L'essere straniero per me non è altro che una via diretta al concetto di identità. In altre parole, l'identità non è qualcosa che già possiedi, devi invece passare attraverso le cose per ottenerla. Le cose devono farsi dubbie prima di potersi consolidare in maniera diversa.
ImmigrArte - La Deriva d'Europa. Sentiamo parlare di zingari, rom o nomadi
pensiamo subito a persone sporche, pericolose, che vivono rubando, che non
penserebbero mai a lavorare o a mandare i loro figli a scuola per un futuro
migliore. Ma fino a che punto questa immagine corrisponde a verità? A tal
proposito prende il via una serie di iniziative rivolte ad una realtà
sconosciuta, circondata dal silenzio[]// e avvolta nel mistero, nel mito e nella
leggenda.
L'Associazione culturale multietnica reggina "Terra senza confine", guidata
da Grazia Marghe Siclari, in collaborazione con la Cooperativa Rom 1995,
presenta "Nomadi per decreto". Un testo scritto da Antonello Mangano, che tratta
non solo il tema dei rom ma, scandito in viaggi ci presenta la difficile vita
dei migranti in Italia; sarà interpretato, domenica 17 Luglio p.v. alle ore
20:30 nei locali della stessa Cooperativa in via Reggio Campi II° tronco 199, da
Francesco Iocolano con l'ausilio della performance scenografica di Taciana
Coimbra. Le musiche sono state composte da Salvatore Familiari e Bruno Panzera e
saranno eseguite da: Salvatore Familiari (chitarra), Bruno Panzera (chitarra),
Marco Modica (violino), Martino Conserva (piano), Giuseppe Gioffrè (tromba).
Un ricco programma quello di domenica sera, che rientra nell'ambito delle
manifestazioni celebrative del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, e vedrà
anche la presentazione e powerpoint a cura di Alla Leontyeva e l'intervento del
presidente della Cooperativa Rom 1995 Domenico Modafferi. Inoltre, negli stessi
locali della Cooperativa Rom 1995, verrà inaugurata la mostra collettiva degli
artisti: Taciana Coimbra, Grazia Siclari, Gopal Saha che resterà aperta al
pubblico fino al 23 Luglio p.v., dalle ore 10:00 alle ore 20:00. Il ricavato
della vendita delle opere verrà devoluto in parte alla Cooperativa Rom 1995, in
parte all'Associazione "Terra senza confine" che con queste entrate
autofinanzierà i propri eventi e i corsi d'italiano per stranieri.
Non ci capisco più niente. La Lega a Padova
vorrebbe arruolare tra le sue fila un (bravo) cantante notoriamente "culattone" (uso
le stesse parole di quella cima di Renzo Bossi), perché con le sue
proteste ha fatto
cacciare una famiglia di Rom.
dal 22 luglio al 1 agosto
Pinerolo e Collegno - XVI edizione
Sedici anni, ma non li dimostra!
Nonostante le incertezze finanziarie di questi tempi duri VINCOLI SONORI
continua a proporre le musiche di frontiera che ne hanno fatto un evento di
spettacolo tra i più importanti dell’estate piemontese. Anzi, aumentano le date
e i concerti, con un cartellone che vede il ritorno al Festival di due mostri
sacri della gypsy music come la Fanfara Ciocarlia e la Kocani Orkestar. VINCOLI
SONORI conferma la sua vitalità con una proposta culturale accattivante dedicata
a chiunque voglia esplorare nuove frontiere musicali.
Vincoli Sonori nasce nel 1996 come rassegna di musiche klezmer e gypsy, generi
che in quegli anni cominciavano ad uscire dalla cerchia di appassionati e
studiosi per entrare con forza nel panorama della world music internazionale.
Negli anni l'evento è cresciuto, grazie anche al caloroso consenso di un
pubblico attento e curioso, stimolato dall'attenzione concessa al festival dalla
stampa. Pur conservando il suo tratto distintivo iniziale, il festival si è
aperto ai diversi stili che la sperimentazione e le avanguardie cominciavano a
produrre.
Sul palco di Vincoli Sonori sono saliti i migliori artisti internazionali, con
il loro universo di musiche radicate nella tradizione, ma rinnovate nella
contemporaneità, portatori di sonorità che hanno spaziato dal balkan beat al
jazz manouche, dal flamenco al pianoriental, al nuovo folk italiano.
Il 7 luglio presso la FNAC (Galleria Commerciale Porta di Roma Via Alberto
Lionello, 201) Jole Severi Silvestrini presenterà il suo libro Oggi mi sa che
muoio. L'incontro sarà presentato dal Commissario Regione Lazio della CRI e
ci saranno anche numerosi rappresentanti della comunità Rom, tra cui Adzovic
Najo, autore di Il popolo invisibile e delegato del sindaco ai
rapporti con la comunità rom.
Link Poesia - Narrativa - Teatro - Fotografia Disegno - Pittura - Scultura -
Musica Saggistica - Video - Documentario - Film. OPERE EDITE ED INEDITE - PREMI
SPECIALI PER BAMBINI E SCUOLE
PREMIO SPECIALE DEDICATO ALL'ARTISTA ROM CANA KASUM
Regolamento
1 ) Il Concorso è aperto a tutti senza alcun tipo di discriminazione. Le
lingue ammesse al concorso sono: Romanì (zingara), Italiano, Inglese, Francese,
Spagnolo.
2) Le opere devono essere inviate in un plico unico, raccomandato, nel modo
indicato nelle diverse sezioni entro e non oltre il 31/08/2011
all'organizzatore del concorso: Santino Spinelli Presidente Ass. Thèm Romanò
Via S. Maria Maggiore n.12, 66034 LANCIANO (CH) ITALIA.
3) I membri della Giuria, composta da una Commissione Internazionale saranno
resi noti il giorno della Cerimonia di Premiazione che avverrà l 29/10/2011.
Il giudizio della Giuria è inappellabile.
5) Il verbale della Giuria e i nomi dei vincitori e dei premiati saranno resi
noti tramite la pubblicazione sul sito ufficuiale del concorso consultabile
all'indirizzo
WWW.concorsoamicorom.it).
5) La partecipazione al concorso delle opere inedite implica la cessione
gratuita dei diritti all'organizzazione per la pubblicazione su Antologia, la
quale sarà tradotta in diverse lingue.
6) Tutte le scuole di qualsiasi ordine e grado, sia pubbliche che private con i
loro alunni possono partecipare. Sulle opere dovranno essere chiaramente scritti
i nomi degli alunni, la classe e la scuola, la città e il nome dell'insegnante/i
che ha/ hanno sostenuto l'iniziativa.
7) Ogni autore può partecipare a più sezioni e a più categorie o alla stessa
categoria con più opere pagando le relative quote di partecipazione.
8) Saranno escluse (senza rimborso) tutte le opere non concernenti il tema
indicato.
9) I premi devono essere ritirati personalmente o da persone delegate, pena la
decadenza dello stesso.
10) Il concorso prevede le seguenti sezioni con le relative categorie:
Sezione Opere Inedite
Sono ammesse opere inedite che dovranno pervenire in n. 6 copie dattiloscritte
(cat. a-b-c) o n.1 copia (cat. d-e-f). Delle categorie a-b-c- solo una copia
deve recare il nome, cognome, indirizzo, nazionalità, telefono, curriculum
vitae, foto e firma del partecipante.
Cat. a) Poesia in lingua romani (zingara) standard o in uno dei dialetti.
Tema: libero. Fino a n. 3 poesie (max 50 versi). Ogni poesia deve essere munita
di traduzione in italiano o in una delle lingue internazionali (inglese,
francese, spagnolo) specificando di quale dialetto si tratta.
Cat. b) Poesia in lingua italiana, inglese, francese, spagnola. Tema: il
mondo romanò (un aspetto qualsiasi o un evento storico o un personaggio celebre
o meno o un'esperienza etc.). Fino a n. 3 poesie (max 50 versi).
Cat. c) Racconto breve in lingua romani (zingara), inglese, francese,
spagnola, o italiana che non superi due cartelle dattiloscritte (ogni cartella
equivale a 1800 battute: 30 righe da 60 battute). Tema: il mondo romanò (vedi
cat.b). Le opere in lingua zingara devono recare la traduzione in italiano o in
una delle lingue internazionali (inglese, francese, spagnolo).
Cat. e) Racconto o romanzo inedito concernente il mondo romanò (vedi
cat.b) senza limitazioni.
Cat. f) Tesi di laurea o Monografia riguardante il mondo romanò (storia,
lingua, costumi, tradizioni, musica, etc.).
Sezione Arte Figurativa
Sono ammesse al concorso fotografie, pitture, disegni, sculture di qualsiasi
genere e in qualsiasi stile o tecnica purchè rechino un titolo e fissino un
momento di vita rom (o un personaggio romanò celebre o meno o un'attività
tipicamente romanì).
Le opere migliori illustreranno la VI Antologia del concorso e saranno inserite
in una grande mostra artistica internazionale. Allegare nome, cognome,
indirizzo, nazionalità, curriculum vitae, firma e foto del partecipante. Gli
autori dovranno far arrivare le opere in buone condizioni.
Cat. g) Disegno (max 3 opere) inedito con titolo eseguito singolarmente o
collettivamente con dimensione massima cm 100x70. Inviare una sola copia per
ogni disegno.
Cat. h) Fotografia (max 5 opere) inedita, con titolo, in bianco e nero o
a colori. Inviare le foto con le seguenti dimensioni: 1 ) cm 20x30 o 2) cm
30x45.
Cat. i) Le pitture o sculture (con titolo) potranno pervenire anche solo
a mezzo fotografico con una breve relazione riguardante: il titolo, la tecnica
impiegata, lo stile, il materiale usato, le dimensioni. etc.
Sezione Opera Edita
Opere pubblicate dal 1986 in poi in una delle lingue del concorso riguardante il
mondo romanò: espressioni artistiche, studi, ricerche. etc. Deve pervenire una
copia contenente il nome, cognome, indirizzo, nazionalità, telefono, foto, data
di pubblicazione, firma del partecipante e curriculum vitae.
Cat. l) Raccolta di poesia in lingua zingara (o in un'altra lingua purché
contenga almeno due poesie ispirate al mondo romanò) .
Cat. m) Racconto (in una raccolta anche solo un racconto dedicato al
mondo romanò) o romanzo (anche solo un capitolo riguardante il mondo romanò).
Cat. n) Teatro (anche solo un atto o una scena dedicato o ispirato al
mondo romanò)
Cat. o) Tesi di laurea o Monografia riguardante il mondo romanò (storia,
lingua, costumi, tradizioni, musica, etc.)
Cat. p) Musica romanì o musica ispirata al mondo romanò (Compact Disc,
musicassette, dischi, partiture musicali). Ai vincitori di questa categoria sarà
anche offerta la possibilità di un concerto da tenersi alla fine della Cerimonia
di Premiazione del Concorso "Amico Rom", nell'ambito di un Festival
internazionale di musica romanì.
Cat. q) Video, film, documentari riguardanti il mondo romanò.
Premi
Ai primi classificati di ogni categoria trofei e Diplomi d'Onore personalizzati,
viaggi e soggiorni (max tre giorni) a Lanciano (Chieti) completamente rimborsati
se stranieri. Fra i primi classificati di ciascuna categoria verrà scelto un
vincitore assoluto che vincerà il premio del Presidente della Repubblica
Italiana.
Ai secondi classificati di ogni categoria trofei e diplomi d'Onore
personalizzati. Ai terzi classificati di ogni categoria premi e diplomi d'Onore
personalizzati.
Numerosi premi speciali fra cui: Premio Speciale Scuola, (saranno premiati
scuole, alunni ed insegnanti), Premi alla Carriera, Premio Phralipè 2011.
PREMIO SPECIALE DEDICATO ALL'ARTISTA ROM: CANA KASUM
Quota di Partecipazione
La Quota di partecipazione è GRATIS per tutte le categorie.
I vincitori saranno segnalati alla televisione, alla stampa e alle riviste
specializzate nazionali ed internazionali.
Partecipa e fai partecipare al Concorso per far conoscere, apprezzare e
valorizzare un mondo sconosciuto.
Per agevolare il lavoro della Commissione Giudicatrice internazionale non
aspettate l'ultimo momento per inviare le vostre opere.
domenica 26 giugno · h. 20.00 presso Cooperativa Rom 1995, Tronco Ii Reggio
Campi 199, Reggio Calabria
LA DERIVA D'EUROPA "NOMADI PER DECRETO" testo di Antonello Mangano, interpretato da
Francesco Iocolano
Presentazione e Power Point di Alla Leontyeva, corredato da foto concesse
cortesemente da Raffaella Cosentino (Fotogallery - REDATTORE SOCIALE -
POWERPOINT "Gli Africani Salveranno l'Italia)
PERFORMANCE dell'artista Taciana Coimbra
MUSICA composta da: Salvatore Familiari e Bruno Panzera.
eseguita da: Salvatore Familiari (chitarra), Bruno Panzera (Chitarra), Marco
Modica (violino), Martino Conserva (piano), Giuseppe Gioffrè (tromba).
Taggia - Stefania Lombardi è nata a Sanremo dove ha conseguito la
maturità classica presso il Liceo Ginnasio G.D.Cassini. Laureata con lode in
giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova, esercita la
professione di avvocato dal 1998.
E' stato presentato, alle 18.30, presso "Monica Fashion" e l'"Enoteca Stella",
di via Cornice, ad Arma di Taggia: "Figlia del Vento", opera prima di Stefania
Lombardi, stimato avvocato del Foro di Sanremo. Decine gli intervenuti alla
presentazione
LA SCHEDA DEL LIBRO Nell'armonia di un ordinato impianto narrativo si snoda il romanzo: l'ordine
dell'esposizione e la pulizia formale rendono la lettura
scorrevole e chiara. Il piano narrare rappresenta, per così dire, la
decantazione di un materiale umano intenso e ricco, che risulta come filtrato
attraverso l'essenzialità espositiva in modo da isolare i contenuti più profondi
e le tematiche fondamentali.
E’ una storia familiare, narrata nel suo succedersi di generazioni e, nello
sfondo, è la storia di un popolo, quello rom, fin troppo carico di vissuti, a
mezzo tra leggenda e tradizione, nell'alternanza di lotte e sofferenze
millenarie. Un romanzo affascinante come il suo titolo "Figlia del vento" che
sembra evocare mondi lontani con suggestioni favolistiche da ricordare la
narrativa del grande Sgorlon.
In un’epoca in cui si ha paura dei sentimenti, anche vergogna, e la arrativa
sembra evitarli tentando le più fredde sperimentazioni o forse i sentimenti sono
morti, come diceva la Ginzburg, essi sono presenti nel libro con la loro
palpitante pienezza. Tema di scottante attualità, la storia del popolo rom
appare come depurata, idealizzata solo quel tanto da ripulirla di tutte le
incrostazioni di pregiudizi e ostilità che l’hanno coperta, per restituirla alla
dignità di una vicenda umana vissuta attraverso le sue sofferte esperienze.
NOTE BIOGRAFICHE DELL'AUTRICE Stefania Lombardi è nata a Sanremo dove ha conseguito la maturità classica
presso il Liceo Ginnasio G.D.Cassini. Laureata con lode in giurisprudenza presso
l’Università degli Studi di Genova, esercita la professione di avvocato dal
1998. Vive ad Arma di Taggia con il marito e i figli, Niccolò Stefano e Manuel.
Questo è il suo primo romanzo. I proventi ricavati dalla vendita del libro
saranno devoluti in beneficienza all’Unicef e all’Ospedale Gaslini di Genova.
martedì 21 giugno, ore 18.30 La Feltrinelli, Piazza Piemonte, Milano
Presentazione del libro NIENTE E’ PIU’ INTATTO DI UN CUORE SPEZZATO
Insieme all’Autrice Vanna De Angelis
interviene Moni Ovadia
Musiche di Jovica Jovic
Storie di vita vera, drammi e avventure, amori e orrori – dall’olocausto rom
alla rivolta degli zingari nello Zigeunerlager di Auschwitz-Birkenau - si
mescolano a tradizioni, folclore e costumi in un’avvincente epopea che prende il
via negli ultimi anni della seconda guerra mondiale. E che parla di ieri per
raccontare anche l’oggi. Niente è più intatto di un cuore spezzato è la storia
vera di Dusan e Radmila Balval, due giovanissimi rom, genitori di Joviça Jovic,
il talentuoso fisarmonicista rom che collabora con Moni Ovadia, Dario Fo, Piero
Pelù, Vinicio Capossela, Goran Bregoviç e altri grandi musicisti internazionali.
Dusan e Radmila Balval, due giovanissimi rom, sono i protagonisti di un racconto
eccezionale che comincia quando Dusan, che ha poco più di quindici anni e un
incredibile talento per il violino, vive e viaggia con la sua famiglia e altre
affini - la sua kumpania - nella Serbia affidata dal Reich al generale
filonazista Nediç. La kumpania si sta spostando verso sud, con la speranza di
sfuggire alla violenza razzista al momento riservata agli ebrei, in una
rocambolesca peregrinazione da un paese all’altro in cui i rom portano musica e
abilità di calderai, maniscalchi, acrobati. Intanto, l’apocalisse della guerra
incalza. Storie di vita vera, musica e miseria, amori e orrori, dall’olocausto
rom alla rivolta dello Zigeunerlager di Auschwitz-Birkenau dove, alla fine di
aprile del 1944, quattromila zingari (fra cui il giovanissimo Dusan) lottano
contro i tedeschi per non finire nelle camere a gas. Drammi e avventure si
mescolano al racconto vivido di tradizioni, folclore e costumi, in un’odissea
indimenticabile.
Vanna De Angelis Vive a Milano. Narratrice e saggista, sceneggiatrice per la radio e la
televisione, ha pubblicato con successo saggi divulgativi sui processi alle
donne accusate di stregoneria e sull’amazzonato e, con il nome collettivo di
Gordon Russell, quattro romanzi sulla gladiatura. Tra i suoi titoli, La bambina
del bosco degli elfi (Piemme 2010).
giovedì 16 giugno alle ore 21.00 ARCI BELLEZZA Via Giovanni Bellezza, 16 - 20136 Milano
VI ASPETTIAMO PER BALLARE PAZZAMENTE E FESTEGGIARE L'USCITA DEL NOSTRO NUOVO
FRIZZANTE DISCO ''TUTTI FRUTTI''
ingresso gratuito con tessera Arci
2 comunicazioni di servizio: la prima riguarda l'orario, saremo (e siate!)
puntualissimi, perché alle 23 la musica deve finire...
la seconda è che se piove salta tutto, ma tanto non pioverà
impaziente di vedervi tutti quanti, a giovedì prossimo!
Non c'è il bosco incantato, non c'è il panierino con il buon cibo, non c'è la
mantellina rossa, eppure... Il progetto culturale, pedagogico, didattico "Chi ha
paura di Cappuccetto Rosso?" comprende anche un cortometraggio, un racconto
fotografico, un laboratorio di giornalismo, ed è stato proposto in molte scuole,
suscitando domande e riflessioni sulla realtà dei popoli Rom e Sinti.
Attualizzazioni in nuovi contesti storici e geografici, contaminazioni, parodie,
rovesciamento dei ruoli, modifiche degli attributi, cambiamento dei punti di
vista narrativi oggi costituiscono altrettante modalità letterarie di intervento
sull'impianto delle fiabe di tradizione orale: modalità di intervento rese
possibili dalla a-temporalità e dalla a-spazialità che contraddistinguono, come
ha rilevato lo studioso svizzero Max Luthi questo genere letterario.
A questo filone letterario si ricollega anche questo "Chi ha paura di
Cappuccetto Rosso?" di Eva Ciuk (vedi
QUI precedenti ndr), fiaba attorno alla quale si sviluppa il
progetto descritto dal libro della giornalista triestina di madrelingua slovena,
alla sua prima pubblicazione per ragazzi.
Il tema è oggi di estrema attualità. Si dice, generalizzando, che i Rom rubano,
che i Rom praticano furti e rapine. Espressioni e idee che derivano da
stereotipi culturali e che possono originare atteggiamenti xenofobi. Il libro
della Ciuk si propone di combattere questi stereotipi e ci vuole far conoscere
la realtà della cultura Rom e Sinti per affermare una cultura del dialogo e
dell'accoglienza.
Il percorso didattico proposto dal libro è originalissimo per l'impiego di
diversi linguaggi: il cinema, il teatro, la musica, la scrittura, l'immagine
animata. Diverse sono le operazioni letterarie e gli impliciti messaggi che Eva
Ciuk ha voluto condurre e trasmettere ai lettori (bambini, ma anche adulti) in
questo lavoro.
Il testo teatrale di uno spettacolo messo in scena da un ricreatorio
(doposcuola), la simulazione di un notiziario, le fotografie scattate dei
bambini Rom e Sinti, i commenti pubblicati come post sulla pagina internet di
Trool fanno parte di un più
ampio progetto culturale, artistico, pedagogico e didattico che parte dalla
visione di un cortometraggio con inserti di cartoni animati, realizzato sempre
dall'autrice, e che ha per obiettivo la conoscenza e l'integrazione del popoli
Rom e Sinti.
Eva Ciuk utilizza lo stereotipo di Cappuccetto Rosso: lo stereotipo della
bambina graziosa, capricciosa, un po' viziata e, contro l'omologazione del
personaggio e della fiaba, lo mette a confronto con un altro Cappuccetto Rosso,
quello che è stato realmente rappresentato dai bambini Rom nel campo sfollati di
Plementine nel Kosovo, territorio sconvolto dalla recente guerra tra i Serbi e
gli Albanesi, una guerra che ha coinvolto anche le comunità Rom e Ashkaelia.
Ecco allora che la Cappuccetto Rosso romanzesca indossa una tuta di ginnastica
blu e una coroncina di fiori rossi di plastica. Ecco che la nonna non abita
nella casetta al di là del bosco, ma all'interno dello stesso campo sfollati. Il
bosco non c'è, portato via dalla guerra e dall'inquinamento. La fiaba
perraultiana viene attualizzata e così diventa strumento di conoscenza e di
lettura della realtà. "Le fiabe - scrive Italo Calvino - sono vere. Sono una
spiegazione generale della vita".
Dal confronto stridente tra i due personaggi il lettore potrà ricavare molti
spunti di riflessione. Potrà interrogarsi sulla diversità culturale, potrà
chiedersi perché non si possa passeggiare nel bosco.
La scrittura, ce lo ricorda anche Francesco D'Adamo, non deve fornire delle
risposte. Deve suscitare domande e interrogativi. Ma la Cappuccetto della fiaba,
incontrando Cappuccetto Rom, venendo a contatto con un mondo, con una realtà che
non conosceva, a poco a poco cambia le sue opinioni, modifica il suo pensiero in
un processo di formazione e di crescita che le consente di superare
l'egocentrismo e di conoscere e capire l'altro.
E il lupo? Qui il lupo è metafora dell'uomo che uccide. È metafora della guerra
e delle tante paure che durante la guerra del Kosovo hanno sofferto i bambini
Rom. Il finale è naturalmente aperto. Cappuccetto Rosso vorrebbe sistemare una
volta per tutte il Lupo, ma non è così facile: il lupo è una bestiaccia molto
furba!
Disclaimer - agg. 17/8/04 Potete
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