Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 15/09/2005 @ 18:49:55, in Europa, visitato 1772 volte)
ERRC (European Roma Right Centre) lo scorso 13 settembre ha presentato un proprio rapporto ombra sulla condizione dei bambini Rom in Ungheria, congiuntamente al Comitato ONU sui Diritti dell'Infanzia. Il rapporto ombra si focalizza su: - difficoltà nell'ottenere dati etnici; - rimozione dei bambini Rom dal loro ambiente; - tematiche dell'adozione e dell'identità; - mancanza di seri professionisti nella protezione dell'infanzia, specialmente preparati sui modelli rom; - segregazione razziale nelle scuole; -accesso ai servizi sanitari e alle politiche dell'alloggio; - problemi pratici e teorici sulla protezione e recupero dei bambini che abbiano subito abusi. Il testo completo in formato MSWord è scaricabile QUI
Di Fabrizio (del 14/09/2005 @ 11:49:04, in Europa, visitato 1731 volte)
Il tema delle politiche immigratorie è diventato un "calderone" dove ogni tesi/antitesi cede alla contrapposizione ideologica, confondendo politiche del lavoro con religione, libertà religiosa, pubblica sicurezza... E il rischio è che nei mesi che mancano alle elezioni, la confusione continuerà a crescere, perché parlare contro l'immigrazione PORTA VOTI.
Prima che finiscano nel dimenticatoio, segnalo un trittico di articoli che da un punto di vista moderato, provano a fornire un quadro europeo di riferimento e di controllo
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Vogliamo anche noi una politica selettiva dell'immigrazione? Le politiche dell'immigrazione degli stati dell'Unione Europea stanno diventando sempre più restrittive per i lavoratori poco qualificati, mentre i diversi paesi competono tra di loro nel cercare di attrarre dall'estero lavoratori più istruiti. Da noi, invece, prevale un atteggiamento restrittivo su tutti i fronti. E nel dibattito pre-elettorale si continua a pensare che si possa gestire la politica dell'immigrazione a livello nazionale, ignorando ciò che avviene altrove.
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Un indice di rigidità delle politiche di immigrazione Un indice di rigidità delle politiche dell’immigrazione permette di determinare il grado di chiusura di ciascuna legislazione e la sua evoluzione nel tempo. La tendenza prevalente nei paesi europei è quella di irrigidire le restrizioni verso la manodopera poco qualificata, favorendo l’immigrazione di persone con più alto livello di istruzione. Fa eccezione l'Italia.
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La via inglese all'immigrazione L'ingresso di lavoratori extracomunitari nel mercato del lavoro italiano è guidato dal criterio della priorità cronologica delle domande presentate dai potenziali datori di lavoro. La legge è sostanzialmente indifferente alle competenze degli immigrati. Non richiede requisiti di alfabetizzazione né riconosce priorità legate al possesso di specifici titoli di studio o professionali. Nel Regno Unito, invece, la legge prevede un sistema di valutazione a punti delle competenze e introduce un meccanismo privilegiato di ingresso per gli "highly skilled
migrant".
Di Fabrizio (del 11/09/2005 @ 04:13:11, in Europa, visitato 3195 volte)
Una segnalazione rapida dal sito della :
Il deputato (conservatore) David Davies, venuto a conoscenza che nella regione dell'Hampshire si sta organizzando una lotteria per finanziare un museo e centro di documentazione sulla vita della comunità dei Nomadi e Viaggianti, ha scritto sul proprio sito web (l'articolo non indica il link, sorry) che si aspetta che un'iniziativa simile possa finanziare un museo - documentario sulla "vita della comunità sedentarizzata".
Dato che in Gran Bretagna i media sono meno addomesticati che in Italia, la sua idea è stata immediatamente bollata come una provocazione fine a se stessa, o un tentativo di prolungare campagna elettorale o alimentare le tensioni sociali (insomma: la sindrome del soldato giapponese perso nella giungla).
Sarà che mi sto rammollendo, ma non ho voglia di aggiungere polemiche. Anzi: fate finta che io sia un deputato conservatore, antipatico e suonato quanto volete, volevo chiedervi: Cosa mettereste mai in un "museo sulla vita dei sedentari"?
- La nuova 500?
- La coda al casello di Agrate?
- La fabbrica o l'ufficio?
- Le rate da pagare?
- Il lettore DVD?
Insomma, ci sarà pure qualcosa di questa nostra civiltà che vorrete salvare per i posteri! Aspetto i vostri suggerimenti, sperando nel frattempo di trovare la mail del deputato, così gli mando qualche idea.
E viceversa, se volete farvi un'opinione di cosa potreste raccogliere sulle tradizioni dei Nomadi e Viaggianti, vi invito a una visita virtuale (per ora):
(questi anglosassoni! noi poveri italiani anche sulle tradizioni siamo bravi solo a parole)
Per la verità, un sito italiano lo conosco, ma ve lo indico solo se rispondete...
Di Fabrizio (del 06/09/2005 @ 18:34:52, in Europa, visitato 3355 volte)
4. Settembre 2005
Campingverbot für Roma und Sinti in Strassen
Il cartello "Non c'è posto per gli
Zingari" è stato rimosso. Rimane il rifiuto di accogliere Sinti e Rom nel
campeggio.
Rom e Sinti non sono benvenuti nel campeggio Johann Wiesers sulle Dolomiti, Dopo
le proteste, è stato eliminato il cartello all'ingresso che recitava "Non
c'è posto per gli Zingari". "Non era più necessario" dice il
proprietario Wieser.
La portavoce sull'Integrazione della SPÖ (socialisti) Elisabeth Hlavac,
spiega in una nota: "Sono orripilata per una forma così aperta di razzismo
e discriminazione". Il cartello è stato rimosso a seguito delle vivaci
proteste di un operatore del campeggio, membro dell'associazione antirazzista
ZARA.
L'episodio è esemplare della discriminazione "reale" che tuttora
riguarda Rom e Sinti. La richiesta di di norme antidiscriminatorie si lega alla
necessità di iniziative politiche "La lotta contro il razzismo comincia
nella testa della gente" conclude Hlavac.
Rilancia la deputata regionale Elisabeth Blanik (sempre del SPÖ)
"Occorre ridefinire alla base le norme a tutela delle minoranze... Quel
cartello rappresenta un segno pubblico di discriminazione. La legge tirolese contro le discriminazioni e il regolamento dell'industria e dell'artigianato, proibiscono di vietare l'ingresso sulla base dell'appartenenza etnica."
Lodando l'iniziativa di protesta dell'operatore e dell'associazione ZARA, chiede
che le autorità distrettuali multino il proprietario del campeggio.
"Non ho niente contro gli zingari e i rapporti con loro sono sempre stati buoni" si spiega Wieser col Tiroler Tageszeitung. Si giustifica con le ragioni economiche: "Nel 2002, 28 altri campeggiatori hanno minacciato di andarsene se fossero rimasti gli zingari".
L'anno seguente, col permanere dei Rom e dei Sinti, le presenze dei turisti calarono visibilmente. Furono commessi dei furti nella zona. Nonostante le indagini della polizia, nessuna prova risultò contro Rom e
Sinti.
"Molti campeggiatori non gradiscono gli Zingari come vicini" spiega
Wieser. "Direi, il 99% di loro".
Autor: Von Josef Oblasser
Quelle: TT
Di Fabrizio (del 01/09/2005 @ 10:21:56, in Europa, visitato 2569 volte)
RAPPORTO DI AMNESTY INTERNATIONAL
riportato da Anna Lepadatu su Romanian_Roma
I Rom Mikhail Kaldarar e Vasilii Kodrian, da settimane sono trattenuti nelle carceri di Chişinãu, la capitale. Tutti e due senza addebiti a loro carico e a rischio di malvessazioni e violenze.
Mikhail Kaldarar è stato trattenuto dalla polizia durante un’azione effettuata nel quartiere rom della città di Yedintsy, nel nord del paese, attorno al 18 luglio. L’azione avveniva in seguito ad alcuni omicidi a Chişinãu. La polizia ha fatto irruzione negli appartamenti, malmenato uomini, donne e bambini. Ha poi trattenuto 30 di loro, tra cui bambini di 12 anni. La maggior parte sono stati scarcerati due giorni dopo, su richiesta del tribunale cittadino, che aveva giudicato non ci fossero imputazioni a loro carico. Testimoni riferiscono di essere stati malmenati durante i due giorni, perché confessassero le loro colpe.
Secondo il suo avvocato, Mikhail Kaldarar è stato invece trasferito sui richiesta del Ministero degli Interni in un Centro Temporaneo (izoliator vremennogo soderzhaniia, - IVS) della capitale. Doveva essere scarcerato il 25 luglio, perché trattenuto senza motivo. Un rapporto della polizia cita che il 27 luglio la madre e alcuni rappresentanti dell’Alleanza Unita dei Rom di Moldavia, si sono recati presso l’IVS, non avendolo visto tornare. Il 3 agosto il Ministero degli Interni ha confermato alla famiglia che Mikhail Kaldarar era ancora detenuto nell’IVS e che sarebbe stato rilasciato solo dopo che la comunità Rom avesse indicato i veri colpevoli degli omicidi di Chişinãu. Da parte sua, il Ministero non ha confermato questa versione dei fatti e né la famiglia né il suo avvocato hanno più avuto il permesso di un colloquio.
Il 5 agosto, Vasilii Kodrian è stato invece trattenuto dalla polizia di Yedintsy, nel corso della stessa inchiesta, al posto del figlio che non era reperibile. Si pensa che attualmente si trovi pure lui nell’IVS di Chişinãu.
ULTERIORI INFORMAZIONI
Violenze e torture durante la custodia e gli interrogatori sono comuni presso la polizia moldava. Uno dei bersagli più frequenti di questi trattamenti è a comunità Rom. Nel suo secondo rapporto sulla Moldavia, pubblicato nell’aprile 2003, la Commissione del Consiglio d’Europa contro il Razzismo e l’Intolleranza (ECRI), esprime alta preoccupazione sulla discriminazione verso i Rom e sottolinea i trattamenti loro riservati dalle forze di polizia.
Di Fabrizio (del 31/08/2005 @ 16:35:32, in Europa, visitato 2582 volte)
da Bulgarian_Roma / Bulgarian Helsinki Committee E' uscito il numero 122 del bimensile online "Obektiv" (in lingua inglese). In questo numero il pericolo della deriva xenofoba e nazionalista in Bulgaria, alla luce del recente successo elettorale della coalizione "Ataka/Attack".
Di Fabrizio (del 31/08/2005 @ 16:12:09, in Europa, visitato 2919 volte)
da Roma_YugoslaviaDi nuovo molotov contro i RomBELGRADO, 29 agosto (IrA)All'incirca alle 2.00 di questa notte, ignoti hanno lanciato due molotov contro una casa di via Sumatovacka 124 a Belgrado. Una delle bottiglie è caduta sul tetto, proprio sopra alla stanza dove dormiva un bambino di 14 mesi. L'altra è finita nel parcheggio di frnte all'abitazione, diproprietà di uno dei residenti. E' il secondo attacco di questo genere contro i Rom nelle ultime due settimane. Il primo era avvenuto a Zemun. Gli abitanti hanno denunciato il fatto all'Ufficio Socio-Legale del Centro Comunitario Rom e al Social Club Maladipe. Alcuni dei residenti, Djordje Jevtic, Goran Rajic, Boban Mitrovic e Gabrijela Kamberovic ritengono che l'attentato sia da collegarsi alle minacce che ieri sarebbero state rivolte loro da non meglio identificati poliziotti in divisa. I poliziotti avevano intimato loro di lasciare immediatamente la casa, anche se non avevano nessuna richiesta del tribunale o altri documenti a suffragare la richiesta. Nell'abitazione di via Sunmatovacka, che in precedenza era stata sede di uffici comunali, vivono sette famiglie, circa 40 persone, alcune trasferitesi lì in maniera irregolare. Anche se quanto raccontato dai testimoni è tuttora da vagliare, è indicativo del clima in città.
Di Fabrizio (del 31/08/2005 @ 00:13:37, in Europa, visitato 2543 volte)
Nella città di Suto Orizari (municipalità alla periferia di Skopje a maggioranza e sindaco rom), si sono verificate contestazione nelle recenti elezioni comunali. Alcune organizzazioni femminili Rom hanno creato un gruppo di osservazione allo scopo di dialogare con partiti e candidati e nel contempo controllare la regolarità delle elezioni. Il gruppo formatosi sarà attivo nel prossimo turno elettorale dal 4 al 5 settembre. Info: Roma Lobby GroupDROM Office
Di Fabrizio (del 27/08/2005 @ 18:45:42, in Europa, visitato 3079 volte)
dalla mailing list Roma_Benelux
nota bene: se qualcuno ha il dubbio di aver letto da poco una notizia
simile, ha
ragione
Scrive David Rennie da Bruxelles sul Telegraph
di Londra - 27 agosto 2005 (riassunto)
Almelo è una florida cittadina di 72.000 abitanti nella regione del Twente in
Olanda, culla della cultura libertaria per cui va famosa Amsterdam.
La biblioteca pubblica di Almelo ha deciso che oltre al prestito dei libri,
si occuperà di prestare ai suoi lettori anche persone in carne e ossa, tramite
incontri in un caffè. Le persone "in prestito" sono state individuate
tra omosessuali, tossicodipendenti, richiedenti asilo, Zingari, portatori di
handicap fisici.
Il direttore della libreria, Jan Krol, dice di essere già sommerso dalle
prenotazioni dei lettori che vogliono prendere parte a questi incontri, e di
aver avuto un forte incremento delle iscrizioni alla libreria. L'idea gli è
venuta ispirandosi a un'iniziativa simile in Svezia. Compito di questi incontri
è affrontare pubblicamente e con i diretti interessati i pregiudizi della
società. Ha voluto fortemente coinvolgere la piccola comunità Rom presente in
Olanda, dopo che le cronache hanno riportato di recenti violenze razziste contro
di loro.
"Non ho chiesto il parere del municipio" dice "è
un'iniziativa progettata e gestita autonomamente. E' anche assolutamente
gratuita, solo il costo di due tazze di caffè".
Di Fabrizio (del 25/08/2005 @ 15:59:55, in Europa, visitato 1890 volte)
E' uscito il numero d'agosto.
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