Da: Rachel Francis - UK Association of Gypsy Women
Ilire Xhama. Home Office Ref: X1032702
Ilire Xhama dopo una vita di persecuzioni lasciò la sua casa in Serbia. Come Rom, musulmana e portavoce della comunità albanese, ha dovuto subire violenze e umiliazioni sia dai Serbi che dai Kossovari.
Una notte di tre anni fa, casa sua fu circondata da uomini armati e data alle fiamme. Durante la fuga, Ilire e suo marito furono malmenati. Ilire era incinta. Suo marito morì per le percosse e lei rimase con sua figlia di quattro anni, testimone anche lei delle atrocità passate.
[Arrivati in Gran Bretagna] sia Ilire che sua figlia mostrarono disordini mentali ed emotivi, conseguenze delle violenze subite. Qui è nato il secondo figlio, pochi mesi dopo il loro arrivo e nonostante tutto, hanno tentato di ricostruirsi una vita. Entrambe i bambini parlano inglese come lingua madre, frequentano la scuola, hanno amici e conducono una vita "normale".
Ora il Ministero degli Interni ha stabilito che per loro è giunto il tempo di fare ritorno da dove sono scappate traumatizzate e dove il bambino più piccolo non ha mai vissuto.
Testimonianze raccolte dalle Nazioni Unite, da Amnesty International e da altri esprimono "grave e profonda preoccupazione" sul futuro dei Rom (in particolare in quella parte d'Europa).
L'Ombudsman in Kossovo ha scritto ai governi europei per ammonire sui rischi che i rifugiati all'estero corrono ritornando in patria.
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Fonte: Romano_Liloro
Petizione on line: http://www.sivola.net/download/kossovo.htm