Un progetto "sponsorizzato" da
UPRE ROMA è una scuola di teatro. Il testo che segue è di Dijana Pavlovic
UPRE ROMA, in italiano ALZATEVI ROM, come dice il nome stesso, è un occasione
per i Rom e per i Sinti di alzare la testa raccontando se stessi, la propria
cultura e la propria realtà senza tabù, i propri valori e i disagi di un
inserimento sociale mancato, ma anche le proprie chiusure e la propria divisione
in due, tra il loro mondo di esclusione e il mondo dei gage, al quale
partecipano soltanto attraverso la televisione, e molto spesso attraverso il
peggio che la televisione può offrire alla società. Per questo la modalità
scelta è proprio quella teatrale, che assomiglia al luccichio e al meccanismo
delle trasmissioni televisive e avvicina il sogno dei giovani, non solo rom,
di essere protagonisti di "Amici" di Maria De Filippi, ma allo stesso tempo non
propone quel mondo, ma un mondo sincero di sentimenti veri e profondi, ed è una
vera occasione di espressione artistica. Quella espressione artistica che è
necessaria per poter dialogare tra culture diverse, conoscersi non solo
attraverso dati, cronaca nera e luoghi comuni, ma scambiare una parte della
propria esperienza e della propria anima – capirsi. Il teatro può diventare la
messa in scena dei propri vissuti, all'interno di un gruppo, con il supporto di
alcuni principi di presenza scenica derivati dall'arte dell'attore e rendere
armonico il rapporto tra corpo, voce, mente nella relazione con l'altro, gli
altri, sé stesso e la propria creatività interpretativa.
A tutto questo si aggiunge un valore simbolico: quello di ritornare alle proprie
origini e la cultura dello spettacolo viaggiante, dei circhi e di arte di
strada, per poi fare uno salto di qualità e trasformarlo in un potente mezzo di
comunicazione.
Oltre che promuovere la cultura rom, con questo progetto si vuole realizzare uno
strumento di comunicazione e di dialogo, dare uno spazio e la possibilità di
esprimersi ai giovani rom, e infine riuscire a creare una compagnia teatrale con
vita autonoma in grado di offrire anche i mezzi di sostegno per chi vi
partecipa. Per questo sono previste paghe e rimborsi spese per i frequentatori
del corso, come motivazione per arrivare alla fine del progetto e per legare una
passione a una prospettiva di una possibile vita professionale.
Il progetto consiste in tre parti:
* la selezione di adolescenti e giovani a partire da 14 anni attraverso un
provino davanti a una commissione, tenendo presenti quattro discipline: canto,
ballo, musica e recitazione. Si intende selezionare al massimo otto persone tra
ballerini, cantanti, musicisti e attori.
* il corso di recitazione, canto, ballo e musica. Si prevede una durata di 40
ore distribuite in un mese, nelle quali i frequentatori del corso insieme agli
esperti di teatroterapia (Alessandro Pecini) insegnanti professionisti della
Scuola Civica Paolo Grassi (Tatiana Olear e Ambra D'Amico) affronteranno con il
metodo dell'improvvisazione teatrale le proprie esperienze di vita e i temi
fondamentali della propria cultura. Per gli allievi musicisti sono previsti
interventi di musicisti rom (come Jovica Jovic) e non rom (come Maurizio Dehò),
finalizzati all'arrangiamento della musica tradizionale e/o alla composizione di
nuovi brani e testi che successivamente verranno usati nello spettacolo. Per i
ballerini è previsto l'intervento di coreografi.
* preparazione e prove per uno spettacolo teatrale e il debutto. Un periodo di
20 giornate lavorative nelle quale si mette insieme il lavoro svolto nella fase
precedente con la regia di Dijana Pavlovic.
Costi del progetto:
I fase: non ha costi
II fase:
Rimborso spese viaggi allievi: € 800 (€100 a attore)
Paghe allievi: € 800 (€100 a attore)
Insegnanti gettone presenza: € 2.000 (40 ore di insegnamento)
Eventuale affitto spazio: € 2.000
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€ 5.600
III fase:
Paghe attori spettacolo: € 2.400 (€300 a attore)
Costi regia e assistente regia: € 4.000
Scenografia, costumi, luci, tecnico luci: € 6.000
Spazio prove (teatro): € 3.000
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€ 15.400