Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 20/08/2006 @ 10:00:08, in Europa, visitato 2433 volte)
Voci dal ghetto
Agosto 2006 - meno di 6 mesi all'ingresso della Bulgaria. In ogni aspetto i Rom in Bulgaria sono soggetti a seri attacchi e le voci d'odio nazionalistiche stanno diventando più forti. I rappresentanti dei media prendono parte nella campagna anti-Rom che propaga di loro un'immagine primitiva, criminale e marginale, coinvolgendo la comunità in ogni scandalo politico ed economico che arriva agli onori del pubblico.
Le formazioni politiche vanno a caccia dei voti nazionalisti e le analisi politiche mandano messaggi ai leaders politici che i votanti Rom sono fraudolenti. Nella campagna elettorale scorsa per la presidenza, la grande paura risiedeva nei voti "criminali" delle due più larghe minoranze - i Rom e i Turchi.
Nei ghetti l'attitudine verso l'ingresso della Bulgaria nella UE è di scetticismo, i problemi legati agli impegni dello stato verso i socialmente deboli, i disoccupati e quelli senza casa, stanno peggiorando e solo nel campo della scolarizzazione ci sono sforzi da entrambe le parti, nonostante questo non porti sicurezza al livello economico della comunità.
Sofia, quartiere di Fakulteta - in molti lavorano ad ore nel settore delle costruzioni, vendono verdura ai mercati, o come operatori nella pulizia urbana e una minima parte nella fabbricazione e commercio di tappeti nel ghetto. Cresciuti lì, tendono a rinchiudersi all'interno ghetto-quartiere, e tra gli effetti c'è quello della crescita di attività criminose, alla soglia dell'inverno 2006. Le priorità dei progetti e programmi delle OnG e delle istituzioni sono in grave conflitto con le aspettative dei Rom nel risolvere i loro problemi. Il primo e più importante è quello della disoccupazione e la situazione sociale insicura, mentre le loro proprietà (case, auto, ori ecc.) vengono messe in discussione dagli sgomberi. Un numero ristretto di Rom e non-Rom traggono vantaggio dalla situazione e creano le condizioni per sviluppare attività criminali. Il risultato inevitabile è tensione tra le famiglie estese a causa di debiti non pagati, perdita della casa o dei beni mobili ecc. In molti casi il servizio sociale non riesce ad intervenire e le tasche degli "squali" si gonfiano del 50% di interesse per prestiti di 15 giorni. Altro serio problema il matrimonio con gli stranieri, in cambio di un "pizzo" di 100 EUR per ottenere la cittadinanza e i conseguenti diritti. Le conseguenze legali per le donne sono la patria potestà sui figli di uno straniero e l'esclusione da tutti i programmi sociali. Altre grave questione legale è la proprietà - quando non intervengono gli strozzini - che viene disputata tra acquirenti e banchi pegno. E' con serio dispiacere che elenchiamo questa lista di problemi della comunità - in diverse occasioni le famiglie più marginalizzate stipulano un contratto di scambio informale con una famiglia adottiva per vendere a una nuova madre i propri figli.. Tutto questo viaggia all'interno di una struttura criminale, i cui membri agiscono come intermediari tra il donatore e la famiglia adottiva.
Connesso a tutto ciò, chiederemmo a tutti i partners, donatori, amici e colleghi un impegno e una presenza nel ghetto molto più profonda e di redirigere i nostri sforzi verso l'educazione civica della comunità rispetto alle elementari norme di cultura legale. Gran parte delle attività andranno orientate nel moderare e diminuire i conflitti interni, senza perdere d'occhio i diritti umani, economici e sociali. Le priorità delle attività sono attualmente selezionate da un gruppo di responsabili delle OnG, e disgraziatamente non corrispondono ai problemi e alle esigenze reali della comunità nel suo complesso.
Saremo grati se riceveremo suggerimenti pratici e supporto da chi è entrato recentemente in Europa, riguardo alle soluzioni trovate nell'affrontare questi progetti.
Mihail Georgiev e Iskra Stoykova, saranno disponibili per tutto agosto
Romani Baht Foundation
Di Fabrizio (del 19/08/2006 @ 10:39:17, in Regole, visitato 1579 volte)
BOTOSANI - Il proprietario di un pub che ha rifiutato nel 2002 di servire tre giovani di etnia Rom, è stato condannato al pagamento di 600 lei (167 euro circa ndr) per danni morali.
La sera del 2 dicembre 2002, tre Rom, incluso un rappresentante dell'organizzazione Romani CRISS; arrivarono al pub "Complex Moldova" di Botosani, di proprietà di SC Aurelu SRL. Volevano soltanto farsi un bicchiere.
All'ingresso del pub, i tre notarono il cartello "Abbiamo il diritto di scegliere i nostri clienti - non serviamo persone di origine Rom". Nonostante ciò, il rappresentante di Romani Criss ha provato lo stesso ad ordinare, ma il cameriere ha rifiutato di servirlo, dicendo di avere specifiche istruzioni. Il cameriere ha detto "Il proprietario non vuole che in questo pub si servano Rom."
Due mesi più tardi, febbraio 2003, Romani CRISS ha compilato una protesta al Consiglio Nazionale contro le Discriminazioni (CNCD). [...] Sulla base della decisione CNCD 165/27.05.2003, questo è un atto discriminatorio, punibile sino a 800 lei.
La società SC Aurelu SRL è ricorsa in appello, che ha cambiato la propria decisione in un "ammonimento". La decisione è definitiva. Conseguentemente Romani CRISS ha appoggiato le vittime della discriminazione per un'azione civile verso il tribunale di Botosani contro SC Aurelu SRL, per ottenere un risarcimento.
A questo punto, nel luglio 2004, il tribunale con la sentenza 3211, ha accettato il richiamo "perché sia permesso l'ingresso nel pub" e condannato la società a pagare 200 lei ad ognuno, come titolo di compensazione morale.
Romani CRISS sta attualmente sviluppando la procedura legale in merito ad altri tre casi similari, che riguardano il divieto di ingresso o la pubblicazioni di articoli razzisti [...]
Fonte Romanian_Roma
Di Fabrizio (del 18/08/2006 @ 10:56:42, in Europa, visitato 1659 volte)
16 Agosto 2006, Budapest, Berlino: Ignorando un appello diretto a bloccare l'espulsione, come pure le evidenti prove di stato fisiologico estremo, le autorità tedesche hanno espulso forzatamente un donna Rom e i suoi cinque figli (di età tra i 6 e i 17 anni) verso la Serbia.
ERRC ha ricevuto l'informazione il 14 agosto dall'OnG di Berlino "Iniziativa contro l'Espulsione e la Detenzione" (Initiative gegen Abschiebehaft)[...] La famiglia è musulmana, un gruppo particolarmente preso a bersaglio nella Serbia ortodossa. Il marito della donna si è suicidato per impiccagione nel 2002, per paura di espulsione dalla Germania, da allora la donna K.T. ha cresciuto i figli da sola.
La donna soffre di gravi problemi psichici, per cui è da anni in cura a Berlino. Secondo il suo psicologo, K.T. è estremamente instabile. In situazione di stress, è soggetta a iperventilazione, che può trasformarsi in convulsioni delle mani, delle braccia, piedi e gambe. Inoltre, la donna dice di aver sempre davanti l'immagine di suo marito suicida, e di pensare di fare lei la stessa fine. Anche la figlia 16enne, L.T. ha raccontato al lo psicologo che anche lei ha continue visioni del padre morto, e la sua più grande paura è che la madre faccia la stessa fine. K.T. è stata ricoverata a Berlino in diverse occasioni, l'ultima tra il 22 e il 28 giugno 2006.
Il tribunale di Berlino, rivedendo l'appello di K.T. di rimanere in Germania con i figli, ha rifiutato di riconoscerle la malattia psicologica, nonostante le testimonianze mediche sulla serietà delle sue condizioni.
Nel fax del 15 agosto, inviato al Ministero degli Interni Ehrhart Körting, ERRC richiede:
- Intervenire per fermare l'espulsione forzata di K.T. e dei suoi figli, e
- assicurarsi che, senza indugio, sia fornito alla famiglia un permesso di residenza a lungo termine, cosicché a K. T. possa ricevere un trattamento sanitario, senza applicazioni arbitrarie o pressioni indebite.
ERRC nota che l'espulsione di K.T. sarebbe crudele e degradante, e contravverrebbe all'Art.3 della Convenzione Europea sui Diritti Umani, e alle relative leggi e norme internazionali, sottoscritte dalla Germania.
ERRC nota che a fronte dell'espulsione in Serbia, K.T. avrebbe scarsissime probabilità di accesso alle cure mediche e psicologiche [...]. A ciò va aggiunta la doppia discriminazione come Eom e come musulmana in Serbia, che potrebbe portarla ad essere oggetto di veri e propri attacchi fisici. ERRC chiede di essere informata dal governo su tutte le azioni che il Ministro Körting intende prendere.
Il 16 agosto, senza rispondere a nessun appello, ha forzatamente espulso K.T. e la sua famiglia verso Belgrado.
Le vostre proteste possono essere inoltrate a:
Senator für Inneres Dr. Ehrhart Körting Minister of Interior for Berlin Klosterstraße 47 10179 Berlin Germany Fax: (030) 9027-2715 E-Mail: senator@seninn.verwalt-berlin.de
Ulteriori informazioni sulle politiche tedesche riguardo le espulsioni e più in generale, verso gli stranieri di pelle scura, sono disponibili a: http://www.errc.org/db/01/08/m00000108.pdf.
Nota: K.T. e L.T. non sono le vere iniziali delle persone coinvolte. ERRC è in possesso dei loro veri nomi edi contatti con le persone coinvolte.
Di Fabrizio (del 18/08/2006 @ 10:34:27, in Regole, visitato 1772 volte)
RUGBY - Il comune di Borough ha incaricato un ufficiale di polizia per discutere il problema dei Nomadi e Viaggianti che transitano in città.
E' un gruppo che si ritiene provenga dalle MIdlands, e si è accampato lunedì pomeriggio sul campo del Gaelic Football Club in Boughton Road.
Il comune ha già iniziato un'azione legale contro gli occupanti - ma ogni decisione per spostarli può richiedere settimane.
Un portavoce del consiglio di Rugby Borough ha confermato: "Stiamo per impiegare un project manager per affrontare la questione."
Dall'incaricato ci si aspetta che fornisca un servizio di approccio alle famiglie nomadi, ai viaggianti a quanti fanno parte del mondo del circo e delle fiere - e si spera che questo rafforzi la comunità cittadina verso i problemi legati ai nuovi e vecchi insediamenti.
L'incaricato lavorerà per il servizio comunale nomadi, che tra l'altro si interessa che i bambini vadano a scuola e offre un facilitazioni alla sosta per quelle famiglie i cui bambini vanno a scuola.
I capi del consiglio hanno deciso di fare opera di conoscenza verso questa figura, dopo che Nomadi e Viaggianti più volte sono arrivati occupando spazi pubblici.
Settimana scorsa, l'Hillmorton Football Club ha dovuto ricorrere ad uno sgombero per un gruppo di Nomadi che s'erano accampati accanto al campo di gioco.
Solo due giorni dopo, i Nomadi avevano divelto le recinzioni, entrando nel campo di calcio del Gaelic a Boughton Road.
Chris Worman, assistente ai parchi e cimiteri e manager del consiglio comunale, dice che anche lì ci sono state visite.
Il consiglio ha dato luogo ad azioni legali per rimuovere gli insediamenti spontanei, ma tutto il processo potrebbe durare settimane.
Di Fabrizio (del 18/08/2006 @ 10:20:48, in media, visitato 1828 volte)
Anche l'articolo soffre di questo difficile rapporto, elencando solo alcuni aspetti e personaggi... diciamo che può essere un punto di partenza per una discussione:
Il Cinema ha descritto gli Zingari in tante maniere By David Elliott
10 agosto - Gli Zingari non hanno mai ottenuto grande rispetto dal cinema, né mai l'hanno richiesto.
Gente libera e senza limiti, non vive dell'opinione altrui. I nazisti imposero loro l'Olocausto (venivano chiamati "ebrei da spazzatura"), ma persino l'odio di Hitler.non poté definire un popolo che dal Medioevo è rimasto estraneo all'Europa.
Ingabbiati nel loro ruolo di ladri, truffatori e vagabondi, gli Zingari sono finiti nei film come nota di colore: flamenco! paprika! violini zigani!
Nei film dell'orrore appaiono come gargoyles, e nel 1947 Mitchell Leisen mise nei panni della Zingara Marlene Dietrich: una visione kitch mentre il nazismo li aveva messi nei campi di concentramento [...]
Maria Montez è stata la vamp di una vicenda che girava attorno ad un'omicidio, girata da James M. Cain col titolo "Gypsy Wildcat" (1944). Sempre a loro tocca la musica, per aromatizzare le notti di Mosca ne "I fratelli Karamazov". E poi la violenza e la lotta zingaresca nel 1963 con "Dalla Russia con amore". Attori non protagonisti come Maria Ouspenskaya ed Akim Tamiroff avevano un DNA zingaresco.
Pseudo zingara la variante di "Carmen," di Bizet, che ne ripropone molti stereotipi.
Rita Hayworth strega Glenn Ford, membro della "Gay Police," negli "Amori di Carmen" (1948)
Tentativi più moderni di raggiungere ad un'autenticità portano al melodramma di Peter Maas' "King of the Gypsies" (1979), con Eric Roberts e Sterling Hayden che conducono la loro virilità in un New Jersey esotico.
Più vicino all'organizzazione del clan della tribù fu "Travellers" del 1997 con Bill Paxton che affronta la perdita dei valori familiari nelle Carolinas. E c'è il tributo di Robert Duvall in "Angelo My Love" un docudramma del 1983 del 1983 su una famiglia di Rom americani con la storia del protagonista Angelo Evans e del suo sradicamento.
Il top dello spirito nei film di Emir Kusturica, a partire dagli anni '80 con "Il tempo dei Gitani" che si sviluppa in 3 grandi città europee, con uno spirito come nei quadri di Breughel racconta la diaspora di quel popolo.
Qualcosa di più carino? Lo Zingaro irlandese di Johnny Depp in "Chocolat" un personaggio come un candito e probabilmente più libero di Jack Sparrow.
Di Fabrizio (del 17/08/2006 @ 10:28:11, in Europa, visitato 1833 volte)
ÚSTÍ NAD LABEM, NORTH BOHEMIA - Milan Huòák cammina lentamente attorno ad un edificio popolare dell'era comunista, ai margini della città. La minaccia di pioggia tiene la gente in casa, ma chi è fuori getta sguardi carichi di sfiducia a quel poliziotto di 36 anni -forse perché è uno sbirro, forse perché è di origine Rom, forse per entrambe le cose.
Il poliziotto Milan Huňák, 36 anni, Rom, dice che solo la metà dei Rom ad Ústí nad Labem hanno fiducia in lui o nei suoi colleghi.
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A dire il vero, poliziotti come Huòák sono rari qui e altrove nella Repubblica Ceca. Meno del 2% tra i 189 poliziotti della città sono Rom.
Il Ministro degli Interni spera che questa iniziativa significhi che poliziotti Rom - e di altre minoranze etniche - non siano più una stravaganza. Il prossimo mese lancerà un programma di arruolamento (vedi precedente ndr).
La portavoce ministeriale Jana Matďjusová dice che il reclutamento non è impostato per migliorare la comunicazione con le minoranze. "E' dovuto al fatto che la polizia deve rappresentare la società, e devono essere presenti anche le minoranze."
Il progetto si appoggia ad una campagna pubblicitaria-informativa che chiede alle minoranze di considerare l'opportunità di arruolarsi. E' indirizzata a cinque città, incluse Praga ed Ústí, e costerà 1,6 milioni di corone sino al 2007.
La legge anti-discriminazione non permette al Ministero di riferire quanti siano i poliziotti appartenenti ad una minoranza, e Matďjusová rifiuta di dire che le minoranze siano sotto-rappresentate nei quadri di polizia.
Il grande albero Il Ministero tenterà di formare poliziotti per ogni minoranza presente, ma le cifre si focalizzano su Rom, Ucraini e Vietnamiti - i tre gruppi più numerosi.
Sono 11.000 i Rom censiti, ma si stima che la cifra reale dei Rom cittadini cechi sia 200.000. Poi ci sono oltre 90.000 Ucraini e 37.000 Vietnamiti, secondo il Ministero degli Interni
Ucraini e Vietnamiti sono al secondo e terzo posto dopo gli Slovacchi, nella conta dei crimini commessi da stranieri. In totale ammontano a 1.053 i crimini nel 2004, l'ultimo anno di cui sono disponibili le cifre. In base alla legge anti-discriminatoria, non ci sono cifre riguardo i Rom.
Le opinioni dei gruppi minoritari sull'iniziativa della polizia variano da un moderato scetticismo alla sorpresa vera e propria. Quando The Prague Post ha chiesto l'opinione ad una OnG Ucraina, sono letteralmente caduti dalle nuvole. Ma la maggior parte la considera un gradino nella giusta direzione.
"L'impatto sarebbe positivo" dice Eva Pechová di Klub Hanoi, un'associazione che fornisce aiuto legale. "I Vietnamiti avrebbero più fiducia nella polizia."
Viktor Rajèinec, di Iniziativa Ucraina, è favorevole all'iniziativa ma dice che il Ministro avrebbe potuto fare qualcosa già prima. "Hanno i soldi per farlo, ma erano come addormentati e non hanno fatto niente."
Il Ministero inventò e approvò l'iniziativa nel 2003, ma Matďjusová dice che solo ora è stata messa in agenda per l'implementazione.
"Non è vero che non vogliamo impiegare i Rom" dice. "In molti sono interessati, ma mancano di qualificazione, e non saprebbero neanche compilare i moduli d'adesione."
La maggior parte di quanti di loro hanno fatto richiesta a Ústí nad Labem non hanno la preparazione di base oppure hanno avuto delle grane con la legge.
Ivan Veselý, dell'organizzazione Dženo, dice che l'iniziativa è un passo avanti, ma non si va molto avanti se non si affronta il tema della mancanza di qualificazione. "E' per questo che piuttosto raccomanderei un sistema di lezioni e letture per andare incontro a chi vorrebbe far domanda per un posto." ci dice. "That is why I would rather recommend a system of lessons and lectures for possible applicants so that they would be properly prepared for the job," he says.
Sfiducia storica Il Ministro degli Interni deve affrontare una lunga serie di sfiducie di questi gruppi verso la polizia.
The Prague Post ha parlato con tre Vietnamiti, che avevano un banchetto all'aperto sotto il passaggio Wilsonova, vicino alla stazione dei bus Florenc. Parlavano con noi in buon inglese, sin quando non è arrivato l'argomento polizia, a quel punto il loro linguaggio si è fatto più cauto, hanno detto in ceco "Non capisco" e sono andati via.
La sfiducia verso la polizia può essere comprensibile. Due poliziotti a Brno, nella Moravia del sud, sono sotto processo per quanto accaduto lo scorso 30 giugno, un incidente in cui sono accusati di aver picchiato un Rom e averlo minacciato con la canna delle armi alla bocca.
Huòák dice di non aver mai trovato razzismo nei suoi colleghi e di essere a favore dell'iniziativa anche se non si riuscisse ad assumere nessun poliziotto dalle file delle minoranze.
"E' una cosa buona, nessuno può parlare di iniziativa razzista"
- Hela Balinová and Vladimír Weiss contributed to this report. Brandon Swanson can be reached at bswanson@praguepost.com
Un Ministro dell'Interno in un "campo nomadi" non lo si era mai visto. Tanto meno di mattina a Ferragosto. Il primo è stato Giuliano Amato che, accompagnato dai vertici delle forze dell’ordine, a sorpresa si è recato nella Comunità Rom Rudara di via Gordiani a Roma. Ieri tutte le televisioni nazionali hanno dato ampio spazio a questo avvenimento. A porgli la prima domanda è stato Zvonko,...
Di Fabrizio (del 16/08/2006 @ 10:19:31, in Europa, visitato 1905 volte)
European Roma Rights Centre (ERRC) ha allertato il Comitato delle Nazioni Unite per l'Eliminazione della Discriminazione Razziale (CERD) sulla situazione dei diritti umani dei Rom in Ucraina.
[...] Il governo ucraino ha risposto che "La discriminazione razziale in Ucraina è stata eliminata in tutte le sue forme e l'uguaglianza di ogni cittadino davanti alla legge è assicurata, senza distinzione di razza, colore della pelle, origine etnica o nazionale." Il governo rimprovera i Rom stessi per le condizioni in cui vivono, come pure per la mancanza di opportunità per l'avanzamento economico o sociale. "In molti casi," continua "ci troviamo davanti alla mancanza di volontà da parte dei Rom di osservare le norme usuali di condotta, e per la violazione delle regole di convivenza comuni. Non conoscono i loro diritti e, quello che desta maggior sorpresa, non fanno alcun tentativo per conoscerli." Inoltre i genitori Rom "Non mostrano intenzione di provvedere all'istruzione dei loro figli, nemmeno quella elementare." Termina il governo, "Le accuse che i Rom siano deprivati dei loro diritti, praticamente, non ha ragione d'essere."
L'assenza di una specifica legge anti-discriminazione in Ucraina rende virtualmente impossibile per le vittime di discriminazione di ricorrere allo stato.
ERRC nella propria lettera fornisce l'evidenza di pratiche discriminatorie in numerosi settori della società. [...] In particolare sulle violenze esercitate dall'autorità e dagli stessi cittadini Ucraini, la mancanza cronica di accesso ai servizi di base, all'impiego e alla scolarizzazione, aggiunto a ciò il linguaggio dei mezzi d'informazione. Di seguito alcuni punti:
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Le ripetute detenzioni su base razziale, con presa delle impronte digitali, sesso avvenute nel cuore della notte, di un gran numero di Rom, senza nessuna accusa specifica.
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L'incendio doloso che nel 2002 ha coinvolto Jurij Fedorchenko e la sua famiglia, si vocifera che l'incendio sia stato applicato dalla polizia stessa, per aver mancato di pagare un debito, con l'autorità ucraina che ha sempre rifiutato di aprire un'inchiesta sul caso.
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La situazione di senza casa a lungo termine di Yevgenia Kutsenko nella città di Kremenchug, situazione che riguarda molti altri Rom.
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La segregazione scolastica dei bambini Rom nel villaggio di Nyerubayskoye, in condizioni peggiori dei loro coetanei non Rom.
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La sistematica mancanza di documenti personali, che preclude ai Rom l'accesso a diritti fondamentali, incluso il diritto di voto.
ERRC chiede un'azione urgente perché la situazione possa cambiare. [...] La documentazione allegata è frutto di un monitoraggio accurato della situazione a partire dal 1996 [...]
La lettera inviata: http://www.ohchr.org/english/bodies/cerd/docs/ngos/ERRC.doc
Il rapporto del governo: http://daccessdds.un.org/doc/UNDOC/GEN/G06/419/96/PDF/G0641996.pdf?OpenElement
Per ulteriori informazioni: Ms. Zemfira Kondur at: E-mail: zola.kondur@errc.org ; ssidd@skif.com.ua ; tel. +380973395974, +380672497119
Di Fabrizio (del 15/08/2006 @ 10:33:20, in blog, visitato 1716 volte)
Ripeto: Da marzo non funzionano più i commenti. Qualsiasi cosa scriviate, apparirà solo il vostro nick e l'orario del commento, ma il testo però sarà VUOTO.
Anche chiedendo aiuto al Forum di assistenza DBlog, non ne sono venuto a capo. Forse la colpa è del server (Aruba)
Se avete dei commenti da lasciare, scrivetemeli in email, indicando anche il post a cui si riferisce e se lo volete rendere pubblico agli altri lettori, così lo aggiungerò in fondo al post trafficando col database (o in ogni caso, lo leggerò).
A proposito di commenti, invito a leggere questa specie di breviario, che per la maggior parte mi vede d'accordo.
Poi, visto che è ferragosto, QUI trovate il racconto estivo dell'anno scorso.
Il suggerimento viene da vurdon.it
Tra le formazioni ormai numerose che producono musica rom e klezmer capita, di tanto in tanto, di incontrarne qualcuna particolarmente di buon livello sia per la scelta dei brani che per la loro esecuzione. Una di queste è certamente la Fanfara Ziganka, sestetto di musicisti veronesi provenienti da diverse esperienze musicali con un repertorio che propone, oltre a musiche balcaniche anche temi yiddish, klezmer e danze israeliane.
Per visitare il loro sito cliccare qui
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