Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 16/08/2005 @ 13:29:29, in blog, visitato 1644 volte)
Ultimamente curo il blog da distanza. In attesa di tornare a regime normale. Vi ricordate di Yvonne Slee che scrisse un libro sulla storia della famiglia? Mi fa sapere che recentemente è stata intervistata anche dalla Radio australiana, e che il libro è ora disponibile anche nella American Library of Congress di Washington DC e nella British Library di Londra. Puta caso che foste da quelle parti e magari piove... In italiano, dovete accontentarvi dell'intervista del giugno scorso: http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=94
A proposito, con settembre vorrei ripartire con le interviste tramite la chat Visubox, a cui anche voi potete partecipare mettendo le domande online. Datemi una mano indicando nel sondaggio, anche quello è nella colonna di destra, più in fondo, le vostre preferenze. Per il momento, mi vengono in mente:
Se avete altre indicazioni, fatemele sapere per email, così aggiornerò il sondaggio. Grazie
Di Alessandro (del 07/08/2005 @ 10:24:18, in blog, visitato 1913 volte)
Fateci caso si incontrano sempre le persone giuste al momento giusto (forse), e nel posto sbagliato (sempre). Vi ho presi o prese in giro tutti: non ero in vacanza... ero in ospedale per un tagliandino del quale non vi dico le coordinate salvo che non devolviate un obolo congruo ai primi dieci barboni (avete mai pensato a quanto costano 4 rasoi bilama gillete? 4,60€, hai voglia a diventar barbone). Ed allora alla stanza 1 letto 10 prima del mio ho fatto la conoscenza di uno spirito libero, intraprendente, coraggioso, traduttore, teatrante, viaggiatore a rischio, filosofo, giramondo, affabulatore (vere le storie?), capobranco di una mandria di figli velocissimamente attorno al suo letto pur affrontando traversate oceaniche, prendere quattro treni in Sardegna per coincidere col traghetto, telefonate in russo, in brasiliano, esperto di politica italiana, curriculae urbe et orbi, conoscitore del corano, di imperscrutabili fumatori doganieri turchish, autisti levantini, ospitali nomadi baktiari purché disponibile a bere sangue dal collo di una capra viva, un uomo che pur di portare in Italia un gatto cadutogli in braccio da un mango, si è fatto 40 ore di aereo per far verificare, in una scatolina con ghiaccio secco, dall'istituto sieroterapico italiano che il gatto, tenero cuore, fosse sano e potesse accomodarsi in economica sull'aereo, che ha visitato incuneandosi per 13 piani sotto terra la ormai distrutta città millenaria di fango di Bahn, potrei parlare di un Indiana Jones nostrano ma di qualità, con capacità di vivere di espedienti spacciandosi per dervisho nelle bettole di Istanbul e che avrebbe dovuto imbarcarsi tra poco per Manaus, così, per girare un po' di amazzonia prima fare un salto in Chiapas per un calumet col subcomandante Marcos e poi a Mexico City per vedere la madonna di Guadalupe. Quest'uomo pochi giorni fa, e se non fosse stato così non ci saremmo mai conosciuti - ha avuto un piccolo problema, e si è ricoverato, e mentre passavamo queste interminabili giornate a parlare (anch'io ne avevo da raccontare, come rincorrere una stronza gallina che non voleva saperne di diventare brodo), è stato preso da un'allergia tipica da ospedale: cioè nessuno ne sa niente, eccheccavolo ci stanno a fare tutti questi medici? diventando rosso tra le donne d'ogni porto tatuate, cominciando e non terminando mai, di grattarsi, spugne fredde, antistaminici, ben ultimo un siringone di cortisone, senza perdere per un attimo la sua verve gesticolando come un tarantolato salentino, insomma, io oggi sono venuto via e lui restava sino a bo...? ma son sicuro che un passaggio un un cargo battente bandiera liberiana lo troverà. Scusate, sono stanco per l'intervento, le medicine ecc. dimenticavo: l'amico Giorgio ha ottant'anni, un metro e novanta, senza un filo di grasso, con ancora dei bei capelli (alla Alain Delon) grigi e affascinante per me... figuriamoci per una donna. E non storcete il naso donne, uomini così, raramente si incontrano. Alessandro
da: FanciullozzoGiovedi 4 Agosto 2005 ore 17:11:29
Di Fabrizio (del 27/07/2005 @ 02:09:03, in blog, visitato 1846 volte)
Se qualcuno volesse rileggersi con calma il giorno per giorno del torneo Homeless World Cup di Edimburgo 2005, con cronache, immagini e curiosità, può farlo QUI.
Tra qualche giorno (o setttimana), nello spazio CHAT della colonna a sinistra, potrete intervistare DAL VIVO i componenti della squadra italiana, Multietnica 2001. E, ultimo aggiornamento su questo argomento, mi sono deciso a cambiare il vecchio sondaggio (cercate sempre nella colonna a sinistra).
Questo fine settimana, la Mahalla potrebbe essere poco raggiungibile: credo proprio che in quei giorni mi deciderò a passare alla versione Dblog 2.0. Dato il mio tasso di imbranataggine , tutto è possibile... speriamo lunedì di esserci (versione vecchia o nuova non importa).
Di Fabrizio (del 25/07/2005 @ 16:48:57, in blog, visitato 1635 volte)
Capisco chi migra, capisco chi si stanca. A volte, sospetto persino che ci siano cose più importanti nella vita...
Sparire senza lasciare traccia, lo capisco di meno
Siamo spiacenti, il Blog che hai richiesto non esiste!
http://strepto.blog.tiscali.it
Di Fabrizio (del 12/07/2005 @ 11:20:14, in blog, visitato 1820 volte)
Dopo un periodo di grande attività in Internet, non avevo più notizie dalla "banda" di Mantova. Mi ha scritto ieri Carlo Berini, Presidente della sezione locale dell'Opera Nomadi. per segnalarmi una pagina interessante, che riporta alcuni atti di un convegno dell'anno scorso sulla mediazione culturale, e altre risorse su storia, progetti, legislazione locale e internazionale. Ricordo, per chi fosse interessato, che esiste anche una pagina di questo blog, dedicata agli approfondimenti e documenti da scaricare.
Di Fabrizio (del 30/06/2005 @ 21:28:10, in blog, visitato 2675 volte)
Nella Mahalla c'è stato qualche cedimento strutturale, tra un po' tutto dovrebbe tornare alla normalità.
Non so perché, da circa una settimana ci sono delle anomalie nel postare (voi) i commenti e nel ricevere (io) un avviso email. Per il momento i commenti sono ancora disabilitati, tra non molto (se proprio non volete farne a meno) potrete ricominciare come prima. Se appare un messaggio [Server object error 'ASP 0177 : 800401f3' Server.CreateObject Failed /dblog/inc_funzioni.asp, line 116 800401f3] non fateci caso, il commento viene registato lo stesso.
Articoli e commenti del passato li ho conservati tutti, può persino darsi che li rimetta a posto. Il perché non lo so neanch'io, visto che di commenti interessanti ne avrò letti forse 4 o 5. Il resto, mi sembrano scritti da chi vuole mettere il suo link in fondo con la firma. Non ne ho bisogno: se un Blog mi interessa, mi tengo aggiornato via RSS. Forse credete che non mi accorga, che scrivete per segnalare un vostro nuovo articolo... Di farvi pubblicità non me ne può interessare di meno!
Vale anche per quegli amici che si credono gentili ad informarmi per email di aver scritto qualcosa di nuovo. Ripeto: lo so già, ma visto che non ci capiamo (la comunicazione, checché se ne dica, ha come primo risultato quello di non capirsi ) e la vostra posta non è sollecitata o richiesta, proverò a segnalarvi come spammer.
E se a qualcuno questo sembra maleducato e incivile, ha perfettamente ragione. Google indica 117 milioni di risultati se cercate "Blog", magari troverete qualcuno disposto ad ascoltarvi più di me.
Per stasera l'ultimo pensiero va al moralista, quello che pretende di giudicare chi può essere tollerante e chi no. Credo che mi abbia scambiato per un campo-sosta, dove entrare a fare quello che gli pare. Invece, questa la considero (guarda che pretese!) casa mia e se qualcuno non lo capisce da solo quando è il momento di andare, e non lo capisce neanche se glielo si dice, credo sia il caso di chiudere la porta. I saluti non sono necessari.
Di Fabrizio (del 14/06/2005 @ 01:53:53, in blog, visitato 2913 volte)
QUI
A disposizione di tutti i lettori, dove poterci scambiare informazioni, note, appuntamenti, segnalazioni ecc.
Un altro utilizzo? Quante volte ho sentito gente che si lamenta delle scarsa visibilità di alcuni post? Sinceramente, non mi interessa creare altre classifiche o altre gare! Però, chi vuole, può segnalare giornalmente un articolo che gli è piaciuto e (se conosce un minimo di HTML) linkarlo. Magari, , anche articoli di qualcun altro e non solo i propri.
Cos'altro ancora? Può inviare le proprie segnalazioni per email ad amici. Aggiungere un Avatar, contribuire a creare la Mahala (che non per niente, significa COMUNITA')
Di Fabrizio (del 13/06/2005 @ 22:11:16, in blog, visitato 2728 volte)
Ma solo per domani. Il programma prevede di incontrare, dal vivo stavolta, alcuni amici blogger: -a Cattolica -a Bologna -a Parma Nel frattempo, fate i bravi se vi scappa qualche commento...
Vi giro un pensierino che mi hanno spedito:
Il Vero Debito Estero (lettera di un capo amerindio ai capi europei)
Così sono qua, io, Guaicaipuro Cuatemoc, sono venuto a incontrare i partecipanti a questo incontro. Così sono qua, io, discendente di coloro che popolarono l’America quarantamila anni fa, sono venuto a trovare coloro che la trovarono cinquecento anni fa.
Così ci troviamo tutti: sappiamo chi siamo, ed è già abbastanza. Non abbiamo bisogno di altro.
Il fratello doganiere europeo mi chiede carta scritta con visto per scoprire coloro che mi scoprirono.
Il fratello usuraio europeo mi chiede di pagare un debito contratto da traditori che non ho mai autorizzato a vendermi.
Il fratello leguleio europeo mi spiega che ogni debito si paga con gli interessi, anche fosse vendendo esseri umani e paesi interi senza chiedere il loro consenso.
Questo è quello che sto scoprendo.
Anch’io posso pretendere pagamenti. Anch’io posso reclamare interessi. Fa fede l’Archivio delle Indie. Foglio dopo foglio, ricevuta dopo ricevuta, firma dopo firma, risulta che solamente tra il 1503 ed il 1660 sono arrivati a San Lucar de Barrameda 185mila chili di oro e 16 milioni di chili di argento provenienti dall’America.
Saccheggio? Non ci penso nemmeno!! Perché pensare che i fratelli cristiani disobbediscano al loro settimo comandamento.
Spoliazione? Tanatzin mi guardi dall’immaginare che gli europei, come Caino, uccidano e poi neghino il sangue del fratello!
Genocidio? Sarebbe dar credito a calunniatori come Bartolomeo della Casa che considerarono quella scoperta come la distruzione delle Indie, o ad oltraggiosi come il dottor Arturo Pietri che sostiene che lo sviluppo del capitalismo e dell’attuale civiltà europea sia dovuto all’inondazione di metalli preziosi.
No! Questi 185mila chili di oro e 16 milioni di chili di argento devono essere considerati come il primo dei vari prestiti amichevoli dell’America per lo sviluppo dell’Europa. Pensare il contrario vorrebbe dire supporre crimini di guerra, il che darebbe diritto non solo a chiedere la restituzione immediata ma anche l’indennizzo per danni e truffa. Io, Guaicaipuro Cuatemoc, preferisco credere alla meno offensiva delle ipotesi. Una così favolosa esportazione di capitali non fu altro che l’inizio del piano Mershalltezuma teso a garantire la ricostruzione della barbara Europa, rovinata dalle sue deplorabili guerre contro i culti musulmani, difensori dell’algebra, della poligamia, dell’igiene quotidiana e di altre superiori conquiste della civiltà.
Per questo, avvicinandosi il Quinto Centenario del Prestito, possiamo chiederci: i fratelli europei hanno fatto un uso razionale, responsabile, o perlomeno produttivo delle risorse così generosamente anticipate dal Fondo Indoamericano Internazionale?
Ci rincresce di dover dire di no. Dal punto di vista strategico le dilapidarono nelle battaglie di Lepanto, nelle armate invincibili, nei terzi Reich ed in altre forme di reciproco sterminio, per poi finire occupati dalle truppe yankee della Nato, come Panama (ma senza canale).
Dal punto di vista finanziario sono stati incapaci - dopo una moratoria di 500 anni - sia di restituire capitale ed interessi che di rendersi indipendenti dalle rendite liquide, dalle materie prime e dall’energia a basso costo che gli esporta il Terzo Mondo. Questo deplorevole quadro conferma l’affermazione di Milton Friedman secondo il quale un’economia assistita non potrà mai funzionare e ci obbliga a chiedere - per il loro stesso bene - la restituzione del capitale e degli interessi che abbiamo così generosamente aspettato a richiedere per tutti questi secoli.
Detto questo, vorremmo precisare che non ci abbasseremo a chiedere ai fratelli europei quei vili e sanguinari tassi d’interesse variabile del 20 fino al 30% che i fratelli europei chiedono ai paesi del Terzo Mondo. Ci limiteremo a esigere la restituzione dei materiali preziosi prestati, più il modico interesse fisso del 10% annuale accumulato negli ultimi trecento anni. Su questa base, applicando la formula europea dell’interesse composto, informiamo gli scopritori che ci devono, come primo pagamento del loro debito, soltanto 185mila chili di oro e 16 milioni di chili di argento ambedue elevati alla potenza di trecento. Come dire, un numero per la cui espressione sarebbero necessarie più di trecento cifre, e il cui peso supera ampiamente quello della terra.
Com’è pesante questa mole d’oro e d’argento! Quanto peserebbe calcolata in sangue? Addurre che l’Europa in mezzo millennio non ha saputo generare ricchezze sufficienti a cancellare questo modico interesse sarebbe come ammettere il suo assoluto disastro finanziario e/o la demenziale irrazionalità delle basi del capitalismo.
Tuttavia queste questioni metafisiche non affliggono noi indoamericani. Però chiediamo la firma immediata di una carta d’intenti che disciplini i popoli debitori del vecchio continente e li obblighi a far fede al loro impegno tramite un’immediata privatizzazione o riconversione dell’Europa perché ci venga consegnata per intero come primo pagamento di questo debito storico.
Dicono i pessimisti del Vecchio Mondo che la loro civiltà versa in una bancarotta tale che gli impedisce di tener fede ai loro impegni finanziari o morali. In tal caso ci accontenteremo che ci paghino con la pallottola che uccise il poeta.
Ma non potranno. Perché quella pallottola è il cuore dell’Europa.
E mi voglio sprecare! Per i fans della grammatica e della retorica leghista, consiglio un giro nella versione MADE IN SVIZZERA
Di Fabrizio (del 11/06/2005 @ 18:32:19, in blog, visitato 3229 volte)
Domenica si vota o almeno, si dovrebbe... Immagino che la maggior parte abbia già deciso come schierarsi, io voterò 4 SI' e se per caso chi legge, voterà no o si asterrà, ormai non posso farci niente. La migliore consolazione per chi non andrà al mare è raggiungere il quorum, poi, volendo, si può discutere su cosa fare questa domenica al posto di giocare con paletta e secchiello.
Il primo suggerimento viene dal blog di Ruota: Embrioni in fuga ci si gioca online oppure si può scaricare.
Seconda proposta: partecipate al mio esperimento. Un'intervista in chat e live (accidenti alle parole inglesi!) direttamente con l'Australia.
Yvonne Slee vive da quelle parti, ma è originaria dell'Europa. Ha scritto un libro sulla storia della sua famiglia, un gruppo di Rom in Germania che è sopravvissuto a due guerre mondiali. Il suo libro, TORN AWAY, FOREVER è abbastanza noto nei paesi di lingua anglosassone e assolutamente sconosciuto in Italia. Una piccola sagra familiare, 160 pagine - si legge facilmente, che mischia miti e favole sui Rom alla quotidianità: i rapporti tesi col resto della popolazione, la vita di quartiere, la scuola e il lavoro, la Germania delle due cadute e delle due ricostruzioni, raccontato con gli occhi di una bambina.
Come scrivevo, il libro da noi è quasi sconosciuto e non si trova. In esclusiva nazionale
DOMENICA 12 GIUGNO dalle ore 14.00 (ora italiana)
avrete la possibilità di dialogare online e dal vivo con Yvonne Slee, farle domande, intervistarla (se volete) sentire la sua storia.
L'appuntamento è sulla minichat nella colonna qui a destra. La chat sarà in lingua inglese (o chi se la sentisse, può usare anche il romanès) e alla fine tradurrò il tutto in italiano e lo riscriverò in un nuovo post. Se qualcuno avesse domande da fare, ma se la cava peggio di me con le lingue, può aggiungere nei commenti qui sotto le sue domande, che diligentemente tradurrò e girerò a Yvonne Slee.
Di Fabrizio (del 31/05/2005 @ 17:44:30, in blog, visitato 2823 volte)
Da quelle parti stiamo discutendo (tra l'altro) se Piergianni sia razzista, DILO (un pirla) o un OGM che mischia le due cose.
La soluzione non è facile . Dateci una mano (o portate da bere alla Kumpanija)
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