Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Ustiben report: By Grattan Puxon
All'alba del Giorno della Nazione Rom, il Forum UK incontrerà il vice primo Ministro per dire che ormai la Bretagna è allineata al resto d'Europa nel trattamento riservato a Nomadi e Viaggianti. Ma se l'Unione Europa sembra voler mettere freno alla politica degli sgomberi, il nostro Governo lascia massima autonomia ai Comuni nel "ripulire dagli Zingari" i loro territori.
"Abbiamo impiegato un anno a Strasburgo nel tracciare le linee-guida," dice Cliff Codona, presidente del Forum. "Ma il lavoro svolto è stato ignorato nel nostro paese. Vogliamo la fine delle pulizie etniche e il raggiungimento dei primi risultati positivi."
Secondo Codona, quattro anni di incontri e colloqui con l'Ufficio di Presidenza dei Ministri non hanno portato alcun progresso. Dopo 40 anni di campagne per i diritti umani, i 350.000 Travellers e Romanichals in Bretagna si trovano di fronte a odio e razzismo senza precedenti.
Il messaggio inequivocabile per le famiglie le cui case sono state distrutte settimana scorsa dal comune di Basildon è "non tornerete". Una esplicita dichiarazione di volontà di pulizia etnica, secondo Richard Sheridan, membro della delegazione di Dale Farm, la più grande comunità di Viaggianti in UK.
Continua chiedendo il controllo delle ditte private che i comuni hanno impiegato per distruggere centinaia di abitazioni. Stanno infrangendo ogni regola di sicurezza e mettendo a rischio la vita di vecchi e bambini. Tra le compagnie che si sono distinte in questa poco onorevole classifica: Constant & Co, con sede a Bedford e specializzata in sgomberi anti-Rom; H.E.Services; e Terranova,una compagnia di macchinari edili a noleggio. Le loro azioni sono state filmate in numerose azioni recenti di sgombero.
"Di questo passo, potrebbe scapparci il morto, se il comune di Basildon non controllerà il comportamento di queste compagnie- Il Governo deve assumersi le sue responsabilità per il precipitare della crisi."
Kay Beard, rappresentante UK nell'European Roma and Travellers Forum, dice che l'Ufficio di Presidenza non ha incluso nelle sue linee guida alcun accenno alle regole su sicurezza e sanità. Nel contempo, quando i nomadi richiedono l'applicazione dei permessi di sosta, se li vedono regolarmente negare dal razzismo delle autorità.
"E' gente che aveva messo insieme i soldi per comperarsi un piccolo pezzo di terra, dove non essere sgomberata di continuo", prosegue. "L'unico crimine che hanno commesso è di provare a bastare a se stessi".
Per terminare, chiede che sia favorito lo scambio di terreni quando i permessi di sosta vengano negati.
E' ANCORA POSSIBILE FIRMARE LA PETIZIONE LANCIATA DAL COMITATO per DALE FARM & INTERNACIONAL ALLIANCE OF INHABITANTS:
Infine, per chi è in GB questo fine settimana:
The Petition will be presented during RED WHEELS AGAINST RACISM
A Festival for "8 April", celebrated by Romanies and Travellers around the globe as Roma Nation Day and promoted by the UK Gypsies, Travellers and Roma Forum LAINDON COMMUNITY CENTRE Aston Road, Laindon, Essex close to Laindon railway station and the A127 Starts 2.30 pm on Saturday, 8 April main feature A TRAVELLER IN PROGRESS A play by Michael Collins, depicting his own childhood and the forty years of the Travellers' campaigning for civil rights, from the stand at Cherry Orchard Camp, in Dublin, to today's siege of Dale Farm.... Also ATCH, a short film by Jake Bowers
>>>cut out this ticket and present on entry (print more if needed):
RED WHEELS FESTIVAL A TRAVELLER IN PROGRESS By Michael Collins Laindon Community Centre - Saturday 8 April 2.30 Complimentary Ticket Admit One
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Di Fabrizio (del 06/04/2006 @ 10:29:51, in media, visitato 1918 volte)
Mi son ripromesso di non eccedere più nel bere (almeno sino al 10 aprile), dopo aver letto quanto segue.
Viaggio tra i segreti del popolo rom (di Redazione)
Non chiamateli zingari, il loro nome è «rom». Popoli nomadi finiti qui al centro dell'Europa dopo secoli di peregrinazioni, ingiustamente discriminati per anni per via della pelle scura, degli abiti stravaganti, di una lingua incomprensibile e di mille pregiudizi che li fanno ritenere ladri ed ubriaconi per colpa di una piccola minoranza che davvero lo è.
> Dunque, il Giornale è da ottobre scorso che quasi ogni giorno da notizie sulle "malefatte degli zingari". Intervista comitati e consiglieri di zona per pagine e pagine, e ora cosa scopre in una decina di righe?
Dopo essere stati deportati e sterminati al 90% durante la seconda guerra mondiale, dopo essere stati nel 1999 letteralmente murati con la costruzione di un muro in un'area della Boemia settentrionale, poi abbattuto per le pressioni dell'Unione Europea, oggi i Rom continuano ad integrarsi con difficoltà, a vivere nelle periferie delle città della Repubblica Ceca
> Sbaglio o sono diffusi anche fuori dal Centro Europa? Per dire, le loro condizioni in Italia non mi sembrano così incoraggianti...
in catapecchie scoraggianti, senza alleati e protettori, mantenendo alte le tradizioni della loro etnia, con la libertà ottenuta da qualche tempo in qua di poter usare la loro lingua e di formare movimenti politici.
> Lo so che l'ho gia chiesto, ma dov'è la notizia? E' lo stesso Giornale che pubblica notizie infondate e poi si rifiuta di aggiungere le smentite?
[ICN-News 03/04/06] Aprile con le “riviste giovani” dell’Editrice Elledici Dimensioni Nuove e “Il popolo che segue il Sole” Mondo Erre e le “Curiosità spaziali” Rivoli (Torino), aprile 2006 - «Lavoro da due anni in una cooperativa di pulizie. Forse la gente non lo sa, ma non tutti i rom amano stendere la mano per chiedere l’elemosina»: firmato Adriana Murtic, 23 anni. «Sono un rom di 32 anni, a 16 ho finito la scuola media. Alcuni compagni mi trattavano come un cane rognoso. Ma Claudio, un ragazzo gagé, cioè non zingaro, un giorno mi invitò al suo compleanno: da quel giorno la scuola mi è sembrata più bella. Oggi ho cinque figli che mando regolarmente a scuola»: firmato Marco Sulejmanovic. Ancora una volta la rivista Dimensioni Nuove riesce a raccontare storie “diverse” e “altre”. Il mensile della Elledici sul mondo giovanile, infatti, esce ad aprile con un dossier-inchiesta dedicato ai due popoli zingari, cioè i Rom e i Sinti. Curato da Carla Osella, presidente dell’Associazione Zingari Oggi, il dossier racconta la vita del “Popolo che segue il Sole” tra cronaca, storia, cultura e reportage, ma anche attraverso le testimonianze in prima persona di tre giovani rom e un’analisi dell’ambiguo razzismo all’“italiana”. Ne emerge, senza agiografie zuccherose, il ritratto di un popolo impegnato in un difficile cammino sulle strade della modernità. Oggi la maggior parte dei 100-120.000 Rom e Sinti che vivono in Italia risiedono, non più “nomadi”, in circa 180 aree di sosta autorizzate. Ma moltissime famiglie hanno ormai hanno lasciato da tempo i campi-favelas, accettando una casa popolare o comprando terreni dove vivere in piccoli gruppi. Sempre nel numero di aprile un'altra rivista della Elledici, il vulcanico Mondo Erre diretto da Valerio Bocci, racconta ai ragazzi decine di “Curiosità spaziali” in un inserto curato da Piero Bianucci, responsabile del settimanale Tuttoscienze del quotidiano La Stampa. Cinque le parti che compongono questo dossier: “Il cielo sopra di noi”, “Il sole e le altre stelle”, “Guarda che luna!”, “A spasso per la Via Lattea”, “E il tempo va”. Bianucci svela i segreti delle “luci polari” e dei “neutrini fantasma”, ma riconosce con fair play che «nessuno sa che cosa sia il tempo». Ci informa che se non esistesse sorella Luna «l’asse terrestre subirebbe forti oscillazioni caotiche che altererebbero il clima, impedendo ogni forma di vita». Racconta la storia dei 400 “alberi lunari”. E nel paragrafo “Lezioni di democrazia” dimostra che «il cielo è uguale per tutti». Anche se è vero, come diceva il cancelliere tedesco Konrad Adenauer, che «viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti hanno lo stesso orizzonte». I siti Internet delle due riviste: www.dimensioni.org e www.mondoerre.it Ufficio Stampa e Relazioni Esterne Elledici - Alessandro Mormile e Giovanni Godio Telefono: 011.95.52.162 - 011.95.52.160 - 338.44.00.474 (cell. Mormile) - Fax: 011.95.74.048 E-mail: ufficiostampa@elledici.org
In questi giorni sono iniziate ad arrivare le adesioni dei singoli candidati alla lettera che abbiamo inviato a tutte le forze politiche impegnate nella campagna elettorale per le elezioni del 9 e 10 aprile 2006.
Siamo consapevoli del ritardo con cui è stata promossa l’iniziativa e sicuramente non siamo riusciti a raggiungere tutte le candidate e tutti i candidati ma pensiamo che questo sia un primo passo per offrire ai novantamila Sinti e Rom Italiani la possibilità per essere protagonisti nelle scelte del Paese.
Abbiamo ricevuto il sostegno di alcune forze politiche nazionali.
Il Partito di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea da alcuni anni si distingue per le iniziative a favore delle Minoranze Nazionali ed Europee Sinte e Rom, tra cui la disponibilità a candidare nelle realtà locali Sinti e Rom Italiani nelle elezioni amministrative. Ricordiamo che alcuni giorni fa a Mantova c’è stato l’incontro tra Fausto Bertinotti, Segretario di Rifondazione Comunista e Yuri Del Bar, primo Sinto Italiano eletto in un Consiglio Comunale. Inoltre, dobbiamo ringraziare Sergio Boccadutri della Segreteria Nazionale che ha personalmente favorito la nostra proposta.
Il Movimento per l’Autonomia con un intervento diretto dell’Onorevole Raffaele Lombardo ha aderito alla nostra iniziativa.
Di seguito l’elenco in ordine alfabetico, che giornalmente aggiorneremo, delle candidate e dei candidati che hanno aderito formalmente alla nostra iniziativa, impegnandosi a promuovere provvedimenti legislativi che facciano proprie le disposizioni della Raccomandazione n.1557/2002 del Consiglio d’Europa.
Daniela Alfonzi Rifondazione Comunista – Sinistra Europea candidata al Senato della Repubblica nella Regione Piemonte
Matteo Gaddi Rifondazione Comunista – Sinistra Europea candidato alla Camera dei Deputati nei collegi di Mantova, Cremona, Pavia e Lodi
Patrizia Sentinelli Rifondazione Comunista – Sinistra Europea candidata alla Camera dei Deputati nei collegi Veneto 1 e Lazio 1
Livio Togni Movimento per l’Autonomia – Ricominciamo dal Sud candidato alla Camera dei Deputati nella Regione Molise
Ruggero Ruggeri L'Ulivo (Margherita) candidato alla Camera dei Deputati nei collegi di Mantova, Cremona, Pavia e Lodi
Di Fabrizio (del 05/04/2006 @ 14:21:43, in Italia, visitato 1853 volte)
Apparso ieri su Indymedia. Ho chiesto all'autore il permesso di ripubblicarlo e possibilmente di tenerci aggiornati sul mistero dei Rom scomparsi. Rimango dell'opinione che la gente non è biodegradabile, e che da qualche parte debba rispuntare...
Censura sul ghetto ferroviario di roma nord
DOVE SONO FINITI GLI "ZINGARI" DELLA STAZIONE NUOVO SALARIO? Non sento più nulla riguardo alla faccenda degli 'zingari' che abitavano nei vagoni della stazione Nuovo Salario, soprattutto dopo lo sgombero avvenuto a fine agosto, se non erro...dove sono finiti i 400 e più individui che 'abitavano' in condizioni penose in quei vagoni merci? E dove finiscono i più di 100 minorenni che stavano con le loro 'famiglie' in quella disumana situazione? Io sono andato a vedere nel giugno scorso, coi miei occhi, dopo un colloquio con Teresa Ellul del IV Municipio e un altro colloquio (telefonico) con Paolo Cento, che mi aveva anticipato il rischio dello sgombero. Ho passeggiato, accompagnato da un ferroviere, tra i corridoi pieni di merda (nel senso letterale), immondizia a cielo aperto e batterie rubate, tra i vagoni aperti di cui vedevo solo materassi pieni di muffa buttati alla meno peggio, giovani muscolosi giocare a carte mentre aspettavano il 'turno' di ritorno degli altri, più tanti altri vagoni misteriosamente chiusi. Casualmente ci sono capitato il giorno dopo la visita del prefetto Serra, prefetto di Roma (così mi hanno detto i ferrovieri) che ci è andato 'protetto' da due elicotteri, a quanto pare. Questo nel giugno 2005. Il ferroviere che mi ha gentilmente fatto da 'guida' (altrimenti me la sarei rischiata da solo) mi ha raccontato come questi poveracci arrivassero con dei camion dalla Romania, con un cartello con su già scritto il numero del vagone loro assegnato (!!!), per poi finire a lavorare in nero in qualche cantiere e/o industria di altre zone della Capitale... A quanto pare tutte cose vere, documentate da un operatore filmaker indipendente (non ne faccio qui il nome), che ha avuto il pregio di vedere i suoi filmati trasmessi dalla TV di Stato, in Romania, per scoraggiare appunto l'emigrazione clandestina. Poi, in piena estate, lo sgombero. E ora? Quei ragazzi, quei bambini? Sapevo, come sanno tutti i bravi educatori, che venivano lavati, puliti e vestiti prima di un qualche 'appuntamento' con misteriosi individui con belle Mercedes, dietro lauti compensi (alla famiglia). Non sono favole, né film. Gira in questi giorni su Internet un grosso allegato con fotografie di un feto di bimba abbandonato per strada, in Cina, per i noti problemi demografici e di discriminazione verso le nate donne. Grande è lo sdegno di chi l'ha ricevuto, da quello che ho potuto sentire in giro, ma dei vagoni di Nuovo Salario, nessuno sa più nulla? Dello sgombero, che ottiene solo l'effetto di sparpagliare la microcriminalità e la disperazione, nessuno si informa presso il Municipio IV o il Comune di Roma? Scusa la lunghezza, ma invito tutti i lettori di AmicoQua (e i cittadini del IV) a chiedere conto ai nostri dipendenti municipali che cosa è successo, e di dirlo chiaramente. Inutile se no, che tra qualche settimana ci lamentiamo per i 'furti slavi' o le 'violenze degli immigrati' che sono terminologie mediatiche comode a nascondere solo atteggiamenti politici ancora da chiarire. Francesco Melozzi , Educatore - Pedagogista
romalibera.blog.tiscali.it
Di Fabrizio (del 05/04/2006 @ 11:03:38, in Europa, visitato 1739 volte)
BUCAREST – L'etnia Rom è una delle più soggette a disagio nel campo della salute. nonostante l'ampia percezione secondo cui "i Rom sono tra le etnie più sane e col tasso anti-immunitario più alto".
Secondo le ricerche, l'aspettativa di vita tra la popolazione rom in Europa è di 10 anni inferiore alla media, i suoi componenti sono generalmente esposti ad inquinamento ambientale, malnutrizione e mancanza di vaccinazioni tra i bambini, dipendenza dalle droghe e dall'alcool, mancanza di educazione sessuale e quindi vulnerabilità alle malattie trasmissibili sessualmente. Una delle cause principali della situazione è la difficoltà di accesso all'assistenza sanitaria.
In Romania, il sistema sanitario nazionale copre un'ampia fascia di popolazione, ma altre ne rimangono escluse. Principalmente, questo avviene in due forme:
- esclusione formale di chi non abbia i requisiti legali (ad es. mancanza di documenti d'identità);
- esclusione informale: chi ne ha il diritto non ne beneficia.
I Rom sono principalmente esclusi dal sistema per mancanza di documenti. Pesano anche cause generali, principalmente culturali ed etniche, che si sommano a stereotipi e pregiudizi nel far sì che la maggior parte dei Rom rimangano esclusi dal sistema.
I maggiori problemi tra Rom riguardo e operatori sanitari sono: la difficoltà nel procurarsi le medicine, i malfunzionamenti del database del sistema sanitario nazionale, mancanza di interesse verso i pazienti. Per migliorare le relazione tra le due parti è necessaria una mediazione.
A partire dal 1997, Romani CRISS (Center of Ethnic Roma for Social Intervention and Studies - Centrul Romilor pentru Interventie Sociala si Studii) ha iniziato un progetto per coinvolgere le altre associazioni rom, nel formare dei mediatori sanitari, che facilitino l'accesso all'assistenza sanitaria e funzionino da tramite da autorità, fornitori di servizi sanitari e componenti della comunità, in particolar modo donne e bambini.
All'inizio, dicono i rappresentanti rom di CRISS, i mediatori sanitari sono stati accettati con difficoltà dalla comunità. C'erano riserve e incomprensioni "sul ruolo del mediatore sanitario" e le donne erano riluttanti a parlare dei loro problemi di salute.
Nel 2001, i risultati positivi raggiunti hanno portato a riconoscere la professione di mediatore sanitario, inclusa nell'albo delle professioni di Romania.
Fonte: Romanian_Roma
Continua la partnership con Demo Rai. C'e' ancora tempo per partecipare al concorso, le iscrizioni sono aperte fino al 29 aprile. Manca poco alla chiusura del bando di concorso di "Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty". Il 29 aprile sarà' infatti il termine ultimo per inviare il materiale e partecipare al concorso aperto a tutti i cantanti e band emergenti che hanno realizzato una canzone che sappia affrontare in modo efficace e originale i temi legati al messaggio di Amnesty International, contribuendo cosi' alle campagne per la promozione e la protezione dei diritti umani. L'unione nata nel corso dello scorso anno fra Voci per la Libertà e Demo Rai si consolida con la nuova edizione del concorso. Fra tutti gli artisti/gruppi che si iscriveranno a "Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty", indicando come fonte Demo Rai, Michael Pergolani e Renato Marengo, i due notissimi "acchiappatalenti" di Radio 1, ne selezioneranno due "oltre ai dieci scelti dai responsabili dell'Associazione Culturale Voci per la Libertà" che suoneranno alla IX edizione del festival, in programma dal 19 al 24 luglio 2006 a Villadose (RO). I sei finalisti che verranno scelti durante il concorso da una giuria di addetti ai lavori, parteciperanno al cd compilation Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty 06 e al vincitore del premio "Una canzone per Amnesty" verra' anche realizzato il videoclip della canzone portata in concorso, che sara' inserito all'interno del cd compilation. Il cd Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty 05, con i brani finalisti della scorsa edizione, e' uscito in allegato al numero di febbraio di Rockstar e da aprile sara' disponibile sul sito www.vociperlaliberta.it.
Continua anche la rassegna "Arte per la Libertà", che come per la scorsa edizione sara' divisa in tre sezioni: Fumetti per la Libertà, Scatti per la Libertà e Corti per la Libertà. Questa iniziativa nasce per far si' che il messaggio contenuto nella Dichiarazione universale dei diritti umani possa essere trasmesso anche da forme d'arte visive oltre che musicali. Durante le rassegne, le opere degli artisti che si distingueranno meglio nelle proprie sezioni verranno segnalate e diffuse dall'Associazione Culturale Voci per la Libertà e dalla Sezione Italiana di Amnesty International. Entrambi i bandi di concorso sono disponibili sul sito www.vociperlaliberta.it. PER INFORMAZIONI: tel. 0425/405562 info@vociperlaliberta.it Media Partner: APPUNTI - DEMO RAI "DNAMUSIC" ECO RADIO " FREAKOUT " FREEQUENCY " L'ALTOPARLANTE " LA VOCE DI ROVIGO " MESCALINA " MUSICALNEWS " MUSICBOOM " RADIO BASE POPOLARE " RADIO EFFETTI COLLATERALI " RISUONO " ROCK SHOCK " ROCKSTAR " ROCKIT - ROCKSOUND " SENTIREASCOLTARE " TELESTENSE - VIAVAI FINE DEL COMUNICATO Roma, 3 aprile 2006 Per ulteriori informazioni, approfondimenti: ASS. CULTURALE VOCI PER LA LIBERTA' www.vociperlaliberta.it Tel. 0425/405562 info@vociperlaliberta.it Dir. artistico: Michele Lionello - 339/6322874 e-mail: mic.lio@libero.it UFFICIO STAMPA VOCI PER LA LIBERTA' Tirza Bonifazi Tognazzi - 333/3245868 e-mail: tb.tognazzi@fastwebnet.it UFFICIO STAMPA AMNESTY INTERNATIONAL Tel. 06/4490224 - 348/6974361 e-mail: press@amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
Di Fabrizio (del 05/04/2006 @ 10:00:27, in scuola, visitato 2072 volte)
Si è conclusa settimana scorsa una ricerca sui Rom in Serbia, di cui hanno dato notizia parecchi media internazionali.
30 marzo (UPI) - Oltre il 72% dei bambini rom di Serbia non hanno mai completato la scuola dell'obbligo e il 9% non gode di assistenza medica.
Questi i risultati della ricerca condotta su 630 famiglie rom a Belgrado e nelle quattro più grandi città della Serbia. La stessa ricerca mostra che circa il 20% dei minori non sono presenti nelle liste scolastiche [...]. La ricerca è stata organizzata da Save the Children e dal Centro Diritti per l'Infanzia, secondo quanto riferito dall'agenzia BETA.
Vesna Dejaniovic, del Centro Diritti per l'Infanzia, afferma che i bambini rom iniziano di solito gli studi all'età di 7 anni, e passano 4 bocciature prima di completare il ciclo dell'obbligo.
Le ragioni principali risiedono nello scarso livello scolare dei genitori e nelle condizioni di vita, la maggior parte [degli intervistati] risiede in baraccopoli, sgomberati continuamente da un posto all'altro.
Vesna Dejaniovic ha aggiunto che l'8% dei bambini soffre di gravi disturbi e non ha effettuato le vaccinazioni prescolari [...]
Da: Roma_ex_Yugoslavia
L’Ulivo risponde alla lettera aperta che abbiamo inviato a tutte le forze politiche impegnate nella campagna elettorale per le elezioni del 9 e 10 aprile 2006.Dopo alcuni contatti con la sede nazionale dell’Ulivo, Romano Prodi ha confermato l’impegno preso con Yuri Del Bar, nell’incontro tenuto a Mantova il 15 aprile 2005, di considerare le problematiche vissute dai Sinti e dai Rom Italiani ed Europei, in particolar modo il mancato riconoscimento ai Sinti e ai Rom Italiani dello status di Minoranze Nazionali. L’Ulivo, dopo aver inviato la nostra lettera a tutti i propri candidati, ci ha chiesto di essere ricontattato, ad elezioni avvenute, per portare in parlamento la Raccomandazione 1557/2002 del Consiglio d’Europa. Naturalmente siamo strafelici. I Consigli Direttivi
- Istituto di Cultura Sinta
- Associazione Sucar Drom
- Ente Morale Opera Nomadi Sezione di Mantova
Ci impegnamo a informarvi se avremo contatti positivi con le altre forze politiche nazionali presenti a queste elezioni.
Di Fabrizio (del 04/04/2006 @ 11:11:05, in sport, visitato 2024 volte)
SPORT
Adebowale Ogungbur, che ha giocato nella rappresentativa nigeriana agli All-Africa Games del 2003, e attulmente in forza alla squadra tedesca del Sachsen Leipzig, ha risposto col saluto nazista a un gruppo di holligans che lo stava insultando durante la partita contro l'Hallescher FC.
Per questo è stato denunciato come fomentatore di disordini razziali. Difatti l'uso del saluto a braccio alzato, in Germania è proibito per legge.
Secondo Andreas Schieweck, portavoce della sua squadra, il giocatore si è limitato a rispondere alle provocazioni dei tifosi. Siegfried Koch, per la polizia di Halle, ribatte che anche i tifosi dello Hallescher FC sono indagati con lo stesso capo d'accusa.
Al governatore della regione, Wolfgang Boehmer, è giunta anche la protesta di un gruppo di Rom e Sinti tedeschi, per gli insulti a cui il giocatore nigeriano è stato soggetto.
Story from BBC SPORT: http://news.bbc.co.uk/go/pr/fr/-/sport2/hi/football/africa/4857080.stm
Published: 2006/03/29 11:59:03 GMT BBC MMVI
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