Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 10/05/2006 @ 17:36:04, in Italia, visitato 1849 volte)
Circa due mesi fa (se non sbaglio) avevo segnalato un post di Snowdog. Ecco un aggiornamento:
Non è freschissima ma l'ho saputa solo da qualche giorno. Tempo fa scrissi sul mio vecchio blog del Golf Club che volevano costruire su terreno agricolo in quel di Assiano, poco fuori il quartiere milanese di Baggio. Trovate il post originale qui. Il consiglio di amministrazione dell'ente Parco Sud ha espresso, contrariamente al consiglio di zona 7, parere NEGATIVO alla costruzione della struttura. Fa piacere leggere ogni tanto che c'è chi prova a resistere alle mire speculative... Sempre sul tema ecco un intervento sul tema (risalente allo scorso novembre) di Vito Empirio, consigliere di zona 7.
L'artista Bulgara in concerto l'11 maggio
Daniela Diakova: ovvero la lirica zingara.
Esce il nuovo cd della collana Arpa/Sensible Records.
L’artista bulgara sarà in concerto giovedì 11 maggio al Teatro della Cooperativa di Milano
La cultura musicale rom non è fatta solo di brass band e violini tzigani: il lavoro della cantante Daniela Diakova fotografa un’esperienza più intima, ma altrettanto importante. Trent’anni, nata nel sobborgo zingaro di Slive (città bulgara alle pendici della Stara Planina e importante centro agricolo e tessile), proviene da una famiglia di musicisti. Il bisnonno e iil nonno (Yordan Rustchev, detto Danko) sono compositori e abili strumentisti (dalla chitarra al violoncello, al piano), il padre è un valente violinista e numerosi altri zii e cugini suonano in orchestre più o meno importanti. Cresciuta accanto alle note musicali Daniela sviluppò fin da bambina un’attitudine naturale e spiccata per il canto. La sua famiglia decise allora che sarebbe valsa la pena di fare sacrifici e mandare la figlia a studiare canto lirico nella capitale, a Sofia.
Qui, a 25 anni, Daniela debuttò nelle parte di Cherubino, nelle “Nozze di Figaro” di Mozart, all’Accademia d’Arte Lirica. Da allora per Daniela è iniziata una promettente carriera di mezzosoprano. Ma Daniela, e ancor più i rappresentanti della sua comunità a Sliven, ambivano a mete più elevate. Dopo un tentativo, non riuscito, di essere ammessa al Conservatorio di Milano.
Daniela venne ammessa all’Accademia di canto lirico di Osimo (Ancona), per un biennio intensivo di specializzazione. Dopo un anno tornò in Bulgaria per una felice maternità.
Tre anni dopo, quando la figlia non assorbiva più tutto il suo tempo, la registrazione delle canzoni che compaiono in questo cd. Sono vecchie composizioni del nonno di Daniela, che lei rilegge con una postura da mezzosoprano. Melodie uniche, del tutto sconosciute e così facilmente riproducibili ed orecchiabili, dense di una semplicità attiva e rimaneggiata dal brio creativo di musicisti atipici.
Con Daniela Diakova nasce la …lirica zingara.
Daniela Diakova presenterà le canzoni del suo disco - Daniela Diakova, Arpa / Sensibile Records - giovedì 11 maggio alle 21 al Teatro della Cooperativa, via Hermada 8. Ingresso libero.
Per prenotazioni: e-mail tubab(at)radiopopolare.it
Di Fabrizio (del 10/05/2006 @ 15:11:16, in blog, visitato 1788 volte)
Se la notizia l'avessi ripresa io, l'avrebbe letta (quasi) nessuno. Per fortuna ne scrivono Sucar Drom, e soprattutto OneMoreBlog, dove ogni starnuto genera valanga di commenti.
Di Fabrizio (del 10/05/2006 @ 10:35:09, in sport, visitato 2787 volte)
TORNEO DI CALCIO A 11
CONCERTO GRUPPO LATINOAMERICANO
NAZCA
PER L’INTEGRAZIONE DEI POPOLI
L’Associazione Sportiva e Culturale Nuova MultiEtnica insieme con Parocia “Maria Regina” la Comune di Pioltello e Provincia di Milano, organizzano nel periodo di maggio un evento sportivo e culturale l’integrazione dei popoli.
L’iniziativa prevede l’organizzazione di un torneo di calcio a 11 e una serata di festa multiculturale con musica e balli multietnici.
E’ prevista inoltre una lotteria benefica per contribuire alla partecipazione della squadra dei campioni del mondo della Nuova MultiEtnica alla quarta edizione del campionato mondiale di street soccer organizzato a Città del Capo (Sud Africa) settembre 2006.
Il torneo seconda edizione coinvolgerà in una giornata unica sei squadre: la rappresentativa della Nuova MultiEtnica, la selezione della Polizia Municipale di Comune di Pioltello, la squadra della Provincia di Milano, la rappresentativa del Oratorio, selezione LatinoAmericana Lecco e la selezione di UISP Varese. Le squadre si divideranno in due gironi composti da tre squadre con scontri diretti, le squadre giocherà in finali a dipendente da posto ottenuto in classifica.
La festa multietnica concluderà nel pomeriggio e nella sera una giornata interamente dedicata a rilanciare lo sport come principio di pace e aggregazione fra i popoli.
La festa si concluderà con la premiazione ufficiale da parte del Sindaco di Pioltello e della Provincia di Milano per tutte le squadre del torneo a cui sarà data una coppa a testimonianza della partecipazione.
Bogdan Kwappik (Presidente) -3478638372
Filippo Podestà (Consigliere) - 338 2747734
Giuseppe Cervantes – ( Direttore Culturale) - 3284822432
Via Bellezza 16/a – Milano
Tel/fax: 02 58302112
Codice Fiscale - 97309030159
La Mostra Fotografica di Filippo Podesta La storia dell’associazione Nuova Multietnica raccontata tramite foto I concerti di musica etnica Gruppo NAZCA La musica Latinoamericana con i balli. I banchetti con il cibo etnicoIl cibo e bevande polacche. Il cibo e bevande latinoamericane. Il cibo e bevande tutto mondo. Il programma Le squadre si divideranno in due gironi (A-B) composti da tre squadre. La qualificazione nel finali si decideranno con scontri di sola andata, le squadre giocheranno in 3 finali (1A-1B; 2A-2B; 3A-3B) a dipendenza del posto ottenuto in classifica. Ogni partita durerà: 45 min. 20 min. per tempo, e 5 min. di pausa. Le squadre partecipantiA. S. C. Nuova MultiEtnica, Polizia Municipale di Comune di Pioltello, Provincia di Milano, Rappresentativa del Oratorio, LatinoAmericana di Lecco e UISP Varese. Accesso alle finaliore 12.30 Squadra A1 - A2 ore 13.20 Squadra B1 - B2 ore 14.10 Squadra A3 – A2 ore 15.00 Squadre B3 – B2 ore 15.50 Squadre A1 – A3 ore 16.40 Squadre B1 – B3 Le finalissimeore 17.30 Finale 5°- 6° posto ore 18.30 Finale 3°- 4° posto ore 19.30 Finale 1°- 2° posto La Festa MultietnicaOre 21.00 Consegna delle coppe per le squadre Ore 17.00 Concerto Ore 22.00 Estrazione della lotteria a premi Ore 23.00 Chiusura
Di Fabrizio (del 10/05/2006 @ 09:36:55, in scuola, visitato 3442 volte)
Strasbourg, France, 5 Maggio 2006 - Comunicato stampa - Diciotto
ragazzi di etnia rom della Repubblica Ceca, costretti a frequentare scuole
differenziali, discuteranno il loro caso alla Corte Europea dei Diritti
Umani. I ragazzi chiedono alla più alta istanza della Corte, la Camera
Grande, di pronunciarsi in merito, così da stabilire un precedente
significativo per tutti i gruppi di minoranza etnica d'Europa.
Il caso D.H. e Altri contro la Repubblica Ceca, intende porre termine
alla diffusa pratica di discriminazione nell'Europa Centrale e del Sud Est,
dove è pratica comune mettere i bambini rom in classi er ritardati mentali,
senza riguardo alle loro reali abilità intellettuali.
Chiedendo alla Camera Grande di discutere il loro caso, i richiedenti
hanno ricordato quanto disposto dall'art. 14 della Convenzione Europea sui
Diritti Umani (Vedi
ndr.) sul divieto di discriminazione. Nel momento in cui l'Europa è
impegnata sui temi della diversità etnica e razziale, la capacità delle
legge e dei tribunali di assicurare pari trattamento è di estrema
importanza.
Il caso fu presentato la prima volta nel 2000 alla Corte Europea dei
Diritti Umani. A febbraio 2006, la Seconda Sezione del Tribunale sentenziò
che i ragazzi rom subivano un trattamento ostile a priori, che tuttavia non
provava l'intento del governo ceco nel discriminarli.
"La richiesta offre alla Corte una opportunità ulteriore nel dimostrare
la vitalità della Convenzione Europea nel proteggere dalla discriminazione
tutte le minoranze d'Europa," ha detto James A. Goldston, Direttore
Esecutivo di Open Society Justice Initiative e consiglieri dei richiedenti:
"Se questo caso non viola quanto disposto in materia di discriminazione
dall'articolo 14, non vedo come sia possibile inquadrarlo."
In anni recenti, la Corte Europea si è appellata più volte all'articolo
14 in casi politici o di giustizia criminale. Meno spesso è successo
di occuparsi di questioni relative alla vita pubblica, incluso la scuola. Il
caso in questione da l'opportunità di affrontare questi temi.
Gli studenti ritengono che il parere della Seconda Sezione offre
un'interpretazione restrittiva del concetto di discriminazione, inefficace
per offrire una protezione efficace secondo quanto stabilito dalle leggi
europee. [...] Ciò sarebbe particolarmente inappropriato nei casi come
quelli di D.H. e Altri contro la Repubblica Ceca, dove esiste l'evidenza che
i Rom sono trattati meno favorevolmente degli altri cittadini e senza alcuna
ragione.
L'evidenza consiste:
- le attuali ammissioni del governo ceco che un numero sproporzionato
di Rom sono mandati alle scuole speciali - sulla base di test concepiti
per non-Rom - anche quando il loro sviluppo mentale è nella media o
superiore;
- statistiche dettagliate e complete che evidenziano che i Rom nella
città di Ostrava sono quotidianamente sottoposti a discriminazione e
segregazione scolastica;
- diversi documenti e testimonianze sulle discriminazioni scolastiche
in tutta la Repubblica Ceca.
Dimitrina Petrova, Direttrice Esecutiva di European Roma Rights Center,
che aveva presentato il caso, ha dichiarato: "La segregazione dei Rom in
scuole e classi separate rimane un problema aperto attraverso tutta l'Europa
e deve essere affrontato."
La richiesta alla Camera Grande:
http://www.justiceinitiative.org/db/resource2?res_id=102627
Ulteriori informazioni:
www.errc.org e
www.justiceinitiative.org.
Contact: Dimitrina Petrova +36 1 413 2200 (Budapest)
Contact: James A. Goldston +1 212 548 0118 (New York)
The Open Society Justice Initiative, an operational program of the Open
Society Institute (OSI), pursues law reform activities grounded in the
protection of human rights, and contributes to the development of legal
capacity for open societies worldwide. The Justice Initiative combines
litigation, legal advocacy, technical assistance, and the dissemination of
knowledge to secure advances in the following priority areas: national
criminal justice, international justice, freedom of information and
_expression, and equality and citizenship. Its offices are in Abuja,
Budapest, and New York.
Di Fabrizio (del 10/05/2006 @ 00:55:44, in Regole, visitato 1786 volte)
Da: Balcani Cooperazione:
Dal 2007 raddoppierà il costo dei visti per entrare nello spazio Schenghen. L'aumento deciso dai ministri degli interni europei porta a 60 euro il visto per i soggiorni brevi di tre mesi. Preoccupazione nei Paesi balcanici dove 60 euro sono quasi lo stipendio di un mese
Scrive: Roberta Bertoldi - Osservatorio sui Balcani...
Di Fabrizio (del 09/05/2006 @ 12:16:32, in blog, visitato 2010 volte)
Di Fabrizio (del 09/05/2006 @ 10:10:33, in Italia, visitato 2586 volte)
Segnalo una validissima iniziativa della Rete Civica Milanese, che offre uno spazio di confronto aperto a tutti sui temi che caratterizzano la recente campagna elettorale. Diversi i forum tematici (poco frequentati, purtroppo), possibilità di segnalare eventi e scadenze, possibilità di scaricare documenti. Inoltre tutti i candidati (a Sindaco, per il Consiglio Comunale o per i Consigli di Zona) che si registrano, hanno a disposizione una pagina personale e un blog. Riporto la pagina che illustra lo spirito dell'iniziativa:
La cittadinanza è l'invenzione più interessante dell'Occidente: essa ha degli uomini un'idea altissima, dal momento che chiede loro di saper governare se stessi, sottraendosi a due opposte derive, quella del totalitarismo, che ne fa dei sudditi, e quella del mercato, che ne fa dei clienti. A queste due forme di eterodirezione essa contrappone la via di una comunità costruita a partire dalla libertà, un equilibrio delicato e prezioso tra diritti e doveri, attenzione e passione, emozioni e progetti, ambizioni private e pubbliche virtù.
Franco Cassano, Homo Civicus, Edizioni Dedalo, 2004
Per la prima volta candidati e cittadini potranno sperimentare uno strumento di dialogo volto alla formazione di opinioni su Internet in uno spazio pubblico e aperto a tutti. Promossa dalla Rete Civica di Milano, l’iniziativa coglie l’opportunità data dalla crescente diffusione di Internet nelle famiglie e nelle associazioni, nelle imprese e nelle istituzioni. Ogni candidato potrà avere uno spazio “personale” per presentare la storia, la ragione della candidatura, il programma e anche aprire un blog con gli elettori.
In vista delle Elezioni Comunali del 2006 la Rete Civica di Milano ha sviluppato uno spazio telematico www.ComunaliMilano2006.it di confronto sulla città, ove chiunque possa dare il proprio contributo di idee e documenti per far maturare proposte da sottoporre a coloro che si candideranno al Consiglio Comunale e al governo di Milano per la legislatura che partirà nel 2006. Sono invitate tutte le associazioni di scopo del territorio (quelle che già appoggiano un candidato, sia quelle che forse lo faranno, sia quelle che scelgono di non schierarsi) che condividono l’obiettivo di fare delle prossime elezioni un’occasione per riprendere a dialogare e progettare il futuro di Milano in modo aperto a tutti, attento ai temi della qualità della vita, della solidarietà, dell’innovazione, usando la rete per raccogliere e consolidare il sapere diffuso nella città.
Il portale è stato sviluppato dal Laboratorio di Informatica Civica dell'Università degli Studi di Milano, che nel 1994 ha dato vita alla Rete Civica di Milano (dal 1998 una Fondazione di partecipazione: tra i soci fondatori oltre alla Università degli Studi, la Provincia di Milano, la Camera di Commercio e la Regione Lombardia), mettendo a frutto la decennale esperienza nel campo della partecipazione on-line e dell’e-Democracy. Esso infatti consente di condurre discussioni moderate, fondate sulla condivisione di documenti che tutti hanno la possibilità di sottoporre e in cui è possibile “pesare” il consenso che le varie opinioni riscuotono.
Un’area di discussione aperta, con temi scelti sia dalle associazioni sia dai cittadini I temi (forum) via via in discussione saranno in parte indicati dalle associazioni che aderiranno all’iniziativa e in parte proposti e votati dai cittadini, utilizzando un’apposita area di brainstorming. Ogni tema avrà un facilitatore (indicato dall’associazione proponente o che emerge durante il brainstorming) con il compito di promuovere la discussione e, al termine,di riorganizzare il materiale e redigere un documento di sintesi, in modo tale che questo costituisca una sorta di Milanoteca, cioè un patrimonio di opinioni e proposte per il governo della città.
Per il dettaglio sulle funzionalità e le modalità operative del sito si veda il comunicato “www.ComunaliMilano2006.it Un ambiente di e-participation e di e-democracy”
Semplicità di collegamento e partecipazione, con i blog dei candidati Per garantire qualità e pertinenza delle discussioni l’accesso da parte dei cittadini al portale www.ComunaliMilano2006.it sarà libero in lettura e con registrazione per chi vuole inviare propri contributi o “votare” la rilevanza degli argomenti e dei documenti proposti.
Il portale offre inoltre a chi intende candidarsi uno spazio “personale” per poter presentare la propria storia, le ragione della candidatura, il programma, ed eventualmente aprire un proprio blog per stabilire un rapporto diretto con gli elettori.
Il portale www.ComunaliMilano2006.it intende costituire una base che parte dal momento elettorale per costruire con l’Amministrazione che uscirà vincitrice e con i consiglieri eletti un rapporto di dialogo e partecipazione attiva da parte dei cittadini alla vita della città che, senza sostituirsi alle forme tradizionali della partecipazione civica, valorizzi le possibilità offerte dallo strumento telematico, come si conviene ad una città che voglia essere al passo coi tempi ed esempio di innovazione.
La cittadinanza nella Società dell’Informazione Franco Cassano nel suo libro “Homo Civicus” (Edizioni Dedalo, 2004): “La cittadinanza è l’invenzione più interessante dell’Occidente: essa ha degli uomini un’idea altissima, dal momento che chiede loro di saper governare sé stessi, sottraendosi a due opposte derive, quella del totalitarismo, che ne fa dei sudditi, e quella del mercato, che ne fa dei clienti. A queste due forme di eterodirezione essa contrappone la via di una comunità costruita a partire dalla libertà, un equilibrio delicato e prezioso tra diritti e doveri, attenzione e passione, emozioni e progetti,ambizioni private e pubbliche virtù.”
Suggerisce che questo prezioso patrimonio accumulato nei secoli deve essere reinterpretato alla luce della possibilità di comunicazione disponibili nella Società dell’Informazione, a partire da Internet, per superare quel deficit di partecipazione e democrazia che molti lamentano.
Di Fabrizio (del 09/05/2006 @ 09:26:46, in blog, visitato 1844 volte)
Leggo da qualche tempo AnonimoMarullina. Ha il difetto di non essere aggiornato con regolarità (lunghi silenzi e sfilze di articoli, per intenderci), ma è una fonte interessante per capire come vivano i Rom in Macedonia, i loro progetti, le relazioni col resto della società.
Di Fabrizio (del 09/05/2006 @ 01:31:42, in media, visitato 1856 volte)
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