Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 07/11/2006 @ 10:33:09, in Europa, visitato 1825 volte)
Roma, 5 novembre 2006 - E' cominciato questa mattina dall'aeroporto di Fiumicino il ''viaggio della Memoria'' per 230 studenti delle 57 scuole superiori romane, accompagnati dal sindaco di Roma Walter Veltroni, che li portera' a visitare il campo di sterminio nazista di Auschwitz. Il volo dell'Alitalia, diretto a Cracovia, e' decollato poco prima delle 10.30. Tra gli studenti ci sono quattro ragazzi islamici, di origine marocchina, e, per la prima volta, anche quattro studenti della ''Scuola Germanica'' e tre ragazzi Rom, che vedranno i luoghi in cui furono sterminati migliaia di zingari. La visita ad Auschwitz si ripete da cinque anni, da quando e' iniziato il progetto ''Noi ricordiamo'', promosso dal sindaco, dall'assessorato alle politiche educative del comune, dalla Comunita' ebraica di Roma, in collaborazione con l'Associazione Nazionale ex Deportati. Con tale progetto, oltre 10mila ragazzi e ragazze hanno seguito percorsi di studio, ricerca e di approfondimento sugli avvenimenti storici legati alla Shoah.
Di Fabrizio (del 07/11/2006 @ 10:10:25, in media, visitato 1971 volte)
PRAGA (30 Ottobre, 2006) - Un servizio pubblico che incoraggia i Cechi a
controllare i propri pregiudizi, è stato messo in onda dal canale nazionale televPRAGUE
[...] e nei cinema dallo scorso16 ottobre. Lo spot è stato creato dall'OnG Partners-Czech,
per sfidare gli stereotipi sui Rom e sulle altre minoranze nazionali, ed è
indirizzato verso gli adolescenti e i giovani adulti che ondeggiano nei
pregiudizi sociali.
Lo spot di 30" comincia con un maschio non-Rom che è appena salito sul tram a
Praga. Quando si accorge che gli è sparito il portafoglio, l'uomo incolpa una
giovane Rom, immaginando che le abbia sfilato il portafoglio. Per terminare,
un'altra giovane mostra all'uomo il suo portafoglio sul pavimento del tram e
l'uomo capisce il suo errore. Nella sequenza finale, uno slogan ammonisce "Stai
attento non solo alle tue proprietà, ma anche ai tuoi pregiudizi."
La campagna mediatica è parte del quadriennale Programma Integrazione dei Rom
sviluppata da Partners for Democratic Change (Partners), Partners-Czech, Partners-Hungary
e Partners-Slovakia. Partners-Czech ha prodotto lo spot con la collaborazione di Punk Film (www.punkflim.cz)
e d.code (www.dcode.cz).
Inoltre [...] sono stati creati dei poster e un sito (www.predsudky.cz)
per dare informazioni supplementari sulla campagna. I visitatori del sito
possono scaricare video, immagini ed altro materiale (in lingua ceca ndr.).
Il Programma Integrazione dei Rom, attualmente all'anno finale, aumenta le
opportunità politiche e sociali dei Rom e appoggia il dialogo interetnico e la
cooperazione nella Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia. Nelle tre comunità
campione della Repubblica Ceca: Bruntál, Chomutov e Pardubice, Partners-Czech
collabora con altre OnG e rappresentanti del settore privato per identificare i
bisogni della comunità Rom e disegnare piani d'azione mirati. A livello
nazionale, Partners-Czech promuove tavole rotonde, iniziative scolastiche e
programmi per adottare sforzi nell'integrazione dei Rom. La United States Agency for
International Development (USAID) ha finanziato le attività nei tre paesi con
circa $ 2.8 milioni.
Pubblichiamo il comunicato stampa dell'Associazione Sucar Drom e dell'Ente Morale Opera Nomadi Sezione di Vicenza, redatto dopo la polemica nazionale scoppiata per la realizzazione di un fossato anti-sinti a Schio in Provincia di Vicenza. Al comunicato si associa la Sezione di Mantova dell'Opera Nomadi.
Nelle ultime settimane il Comune di Schio ha subito un’esposizione mediatica nazionale, dopo la realizzazione di un fossato in via Lago di Misurina per impedire l’accesso in un terreno alle famiglie appartenenti alle Minoranze Nazionali ed Europee dei Sinti e dei Rom.
Le nostre organizzazioni si sono trovate ancora una volta di fronte ad un atto che lascia nelle nostre menti diversi punti interrogativi. Ovviamente non possiamo che dissociarci dall’idea che per risolvere problemi o incomprensioni si debba ricorrere a misure così discriminatorie.
Siamo consapevoli che il terreno in questione doveva essere liberato perchè in vendita e quindi era prevedibile l’allontanamento, ma non è stata offerta nessuna alternativa alle famiglie dei Sinti in questione. Quello che ci chiediamo è: perché scavare una fossato? Non si potevano informare le famiglie interessate che non avrebbero più potuto sostare in quel terreno?
Alcuni cittadini, residenti a Schio, hanno dichiarato agli organi di stampa che la situazione era diventata insostenibile: troppe carovane. Di certo insostenibile è essere Cittadini Italiani ma non avere un luogo dove vivere, non riuscire ad ottenere l'iscrizione anagrafica e la carta d’identità e, di conseguenza, non poter accedere all'assistenza sanitaria se non per le emergenze, al sostegno e alla regolarizzazione lavorativa, o godere dei diritti costituzionali di base, quali il diritto di voto.
In alcuni momenti può esserci molta confusione e può succedere che la situazione sfugga al controllo e che vengano adottate iniziative basate sulla fretta e sull'emotività.
Ribadiamo comunque che il Comune di Schio ha sempre dimostrato la volontà di costruire percorsi di interazione con le Minoranze Sinte e Rom e che, negli ultimi due anni, ha supportato le nostre iniziative, facendosi carico in Prefettura di sensibilizzare quelle Amministrazioni Comunali che in questi anni hanno invece praticato una politica di esclusione ed espulsione, come nel caso di Piovene Rocchette.
Nel dibattito accesisi in questi giorni traspare, ancora una volta, la mancanza di conoscenza della realtà vissuta dalle famiglie Sinte e Rom e questo non permette di risolvere le diverse problematiche, partendo dalla individuazione di luoghi dove poter sostare o resi idonei alla sosta. Siamo convinti che la questione vada discussa tra tutte le Amministrazioni Comunali interessate alla residenza, sosta e transito delle famiglie Sinte e Rom: lo spiacevole episodio del fossato di Schio può essere utile per interrogarci seriamente su queste problematiche. Esse coinvolgono non solo il territorio scledense ma buona parte dell'alto vicentino, come pure Vicenza e i comuni contermini, in forma permanente e non di semplice emergenza.
Per questo abbiamo proposto al Prefetto e all'Amministrazione Provinciale la realizzazione di un progetto di mappatura dei bisogni, denominato “Pringiarasmi” ("Conosciamoci", in lingua Sinta), attraverso il quale comprendere la realtà territoriale e cominciare a elaborare soluzioni condivise tra Istituzioni e Comunità Sinte e Rom presenti da decenni sul territorio.
Chiediamo un incontro con il Sindaco di Schio e con i referenti dei diversi Uffici Comunali interessati, in primis i Servizi Sociali, per rielaborare quanto successo e non disperdere il lavoro svolto insieme da un anno a questa parte.
per l’Associazione Sucar Drom Fabio Dalla Vecchia, Davide Casadio e Teresa Braidich
per l'Ente Morale "Opera Nomadi di Vicenza" Nereo Turati, Benito Bernardoni e Lorenzo Cavazza
In foto Teresa Braidich lungo il fossato anti-sinti
Di Fabrizio (del 06/11/2006 @ 10:12:13, in scuola, visitato 1870 volte)
Anka Demirova è la nuova direttrice nell'Ufficio per lo Sviluppo e l'Avanzamento dell'Educazione per i Linguaggi delle Minoranze, branca del Ministero per l'Istruzione. E' la prima posizione direttiva per la comunità Rom, [...] frutto di una grande attività e della partecipazione dei Rom a livello politico, come pure delle nuove leggi che hanno diretta influenza sulla vita socio economica dei cittadini.
La Direzione per lo sviluppo, in questa decade, sta fornendo pieno appoggio al tema dell'educazione dei Rom in Macedonia. L'Agenzia nel periodo a seguire si concentrerà sui problemi attuali della scolarizzazione delle minoranze etniche in Macedonia,come pure sulla motivazione della comunità Rom verso la scolarizzazione.
Anka Demirova è laureata in legge, ed è originaria di Delcevo. Ha lavorato attivamente nel campo dell'aiuto legale alla popolazione Rom, ed una delle prime educatrici sulle tematiche femminili in Macedonia. Testimoniano la sua esperienza le numerose conferenze internazionali e seminari a cui ha preso parte.
http://www.nationalromacentrum.org
Di Fabrizio (del 06/11/2006 @ 10:01:21, in Europa, visitato 1483 volte)
2 novembre 2006 - 13.59 I nomadi in Svizzera sempre più allo stretto
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I difensori degli zingari chiedono un piano d'azione contro la discriminazione dei nomadi. Secondo loro, la situazione è peggiorata e il recente rapporto pubblicato dal governo propone misure insufficienti. |
l problema più acuto, rileva la Commissione federale contro il razzismo, riguarda lo stazionamento dei nomadi. Mancano in effetti decine di aree di transito e di sosta.
"Nel nostro paese i nomadi con e senza cittadinanza svizzera subiscono discriminazioni. La Costituzione svizzera e il diritto internazionale sanciscono l'obbligo di non discriminazione; eppure negli ultimi anni il problema dello stazionamento dei nomadi si è leggermente acuito."
Lo sostengono la Commissione federale contro il razzismo (CFR) e la fondazione "Un futuro per i nomadi svizzeri", che giovedì hanno chiesto un'azione determinata per eliminare le discriminazioni nei confronti dei gitani.
Il problema principale resta la mancanza di aree d'accoglienza, hanno sottolineato le due organizzazioni.
Proposte insufficienti In un rapporto presentato a metà ottobre, lo stesso governo svizzero ha del resto riconosciuto che la rete attuale è insufficiente. Oggi esistono 12 aree di sosta e 44 di transito. Per rispondere ai bisogni dei nomadi svizzeri bisognerebbe creare altre 29 aree di sosta e 38 di transito. Inoltre, sarebbero necessarie ancora una decina di grandi aree di transito per gli zingari stranieri. Il Consiglio federale non ha però ritenuto necessario modificare la legge sulla pianificazione del territorio, stimando che quella attuale offre già possibilità sufficienti per creare aree di sosta, e ha rinunciato a stanziare mezzi finanziari supplementari. Le proposte presentate nel rapporto per migliorare la situazione non sono soddisfacenti, hanno deplorato la fondazione e la CFR. Il Tribunale federale ha sancito che i cantoni devono mettere a disposizione un numero sufficiente di aree per i nomadi, ma nella realtà ciò non avviene.
Volontà politica I motivi sono la mancanza di coraggio e di volontà politica a livello comunale, cantonale e federale, la penuria di incentivi politici e finaziari e i pregiudizi della popolazione, sostengono le due organizzazioni. "In Svizzera abbiamo il diritto di viaggiare, ma non di fermarci", ha riassunto il rappresentante dei nomadi svizzeri May Bittel. Per correggere il tiro in maniera "sistematica e sostenibile", la fondazione e la CFR chiedono al Consiglio federale di elaborare insieme alla Conferenza dei governi cantonali e alla Conferenza svizzera dei direttori delle pubbliche costruzioni, della pianificazione del territorio e dell'ambiente un piano d'azione. Mettere a disposizione i terreni dell'esercito – nei prossimi anni ne saranno venduti circa 10'000 – può essere una prima risposta, ha indicato il presidente della fondazione Werner Niederer. Sul lungo termine, però, anche i cantoni devono prendere delle iniziative, ha aggiunto.
Incentivi finanziari Un'altra rivendicazione è che i nomadi possano installarsi legalmente per qualche giorno in ogni comune, anche al di fuori delle aree ufficiali. Le autorità devono rinunciare ad intervenire contro le persone che si stabiliscono su suolo privato quando il proprietario è d'accordo. Per rendere possibile la creazione di aree adeguate, la Confederazione deve inoltre creare un sistema d'incentivi finanziari. Senza un sostegno federale, l'operazione rimarrà di competenza dei cantoni e dei comuni, "con i risultati poco concludenti che sappiamo", ha osservato ancora Niederer. La fondazione e la CFR sperano che la situazione migliori nettamente nei prossimi cinque anni. In caso contrario bisognerà trovare una soluzione vincolante a livello federale, ossia una legge che obblighi a procedere ai cambiamenti necessari entro un termine stabilito. Dei miglioramenti si impongono, poiché le condizioni di vita precarie di questa minoranza sono contrarie al diritto svizzero e internazionale, ha dal canto suo ricordato il presidente della CFR Georg Kreis. swissinfo e agenzie
Di Sucar Drom (del 05/11/2006 @ 11:05:18, in blog, visitato 1513 volte)
Strasburgo, e' polemica sulle esclusioni dal forum europeo dei rom La situazione dei diritti umani in Kosovo e l’ampliamento dell’Unione Europea figureranno tra i temi principali all’ordine del giorno dell’assemblea plenaria del Forum dei rom che si terra' al Palais de l’Europe, dal 6 all’8 novembre, a Strasburgo. Il 6 novembre, alla cerimonia d'apertura seguira' una cerimonia in commemorazione delle vittime del Porrajmos sullo spiazzo antistante al Consiglio d'Eur »
Svizzera, aree di sosta e di transito insufficenti La Commissione federale contro il razzismo (CFR) e la fondazione "Un futuro per i nomadi svizzeri" vogliono un'azione determinata per eliminare le discriminazioni nei confronti dei Sinti e dei Rom. La mancanza di aree d'accoglienza resta il principale problema. In un rapporto di meta' ottobre il Consiglio federale ha riconosciuto che la rete attuale e' insufficiente: per rispondere »
Viminale, secondo incontro sulle Minoranze Nazionali Sinte e Rom Si e' svolto il 31 ottobre 2006 al Viminale il secondo incontro del tavolo interministeriale sul tema delle Minoranze Sinte e Rom, presenti sul territorio nazionale. Dopo una prima ricognizione delle problematiche da affrontare, si e' proceduto con un esame delle leggi regionali in materia e con un quadro della presenza rom, sinte e caminati in alcune citta' campione italiane. Al termine de »
Opera Nomadi, un'invasione di Rom Romeni In questi giorni qualcuno nell'Opera Nomadi Nazionale, e non solo, sta perdendo la testa e continua a "sparare" cifre al rialzo: 35.000, 50.000, 75.000, 80.000, 100.000... Rom Romeni in Italia... Rom Romeni in arrivo in Italia. Il record, ad oggi, e' di Renata Paolucci, Vice Presidente Nazionale. Ha lanciato l'allarme dalle colonne del Gazzettino, dopo l'azione del Comune di Schio »
Bolzano, alle proteste risponde Radames Gabrielli Pubblichiamo il comunicato stampa di Radames Gabrielli (in foto), Presidente dell'Associazione Nevo Drom, dopo le proteste di alcuni politici locali per la scelta di un'area nel quartiere Firmian per sistemare le dieci famiglie sinte che abitano in via Resia. Ho letto »
Di Fabrizio (del 05/11/2006 @ 10:38:57, in scuola, visitato 1823 volte)
19 ottobre 2006, Praga: Contrariamente a quanto comunemente si credeva, molti genitori Rom si impegnano nella scolarizzazione dei figli e vogliono che continuino gli studi. Tuttavia non si rendono conto che nell'avanzare degli studi, possano aver sbocco nelle scuole differenziali.
[...] Ivan Vesely, Presidente di Dzeno, ha presentato questi dati in una recente conferenza sull'educazione a Praga. Nel maggio 2005 Dzeno ha condotto una ricerca su 300 genitori Rom di sei diverse città, sui temi della scuola, della casa, della politica, del lavoro e sulla crescita dei bambini. Oltre il 65% degli intervistati risponde che vogliono che i loro figli frequentino le superiori. Soltanto il 13% chiedono che i loro figli lascino la scuola alla fine delle elementari, secondo un'immagine molto più tradizionale, per cui la scuola non è percepita come un bene. Questa credenza è dovuta al fatto che la discriminazione scolastica porta a difficoltà nella ricerca del lavoro. Vesely difende il valore della ricerca, perché ha coinvolto i Rom direttamente. Circa il 20% dei genitori intervistati ha espresso l'auspici che i loro figli possano frequentare l'università. Un altro 5% spera che i loro bambini studino negli istituti tecnici.
Nonostante l'apparente entusiasmo, Dzeno nota che molti genitori no hanno obiezioni se i figli frequentano scuole speciali per Rom. Il timore è che questa separazione neghi l'ingresso alle scuole superiori. La ricerca ha anche riguardato i ragazzi sopra i 15 anni sulla loro attitudine verso la scuola. La scuola piace a oltre due terzi degli intervistati. Circa il 35% pensa che gli insegnanti li trattino peggio dei loro compagni non-Rom. I risultati della ricerca sono stati analizzati da uno think-tank lanciato ad agosto e verrà predisposta un'agenda di lavori sugli argomenti da sviluppare. [...]
Lynne Engleman, from the University of Calgary in Canada, interned for AP with Dzeno this summer. * For more information on Dzeno, visit: http://www.dzeno.cz/?c_id=2533 * To read Dzeno's reports on the Roma, visit: http://www.dzeno.cz/?r_id=234
Di Fabrizio (del 04/11/2006 @ 10:17:59, in casa, visitato 2589 volte)
Ustiben Report -
By Grattan Puxon
Sembra un campo di battaglia - è l'area di Smithy Fen, una delle più vaste
comunità di Viaggianti in UK - spianata questa settimana. Molte le case
distrutte e le famiglie che non hanno più un riparo.
Il consiglio di
South Cambrideshire reclama che i proprietari dei terreni li avevano
abbandonati. In realtà, erano semplicemente in Francia o altrove per lavoro.
"Ci hanno strappato la terra," dice Mary Gammell per i Viaggianti. "Siamo
rimasti senza diritto di ritornare."
Più seria è la situazione di bancarotta che riguarda molti Viaggianti dopo la
distruzione della loro proprietà. In migliaia sono stati spinti in strada da
questa politica di pulizia etnica.
Nella decade sino al passaggio della
Criminal Justice Act, secondo il Governo centrale i comuni hanno speso oltre $180
milioni per cacciare i Viaggianti e bloccare le possibilità di rientro nelle
loro aree.
Altri milioni sono stati pagati per accedere ai servizi di
Constant & Co.
e compagnie simili, perché spianassero le aree una volta che i comuni
rifiutavano i permessi di sosta.
"Eravamo in una posizione dove potevamo badare a noi stessi," dice Richard Sheridan,
presidente dell'Irish Travellers Movement. "Ma se ci bruciano i caravan e ci
viene tolta la terra, non ci rimane niente."
La settimana scorsa il
Consiglio di Basildon ha speso altri $50.000 per ripulire altre due aree a
Gipsy
Hill. E' stata rasa al suolo la proprietà di Ash View, che apparteneva al gruppo
dei Gilheaneys, e su cui esisteva la moratoria dell'Alta Corte.
L'anno passato, Basildon spese $700.000 per allontanare 120 famiglie di
Viaggianti dall'area. Secondo il leaders dei tory,
Malcolm Buckley,
è stato votato un bilancio di $ 5 milioni per la bisogna.
Una delle ultime vittime è Christina
O'Brien, allontanata settimana scorsa da
Dunroamin, un terreno sulla
Hovefields Drive. A lei e ai suoi sei bambini è stato rifiutato lo stato di
homeless per ottenere un rifugio e vivono illegalmente sul margine della strada.
Ma se il costo per i contribuenti britannici è alto, la situazione per i
Viaggianti è devastante. Come comunità nota per badare a se stessa e prendersi
carico degli elementi più deboli, soffre di un serio impoverimento a seguito di
queste dure politiche.
E' una politica perseguita in tutto il globo, dice Ian Guest, fondatore di Advocacy Project
con base a Washington. E' stato scioccato quando l'ha vista dispiegata in
maniera esemplare queando è venuto in visita a Gipsy Hill, Hovefields e
Dale Farm.
"Stiamo trovando quanti dei nostri progetti hanno in comune," dice Guest.
"Gli sgomberi sono ovunque e vogliamo aiutare questa gente ad essere ascoltata."
Soltanto la settimana scorsa, Bridie Jones, Viaggiante e rappresentante della
Government Gypsy Task
Force, ha riferito al Vice Primo Ministro che abbattere le aree
private coi bulldozer non può essere una soluzione, Soltanto, aumenta il numero
dei senza tetto e distrugge la capacità delle famiglie di provvedere a se
stesse.
LO sgombero a Smithy Fen costa
$150.000 per quattro giorni. Stanno scavando su 17 terreni, bruciando tettoie,
cancelli e recinti.
Constant & Co. che raduna 40 operatori per quello che loro chiamano
lavoro e regia di pulizia specializzata, adoperano anche macchinari di altre
compagnie, incluse G.Moore e H.E.Services.
I consigli comunali ribattono di essere impegnati a riqualificare la
greenbelt e le aree rurali. Ma quando Constant termina i suoi lavori, tutto
ciò che resta sono mucchi di residui, banchi di terra e sesso pozze di acqua
stagnante. In breve: un campo di battaglia.
"E' come una guerra intrapresa nei nostri confronti," dice Carthleen O'Brien,
il cui terreno a Five
Acre Farm,, vicino Wickford, sta affrontando lo stesso destino."Cui stanno
trasformando in rifugiati."
Il risultato degli appelli sulla progettazione di circa 50 terreni saranno
annunciati al massimo questo mese. Una revisione critica del piano di sgombero
del consiglio di Basildon verrà discusso l'anno prossimo.
THAMES VALLEY GYPSY ASSOCIATION è una delle più attive nell'Inghilterra del
Sudest e contribuisce ad organizzare le recenti proteste all'esterno della
prigione di Bullingdon dopo la morte di
Danny Rooney.
For further information contact: Joe Jones
The TVGA lavora a stretto contatto con Gypsy & Traveller
Affairs and the Irish Travellers Movement 2006
fonte crj-mailinglist
TRADUIT PAR PERSA ALIGRUDIC Publié dans la presse : 28 octobre 2006 Mise en ligne : dimanche 29 octobre 2006
Tutto è cominciato con una rissa. Gli abitanti di un piccolo comune della periferia di Lubiana hanno cacciato nei boschi 35 Rroms, di cui 20 bambini, ed hanno proibito loro di ritornare alle loro case. Gli abitanti esigono l'espulsione dello Rroms per ragioni "sanitarie e di Sicurezza", e minacciano di boicottare le elezioni comunali. Il governo ed i servizi pubblici reagiscono fiaccamente. I Rroms della zona di Decje Selo hanno già passato due notti nella foresta in cui sono stati espulsi dagli abitanti di un villaggio vicino, Ambrus. Fra i 35 Rroms, che non osano ritornare nelle loro abitazioni, ci sono donne incinte e 20 bambini da 3 mesi a 15 anni. I rappresentanti dell'associazione rrom di Novo Mesto si sono impegnati a fornire tende della Croce Rossa e comunicano che Rroms vorrebbero riacquistare le loro case o traslocare se una nuova abitazione fosse offerta loro.
L'espulsione dei Rroms è un punto culminante delle proteste che durano da una settimana. Gli abitanti di Ambrus esigono che i Rroms lascino la zona per ragioni di sicurezza ed ecologiche, minacciando di boicottare il secondo turno delle elezioni comunali che si tengono domenica in Slovenia. La sommossa è stata causata da una rissa tra Jozeto Sinkovec di Ambrus ed un individuo che si è inizialmente presentato come Rrom. Successivamente, si è constatato che non si trattava di un Rrom ma di uno sloveno, Roman Cmak, che abitava temporaneamente nella zona rrom. Sinkovec è stato trasportato all'ospedale dopo la rissa, mentre Cmak è stato fermato quindi rilasciato. Ciò non ha fatto che aggiungere rabbia abitanti che hanno incendiato il veicolo di Cmak. I vigili del fuoco hanno rifiutato di estinguere il fuoco.
Le proteste si sono ampliate ed i rappresentanti degli enti locali hanno detto che avrebbero preso in mano la situazione, cosa che il ministro dell'interno ha giudicato inaccettabile ed illegale, aggiungendo che la polizia non lo avrebbe permesso. Ciò nonostante, una capanna della zona rrom ha preso fuocoe, secondo le opinioni di una Rrom, azioni che mirano a terrorizzare Rroms sono continuate nel corso della notte. Automobili puntano i loro fari abbaglianti sulle capanne. Spaventati, i Rroms sono fuggono nei boschi che si trovano sul territorio del comune vicino di Grosuplje da cui gli abitanti, dopo essere stati informati dai mass media, hanno imposto che i Rroms lascino immediatamente il loro territorio.
Cercando un mezzo per regolare la questione, la proposta è stata di installare Rroms nei boschi di Kocevski, conosciuti per i loro inverni duri e le loro nevi abbondanti, ma che sono anche abitati dagli orsi.
Il sindaco di Ambruz ha accusato tutta la società per questo problema, ma il ministro dell'ambiente e dell'assetto del territorio ha ricordato che il comune non ha mai ottenuto fondi dello Stato per regolare il problema dello Rroms, né li ha mai chiesti, benché questi fondi esistano e che siano previsti esclusivamente a questo scopo. Il ministro dell'istruzione pensa che le esigenze di spostamento incondizionato dei Rroms siano inammissibili e che nel XXI secolo, si non possono permettere espulsioni sotto la costrizione, ricordando che fra Rroms, si trovano bambini sottoposti all'obbligo di scolarità.
Il mediatore della repubblica ha accusato lo Stato sloveno, che differisce da anni il suo obbligo di preparare e mettere in applicazione un progetto d'integrazione dei Rroms. Lo Stato lascia alle Comunità locali il compito di occuparsi di quest'integrazione ciò che, come si vede attualmente, causa conflitti.
In Slovenia vivono 10.000 Rroms, in 90 quartieri e villaggi.
Sullo stesso argomento: Slovenia, la vergogna di Ambrus
Di Fabrizio (del 03/11/2006 @ 18:47:44, in sport, visitato 1821 volte)
COPPA DELLA PACE Domenica 05 NOVEMBRE 2006 Torneo di Calcio Femminile A 5 Per L’integrazione dei popoli A. S. C. Nuova MultiEtnica
Milano – via Argonne ( Campo Comunale ) BUS 93-54 Il programma Girone A 1. Pioltello (Nuova MultiEtnica) 2. Milano (Nuova MultiEtnica) 3. Brasile (Nuova MultiEtnica) Ogni partita durerà: 10 min. e 5 min. di pausa.
ore 16.00 |
Milano (N. M.) |
Brasile (N.M.) |
ore 16.15 |
Pioltello (N.M) |
Brasile (N.M.) |
ore 16.30 |
Milano (N. M.) |
Pioltello (N.M) |
ore 16.45 |
Brasile (N.M.) |
Milano (N. M.) |
ore 17.00 |
Brasile (N.M.) |
Pioltello (N.M) |
ore 17.15 |
Pioltello (N.M) |
Milano (N. M.) |
Ore 17.30 Consegna delle coppe per le squadre
Bogdan Kwappik (Presidente) - 3478638372 Karin ( Risposabile Calcio Feminile) - 3475030050 Ciro ( Dirigente ) - 3401630332 Nico ( Dirigente ) - 3291872594 Email: Bogdan@nuovamultietnica.org www.nuovamultietnica.org Via Bellezza 16/a – Milano Tel/fax: 02 58302112
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