Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Google: ore 18.30
Nipote, non sta bene bere da soli!
Di Fabrizio (del 10/07/2005 @ 14:10:26, in lavoro, visitato 2424 volte)
Non ricordo il periodo preciso, credo all'inizio degli anni '90. Lavoravo in una ditta di costruzioni, edilizia specializzata, con cantieri sparsi in tutto il mondo e allora circa 2000 dipendenti: "un'aristocrazia operaia" che proveniva soprattutto dal Veneto, dalla Puglia, dalla Calabria e dagli Abruzzi, a cui andavano affiancandosi sempre più numerosi manovali e tecnici stranieri. Tangentopoli si sarebbe presentata da lì a poco. Fu allora che la nostra commissione interna siglò l'accordo per la tutela degli operai stranieri nei nostri cantieri in Italia e all'estero. Il primo accordo in tal senso.
Allora ero nel Consiglio di Fabbrica: l'intesa nacque dopo una mia risposta "pepata" al rappresentante della direzione. Per stendere i punti principali di un argomento che non era neanche all'ordine del giorno, impiegammo 5 minuti, e poi altre due settimane per tradurli in burocratese. Nella commissione interna i compagni non erano tutti della stessa opinione: c'era chi diceva che tanto non avrebbe funzionato e chi preferiva che si fosse aspettato per un accordo provinciale.
Durante le trattative conobbi dei sindacalisti albanesi: così diversi dall'iconografia socialista dell'Albania di allora e anche da quegli sbandati che si trovavano nei pressi della stazione centrale. I primi albanesi con cui andavo d'accordo.
Leggo su Stranieri in Italia
Edilizia Un operaio su cinque è straniero Si infortunano di più, ma guadagnano meno dei loro colleghi italiani. Rapporto Ires-Cgil
ROMA - I lavoratori stranieri sono ormai protagonisti nell'edilizia. Nel 2004 dei 508.752 addetti del settore, circa un quinto (95.000 dipendenti) erano stranieri, con punte che sfiorano il 50% in alcune aree.
Lo rivela il primo rapporto dell'osservatorio sui lavoratori immigrati nel settore delle costruzioni edili dell'Ires-Cgil, presentato nell'ambito della II assemblea nazionale dei lavoratori stranieri della Fillea-Cgil. Crescono a ritmo sostenuto anche le imprese di costruzione guidate da extra-comunitari: nel primo trimestre 2005 risultavano iscritte al registro circa 48.681 imprese individuali a titolarità non comunitaria, il 27,3% in più rispetto all'anno precedente.
La banca dati dell'Inps evidenzia come nel corso degli ultimi due anni il numero dei lavoratori non comunitari del settore delle costruzioni è praticamente decuplicato. "Non è difficile immaginare - si legge nel rapporto - che in pochi anni il peso dei lavoratori immigrati assumerà una valenza sempre maggiore.
I lavoratori edili stranieri svolgono per la maggior parte "attività a minor apporto qualitativo della manodopera". Vengono infatti utilizzati "soprattutto nelle mansioni più dure e meno retribuite": "il 67% degli stranieri nel 2004 ha lavorato come operaio comune rispetto al 37% dei lavoratori totali, inoltre, gli operai specializzati e di quarto livello rappresentano il 9% della forza lavoro straniera a fronte del 30% della forza complessiva".
Viste le mansioni che ricoprono, questi lavoratori sono più esposti agli incidenti. Il tasso di incidenza infortunistico registrato lo scorso anno fra i lavoratori non comunitari è superiore di circa il 50% rispetto a quello medio nazionale (circa 65 casi contro 42 ogni 1.000 occupati). In particolare, quasi un quinto degli infortuni registrati nel 2004 nel settore delle costruzioni ha colpito lavoratori non comunitari.
I lavoratori edili non comunitari emersi con la regolarizzazione avviata nel 2002 guadagnano in media, rispetto alla retribuzione media pro capite dei dipendenti totali, il 24% in meno rispetto agli addetti dipendenti complessivi del settore. Confrontando invece le retribuzioni lorde dei lavoratori non comunitari già regolari con quelle dei dipendenti complessivi, i differenziali retributivi si riducono al 20%.
"In definitiva, - precisa il rapporto Ires-Cgil - analizzando la retribuzione di fatto di un operaio di terzo livello la differenza fra un operaio italiano, un immigrato regolare ed un immigrato 'neo-regoalrizzato' è questa: il primo percepirà circa 19.869 euro per 13 mensilità, il secondo circa 15.895 ed il terzo circa 15.100 euro".
(8 luglio 2005)
Settembre 2004: Esce un'indagine CGIL, ma le cronache sono piene delle notizie sul rapimento di Simona Pari e Simona Torretta. Anche nell'europea Milano sta prendendo piede il fenomeno caporalato. La mattina prima dell'alba, prima di essere assediato dal traffico, piazzale Lotto si anima di immigrati e strani arruolatori. Attorno, la zona è un fiorire di cave, spedizionieri, i cantieri del nuovo polo fieristico, ma anche villette signorili e l'ippodromo, dove qualche lavoro a giornata si può sempre trovare. A due passi l'ambasciata rumena. Molti di quanti cercano un lavoro, arrivano dai vicini insediamenti di via Barzaghi-Triboniano e campi clandestini lì attorno, ma ci sono macchine e pullmini con targhe di Reggio Emilia, Como, Bergamo...
Campioni senza dimora pag.56
"Oggi un muratore guadagna dai 70 ai 150 euro al giorno - racconta Irinel -i rumeni hanno preso il posto della gente del Sud Italia.I capicantiere sono quasi tutti italiani, ma sotto la manovalanza parla spesso la mia lingua. Puoi entrare in una squadra di altre tre persone e in un anno e mezzo, se lavori bene e ti fai vedere, puoi diventare caposquadra cominciando a impastare la sabbia per fare il cemento". Le squadre sono pagate spesso a cottimo, ovvero a metro quadro. " Col lavoro a cottimo più metri fai, più ti spezzi la schiena e più sei pagato". Secondo Irinel, una buona media ti può portare a fare 150 o 200 metri quadri in un giorno, cosa impossibile se lavorassi a giornata perché penseresti alla tua schiena e alle tue gambe. Un tanto al metro, e ti massacri contento.
Dove si trova:
- Nelle migliori librerie (feltrinelli, libraccio e altre...)
- Dai venditori di strada di Terre di mezzo
- Nelle botteghe del mercato equo
- Presso l'associazione MultiEtnica2001
- ...o richiedere QUI
Da: Rachel Francis - UK Association of Gypsy Women
Ilire Xhama. Home Office Ref: X1032702
Ilire Xhama dopo una vita di persecuzioni lasciò la sua casa in Serbia. Come Rom, musulmana e portavoce della comunità albanese, ha dovuto subire violenze e umiliazioni sia dai Serbi che dai Kossovari.
Una notte di tre anni fa, casa sua fu circondata da uomini armati e data alle fiamme. Durante la fuga, Ilire e suo marito furono malmenati. Ilire era incinta. Suo marito morì per le percosse e lei rimase con sua figlia di quattro anni, testimone anche lei delle atrocità passate.
[Arrivati in Gran Bretagna] sia Ilire che sua figlia mostrarono disordini mentali ed emotivi, conseguenze delle violenze subite. Qui è nato il secondo figlio, pochi mesi dopo il loro arrivo e nonostante tutto, hanno tentato di ricostruirsi una vita. Entrambe i bambini parlano inglese come lingua madre, frequentano la scuola, hanno amici e conducono una vita "normale".
Ora il Ministero degli Interni ha stabilito che per loro è giunto il tempo di fare ritorno da dove sono scappate traumatizzate e dove il bambino più piccolo non ha mai vissuto.
Testimonianze raccolte dalle Nazioni Unite, da Amnesty International e da altri esprimono "grave e profonda preoccupazione" sul futuro dei Rom (in particolare in quella parte d'Europa).
L'Ombudsman in Kossovo ha scritto ai governi europei per ammonire sui rischi che i rifugiati all'estero corrono ritornando in patria.
[...]
Fonte: Romano_Liloro
Petizione on line: http://www.sivola.net/download/kossovo.htm
Di Fabrizio (del 10/07/2005 @ 19:15:42, in sport, visitato 1995 volte)
Grazie al blog CaLCiO MoDeRnO ho scoperto questa iniziativa in Emilia.
Conclusosi in anticipo per la pioggia, ma con coppe meritate per tutte le squadre.
qui la squadra Kokavakere Roma, composta da ragazzi della Comunità Rom che vivono nella Repubblica Slovacca
Speriamo che tra due settimane ad Edimburgo il tempo sia più ragionevole.
Giovedì scorso avevo scritto Disonesti e smemorati, poi m'è venuto un dubbio: possibile che qualcuno si sia offeso?
Una delle qualità migliori che riconosco ai Rom, è di essere inguaribili bugiardi. Un po' come i leghisti, i giornalisti e i blogger; anche se devo riconoscere che di solito le bugie dei Rom fanno meno danni. L'ho già scritto e lo ripeto, non siete migliori o peggiori di loro: solamente, tendete a fidarvi delle bugie che arrivano da chi riconoscete della vostra tribù, chiamandole verità.
Tutto questo sproloquio, per presentare un altro redattore virtuale: Tikla, che sa inventare bugie e storie come il più scafato direttore di telegiornale. Solo, che lavorare in un telegiornale gli farebbe schifo.
Quel giorno, ero contento. Era stata una buona giornata, mia moglie aveva lavorato bene e mi aveva preparato un buon pasto. Ora che faceva notte, toccava a me lavorare. Dovevo soltanto scopare davanti al carro. Ma non era un lavoro che mi piaceva (a dire il vero, non ho mai amato troppo il lavoro), così brontolavo ad alta voce tra me e me:
"Sono sempre io a restare ultimo. E' quasi mezzanotte e ho tanta voglia di dormire. Mia moglie, lei che fa tutto, ha una paura atroce di uscire di notte. Vede fantasmi ovunque. Fortunatamente io non hopaura di niente, neanche del Diavolo in persona!".
Non avevo neanche finito di parlare, che mi apparve proprio lui, il Diavolo:
"E così, tu non hai paura di me?"
Non capii subito con chi avevo a che fare. Magari era qualcuno dei dintorni che voleva farmi paura. E poi col buio non civedevo molto bene. Gli risposi:
"Devi essere veramente molto forte per sfidare Tikla in duello. Mi piacciono gli uomini coraggiosi. Ma non è sufficiente dire delel parole campate in aria: dovrai provarmi la tua forza".
Il Maligno stava forse per sfidarmi a duello? Avevo terribilmente paura, ma dovevo nasconderla. Fortunatamente, era notte fonda, cosicché il Diavolo non mi vedeva tremare. E lui disse:
"Se riesci a vincermi nelle diverse scommesse che ti proporrò, ti concederò la fortuna".
Io sapevo per averlo sentito spesso dai vecchi della tribù, che quel tipo era ricchissimo. Non possedeva forse tutte le fortune della terra? Io ero povero da sempre. Mi sarebbe piaciuto avere una manciata d'oro per acquistare un cavallo nuovo, che il mio era lì lì per rendere l'anima.
"Ma se perdi una sola delle mie scommesse..."
"Ecco il pericolo" mi dissi "E poi quante scommesse mi proporrà? E come farò a vincerle tutte?"
"Ti renderò più disgraziato di quanto tu non sia mai stato!"
Più disgraziato?? Lo ero già così tanto. Dopo tutto, cosa potevo perdere ancora? Ripresi coraggio. Anche la paura era completamente svanita. Dal momento che ero soltanto un Rom ingenuo - almeno così credevano tutti - non dubitavo di nulla e, senza la minima esitazione, accettai la sfida del Diavolo.
"Da cosa cominciamo?" domandai.
"Cominceremo col vedere chi di noi due griderà più forte"
"E sia" gli concessi "A te l'onore di farmi sentire la potenza della tua voce!"
Il Diavolo si riempì d'aria i polmoni, chiuse gli occhi ed emise un grido terribile. Il soffio fu così potente che mi scaraventò sul tetto del carro. Quando riaprii gli occhi, il Diavolo mi guardava stupito:
"Cosa fai lassù appollaiato?"
....
E poi, com'è andata? Racconta Tikla!
Ragazzo, adesso sono proprio stanco. Continuo la prossima volta e vediamo se qualcuno indovina
tratto da: Tikla e il Diavolo
Di Fabrizio (del 11/07/2005 @ 00:35:11, in Italia, visitato 2134 volte)
Ricevo e porto a conoscenza:
l'ass.ne interculturale TODO CAMBIA dopo l'affollatissima festa di ieri sera
VA IN FERIE
la sede di piazza XXIV maggio 2 rimarrà chiusa per un po', ma il sito è sempre a disposizione... anzi, prima di andare in vacanza l'abbiamo finalmente aggiornato... andate a dare un'occhiata a www.todocambia.org niente peli sulla lingua, come al solito... le principali novità: - EMERGENZA RAZZISMO (DI STATO) - GLI IMMIGRATI NON MANGIANO I BAMBINI (in "parole sagge" - di luigi manconi - massimo rispetto!) - XI MEETING INTERNAZIONALE ANTIRAZZISTA DI CECINA
ci vediamo a settembre!
Di Fabrizio (del 11/07/2005 @ 15:06:39, in media, visitato 5658 volte)
Nel nostro villaggio virtuale, mancava un cinema (forse è meglio un'arena all'aperto).
Su Zingari in Carrozza, ho scritto abbastanza, non vorrei insistere. Continuo a cercare volontari che mi diano una mano con associazioni, parrocchie, sale di proiezione, scuole, centri sociali, perché si organizzino proiezioni pubbliche.
Alcuni strumenti a disposizione: Dalle pagine di ViviMilano, ha scaricato due brevi trailer:
- 56k - ADSL
- 56k - ADSL
che intanto potete riprodurre su computer (necessitano di Real Player, scaricabile gratuitamente da QUI).
Se qualcuno volesse, c'è anche un piccolo comunicato stampa (una pagina) in formato .DOC o .PDF
...buona visione
Ciiiccio!!!! Meno di tre settimane e inizia il festival di Guca
Per chi non ne avesse mai sentito parlare, QUI:
foto e immagini da scaricare, la storia del festival degli ottoni e le informazioni su trasporti e alloggi.
Di Fabrizio (del 12/07/2005 @ 11:20:14, in blog, visitato 1829 volte)
Dopo un periodo di grande attività in Internet, non avevo più notizie dalla "banda" di Mantova. Mi ha scritto ieri Carlo Berini, Presidente della sezione locale dell'Opera Nomadi. per segnalarmi una pagina interessante, che riporta alcuni atti di un convegno dell'anno scorso sulla mediazione culturale, e altre risorse su storia, progetti, legislazione locale e internazionale. Ricordo, per chi fosse interessato, che esiste anche una pagina di questo blog, dedicata agli approfondimenti e documenti da scaricare.
Daniele Mezzana (visitate il suo blog) è coautore di un libro sulla rappresentazione delle società africane.
Sto digerendolo con molta calma: non è facile comprendere tutti i riferimenti all'organizzazione di un continente così vasto.
Ogni tanto il discorso si fa più esplicito:
[...] Quale fosse il posto dell'Africa in tutto questo non sempre era chiaro. "Come un succube l'Africa pesa sul riposo dell'Europa..." In una stampa ne "Le Rire" (18.iv.1896), l'Europa viene rappresentata come una giovane donna addormentata (La stampa è stata copiata da "Lustige Blätter". E' un pastiche del dipinto Le Cauchemar di Johann Heinrich Füssli (1741 - 1825). Starobinski, 1987, pp. 82, 76). Una particolarità, fra parentesi, è che la didascalia parla di "succube", cioè un demone donna che si riteneva avesse rapporti sessuali con uomini addormentati (Oxford English Dictionary), mentre la figura ritratta è quella di un "incubo", demone maschio, conformemente alle convenzioni del genere,in cui le figure rappresentate sonosempre "unisex". La didascalia parla di "Uno dei numerosi malesseri (ma forse il più pesante) che ora gravano sul vecchio continente.Ogni potenza europea ha qui il suo ostacolo o vespaio". La rappresentazione è singolare. Se il continente è vecchio, allora perché viene rappresentato come una giovane donna? Perché l'Europa viene rappresentata con sembianze umane e femminili e l'Africa come un demone e maschio? E soprattutto, quando l'Africa èvittima dell'aggressione europea, perché viene rappresentata come l'aggressore, come l'incubo di un'Europa che sta svanendo? E' il capovolgimento del mondo: incolpare la vittima.Come immagine dell'Africa si richiama al gargoyle del primo Medioevo.
[...]
Il regime europeo più scellerato in Africa era il Libero Stato del Congo di re Leopoldo. [...] costituito nel 1885 sotto il dominio personale di re Leopoldo, era un'iniziativa finanziaria ed economica più che un'entità politica. Esso rivendicava le terre che non venivano coltivate bene e vietava alla popolazione diiniziare nuove coltivazioni, imponendo al contempo pesanti tributi e prestazioni di lavoro.
[...]
"E' un suicidio per gli europei, notava un osservatore inglese, ammettere che gli indigeni possano fare qualcosa meglio di loro.Devono sostenere di essere superiori in tutto e permettere agli indigeni di svolgere soltanto un ruolo secondario o subordinato" (Symonds, 1966, p. 76;cfr.Memmi 1957/1965) [...]
A poco a poco, l'immagine cambiò e gli africani vennero caratterizzati non più come selvaggi o primitivi, bensì come impulsivi e infantili - la seconda parte del "mezzo diavolo e mezzo bambino".
[pagg. 156, 157, 158]
Società africane. L'Africa sub-sahariana tra immagine e realtà - Anno 2005 - Editore Zelig - Collana Futura - 330 p., brossura (cur. Mezzana Daniele, Quaranta Giancarlo)
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