Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Conoscere non significa limitarsi ad accennare ai Rom e ai Sinti quando c'è di mezzo una disgrazia, ma accompagnarvi passo-passo alla scoperta della nostra cultura secolare. Senza nessuna indulgenza.

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 10/12/2005 @ 12:58:18, in media, visitato 1905 volte)
Da Roma Press Agency (RPA)

Non voglio cambiare i Rom, voglio creare per loro migliori condizioni di vita
di: Kristína Magdolenová
Jarmila Vaòová (1965) lavora come giornalista per Roma Press Agency. Nel 2002 ha concorso come indipendente al posto di rappresentante comunitaria. Non è stata eletta per un pugno di voti. Comunque, continua il suo impegno nella regione di Kosice e dintorni. Ha quattro figli. Attualmente, sempre come indipendente, è candidata alle elezioni regionali (VUC).
  • Ci sono soltanto un paio di giornalisti Rom in Slovacchia. Nonostante i notevoli investimenti nel campo scolastico, ci sono degli sprechi. Cosa ti porta a lavorare come giornalista?
Lo sono diventata per caso. Ho terminato gli studi nel 2002, erano gestiti da Roma Press Agency e dall'Istituto Democrazia Nazionale per le Donne Rom. Scopo del corso era offrirci una possibilità di partecipare agli affari pubblici. presto ho scoperto che c'era un ampio spazio vuoto nella politica locale, dove potevo avere un ruolo tanto come indipendente che come persona autosufficiente. Dopo il corso, RPA mi offrì un posto da giornalista. Questo lavoro ha un'importanza chiave, ma non tutti sarebbero in grado di farlo. Non soltanto perché è un tipo di lavoro precario nel terzo settore e no adeguatamete valutato, ma anche per la perdita di privacy, per le aspettative che una comunità demotivata ripone in te,a spettative che spesso non è proprio possibile mantenere. E' un lavoro che richiede un grande supporto dai familiari e nel contempo la capacità di lavorare in proprio.
  • Dici che la comunità si aspetta risposte rapide. Cosa ne consegue?

Dopo il 1989, quando i Rom divennero il gruppo che pagava il prezzo più alto ai cambi nel mondo del lavoro, si trovarono in una specie di trappola sociale, con lo stato che offriva loro come unico aiuto la dipendenza dall'assistenza sociale. I benefici sociali relativamente alti e la crescita del razzismo, portò la comunità a rinchiedersi in se stessa. Strettamente legato a ciò, l'abbassamento del suo livello scolare. Chi non si adeguaqva, si trovava davanti un muro e l'unica soluzione era l'emigrazione. Con lo schock delle riforme sociale (febbraio 2004 ndr) la comunità fu costretta a risvegliarsi dal letargo. Però, lo stato ancora non da sufficienti ragioni ai Rom perché risolvano i loro problemi da soli. Se tu passassi ora in un quartiere rom, o se addirittura tu fossi una figura importante dentro la comunità, ci si aspetta da te che agiti una bacchetta magica e tutto si risolve. Un'aspettativa naturale nella situazione odierna.

  • Come si puoi aiutarli?

Cosa posso dirti? Ho uno spazio per informare sui loro problemi e le loro esigenze. Ho un'opportunità sicuramente maggiore alla loro di comunicare con i rappresentanti dello stato e el autorità locali, per offrire soluzioni o porre questioni. Ho l'opportunità di condurre discussioni, far valere la mia opinione, manifestare per i Rom. Quello che non posso fare è legiferare e creare programmi specifici.

  • Quando hai preso coscienza del tuo essere Rom? Che avevi dei doveri verso la tua comunità?

Sono cresciuta in una famiglia dove ebbi la possibilità di conoscere la cultura rom. A casa si ascoltava musica rom, si parlava il romanès, anche con i miei bambini. Ma non sono mai stata cosciente della mia personale differenza. Anche a scuola, nessuno mi ha mai fatto sentire diversa. Mi sentivo una donna slovacca. Il punto di svolta fu la Rivoluzione di Velluto. Improvvisamente, mi resi conto che i non-Rom ci rifiutavano non solo di far parte della loro vita, ma anche di riconoscerci come membri a pieno titolo della società. Fu un sonoro schiaffo e mi ci volle parecchio per capire definitivamente chi ero: Una Romnì, con tutto ciò che questo comporta, nata in Slovacchia ma Romnì. E da quel momento, visto che avevo maggiori possibilità rispetto al resto della mia gente di acquisire informazioni, sentii che era un mio dovere aiutare la comunità.

  • I politici rom spesso dicono che i Rom devono cambiare. Come lo intendi?

Per me, aiutare i Rom significa dar loro sufficienti opportunità perché amministrino e abbiano la responsabilità delle loro vite. Sono convinta che non abbiano bisogno di chi decida per loro come vivere o come far crescere i loro bambini. Hanno bisogno di uno spazio come gli altri cittadini nella società - quindi delle stesse opportunità di essere responsabili. Svolgo giornalmente un lavoro sul campo e so, per esempio, che i Rom sanno costruirsi la casa da soli. Non hanno bisogno di appartamenti tutti uguali dove non si trovano a loro agio. Ma se non hanno reddito, se non lavorano, se non possono accedere al credito, cosa possono costruire? E' un circolo vizioso da cui non sappiamo venirne fuori. E secondo la mia opinione, la ragione è che i Rom sono sottovalutati dalla società. Ci vuole in una posizione dove abbiamo minori possibilità di influenzare la qualità della nostra stessa vita e di ottenere gli stessi risultati della maggioranza. Così non ce la faremo.

  • Quindi la chiave di soluzione del problema è data dalla sua stessa denominazione?

In un certo modo, è così.

  • E come dev'essere rinominato?
Possibilità diseguali.
  • C'è bisogno di una discriminazione positiva?
Non so se è il termine corretto. Forse io non lo userei. Abbiamo necessità di accesso su basi paritetiche. Quindi, se uno ruba, dobbiamo punirlo perché ladro e non come Rom; allo stesso modo se uno è un vbuon lavoratore non dobbiamo giudicarlo con pregiudizio per la sua origine etnica e dobbiamo offrirgli possibilità di lavorare, senza licenziarlo alla prima occasione. Non percepiamo un bambino a scuola come Rom, per esempio, sino a ché questa percezione non si qualifica dal bisogno di insegnargli il romanès, altrimenti ha le stesse domande e richieste di qualsiasi altro coetaneo. Così saremo in grado, come Rom, di essere pienamente valutati come compèonenti della società e partners ai vari livelli.
  • Hai la sensazione che ci siano meno richieste sui bambini rom?

Sì. Percepisco il problema della scolarizzazione, anche come un problema degli insegnanti, che non sanno come comportarsi o non adempionoi al loro compito verso gli studenti rom. Dicono "per uno zingaro questo può bastare". Il risultato di questa formazione incompleta è che i ragazzi poi regrediscono. Oppure finiscono in scuole differenziali di seconda scelta. Così la società sta investendo nell'ignoranza. Logica dispari.

  • Ci sono abbastanza soldi per affrontare i problemi dei Rom?

Mi risulta di sì. Il problema è che non sono ben investiti. Ed anche il modo in cui i media scrivono su come sono impiegati, che spesso si riduce a "ancora altri soldi per i Rom". Non è così. E' denaro per cittadini di questo paese, che qui risiedono e vogliono goderne i vantaggi. Vogliono vivere in sicurezza e con uno standard di vita decente. Potrebbero anche trovare da loro la soluzione. Io sono una donna Rom, ma non ho meno bisogno di libertà, perché non mi trovo in situazione di indigenza. Quelli che non mi conoscono, invece pensano che sia così. La somma di denaro necessaria a risolvere il "problema Rom", secondo me, dev'essere commisurata al livello di razzismo. Più tardi ne saremo coscienti, più ne pagheremo i costi.

  • Nella comunità rom, il ruolo della donna è tradizionalmente succube a quello maschile. Tu sei una donna, sei candidata indipemndente alle elezioni a Kosice. Questa tua partecipazione, e l'eventuale elezione, come si concilia col tuo ruolo tradizionale?
Certamente per me è più complicato che per una donna dell'etnia maggioritaria. Tra i Rom, gli uomini non mostrano molto interesse nel supportare le loro donne. Lo testimonia il fatto che il mio concorrente nella località dove vivo e holavorato a lungo, è un leader riconosciuto dei Rom. Me lo spiego in questa maniera: vorrebbe fermarmi dall'entrare in politica, perché il nostro bacino elettorale è limitato.
  • Cambierà questo stato di cose?
Se la maggioranza non mi sostiene, come persona che vuole risolvere i problemi dei Rom e creare uno spazio per loro, potrebbe anche essere che nessuno di noi venga eletto. E nuovamente i Rom non avranno un loro rappresentante. Forse è questo lo scopo di chi costantemente predica il cambiamento, e per questo vede solo ciò che non è stato fatto o che è stato rovinato.

  • Pensi che i Rom preferiranno votare per un uomo piuttosto che per una donna?
La mia squadra crede in me e penso che in questi quattro anni hanno capito cosa volevo ottenere e la direzione in cui mi sarei mossa. So di avere la loro fiducia e questa è la cosa più importante. Non sono il tipo di persona che appare ad una settinmana dal voto, dicendo: Sono qui, votate me. La gente mi conosce, sa cosa faccio per loro. E questo non solo perché mi sono candidata. Conosco i problemi dei Rom e come giornalista posso influenzare alcune cose. Credo nei Rom, vivo la loro stessa vita e mi confronto quotidianamente nella pratica. I Rom non sono stupidi. Apprendono dal lor passato e non possono più essere comprati per una manciatra di monete. Il loro voto è importante, almeno quanto quello di qualsiasi altro elettore.
  • Significa che non entrerai in nessun partito politico?

Non intendo aderire ai partiti politici Rom registrati, anche se sono in contatto con loro. Visto che nella mia regione non hanno un candidato proprio, mi devono appoggiare anche se sono una candidata indipendente. E' importante anche per loro che venga eletta una Romnì.

  • Sinora, c'erano oltre 20 partiti politici dei Rom, Dopo che è stata imposta la registrazione, ne restano solo due. Cosa ne pensi?
Da un canto, come al risultato dell'incostanza e del dilettantismo di alcuni dei cosiddetti leaders. Da un altro lato, come la possibilità di essere più uniti. In ogni caso, voglio ricordare che i Rom sono cittadini di questo stato e le loro convinzioni politiche devono essere libere, e devono votare indipendentemente dalla loro appartenenza etnica.
  • Cosa diresti a un votante della maggioranza etnica?

Voglio dir loro che la soluzione dei nostri problemi è nelle nostre mani, se solo si collabora. Ad esempio, se chi vota appoggerà candidati Rom che non si presentano con vagoni di promesse, ma viceversa con una prospettiva di responsabilità e di capacità di affrontare i problemi. Se questo votante vuole proteggere il proprio benessere futuro, se vuol continuare a sentire questa terra come casa sua, deve iniziare a cooperare con questi Rom che hanno le sue medesime aspettative. A questo punto selezioneremo un vasto numero di Rom, che possa essere aiutato con un investimento minimo. Il resto, il lungo termine che è comunque necessario, non dovrà pesare sul bilancio dello stato. Sembra semplice e lo è realmente. Manca solo la volontà. O meglio: da parte dei Rom c'è. Ora è il turno dei votanti non-Rom.

© RPA, 2002-2005. All rights reserved. The Roma Press Agency (RPA) GRANTS ITS PERMISSION for the publication and transmission of its materials or their parts in printed, electronic or spoken form under the condition that the Roma Press Agency (RPA) is mentioned as their source. Otherwise the case will be considered as a copyright violation.
Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 09/12/2005 @ 11:54:37, in media, visitato 2502 volte)
da University of Wales, Newport  

30 novembre 2005

Premiate le immagini drammatiche dei Rom del Kosovo che stanno morendo nei campi profughi contaminati.

IvorPrickett004web

Ivor Prickett, studente e fotodocumentarista che ha vinto il Tom Webster Award

Ivor Prickett, ha ottenuto il prestigioso Tom Webster Award per le sue commoventi foto che mostrano la difficile situazione di dozzine di rifugiati interni, è il secondo studente della scuola d'arte, media e design di Newport a vincere quest'anno un premio tanto importante. Il mese scorso era toccato a Guy Martin che aveva ricevuto l' Observer Hodge Student Award 2005 per la sua relazione-progetto sull'enorme mole di traffico della strada tra Baghdad e Costantinopoli - lavoro che aveva partecipato anche al Tom Webster Award.

ivorKosovoPic02web

Le foto di Ivor sulle condizioni del campo di Kabbare

“Sono molto contento di aver vinto questo premio,” ci ha detto Ivor (22 anni) che ha passato cinque settimane in Kosovo per le fotografie che ha adoperato per una ricerca del suo corso. “Per me è importante questo riconoscimento, il primo da un ente esterno all'Università, e mi rassicura sulle ragioni del mio lavoro e sul futuro che mi prefiggo nel fotogiornalismo."

“Quella del Kosovo è stata la prima guerra di cui ho avuto coscienza quando ero più giovane e mi ha sempre interessato. Quando ho letto di questa gente che viveva nei campi rifugiati costruiti su terreni contaminati, ho sentito che dovevo andare e raccontare quella storia. Sono rimasto schoccato dalla scoperta di bambini zingari sotto i sei anni di età, esposti a quei livelli di radiazioni e che tutti potrebbero morire presto o soffrire di danni irreparabili al cervello."

ivorKosovoPic03web

Durante la sua prima visita al campo, Ivor è stato con Vebbi (foto sopra) e la sua famiglia. Al ritorno, Ivor ha scoperto che Vebbi nel frattempo era diventato l'ultima vittima della contaminazione del campo

Ivor andò al campo di Kabbare dove vivevano 60 Rom dispersi interni, e scattò oltre 2000 foto, e ne presentò 12 alla giuria del premio, sponsorizzato dall'agenzia fotografica Impact di Londra.

 

“Il campo, costruito dalle Nazioni Unite e dall'OMS, si trova dove una volta c'erano miniere di zinco ed è contaminato da piombo che lentamente sta avvelenando gli occupanti. Sinora, circa 35 persone sono morte prematuramente in circostanze inaspettate.”

Durante la sua seconda visita al campo, Ivor scoprì tragicamente che il capofamiglia che l'aveva ospitato la volta precedente, era tra le ultime vittime.

 

A DESTRA: Per Ivor si è trattato di un problema di coscienza fotografare il funerale di Vebbi, ma ho sentito di doverlo fare per ricordare al mondo la sofferenza dei Rom.

KosovoPic01web

“Rimasi shoccato scoprendo che Vebbi, aveva solo 27 anni, era morto per un tumore al cervello,” dice Ivor. “Avevo vissuto con lui e la sua famiglia, erano in cinque in una stanza, quando andai la prima volta a scattare foto. Fu un momento doloroso - avevo convissuto con quella famiglia e stavo riprendendo il funerale di Vebbi, ma dovevo raccogliere quella testimonianza. Come fotogiornalista avevo il dovere di documentare e raccontare."
ivorKosovoPic04web

Queste foto sono state recentemente pubblicate su Foto8, una rivista che ospita il meglio del fotogiornalismo. Il premio di £1000 ha permesso a Ivor di dedicarsi al suo prossimo progetto - sui fuorilegge cercatori d'oro in Mongolia.

 

"Ho letto che dopo la caduta del comunismo, si è scoperto che là c'erano filoni auriferi. Questa gente, che si autonomina Ninjas, scava senza permessi e spesso ci sono dispute tra loro e le forze di sicurezza. Non ci sono soltanto poveracci, ma anche docenti e impiegati, tutti quelli che con la caduta del comunismo hanno perso la loro pensione. L'unico futuro per loro e le loro famiglie è trovare trovare dell'oro."

 

A SINISTRA: Questo ritratto del padre di Vebbi subito dopo il funerale è tra le fotografie pubblicate dalla rivista internazionale Foto8

Ivor dice di dovere il suo successo al corso della Newport’s University. "Studiare fotogiornalismo è stata la cosa migliore della mia vita. I miei tutors mi hanno influenzato profondamente e mi hanno guidato negli ultimi tre anni."

Commentando il successo dei due studenti che hanno ottenuto un premio quest'anno, Pete Davis, il coordinatore del corso, afferma: "Il Tom Webster award per giovani studenti di fotografia è diventato uno dei più prestigiosi oggi in GB. Gli standards sono alti, ed eccellere con due studenti è un indiscutibile traguardo"

A DESTRA: Gli studenti Ivor Pricket (a destra) e Guy Martin entrambe premiati quest'anno

GuyMartinIvorPrickett03web

"Tanto Ivor che Guy sono un esempio di ciò che motiva i giovani fotografi. Interesse e passione per la ricerca e comprensione degli eventi nazionali e mondiali, assieme ad iniziativa e capacità di testimoniare, per produrre immagini forti che comunichino le loro idee ad una vasta audience. Sono certo che tutti e due faranno parte in futuro di un grande gruppo mondiale di studenti impegnati ai più alti livelli nelle varie aree della fotografia."

 

Notes for Editors: 

Il Tom Webster Award è patrocinato da Impact Photos ed è intitolato alla memoria di un fotogiornalista morto nel 1994 all'età di 24 anni. Il premio si prefigge di offrire a giovani fotogiornalisti di iniziare o continuare progetti specifici. I vincitore riceve un premio di  £1000 e la segnalazione di Impact Photos. E' riservato a fotografi di età inferiore a 29.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Marco Nieli (del 09/12/2005 @ 10:30:14, in Italia, visitato 1937 volte)
Cari compagni e amici,
aggiornamento sugli sgombrati di Casoria.
Dopo un mese e passa, una parte, ovverossia gli ospitati nella chiesa dei gesuiti a Scampia (circa 40) sono stati finalmente accolti dal Comune di Napoli, su investitura della Prefettura, nella scuola G. Deledda di Soccavo.
L'operazione è stata condotta per i primi venti ieri sera, in fretta e furia, senza interpellare l'O.N. e quindi senza opportuna mediazione. I Rom hanno titubato, anche perchè istigati a rifiutare da parte di alcuni scalmanati fricchettoni che non hanno problemi di permessi di soggiorno e di tetto sulla testa.
Stasera sono andato a parlargli io e mi sono fatto interprete di una richiesta di maggiore elasticità delle regole del centro, in particolare, sul punto riguardante le uscite diurne (ore 9-19) per i neonati, i malati gravi e le donne incinte. L'accoglienza non è ottimale, ma migliorabile, come già si è fatto in altre parti della Deledda, ad opera degli stessi Rom.
Credo che sia un'occasione che non dovrebbero lasciarsi sfuggire, visto che tre anni di lotta hanno prodotto solo questo poco, teniamocelo stretto, nella prospettiva di rilanciare la lotta politica su scala più generale (vedi legge regionale).
Rimane il problema per quelle famiglie rom rimaste in baracca a Scampia e nella chiesa evangelica, oltre che per quelli a Torre del Greco (e a Bari).
Su queste famiglie, non esiste accoglienza prevista e il Comune di Napoli se ne lava le mani.
Tra l'altro, alla Rotonda di Cupa Perillo, si sente sempre più insistentemente la voce di sgombero imminenti per tutti, rumeni e slavi compresi (1-2 mesi).
Ultima comunicazione: lunedì mattina alle 10 vado con l'avv. in Questura, se avete casi emblematici di p.di s. da chiedere, fatemelo sapere in tempo.
[...]

ciao e a presto.
Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 08/12/2005 @ 17:25:39, in Kumpanija, visitato 1680 volte)
Un album su Flickr, con le foto degli antenati in Punjab e in Rajastan.
Qui invece, raccolte di immagini da tutto il mondo.
Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Daniele (del 08/12/2005 @ 11:07:24, in casa, visitato 2398 volte)
Rom kosovari lasciano campo tossico delle Nazioni Unite.
Centinai di Rom che hanno passato sei anni in un improvvisato campo kosovaro contaminato dal piombo, devono essere trasferiti in nuove case.

Dalla campagna di bombardamento della Nato nel 1999, i 560 Rom hanno vissuto vicino a una vecchia fonderia di piombo a Mitrovica.

_41083418_afp_mahalla203

Il contingente francese della forza di pace ha iniziato la bonifica

La Svezia donerà 320.000 € per aiutare i Rom, la stessa somma donata dalla Germania.

Ora le autorità sperano di traslocare i Rom in un nuovo accampamento prima della fine dell'anno.

Rimarranno lì fino a quando i lavori di ricostruzione delle loro case originali, nella zona attorno a Mitrovica, non saranno terminati nel 2006.

I Rom furono costretti ad allontanarsi dalle loro case vicino alla mahala, dall'etnia albanese che li consideravano collaboratori dei serbi, alla fine del conflitto del 1999.

Emergenza medica.
"Queste persone sono state allontanate dalle loro case e hanno vissuto negli ultimi sei anni in un terreno abbandonato e nessuno si interessa veramente di loro," ha detto Per Byman, direttore dell'associazione umanitaria svedese sul sito web BBCNews.
I lavori dovrebbero iniziare la settimana prossima sulle case provvisorie su una ex base militare francese, ha detto il signor Byman.

Lo scopo è di trasferire i Rom lontano dalla fonderia di piombo, accusata per una serie di problemi di salute, specialmente fra i bambini.

_40621100_serbia_kosovo_map203

"I bambini nascono con disfunzioni, con arti mancanti ecc.," ha detto il signor Byman.

"Ora speriamo che la loro qualità di vita possa migliorare."

Una volta trasferiti, i Rom avranno accesso all'acqua calda, all'elettricità, formazione professionale e assistenza medica.

I livelli dell'avvelenamento da piombo fra i i Rom nei campi di Zitkovac, Kablare e Cesmin Luq sono attualmente qualificati come "un'emergenza medica acuta" dalle autorità mediche americane.
SEE ALSO:
Toxic camp angers Kosovo Roma
13 Jun 05 | Europe
Germany returns Kosovo refugees
19 May 05 | Europe
First Roma MEP on a mission
11 Jan 05 | Europe
UK 'discriminated against Roma'
09 Dec 04 | UK Politics
A rare celebration of Roma culture
20 Aug 04 | UK Politics
Roma return to Serbian neglect
13 Jan 04 | Europe
RELATED INTERNET LINKS:
WHO
The BBC is not responsible for the content of external internet sites

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 08/12/2005 @ 10:25:38, in Europa, visitato 3048 volte)
25/11/2004 - Nuovamente impantanati gli sforzi per erigere a Berlino un monumento alle vittime Rom e Sinti dell'olocausto nazista. Nonostante gli esponenti dei maggiori partiti abbiano dichiarato il loro appoggio alla realizzazione, gli stessi partiti non hanno trovato un accordo sul termine da adoperare per indicare tale monumento. L'ultima definizione (A tutti quanti definiti "zingari" dal nazismo) è stata rigettata mercoledì scorso. Continua invece la discussione se i gruppi dei Rom e dei Sinti possano rappresentare tutti i popoli nomadi perseguitati dal regime nazista.

dall'archivio di Pirori, 1 dicembre 2004. Sempre su Pirori, l'11 dicembre 2004:
....
"Oggigiorno,"
continua, "in Germania i neonazisti sono accettati meglio di noi Sinti." E' furioso col cancelliere Schröder che all'inizio di quest'anno ha presenziato all'apertura della galleria fondata da Christian Friedrich Flick, nipote di un industriale nazista. "Una mostra pagata col denaro di noi forzati". Per protesta, si è dimesso dal partito socialdemocratico. Non ha rapporti con altri sopravvissuti; dice di sentirsi in comunanza "mentalmente". Ma vorrebbe che le attività di testimonianza nelle scuole - intende riferirsi agli attivisti ebraici - fossero più comprensive verso i Sinti, che ritiene esserne rimasti esclusi per la differente cultura. "Juden, juden, juden," dice "Sinti, nix." Regolarmente è in viaggio per Berlino, dove si discute ancora invano [...] sulla costruzione di un monumento per le vittime Sinti. "Sono un vecchio di 84 anni, che deve ancora dimostrare e andare a Berlino..." Qui la sua voce si rompe e d'improvviso abbandona la stanza.

Nel frattempo, l'artista a cui è stato commissionato il monumento ha compiuto la bella detà di 75 anni, come ricorda ARTfaq:

Lo scultore israeliano Dani Karavan compie 75 anni
Le sue opere si trovano in tutto il mondo, il suo marchio: sculture monumentali che il visitatore esplora camminando all’interno di esse. Dani Karavan il 7 dicembre compie il suo 75° compleanno.
Tra le sue opere più spettacolari ricordiamo “Passaggi” (vedi foto), realizzata nel 1994 nel paese spagnolo Portbou, dove il filosofo tedesco, Walter Benjamin, è stato assasinato durante la sua fuga dai nazisti.
Altrettanto spettacolari sono le sue sculture “Strada dei diritti umani”, vicino al Germanisches Nationalmuseum di Norimberga, e la sua creazione per il Heinrich-Böll-Platz a Colonia.
A Berlino gli è stato commissionato un monumento commemorativo per i Sinti e Rom, uccisi durante la Seconda Guerra Mondiale.

Dani Karavan è nato a Tel Aviv nel 1930. All’Accademia Bezalel di Gerusalemme ha studiato disegno, più tardi ha proseguito gli studi a Firenze e Parigi. Nel 1977 è stato presente alla Documenta di Kassel. Nel 1996 ha ricevuto il “Kaiserring” di Goslar. Per la sua opera completa è stato onorato con il Premio di Israele.

Bernd Noack
Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 08/12/2005 @ 00:30:31, in Italia, visitato 1883 volte)
head_logo
Due notizie da il passaporto.it:

L'ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha approvato un progetto di legge ordinaria che prevede l’attribuzione dell’elettorato attivo e passivo agli stranieri non comunitari e il loro effettivo coinvolgimento nella vita pubblica degli enti locali. La notizia riguarda un numero significativo di immigrati: si stima che gli aventi diritto al voto amministrativo siano pari a 800 mila su quasi 3 milioni di soggiornanti stranieri
di ANELISE SANCHEZ
Il numero speciale del mensile della Polizia di Stato ‘Poliziamoderna’ pubblica un inserto che approfondisce i temi dell’immigrazione. Si intitola 'Stranieri. Ingresso, soggiorno e lavoro'. Una serie di schede riassumono il percorso da fare per ottenere la regolarizzazione o l’assunzione presso aziende o privati
Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 07/12/2005 @ 17:18:03, in conflitti, visitato 1848 volte)

Da Kosovo_Roma_News

IN MEMORIA DELLE VITTIME ROM E IL FUTURO DEI LORO FIGLI

di: Rajko Djuric

I Roma di Serbia e , che come i Rom di molti paesi europei e no, assieme agli Ebrei furono le principali vittime di guerre e stanno seguendo con attenzione ed apprensione le "dispute diplomatiche" che ora accompagnano le trattative sul futuro delle due etnie maggioritarie del Kosovo e Metohija.

Le Nazioni Unite, il cui Segretario Generale Kofi Annan ha avuto l'opportunità di parlare con i rappresentanti dell'Unione Internazionale dei Rom, è stato informato sui fatti e sui dati inerenti la situazione generale di 12 milioni di Rom, la più grande minoranza nazionale d'Europa. E' pure noto che sino al 1999, i Rom erano anche la più grande minoranza nazionale in Kosovo e Metohija.

Karitas, la società per i popoli oppressi con sede a Gottinga, assieme ad altre OnG europee hanno mostrato grande attenzione al destino dei Rom kossovari, e dal 1999 ne informano tramite il periodico "Good Day" della chiesa cattolica di Colonia.

Con questo, tanto l'Europa che la comunità internazionale sono a conoscenza che prima la ALK e poi l'UCK hanno commesso crimini contro i Rom, e una radicale "pulizia etnica". Di circa 260.000 Rom che vi vivevano sino al 1999, ne sono rimasti solo 26.656. Di 193 insediamenti, ne restano soltanto 26.

Questo significa la distruzione totale della minoranza Rom, che in Kosovo e Metohija non era avvenuta nemmeno con la II guerra mondiale e l'intervento delle SS tedesche, dei fascisti italiani e dei loro alleati. E' la formulazione fatta da Hana Arendt “Il totalitarismo distrugge totalmente.”

Ecco un estratto dei vari rapporti.

T.T. e sua moglie, Rom di Obilic, rapiti il 5 luglio1999 affermarono di "essere stati torturati da gente di etnia albanese" dopo le uccisioni della famiglia Krasnici. Nella loro casa vennero bruciati vivi Alija, sua moglie Muljazima, i figli Djulja, Fadilj, Cherim e Nedzmedin, che aveva solo un anno."

Anche a Pristina bambini Rom vennero bruciati vivi.

La ALK, definita persino da alcuni intellettuali albanesi come "fascista", uccise un gran numero di Rom a Pristina, Pec, Obilic, Djakovica, Lipljan, Prizren, Podujevo, Urosevac e Gnjilane. A Pristina vivevano circa 22.000 Rom, secondo le ultime stime ne restano 1.300, a Pec di circa 20.000 ne rimangono 1.100, 500 su 7.000 a Obilic, 250 su 7.000 a Gnjilane, 300 su 5.000 a Gnjilane... Una lunga ed agonizzante lista di rapimenti di donne e ragazze, dispersi, alcuni rapporti parlano di fosse comuni dove sarebbero sepolte le vittime.

Il tragico destino dei Rom kossovari è stato amplificato dal premio Nobel Gunther Grass e i suoi appelli e discorsi sono stati pubblicati nel libro "Senza Voce", edito in Germania da Steidl.

L' UNMIK è a conoscenza di quanto, oggi e allora, stiano facendo gli estremisti albanesi contro i Rom che vivono tuttora in Kosovo.

Nonostante ciò, i Rom di Serbia e Montenegro, tra cui 116.000 Rom registrati come profughi rifugiati dalla provincia del Kossovo - sono fermamente convinti che la verità sarà sempre dalla parte dei più privilegiati, di chi ha maggior confidenza con la comunità internazionale, in particolare con Martti Ahtisaari, inviato speciale dell'ONU ai colloqui sullo status del Kosovo e Metohija. In precedenza Ahtisaari, come presidente della Finlandia, aveva mostrato grande comprensione per i Rom del proprio paese. L'attuale presidente Tarja Halonen ha continuato la strada intrapresa dal suo predecessore, aprendo la porta ai Rom non solo in Finlandia, ma in tutta Europa, e per questo ha ottenuto nel 2003 la più alta onoreficenza dai Rom dì Europa.

I Rom di Serbia e Montenegro sono dell'opinione che è più utile concentrarsi su quanto possa unirci, piuttosto che rimarcare le differenze con chi ci attacca fieramente.

Coinvolti sulle questioni di pace e sicurezza, i membri di questa minoranza nazionale si aspettano che la comunità internazionale nei colloqui sullo status del Kosovo assuma e difenda tutti quei punti di vista rispettosi dei principi e delle norme del diritto internazionale.

Un Kosovo indipendente, in qualsiasi forma dovesse esplicitarsi, significherebbe riconoscere e premiare quanti commisero crimini contro i Rom, un delitto che negli annali della storia europea ha il solo paragone con quello che accadde ad Auschwitz e con l'Olocausto, nello stesso anno in cui è caduto il 60° anniversario della vittoria sul fascismo. Negare giustizia ai Rom del Kosovo e privare del futuro i loro figli, significherebbe un silenzio colpevole della comunità internazionale, complice col regime che ha si è macchiato di delitti contro i diritti nazionali, civili ed umani, garantiti dall'ONU, nel cuore del continente e delle istituzioni europee.

Ci si aspetta dalla comunità internazionale che le soluzioni proposte portino pace, sicurezza, stabilità e prosperità a tutti in Kosovo. Nel contempo, si tenga conto che l'etica richiede giustizia, senza cui non potrà esserci una pace duratura. La giustizia non può in alcun modo dipendere dalla volontà di chi si è macchiato di crimini.

Dalla saggezza e dalle decisioni della comunità internazionale dipenderà se il millennio appena iniziato porterà nuova fiducia e speranza ai popoli del Kosovo, che hanno condiviso sin dai tempi dei re e dei sultani, del terrore nero e rosso, una cooperazione senza fine, mutua conoscenza e amicizia. Non sarà più così, in un Kosovo diviso, o indipendente.

Tutti questi popoli, come hanno spiegato anche eminenti storici e scrittori, non hanno sofferto per mancanza di virtù ma, soprattutto, l'assenza di condizioni che permettessero l'affermare dei propri diritti e libertà. L'esperienza storica testimonia che la malafede e l'odio velenoso crescono in modo incontrollato ai confini tra le divisioni dei popoli e delle minoranze nazionali.

Le parole di Willy Brandt, dette in un altro contesto, oggi possono servire da faro per politici e diplomatici: "Potrà crescere assieme solo chi vivrà assieme!”

L'autore è presidente della Roma Foundation e del Roma PEN Centre.

NdR A proposito della segnalazione di ieri, Daniele vi manda il link dell'articolo completo

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 07/12/2005 @ 16:14:26, in casa, visitato 1871 volte)

Roma press agency Slovakia (RPA) comunica che il municipio di Nizna Mysla, nel distretto di Kosice, intende costruire un muro tutto attorno all'insediamento dei Rom. Il comune aveva costruito tre edifici nel 1989 che aveva assegnati ai Rom; col tempo il quartiere ha visto anche la crescita di circa 15 altri rifugi di fortuna, occupati da giovani famiglie con figli. Si ritiene che ogni baracca ospiti 15 persone.

"E' una bomba a tempo. Il municipio dovrà circondare tutto l'insediamento, oppure i Rom continueranno ad allargarsi. Devono capire che sono sulla proprietà altrui" dice a RPA il sindaco Jozef Veber. Poi aggiunge che in consiglio hanno discusso sulla possibilità di ottenere un finanziamento di 6 milioni di corone dal Ministero delle Costruzioni e lo Sviluppo Regionale. Denaro che sarà speso per la costruzione del muro. A parte, il problòema della proprietà dell'area: "Non siamo in grado di negoziare, perché la proprietà è molto frammentata. Alcuni dei proprietari sono morti e il processo del trapasso agli eredi è piuttosto lungo," commenta il sindaco. Secondo lui, il problema dei Rom residenti nel villaggio dev'essere affrontato nella sua interezza. Il livello scolastico generale è basso e sembra che uno solo abbia terminato la scuola secondaria. Inoltre, i Rom, che secondo RPA sono il 15% della popolazione, non hanno un centro culturale comunitario proprio.

(Dzeno/Roma Press Agency)
Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 07/12/2005 @ 16:02:20, in Europa, visitato 1868 volte)

Da: Barrie Taylor su British_Roma

Un'associazione caritativa Rom nel Regno Unito sta conducendo una vasta ricerca sull'abuso di farmaci e droghe che ha colpito anche la nostra comunità.

Il gruppo di ricerca è composto da Rom ha determinato che il fenomeno ha iniziato ad espandersi in concomitanza con la sedentarizzazione. Adulti e ragazzi sono introdotti all'uso di droghe nelle scuole, nei pub o nei club. Ora l'associazione sta provando a stabilire quale sia la profondità del fenomeno e approntare materiale apposito per prevenire il fenomeno in quei settori della comunità che ancora non siano stati toccati da questo disagio. 

Occorrono unità specifiche che facciano da ponte e da traino tra la comunità e i servizi socio-sanitari. Formare gruppi di auto aiuto che possano parlare alle famiglie, aiutarle a comprendere la situazione e fornire supporto.

Il ricovero è gratis, ma i Rom non ne hanno consuetudine, per la maggior parte perché non sono a conoscenza di questa possibilità. Dobbiamo essere noi stessi a promuovere un progetto nazionale, che abbia radici nella nostra cultura.

I responsabili del gruppo di ricerca da anni operano nel campo delle droghe e recentemente hanno potuto accedere a un finanziamento della Lancs University, che permetterà di produrre una documentazione sulle esigenze di Nomadi e Viaggianti, ed eventualmente di poter provvedere ai casi più disperati. Come partner dell'associazione europea UNITE, hanno anche possibilità di accedere e condividere aiuti e conoscenze specifiche. Ora occorre anche coinvolgere il Governo per condividere una strategia nazionale.

[...]

Contact 07949182079 and ask for Barrie Taylor

Droga e tossicodipendenza in Europa:

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


21/11/2024 @ 13:16:12
script eseguito in 297 ms

 

Immagine
 Il libro con le storie di via Idro... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 7657 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source