BOTOSANI - Il proprietario di un pub che ha rifiutato nel 2002 di servire tre giovani di etnia Rom, è stato condannato al pagamento di 600 lei (167 euro circa ndr) per danni morali.
La sera del 2 dicembre 2002, tre Rom, incluso un rappresentante dell'organizzazione Romani CRISS; arrivarono al pub "Complex Moldova" di Botosani, di proprietà di SC Aurelu SRL. Volevano soltanto farsi un bicchiere.
All'ingresso del pub, i tre notarono il cartello "Abbiamo il diritto di scegliere i nostri clienti - non serviamo persone di origine Rom". Nonostante ciò, il rappresentante di Romani Criss ha provato lo stesso ad ordinare, ma il cameriere ha rifiutato di servirlo, dicendo di avere specifiche istruzioni. Il cameriere ha detto "Il proprietario non vuole che in questo pub si servano Rom."
Due mesi più tardi, febbraio 2003, Romani CRISS ha compilato una protesta al Consiglio Nazionale contro le Discriminazioni (CNCD). [...] Sulla base della decisione CNCD 165/27.05.2003, questo è un atto discriminatorio, punibile sino a 800 lei.
La società SC Aurelu SRL è ricorsa in appello, che ha cambiato la propria decisione in un "ammonimento". La decisione è definitiva. Conseguentemente Romani CRISS ha appoggiato le vittime della discriminazione per un'azione civile verso il tribunale di Botosani contro SC Aurelu SRL, per ottenere un risarcimento.
A questo punto, nel luglio 2004, il tribunale con la sentenza 3211, ha accettato il richiamo "perché sia permesso l'ingresso nel pub" e condannato la società a pagare 200 lei ad ognuno, come titolo di compensazione morale.
Romani CRISS sta attualmente sviluppando la procedura legale in merito ad altri tre casi similari, che riguardano il divieto di ingresso o la pubblicazioni di articoli razzisti [...]
Fonte Romanian_Roma