgo
presso il Palazzo d'Europa dal 6 all'8 novembre. Oltre 60 delegati dalla
maggior parte degli stati membri hanno preso parte all'incontro assieme ai
rappresentanti delle principali organizzazioni Rom europee ed internazionali.
Il primo giorno ha contemplato una cerimonia d'apertura ufficiale [...]
seguita da una cerimonia commemorativa delle vittime dell'Olocausto, presso il
memorial di fronte al Palazzo del Consiglio d'Europa, alla presenza dei Rom
sopravvissuti e del rabbino capo di Strasburgo.
Il secondo giorno è stato dedicato alla situazione dei diritti umani in
Kosovo. L'ex incaricato per il Kosovo, Marek Nowicki, uno dei rari
rappresentanti della comunità internazionale a parlare della sua esperienza e
contro la discriminazione dei Rom nel Kosovo.
L'accesso in EU di Romania e Bulgaria, entrambe con un'importante popolazione
Rom, si tradurrà in un forte incremento del numero dei Rom in EU. Il Forum
rimane preoccupato perché l'accesso non ha portato un reale miglioramento sulla
situazione dei Rom ed in alcuni casi come in Slovacchia, si registra un
deterioramento. Altra preoccupazione è data dal crescere di nuove barriere in
Europa [...]
Formatosi nel 2004, il Forum Europeo dei Rom e Viaggianti è l'organizzazione
ombrello che rappresenta le organizzazioni che difendono gli interessi dei Rom e
le loro preoccupazioni attraverso l'Europa. L''organizzazione vanta il supporto
e il riconoscimento del Consiglio d'Europa, con cui ha firmato un accordo di
partnership. La Seconda Assemblea Plenaria dovrebbe definire le linee guida
politiche er il 2007 e chiamare le istituzioni internazionali e i governi
nazionali ad agire per un cambio reale.
For further information and interviews please contact:
European Roma and Travellers Forum
c/o Council of Europe
F – 67 075 Strasbourg
Tel.: 00 33 3 90 21 53 50/4331
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