In considerazione dei recenti avvenimenti sismici che hanno colpito l'Abruzzo
si stanno organizzando una serie di iniziative su tutto il territorio Italiano
volte a sostenere l'Orchestra Sinfonica Abruzzese duramente colpita dal sisma.
In tale contesto si propone l'esecuzione di un "Concerto di musica romanì"
con l'Orchestra Sinfonica Abruzzese da realizzarsi a Roma, Lanciano e Ancona nei
giorni 13, 14 e 15 Novembre 2009.
SI RICHIEDE
Un valido sostegno!!!! !!! In tre modi e a seconda delle proprie possibilità:
Come coorganizzatore, come collaboratore e come aderente.
1) La coorganizzazione dell'evento prevede i seguenti termini:
compartecipazione con 2000 euro a copertura della spese dei concerti
dell'Orchestra Sinfonica Abruzzese
(cachet orchestra, teatro, pagamento della stampa delle partiture, pubblicità,
SIAE, etc.).
Tutti e tre i concerti avranno una pubblicità unica di carattere nazionale e
ciascuna associazione coorganizzatrice avrà diritto di apporre il proprio logo
sul materiale pubblicitario ufficiale prodotto dall'Istituzione Sinfonica
Abruzzese.
La conferenza stampa di presentazione dei concerti avverrà a Roma, in
Campidoglio all'inizio di Novembre 2009 e ciascuna delle associazioni
coorganizzatrici ha diritto di presiedervi, assieme ai sindaci delle tre città,
alle autorità e al direttore artistico della Sinfonica Abruzzese M° Vittorio
Antonellini.
2) La collaborazione consiste nel promuovere l'evento presso i propri
contatti e i propri canali (riviste, mailing list etc.), nel cercare contatti
con radio e riviste che possono sostenere l'evento (unico nel suo genere e di
portata mondiale), di procurare contatti con musicisti rom diplomati capaci di
suonare con l'orchestra sinfonica che sarà diretta, probabilmente, dal kalò
spagnolo Paco Suarez (dipende dai mezzi economi a che avremo).
3) L'adesione: consiste nella libera sottoscrizione da parte di
associazioni e di privati sul conto corrente postale dell'associazione Them
Romano Onlus causale: Concerto Orchestra Sinfonica Abruzzese
CONTO CORRENTE POSTALE 201665
oppure sull' IBAN dell'associazione Them Romano Onlus
IBAN IT46Z07601155000000 00201665
Le associazioni coorganizzatrici finora sono: Ass. Them Romanò Onlus di Lanciano, Ass. Altrevie di Roma, Arci Solidarietà
Lazio di Roma, Coop. Ermes di Roma, Ass. Piemonte Grecia "Santorre di Santarosa"
di Torino, Fondazione Casa della Carità di Milano, Ut Orpheus di Bologna, CNI di
Roma, Ethnoworld di Milano.
Le associazioni collaboratrici finora sono: Gruppo Everyone di Pesaro, Amici della musica di Campovalano di Teramo, Ass.
Adriatica Mediterranea di Ancona, Istituto di Cultura Gitana (Barcellona) ,
Cooperativa L'occhio del Riciclone di Roma.
Le associazioni che aderiscono finora sono: Casa Laboratorio San Giacomo di
Palermo.
Le radio che collaborano finora: Radio Spazio 103 di Udine, Radio Flash di Torino, Radio Kjoi Voce della
Speranza di Roma, Radio Onda D'Urto di Brescia, Radio Popolare di Roma.
Per ulteriori informazioni e delucidazioni non esitate a contattarci. Vi terremo
informati costantemente sugli sviluppi dell'organizzazione!!!!!!!!!!!
BUT BAXT TA SASTIPE'!!!!!!!
Per il Coordinamento Nazionale Antidiscriminazione Sa Phrala
Estratto dal lungo discorso del celebre scrittore e attore Moni
Ovadia in occasione della presentazione ufficiale della raccolta di poesie e
racconti dal titolo "SPERANZA"
di Antun Blazevic (in Arte TONIZINGARO).
"Che tu possa essere sano e fortunato" è il saluto che sinti, rom, gitani si
scambiano ad ogni incontro. Ed è lo stesso saluto che ha aperto, alla facoltà di
lettere di Palermo, la presentazione di "Yek dui trin..Rou(t)e", il libro che
raccoglie racconti, esperienze e progetti con il popolo Rom di Palermo. Cinque
anni di incontri, di timori superati, di battaglie,o difficili da racchiudere in
130 pagine. Sfogliandole però si entra in uno spaccato di vita e si varca la
soglia del pregiudizio e del luogo comune per entrare nella cruda esistenza di
una comunità che giorno dopo giorno prova a difendere identità e radici e cerca
una cittadinanza negata nonostante 20 e più anni di residenza. "Venite a dormire
nel nostro campo per due o tre giorni per conoscerci" è l’invito
provocatorio di Hasan Salihi, musicista rom kossovaro, rappresentante della
comunità di Palermo. "Trovereste tante sorprese ma vi imbattereste anche con i
nostri nemici: i topi, le fogne a cielo aperto, l’assenza totale di servizi".
La parola residente, cittadino suona strana e sembra quasi il tradimento di
quella che comunemente è considerata la vocazione di questo popolo:il nomadismo.
"Anche questo è un pregiudizio duro a morire" spiega Alexian Santino
Spinelli, docente di cultura rumena all’università di Chieti, poeta e musicista
rom( in foto). "In realtà il popolo romanì è una nazione senza territorio, ma in Italia
ben il 70% dei rom vi risiede stabilmente". Il professore fa un excursus storico
delle vicende del suo popolo e racconta la fuga dall’India, le persecuzioni
sotto il nazismo, il loro sterminio sotto l’indifferenza di tutti. "Quale è
stata la nostra arma di difesa? Una mano tesa che chiede insistentemente. Chiede
l’elemosina per sopravvivere, ma chiede anche una sicurezza, domanda una patria
e una dignità negata". Le parole cadono come macigni nell’aula magna di lettere,
dove alcuni operatori sociali denunciano l’assenza delle istituzioni e
l’utilizzo improprio delle risorse che la comunità europea ogni anno destina ai
campi nomadi. "Solo per Roma vengono assegnati due milioni di euro ogni anno: ho
chiesto case per la mia gente e anche per i romani, ma nessuna risposta è mai
arrivata, ci si disperde in mille progetti che non risolvono i nostri problemi".
"In realtà manca il coraggio di passare da una società multietnica ad una
comunità interculturale dove i rom non sono mediatori, ma rappresentanti di un
popolo e protagonisti del loro presente", conclude Nazzareno Guarnieri, rom
abruzzese, presidente della Federazione italiana rom e sinti. A Palermo in
questi cinque anni si è molto investito in questa direzione, dai tornei
sportivi, ai laboratori di conoscenza, alla lotta alla dispersione scolastica,
ma molto resta da fare per sollevare questo velo che inevitabilmente separa la
città dal campo.
Manca il coraggio di mettersi in cammino al fianco di questo popolo e forse la
presentazione di questo libro prova a tracciare un sentiero comune percorribile
da tutti: rom e palermitani insieme, provando ad essere per una volta tutti
"figli del vento", come cantava De Andrè.
Un progetto "sponsorizzato" da
UPRE ROMA è una scuola di teatro. Il testo che segue è di Dijana Pavlovic
UPRE ROMA, in italiano ALZATEVI ROM, come dice il nome stesso, è un occasione
per i Rom e per i Sinti di alzare la testa raccontando se stessi, la propria
cultura e la propria realtà senza tabù, i propri valori e i disagi di un
inserimento sociale mancato, ma anche le proprie chiusure e la propria divisione
in due, tra il loro mondo di esclusione e il mondo dei gage, al quale
partecipano soltanto attraverso la televisione, e molto spesso attraverso il
peggio che la televisione può offrire alla società. Per questo la modalità
scelta è proprio quella teatrale, che assomiglia al luccichio e al meccanismo
delle trasmissioni televisive e avvicina il sogno dei giovani, non solo rom,
di essere protagonisti di "Amici" di Maria De Filippi, ma allo stesso tempo non
propone quel mondo, ma un mondo sincero di sentimenti veri e profondi, ed è una
vera occasione di espressione artistica. Quella espressione artistica che è
necessaria per poter dialogare tra culture diverse, conoscersi non solo
attraverso dati, cronaca nera e luoghi comuni, ma scambiare una parte della
propria esperienza e della propria anima – capirsi. Il teatro può diventare la
messa in scena dei propri vissuti, all'interno di un gruppo, con il supporto di
alcuni principi di presenza scenica derivati dall'arte dell'attore e rendere
armonico il rapporto tra corpo, voce, mente nella relazione con l'altro, gli
altri, sé stesso e la propria creatività interpretativa.
A tutto questo si aggiunge un valore simbolico: quello di ritornare alle proprie
origini e la cultura dello spettacolo viaggiante, dei circhi e di arte di
strada, per poi fare uno salto di qualità e trasformarlo in un potente mezzo di
comunicazione.
Oltre che promuovere la cultura rom, con questo progetto si vuole realizzare uno
strumento di comunicazione e di dialogo, dare uno spazio e la possibilità di
esprimersi ai giovani rom, e infine riuscire a creare una compagnia teatrale con
vita autonoma in grado di offrire anche i mezzi di sostegno per chi vi
partecipa. Per questo sono previste paghe e rimborsi spese per i frequentatori
del corso, come motivazione per arrivare alla fine del progetto e per legare una
passione a una prospettiva di una possibile vita professionale.
Il progetto consiste in tre parti:
* la selezione di adolescenti e giovani a partire da 14 anni attraverso un
provino davanti a una commissione, tenendo presenti quattro discipline: canto,
ballo, musica e recitazione. Si intende selezionare al massimo otto persone tra
ballerini, cantanti, musicisti e attori.
* il corso di recitazione, canto, ballo e musica. Si prevede una durata di 40
ore distribuite in un mese, nelle quali i frequentatori del corso insieme agli
esperti di teatroterapia (Alessandro Pecini) insegnanti professionisti della
Scuola Civica Paolo Grassi (Tatiana Olear e Ambra D'Amico) affronteranno con il
metodo dell'improvvisazione teatrale le proprie esperienze di vita e i temi
fondamentali della propria cultura. Per gli allievi musicisti sono previsti
interventi di musicisti rom (come Jovica Jovic) e non rom (come Maurizio Dehò),
finalizzati all'arrangiamento della musica tradizionale e/o alla composizione di
nuovi brani e testi che successivamente verranno usati nello spettacolo. Per i
ballerini è previsto l'intervento di coreografi.
* preparazione e prove per uno spettacolo teatrale e il debutto. Un periodo di
20 giornate lavorative nelle quale si mette insieme il lavoro svolto nella fase
precedente con la regia di Dijana Pavlovic.
Costi del progetto:
I fase: non ha costi
II fase:
Rimborso spese viaggi allievi: € 800 (€100 a attore)
Paghe allievi: € 800 (€100 a attore)
Insegnanti gettone presenza: € 2.000 (40 ore di insegnamento)
Eventuale affitto spazio: € 2.000
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€ 5.600
III fase:
Paghe attori spettacolo: € 2.400 (€300 a attore)
Costi regia e assistente regia: € 4.000
Scenografia, costumi, luci, tecnico luci: € 6.000
Spazio prove (teatro): € 3.000
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€ 15.400
Il 13 maggio (mercoledì) alle ore 17.30 nella sala Don Luigi Di Liegro
Palazzo Valentini (Via Quattro Novembre, 119/A - Roma) MONI OVADIA
presenta il libro "Speranza"
L'autore, Antun Blažević, in arte Tonizingaro, è nato nel 1961 a
Sremska Mitrovica nella ex-Jugoslavia. Vive in Italia dal 1981, dove lavora,
come mediatore culturale Rom, nelle scuole della capitale e
presso l’Associazione Arci Solidarietà. Appassionato di teatro e di musica,
cerca di svegliare le anime perdute, parlando, nei suoi spettacoli, dei
diritti e dei doveri del popolo Rom.
Tristezza ironica, gioia di vivere, speranza: sono i fili conduttori che
accompagneranno il lettore in questo viaggio. Racconti e poesie si alternano
con vivace ritmicità e sono lì a testimoniare la quotidianità di questo
popolo, i Rom, che può insegnare ciò che nel nostro mondo si è dimenticato:
la verità semplice di chi non ha niente, la cui unica ricchezza sono le
proprie tradizioni e la propria cultura. (Editrice UNI Service)
Hanno aderito: Massimiliano Smeriglio Assessore alle Politiche del
Lavoro e Formazione); Gianluca Peciola Consigliere provinciale), Claudio
Cecchini (Assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia ) Paolo Ciani
(Comunità San.Egidio), Marco Brazzoduro Professore della Sapienza) , Nazzareno
Guarnieri Presidente della federazione Rom e Sinti), Graziano Halilovic
Presidente della associazione Roma Onlus), Ulderico Daniele ( Il Tetto), Claudio
Graziano e Roberto Ermanni (Arci Roma), Anna Maria Rivera .(antropologa)
Sono stati invitati i rappresentanti delle istituzioni comunali, provinciali e
regionali
Moderatore: Valerio Tursi
La presentazione sarà accompagnata dalle musiche del gruppo Gipsy Balkan
Il 17 Maggio l'Alexian Group inaugura la prima edizione della Festa dei
Popoli a Chieti Domenica 17 maggio l'Alexian group si esibirà in concerto a Chieti presso la
Villa Comunale a partire dalle ore 21.00
Il concerto si svolge nell’ambito della manifestazione " Festa Dei Popoli"
organizzato Centro Interculturale Mondo Famiglia e la Banca del Tempo in
collaborazione con l’Associazione Them Romano.
La prima edizione della Festa Dei Popoli vuole essere il momento culminante di
un percorso condiviso con tutte le realtà che si occupano di immigrazione ed
integrazione a Chieti. L'idea di una grande festa felicemente condivisa nasce
dalla convinzione che l'incontro tra entità culturali differenti e la
moltiplicazione degli sguardi , siano fonte preziosa per costruire una
dimensione interculturale della città di Chieti e per la sensibilizzazione alla
ricchezza che la scoperta e la valorizzazione della diversità e l'accoglienza
dell'altro permettono di acquistare .
In occasione del concerto il gruppo presenterà in anteprima nazionale il nuovo
Cd dal titolo “Me pase ko Murdevèle – Io ac-Canto a Dio” prodotto e distribuito
a livello internazionale dalla Compagnia Nuove Indie. Il Cd contiene undici
brani religiosi in cui si evidenzia la spiritualità delle diverse comunità
Romanes che professano religioni diverse fra loro ma uniti dalla stessa cultura
e dalla stessa filosofia di vita .
Il cd è presentato da Monsignor Carlo Ghidelli Arcivescovo di Lanciano-Ortona.
Il gruppo composto da Alexian Santino Spinelli (fisarmonica), Luciano Pannese (contrabasso),
Andrea Castelfranato (chitarra), Gennaro Spinelli (percussioni), da anni ricerca
e valorizza la cultura musicale romaní. Il concerto non é altro che un percorso
musicale e canoro (in lingua romaní) attraverso gli stili musicali romanès, per
un viaggio ideale attraverso l'intimità della storia e della cultura Romanì
interpretata in maniera assolutamente originale.
Il leader del Gruppo Alexian Santino Spinelli, fisarmonicista e cantautore
conosciuto a livello internazionale per le sue numerosissime attività culturali,
ha già pubblicato cinque Compact Disc distribuiti a livello internazionale.
Matar Muhammad (1939-1995) è stato un preminente esponente libanese del buzuk
(bouzouki). Nato nella valle della Bekaa, in Libano, nel 1939 da una famiglia
dom (la minoranza rom del Medio Oriente e del Libano), è forse il più famoso
musicista levantino emerso da questa minoranza nel riconoscimento (anche se
locale). Iniziò ad apprendere il buzuk (bouzouki) a 17 anni, tramite suo padre e
suo fratello maggiore. Debuttò all'inizio degli anni '60 nei programmi arabi
della BBC, e più tardi divenne famoso attraverso l'interpretazione di "Arduna
ila al-abad" durante il Festival di Baalbek. Nonostante ciò, la sua principale
fonte di sopravvivenza veniva dal suonare nei caffè e nelle feste a Beirut.
Ci sono un sacco di aneddoti in Libano su Matar che accettava pressappoco quasi
niente in cambio di suonare fino alla fine (come una bottiglia di whisky e una
cena). In quel senso, appartiene ad un vasto gruppo di artisti libanesi che allo
stesso modo si sostenevano nella seconda metà del XX secolo (sino alla guerra
civile libanese, 1975-1990).
Matar Muhammad contrasse la poliomelite e fu conseguentemente affetto da una
paralisi parziale che gli impedì di suonare il suo strumento nei suoi ultimi
anni. Morì nel 1995. La sua storia è quella di un solista eccezionale ed
improvvisatore immaginifico che tuttavia fu estremamente trascurato. [...]
Fondazione Serughetti
Centro Studi e Documentazione LA PORTA
Conoscere, ascoltare, gustare una serata tzigana per ricordare Beppe Bailo
Domenica 17 maggio
presso lo Spazio Polaresco (Longuelo)
ore 18.00 Accoglienza
ore 18.15 Proiezione di "Porrajmos"
Un documentario dell'Opera Nomadi sulle persecuzioni dei Nomadi da parte di
nazisti, fascisti, ustascia e sui drammi attuali. Tratto da "A forza di
essere vento - Lo sterminio nazista degli Zingari" Editrice A
ore 19.00 "Abitare la città con i Rom e con i Sinti: quali politiche
possibili?"
Intervengono:
Maurizio Pagani - presidente Opera Nomadi Milano
Giorgio Bezzecchi - presidente "Romano Drom"
Alfredo Alietti - sociologo Università di Ferrara
ore 20.30 Buffet Rom
a seguire, musica balcanica rom del gruppo Muzikanti di Balval
Jovica Jovic - fisarmonica
Marta Pistocchi - violino
La Repubblica Ceca prenderà parte al Concorso Canoro Eurovisione 2009, che si
terrà a Mosca, dal 12 al 16 maggio 2009.
I
Gipsy.cz, che in precedenza aveva preso parte alle finali nazionali ceche
sia nel 2007 che nel 2008, sono stati scelti dalla Česká televize (ČT) per
rappresentare il paese a Mosca.
"Aven Romale" (Venite Zingari), è la canzone [...] che verrà presentata [testo
e video]
Uno dei più grandi talenti apparsi nella Repubblica Ceca durante gli
ultimi decenni fa l'impressione di una rivelazione. Il rapper Radosvav "Zingaro"
Banga si è unito ad un elite di una squadra zigana guidata dal violinista
Vojta Lavička, e - con la nonchalance ed l'eleganza dei leggendari
direttori d'orchestra zingari -mixa un esplosivo medley di rap, musica zingara,
etno, funky e pop, che - a parte una necessaria porzione di sana aggressività -
non manca di humour, un distaccato punto di vista, ed ironia.
Disclaimer - agg. 17/8/04 Potete
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