Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 24/08/2006 @ 10:32:42, in lavoro, visitato 1720 volte)
La città di Mamaia dal 17 al 21 agosto ha ospitato l'8^ edizione della Fiera dell'Artigianato Popolare, a cui hanno preso parte anche un gruppo di Rom fabbri ed artigiani di metalli preziosi.
Questi artigiani, originari dalla Transilvania, risiedono nelle zone di Sibiu e Bucarest. E' la prima volta che questi artigiani Rom prendono parte alla fiera, a cui hanno partecipato oltre 250 artigiani da tutto il mondo.
Sono stati presentati gioielli con pietre preziose e paioli in rame. Attrazione nella fiera: gli orafi hanno coinvolto il pubblico nel disegno e nella finitura dei gioielli. Nella fiera (una delle più grandi del paese) sono stati esposti prodotti in ceramica, legno, metalli e fibre tessili, assieme a costumi folkloristici, icone in legno e in vetro, maschere e strumenti musicali.
Fonte: Romanian_Roma
Di Fabrizio (del 23/08/2006 @ 14:43:51, in Europa, visitato 1471 volte)
E' uscito l'aggiornamento di agosto 2006 di PICUM.org con le notizie e l'evoluzione politica riguardanti i diritti sociali fondamentali degli immigranti non documentati in Europa. Disponibile nel formato Word nelle seguenti lingue: inglese, tedesco, olandese, spagnolo, francese, italiano e portoghese.
Di Fabrizio (del 23/08/2006 @ 10:57:44, in casa, visitato 1559 volte)
Sostegno per la casa a uno zingara di Midlem
18 Agosto 2006 - Appartiene al gruppo dei Nomadi e Viaggianti, vende uova e
campa di piccoli commerci nella periferie settentrionale di Midlem, e ha
richiesto in comune il permesso di costruirsi una piccolo edificio accanto alla
propria casa, scrive Andrew Keddie.
Ma nonostante il parere favorevole e le lettere di appoggio degli altri
residenti, gli incaricati dello Scottish Borders Council hanno rifiutato la
richiesta perché il luogo è appena fuori i confini comunali e il bisogno di un
alloggio è già stato soddisfatto adeguatamente.
La Eildon Area Committee riferirà lunedì sull'accesso dei veicoli alla strada
pubblica, che non corrisponde agli standard previsti.
A settembre 2004, a Muriel Aldin fu rifiutato il consenso di porre un caravan
nell'area di 150 metri dove ora vuole costruire la casa - in un angolo del
terreno di sua proprietà. Due anni più tardi riusciva ad erigere due blocchi di
fabbricato ed una stanza all'interno dell'area.
Una lettera dell'architetto Bill Kerr afferma che è importante per Mrs Aldin
risiedere lì, causa il suo giro d'affari. La sua richiesta è appoggiata dai
residenti Eric Forster, Philip Hitchcock e Graham Pittman.
Mr Forster, da Burnside, afferma: "Nel poco tempo che [Mrs Aldin] ha
risieduto lì, ha bonificato l'area rendendola una zona piacevole. Muriel rende
un servizio occupandosi di cavalli e trasmettendo le sue capacità agli altri, in
particolare ai più giovani. E' un'ottima componente della comunità."
Mr Hitchcock dice che Mrs Aldin è "[la persona] più ragionevole e
rispettabile," aggiungendo "Riteniamo che la comunità di un villaggio debba
incoraggiare e dare il benvenuto a chi lavora duramente per mantenersi e far
rivevere attività tradizionali, che altrimenti andrebbero perse. Ci sono molti
esempi di un uso del proprio suolo in maniera meno rispettosa delle leggi e
dell'ambiente, anche nelle vicinanze di quell'area."
Conclude Mr Pittman: "Il lavoro di Mrs Aldin può soltanto essere considerato
di beneficio a Midlem e all'area circostante."
Mrs Aldin è proprietaria di un'area di circa sei acri in località Westfields.
Di Sucar Drom (del 22/08/2006 @ 18:27:37, in blog, visitato 1600 volte)
Settemila Sinti e Rom in pellegrinaggio a Lourdes A partire da domenica 20 e fino a venerdì 25 agosto, si tiene nel Santuario di Lourdes il 50° pellegrinaggio di Sinti e Rom con la partecipazione di circa 7.000 persone. I Rom e i Sinti francesi sono giunti in circa 1.300 roulotte nella città dove tra l’11 febbraio e il 16 luglio 1858, la Vergine Maria è apparsa diciotto volte ad una ragazza di quattordici anni, Bernardetta Soubirous, nell ...
Milano, chiusura dei "campi nomadi" e realizzazione di micro aree Dopo le segnalazioni dell'ASL sui gravi ed evidenti pericoli per la salute pubblica, la Provincia di Milano per bocca dell'Assessore Francesca Corso afferma: «Diciamolo francamente bisogna uscire da questa situazione di campi nomadi abbandonati a se stessi» ovvero «bisogna che ogni istituzione faccia la sua parte, con soluzioni realmente praticabili nel breve periodo». Virgolettato che l'a...
Novara, per i Rom Polacchi nuovo "campo nomadi" A Novara ci sono due "campi nomadi": uno per i Sinti Piemontesi e uno per l'unica Comunità di Rom Polacchi in Italia. L'Amministrazione Comunale nei mesi scorsi ha destinato un'area, in zona autostrada, per accogliere dodici famiglie Rom. Nel frattempo i portavoce di aziende e residenti della zona di via Fermi sono stati dal Prefetto per capire lo stato del progetto: pur sottoline...
FARE, il calcio contro il razzismo in europa Da alcuni anni assistiamo a continui episodi razzisti negli stadi anche contro le Minoranze Nazionali ed Europee Sinte e Rom. Segnaliamo un sito interessante che si presenta così: Vogliamo vedere giocare questo ‘gioco meraviglioso’ senza che la piaga del razzismo possa rovinarlo. Il calcio è il gioco più popolare del mondo ed appartiene a tutti noi. Ad ogni persona dovrebbe essere garantito...
L'amore non vince tutto Segnaliamo un post pubblicato nel blog la voce di kaifa dove si presenta l'incontro con una giovane rom in un Centro di Recupero Minorile. Di seguito parte del post Fugo subito ogni dubbio per evitare a voi tutti sapientoni di non scervellarvi a vuoto: la frase che dà il titolo all’odierno...
Di Fabrizio (del 22/08/2006 @ 10:31:15, in Europa, visitato 2873 volte)
Dosta! Campaign
"Dosta", una parola che in romanès significa "abbastanza", è il nome di una campagna di consapevolezza che punta al portare i non-Rom più vicino ai cittadini Rom.
"Dosta" significa che vogliamo fermare pregiudizi e stereotipi non con la denuncia ma affrontandoli, mostrando chi siano realmente i Rom. Non sono perfetti, naturalmente, ma "chi è perfetto?" Ciò che è certo, è che i Rom sono cittadini europei, un gruppo di 8-10 milioni di abitanti che sono rappresentati come stato membro nel Consiglio d'Europa, in alcuni paesi dell'Europa Centrale ed Orientale rappresentano il 5% della popolazione.
Essere cittadini europei significa che i Rom non hanno soltanto doveri, ma anche diritti ed aspirazioni come tutti gli altri, per questo vanno riconosciuti la loro cittadinanza e diritti umani. Inoltre, la cultura rom è parte integrante del patrimonio culturale europeo: ha sempre contribuito all'arricchimento delle società europee. E' tempo di riconoscere questo contributo.
L'attività di Dosta non è concepita esclusivamente nel raggio d'azione del Consiglio e della Commissione Europee. Sono benvenuti i cittadini dei paesi membri e degli altri paesi europei..Rom e non-Rom che condividano gli obiettivi della Campagna possono unirsi e contribuire!
Se volete contribuire, ci sono diverse forme per supportare la campagna, diffondendo i nostri messaggi e combattendo gli stereotipi!
Governi, municipalità, OnG o compagnie private possono collaborare alla campagna e stabilire partnership. Informazioni: info@dosta.org
Come cooperare:
- facilitando i contatti tra le OnG che operano con i Rom nei paesi membri;
- diffondendo (anche elettronicamente) i nostri opuscoli (la versione cartacea può essere richiesta a: Council of Europe Roma and Travellers Division;
- informando sulle attività Dosta (contest video, scolastici, nella società civile, progetti ecc.), le attività sono aperte a Rom e non-Rom;
- divulgando e/o linkando l'indirizzo del sito www.dosta.org ;
- facilitando i contatti con testimoni nei singoli paesi;
- raccogliendo esempi di pratiche positive nel campo della scolarizzazione iniziative nella società civile che promuovano l'integrazione dei Rom e il dialogo interculturale. Progetti ed iniziative verranno promosse attraverso i mezzi del Consiglio d'Europa.
Partecipazione finanziaria:
- Partecipazione al Roma Division Secretariat con il concepimento/produzione/distribuzione di materiale promozionale;
- partecipazione al Festival Regionale della cultura Rom, prendendo parte all'organizzazione finanziaria/logistica;
- prendendo parte alle riunioni del Festival;
- siamo alla ricerca di partners che contribuiscano finanziariamente alle spese del Festival (spostamenti e sistemazione per due giorni) di 50 giovani Rom e non-Rom per ogni paese partecipante;
- contattare possibili testimonials Rom e non-Rom (politici locali, attori, sportivi, musicisti) e produzione di interviste digitali (max 3 minuti), da divulgare attraverso il sito internet e newsletter elettroniche.
Contatti: Council of Europe Roma and Travellers Division Contact person: Ivana D'Alessandro Adress: Council of Europe F-67075 STRASBOURG CEDEX Standard : [+33] (0) 3 88 41 38 54 Fax : +33 3 88 41 27 31
E-mails:
Ricevo e porto a conoscenza:
Valery Novoselsky. Editor of Roma Virtual Network.
Carissimi!
Come editore di Roma Virtual Network per la mia pagina http://idw.idebate.org/roma/ avrei bisogno del vostro aiuto. Cerco informazioni su Rom, bene integrati nella società maggioritaria e che, nel contempo, non abbiano perso la loro identità etnica. Presenterei queste persone allo scopo di rompere i pregiudizi negativi che permeano l'Europa centrale e del sudest.
NB: i testi devono preferibilmente essere in romanes, inglese, russo o ebraico. Il testo deve contenere:
- Nome
- Anno di nascita
- Paese di residenza
- Professione
- Una breve biografia
- Foto (se disponibile)
Da inviare per email a romale@zahav.net.il
Baxt, sastipe! Kind regards, Valery Novoselsky. Editor of Roma Virtual Network. Razgrad, Bulgaria
Di Fabrizio (del 21/08/2006 @ 10:06:47, in Regole, visitato 1618 volte)
Premessa del 28 febbraio:
COMUNICATO STAMPA n. 7 - GIRCA C. IBM Oggi 17 agosto 2006, GIRCA ha visto notificarle la decisione dell'Alto Tribunale federale Svizzero sul coinvolgimento di IBM per complicità col nazismo, considerando il caso come caduto in prescrizione.
Le considerazioni del Tribunale federale verranno rese note nelle prossime settimane.
Questa decisione mette definitivamente fine al casi GIRCA v. IBM, senza che il caso sia stato giudicato, caso iniziato a dicembre 2004 nella città di Ginevra [vedi ndr.]. Tuttavia, la chiusura del caso legale, non metterà a tacere le voci di quanti, vittime di crimini contro l'umanità, hanno deciso di ricorrere al tribunale e citare le aziende che hanno collaborato alle attività criminali.
Geneva - 17.8.06 For GIRCA Henri-Philippe Sambuc, lawyer 0041 79 202 19 52
Rif: TicinOnline
Di Fabrizio (del 20/08/2006 @ 10:00:08, in Europa, visitato 2433 volte)
Voci dal ghetto
Agosto 2006 - meno di 6 mesi all'ingresso della Bulgaria. In ogni aspetto i Rom in Bulgaria sono soggetti a seri attacchi e le voci d'odio nazionalistiche stanno diventando più forti. I rappresentanti dei media prendono parte nella campagna anti-Rom che propaga di loro un'immagine primitiva, criminale e marginale, coinvolgendo la comunità in ogni scandalo politico ed economico che arriva agli onori del pubblico.
Le formazioni politiche vanno a caccia dei voti nazionalisti e le analisi politiche mandano messaggi ai leaders politici che i votanti Rom sono fraudolenti. Nella campagna elettorale scorsa per la presidenza, la grande paura risiedeva nei voti "criminali" delle due più larghe minoranze - i Rom e i Turchi.
Nei ghetti l'attitudine verso l'ingresso della Bulgaria nella UE è di scetticismo, i problemi legati agli impegni dello stato verso i socialmente deboli, i disoccupati e quelli senza casa, stanno peggiorando e solo nel campo della scolarizzazione ci sono sforzi da entrambe le parti, nonostante questo non porti sicurezza al livello economico della comunità.
Sofia, quartiere di Fakulteta - in molti lavorano ad ore nel settore delle costruzioni, vendono verdura ai mercati, o come operatori nella pulizia urbana e una minima parte nella fabbricazione e commercio di tappeti nel ghetto. Cresciuti lì, tendono a rinchiudersi all'interno ghetto-quartiere, e tra gli effetti c'è quello della crescita di attività criminose, alla soglia dell'inverno 2006. Le priorità dei progetti e programmi delle OnG e delle istituzioni sono in grave conflitto con le aspettative dei Rom nel risolvere i loro problemi. Il primo e più importante è quello della disoccupazione e la situazione sociale insicura, mentre le loro proprietà (case, auto, ori ecc.) vengono messe in discussione dagli sgomberi. Un numero ristretto di Rom e non-Rom traggono vantaggio dalla situazione e creano le condizioni per sviluppare attività criminali. Il risultato inevitabile è tensione tra le famiglie estese a causa di debiti non pagati, perdita della casa o dei beni mobili ecc. In molti casi il servizio sociale non riesce ad intervenire e le tasche degli "squali" si gonfiano del 50% di interesse per prestiti di 15 giorni. Altro serio problema il matrimonio con gli stranieri, in cambio di un "pizzo" di 100 EUR per ottenere la cittadinanza e i conseguenti diritti. Le conseguenze legali per le donne sono la patria potestà sui figli di uno straniero e l'esclusione da tutti i programmi sociali. Altre grave questione legale è la proprietà - quando non intervengono gli strozzini - che viene disputata tra acquirenti e banchi pegno. E' con serio dispiacere che elenchiamo questa lista di problemi della comunità - in diverse occasioni le famiglie più marginalizzate stipulano un contratto di scambio informale con una famiglia adottiva per vendere a una nuova madre i propri figli.. Tutto questo viaggia all'interno di una struttura criminale, i cui membri agiscono come intermediari tra il donatore e la famiglia adottiva.
Connesso a tutto ciò, chiederemmo a tutti i partners, donatori, amici e colleghi un impegno e una presenza nel ghetto molto più profonda e di redirigere i nostri sforzi verso l'educazione civica della comunità rispetto alle elementari norme di cultura legale. Gran parte delle attività andranno orientate nel moderare e diminuire i conflitti interni, senza perdere d'occhio i diritti umani, economici e sociali. Le priorità delle attività sono attualmente selezionate da un gruppo di responsabili delle OnG, e disgraziatamente non corrispondono ai problemi e alle esigenze reali della comunità nel suo complesso.
Saremo grati se riceveremo suggerimenti pratici e supporto da chi è entrato recentemente in Europa, riguardo alle soluzioni trovate nell'affrontare questi progetti.
Mihail Georgiev e Iskra Stoykova, saranno disponibili per tutto agosto
Romani Baht Foundation
Di Fabrizio (del 19/08/2006 @ 10:39:17, in Regole, visitato 1579 volte)
BOTOSANI - Il proprietario di un pub che ha rifiutato nel 2002 di servire tre giovani di etnia Rom, è stato condannato al pagamento di 600 lei (167 euro circa ndr) per danni morali.
La sera del 2 dicembre 2002, tre Rom, incluso un rappresentante dell'organizzazione Romani CRISS; arrivarono al pub "Complex Moldova" di Botosani, di proprietà di SC Aurelu SRL. Volevano soltanto farsi un bicchiere.
All'ingresso del pub, i tre notarono il cartello "Abbiamo il diritto di scegliere i nostri clienti - non serviamo persone di origine Rom". Nonostante ciò, il rappresentante di Romani Criss ha provato lo stesso ad ordinare, ma il cameriere ha rifiutato di servirlo, dicendo di avere specifiche istruzioni. Il cameriere ha detto "Il proprietario non vuole che in questo pub si servano Rom."
Due mesi più tardi, febbraio 2003, Romani CRISS ha compilato una protesta al Consiglio Nazionale contro le Discriminazioni (CNCD). [...] Sulla base della decisione CNCD 165/27.05.2003, questo è un atto discriminatorio, punibile sino a 800 lei.
La società SC Aurelu SRL è ricorsa in appello, che ha cambiato la propria decisione in un "ammonimento". La decisione è definitiva. Conseguentemente Romani CRISS ha appoggiato le vittime della discriminazione per un'azione civile verso il tribunale di Botosani contro SC Aurelu SRL, per ottenere un risarcimento.
A questo punto, nel luglio 2004, il tribunale con la sentenza 3211, ha accettato il richiamo "perché sia permesso l'ingresso nel pub" e condannato la società a pagare 200 lei ad ognuno, come titolo di compensazione morale.
Romani CRISS sta attualmente sviluppando la procedura legale in merito ad altri tre casi similari, che riguardano il divieto di ingresso o la pubblicazioni di articoli razzisti [...]
Fonte Romanian_Roma
Di Fabrizio (del 18/08/2006 @ 10:56:42, in Europa, visitato 1659 volte)
16 Agosto 2006, Budapest, Berlino: Ignorando un appello diretto a bloccare l'espulsione, come pure le evidenti prove di stato fisiologico estremo, le autorità tedesche hanno espulso forzatamente un donna Rom e i suoi cinque figli (di età tra i 6 e i 17 anni) verso la Serbia.
ERRC ha ricevuto l'informazione il 14 agosto dall'OnG di Berlino "Iniziativa contro l'Espulsione e la Detenzione" (Initiative gegen Abschiebehaft)[...] La famiglia è musulmana, un gruppo particolarmente preso a bersaglio nella Serbia ortodossa. Il marito della donna si è suicidato per impiccagione nel 2002, per paura di espulsione dalla Germania, da allora la donna K.T. ha cresciuto i figli da sola.
La donna soffre di gravi problemi psichici, per cui è da anni in cura a Berlino. Secondo il suo psicologo, K.T. è estremamente instabile. In situazione di stress, è soggetta a iperventilazione, che può trasformarsi in convulsioni delle mani, delle braccia, piedi e gambe. Inoltre, la donna dice di aver sempre davanti l'immagine di suo marito suicida, e di pensare di fare lei la stessa fine. Anche la figlia 16enne, L.T. ha raccontato al lo psicologo che anche lei ha continue visioni del padre morto, e la sua più grande paura è che la madre faccia la stessa fine. K.T. è stata ricoverata a Berlino in diverse occasioni, l'ultima tra il 22 e il 28 giugno 2006.
Il tribunale di Berlino, rivedendo l'appello di K.T. di rimanere in Germania con i figli, ha rifiutato di riconoscerle la malattia psicologica, nonostante le testimonianze mediche sulla serietà delle sue condizioni.
Nel fax del 15 agosto, inviato al Ministero degli Interni Ehrhart Körting, ERRC richiede:
- Intervenire per fermare l'espulsione forzata di K.T. e dei suoi figli, e
- assicurarsi che, senza indugio, sia fornito alla famiglia un permesso di residenza a lungo termine, cosicché a K. T. possa ricevere un trattamento sanitario, senza applicazioni arbitrarie o pressioni indebite.
ERRC nota che l'espulsione di K.T. sarebbe crudele e degradante, e contravverrebbe all'Art.3 della Convenzione Europea sui Diritti Umani, e alle relative leggi e norme internazionali, sottoscritte dalla Germania.
ERRC nota che a fronte dell'espulsione in Serbia, K.T. avrebbe scarsissime probabilità di accesso alle cure mediche e psicologiche [...]. A ciò va aggiunta la doppia discriminazione come Eom e come musulmana in Serbia, che potrebbe portarla ad essere oggetto di veri e propri attacchi fisici. ERRC chiede di essere informata dal governo su tutte le azioni che il Ministro Körting intende prendere.
Il 16 agosto, senza rispondere a nessun appello, ha forzatamente espulso K.T. e la sua famiglia verso Belgrado.
Le vostre proteste possono essere inoltrate a:
Senator für Inneres Dr. Ehrhart Körting Minister of Interior for Berlin Klosterstraße 47 10179 Berlin Germany Fax: (030) 9027-2715 E-Mail: senator@seninn.verwalt-berlin.de
Ulteriori informazioni sulle politiche tedesche riguardo le espulsioni e più in generale, verso gli stranieri di pelle scura, sono disponibili a: http://www.errc.org/db/01/08/m00000108.pdf.
Nota: K.T. e L.T. non sono le vere iniziali delle persone coinvolte. ERRC è in possesso dei loro veri nomi edi contatti con le persone coinvolte.
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