Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 16/02/2006 @ 12:59:37, in blog, visitato 1949 volte)
Ci vorrà del tempo perchè Fatima possa tornare a sorridere come prima dopo che il fuoco ha devastato il suo corpicino, ma sta già un pò meglio. Purtroppo le condizioni abitative sono tali da mettere a rischio il processo di guarigione: le ferite possono facilmente infettarsi e Fatima potrebbe trovarsi di nuovo in pericolo di vita....
ASPETTANDO FATIMA !!!! 09-02-2006 - 19:07 I bambini dell'asilo aspettano Fatima per giocare ed imparare insieme; tutti noi l'aspettiamo e sognamo per lei un nuovo futuro, in cui non sia più costretta a cercare il cibo fra i rifiuti, in cui possa andare a scuola, imparare, trovare un lavoro dignitoso...
Con un piccolo aiuto si potrebbe fare molto ! Contattaci !!!!!
LA "CASA" DI FATIMA (esterno) 15-02-2006 - 08:24 Ieri pomeriggio abbiamo parlato con la mamma di Fatima, per chiederle oltre al letto e alla stufa di che cosa ha bisogno in casa...manca praticamente tutto, non c'è un tavolo, nè stoviglie, pentole, praticamente vuota; non c'è nemmeno un vero tetto, l'umidità filtra dappertutto; non c'è pavimento, la terra è sommariamente coperta da un vecchio tappeto e da stracci e vecchie coperte, e li dormono genitori e bambini (continua)
Abbiamo misurato la baracca per vedere come poterla arredare, come renderla più accogliente ed igienica...nei prossimi giorni cominceremo i "lavori"; Fatima ci chiama "angeli", ma noi siamo solo intermediari che donano un pò del loro tempo. I veri "angeli" sono tutte le persone che rendono possibilie il nostro lavoro attraverso le donazioni. CONTINUATE A SUPPORTARCI !!!!!
Di Fabrizio (del 17/02/2006 @ 02:29:33, in media, visitato 2042 volte)
Un amico mi segnala:
Sportello per avviamento al lavoro di
Rom, Sinti e Camminanti - Uno sportello da aprire in ogni città
d’Italia perché l’integrazione passa prima di
tutto dal lavoro. Lo “sportello di segretariato sociale per
l’avviamento al lavoro delle comunità Rom, Sinti e
Camminanti” è stato aperto a febbraio 2005 da parte del
comune di Roma ed affidato in gestione all’Opera Nomadi. Uno
sportello per potenziare e sviluppare opportunità di
avviamento al lavoro, contribuire a ...
continua su Romano
lil
Avevo già letto l'articolo. Ma non riesco a
trovare la notizia. Lo sportello è stato aperto un anno fa.
Probabilmente è stato poi inaugurato ad aprile (leggere 1
e 2).
Mi aspettavo il bilancio di un anno di attività, anche se so
che i risultati non si ottengono dall'oggi al domani. Invece leggendo
l'articolo trovo (purtroppo) l'ennesimo ragionamento su quali siano
le difficoltà per Rom, Sinti e Camminanti nel lavoro. Che
l'analisi sia giusta o sbagliata, ha il sapore di qualcosa già
sentito o che sarebbe stato giusto scrivere l'anno scorso. Così
è svilire di un anno di attività dello sportello.
Ritengo che sia un problema di informazione
malgestita. Non avrei citato il lancio di sopra, se qualche minuto
prima non avessi letto questo articolo del Giornale,
che dalla parte avversa ripete lo stesso errore. Per par-condicio, vi
invito a leggere anche quello:
«A borseggiare
mandiamo i più piccoli così, se li prendono, li
rilasciano subito» - di Rita Smordoni - Quando tornano da
una giornata passata a borseggiare, i piccoli rom dicono: «Siamo
andati a lavorare». Dovrebbero andare a scuola. Ma l'evasione
scolastica nei campi nomadi, secondo le stime in possesso del Sulpm,
è pari all'88 per cento. «Leggermente più bassa
fra le etnie di origine italiana - ...
Se leggete l'articolo, troverete che la notizia non
c'è. E' un articolo fotocopia come quello sulle code a
ferragosto o sulla neve a gennaio. Manca qualsiasi dato, anche solo
per capire se questi furti (che ci sono sempre stati, inutile
nasconderlo) sono in aumento o in diminuzione. Probabilmente,
rimangono stabili. Però, secondo fonti delle stesso
quotidiano, sono aumentate le presenze di Rom stranieri; quindi per
assurdo dovrei leggere l'articolo come un segnale incoraggiante.
Subito, in uno slancio di rutellismo,
l'articolo spara un 88% di evasione scolastica. Qui sarei più
critico: mi risulta, potrei sbagliarmi, che almeno tra i Rom di
origine italiana l'assenteismo scolastico viaggi tra il 30 e lo zero
%. Altro che “leggermente inferiore”. Alla stessa
maniera, mi viene istintivo pensare che l'88% sia una cifra per forza
esagerata.
Nota: Rutellismo sta ad indicare la teoria
(sposata in pieno dal Giornale) che i bambini non vadano a
scuola, solo perché i genitori li mandino a rubare; altre
cause non vengono citate. Chi legge Mahalla o Sucar Drom
o Romano Lil, troverà notizie dove invece la mancata
frequenza o l'abbandono scolastico discendono dagli sgomberi
piuttosto che dall'abbandono, se non dall'aperto boicottaggio, che
tanti comuni, a volte anche quello di Roma, applicano nei confronti
dei Rom stranieri (qualche volta anche nei confronti di quelli
italiani).
Posso concedere che le due “scuole di
pensiero” abbiano la medesima dignità. Ma quando queste
notizie sono malgestite, ecco il rischio di diventare
autoreferenziali, e di ripetere a se stessi i medesimi discorsi. Con
qualche dubbio, sull'onestà di chi scrive. Ad esempio, sempre
il Giornale, quando termina col solito attacco al comune di Roma, per
una situazione che si ripete (stabile?) da chissà quante
generazioni. O, par condicio! rispolverando la notizia dello
sportello del lavoro, perché è stato voluto dal comune
di ... (indovinate un po'?)
Di Fabrizio (del 17/02/2006 @ 08:23:45, in Europa, visitato 2549 volte)
Di un interessante articolo tradotto in italiano da Osservatorio sui Balcani, riporto questo spunto:
La popolazione della Croazia è in calo. Per contrastare questa tendenza demografi e politici propongono di favorire un’immigrazione di giovani dai Paesi dell’est, tra cui la Serbia, per ripopolare le regioni carsiche del centro. Ma dieci anni fa proprio i serbi venivano scacciati dalle stesse regioni...
“Stimolare l’immigrazione è ‘meno caro’ che stimolare la natalità, ma si tratta di una soluzione solo a breve termine.
Per leggere tutto l'articolo
Invece in Bulgaria, sempre da Osservatorio sui Balcani, ricorrono le stesse paure che tre anni fa agitavano la Slovacchia:Una piccola nazione zigana?Spesso, ai commenti angosciati sulla scomparsa dei bulgari, si sovrappongono i gridi d'allarme sull'avanzata numerica di turchi e rom. "Entro la metà del secolo", scrive Anton Ivanov sulla rivista "Geopolitica" "la comunità rom raggiungerà probabilmente il 30% della popolazione. Essendo una comunità che storicamente sopravvive offrendo servizi alla componente maggioritaria, questa sproporzione comporterà difficoltà sia ai bulgari che agli stessi rom". Il pericolo è quello di diventare una "piccola nazione zigana", marginale e lontana dagli standard europei. " In molti centri la minoranza rom è già divenuta maggioranza", afferma ancora Mirchev, " e al posto di quartieri rom, nascono villaggi rom. Chiunque viaggi per la Bulgaria può rendersene conto facilmente". Da alcune formazioni politiche, come i nazionalisti di Ataka, viene agitato lo spettro del Kosovo, come esempio di una "guerra demografica" che porta alla scomparsa di chi viene sopraffatto numericamente. Questi allarmi, secondo il professor Atanas Atanasov, principale autore della "Strategia per lo sviluppo demografico della Bulgaria 2006-2020" pubblicata a inizio anno, sono però per lo meno eccessivi, specie nel breve-medio periodo. Se è vero che i rom e i turchi fanno più figli dei bulgari, sostiene Atanasov, queste minoranze partono da una base numerica molto più piccola. Oggi, ogni cento nati in Bulgaria, il 74% sono piccoli bulgari, e la natalità è in diminuzione anche tra le comunità di minoranza. C'è, infine, chi sostiene che Parvanov sia stato spinto a prendere l'iniziativa più per motivi elettorali che strategici. Dopo essersi assicurato il voto della minoranza turca alle prossime presidenziali, grazie all'appoggio al governo tripartito di cui uno dei cardini è il Movimento per le Libertà e i Diritti, Parvanov avrebbe deciso passare all'attacco sui temi "nazionali", per sottrarre voti proprio al leader di Ataka Volen Siderov, che fino ad oggi è l'unico ad aver accettato formalmente la sfida alla carica presidenziale.
Di Daniele (del 17/02/2006 @ 09:50:19, in casa, visitato 1691 volte)
Urbanisti contro proposte zigane. Rifiutato un piano per istituire un sito permanente di viaggiatori zigani ad Aberdeen.La controversa proposta riguarda cinque accampamenti nell'ex terreno agricolo nell'area di Dyce. Tuttavia, gli urbanisti del consiglio comunale di Aberdeen sono contro lo spostamento e un azione di imposizione potrebbe essere presa per fermare ogni sviluppo non autorizzato .I progetti saranno esaminati in un incontro della commissione di progettazione del consiglio la prossima settimana. Il sito è in Pitmedden Road e in un rapporto alla commissione il capo della progettazione e infrastrutture, dottoressa Margater Bochel, ha detto che il terreno era stato recentemente destinato a fini agricoli. Ha dichiarato la dottoressa: "Tuttavia, durante le scorse settimane, ci sono stati sviluppi non autorizzati". Sicurezza pubblica "La superficie del terreno è stata scavata e si è capito che nel sito sono state sistemate delle fosse biologiche. "C'erano due grandi case mobili, 11 roulotte e diverse macchine e pick-up commerciali parcheggiati nel sito. "Tuttavia il sito dava l'impressione di essere ben organizzato ed era generalmente pulito". Il consiglio della comunità West Don ha obiettato che tutto ciò rappresenta un uso inappropriato del terreno e tra le altre obiezioni hanno incluso la paura di una "brutta confusione". La dottoressa Bochel ha detto che la trasformazione non è conforme alla politica della cintura verde e ha raccomandato la bocciatura. Ha detto: "Si raccomanda anche di iniziare azioni appropriate di imposizione per garantire la cessazione dell'uso non autorizzato, la rimozione di tutte le roulotte, case mobili ed altre strutture." L'omissione di misure di coercizione appropriate in questo caso porterà all'erosione del terreno, e confidenzialmente, della politica della cintura verde." I progetti saranno considerati il 16 febbraio.
Un gruppo rappresentativo dei Rom e dei Sinti tedeschi martedì scorso si è espresso contro le dichiarazioni del Presidente dell'Iran Mahmoud Ahmadinejad, che descrivono l'Olocausto nazista come un "mito". Dei circa 1 milione di Zingari che vivevano in Europa al tempo della II guerra mondiale, gli storici stimano che i nazisti e i loro alleati ne uccisero tra il 25 e il 50%, in aggiunta ai 6 milioni di vittime ebraiche dell'Olocausto. Romani Rose, a capo del Concilio Centrale dei Rom e dei Sinti Tedeschi, ha inviato una lettera all'ambasciatore iraniano, dove scrive "il governo di Teheran deve rispettare questi ftti storici se vuole essere parte della comunità internazionale" Rose ha poi espresso solidarietà alla comunità ebraica ed israelita in Germania, e in altro punto della lettera all'ambasciatore eyed Shamseddin Kharegani condanna il presidente iraniano per "continuata propaganda di odio". La lettera del Consiglio Centrale dei Rom e dei Sinti Tedeschi non intende rivolgersi al solo Ahmadinejad, ma anche contro le "la tolleranza dimostrata dal governo iraniano tramite bandiere e cartelli che diceno che -l'Olocausto è una menzogna-"
By ASSOCIATED PRESS BERLIN
Di Fabrizio (del 18/02/2006 @ 00:18:17, in media, visitato 1908 volte)
Leggo (anche) su RuotaAppelli Solidarietà con Farid Adly e Mariangela Gallo Fonte: Il Dialogo - http://www.ildialogo.org 14 febbraio 2006
L'amico carissimo Farid Adly, autorevole giornalista (apprezzato collaboratore del "Corriere della sera", "Il manifesto", Radio popolare di Milano, ed altre notissime testate) e prestigioso militante per i diritti umani, é direttore dell'agenzia-stampa "Anbamed. Notizie dal Mediterraneo" e presidente dell'associazione culturale Mediterraneo; vive e lavora ad Acquedolci, in provincia di Messina, dove svolge il suo lavoro di inchiesta, documentazione e denuncia, con particolare riferimento alla difesa dell'ambiente, della legalità, dei diritti di tutti. Mariangela Gallo, docente nelle scuole medie superiori, operatrice culturale, regista teatrale di spettacoli di impegno civile, é impegnata nel volontariato, contro la mafia, per i diritti umani, nell'educazione alla pace e alla solidarietà. Alcuni giorni fa ignoti criminali sono penetrati nella casa di Farid Adly e Mariangela Gallo: hanno sfondato la porta, trafugato piccoli elettrodomestici, ed hanno collocato ben visibili su un mobile nell'ingresso della casa due pallottole: inequivocabile minaccia di morte. ...) Già un anno fa Farid Adly fu oggetto di una minaccia di morte.
A Farid e a Mariangela vogliamo esprimere ancora una volta la nostra solidarietà, la nostra gratitudine, la nostra stima e il nostro affetto.
A tutte le lettrici e a tutti i lettori di questo sito chiediamo ancora una volta di far sentire la propria vicinanza a Farid e Mariangela. Una dichiarazione, un gesto di solidarietà, per piccola cosa che sia, é un atto che in questi momenti conta, é un atto necessario: invitiamo caldamente tutte e tutti a far sentire a Farid e Mariangela che siamo con loro, che non sono soli, che c'è un'Italia che non è complice dei poteri criminali.
Note:
Per contattare Farid Adly e Mariangela Gallo: e-mail: anbamed@katamail.com Grazie a Tutte/i Martedì, 14 febbraio 2006
Di Fabrizio (del 18/02/2006 @ 09:18:17, in Europa, visitato 2069 volte)
BUCAREST - (Rompres reports) L'Ispettorato Distrettuale della
Polizia (IPJ) di Giurgiu ha selezionato ed assunto la prima
poliziotta di etnia rom. Ha ottenuto una valutazione complessiva di
8.80 al concorso dello scorso dicembre. La comunicazione è
arrivata il 2 febbraio da Daniela Gheta, dell'ufficio pubbliche
relazioni IPJ.
Elena Daniela Bogatu, questo il nome della neo assunta (24 anni),
presterà servizio nella città di Bolintin-Vale, presso
la polizia rurale, dipartimento sicurezza.
La giovane si è laureata in legge all'Università di
Bucarest e ha solide conoscenze anche in informatica e lingue
straniere.
IPJ di Ilfov in precedenza aveva assunto anche tre poliziotti
maschi di etnia rom. Tutti cittadini rumeni.
Rif: Ungheria
TIRGU MURES – Il tribunale di Ludus nella Romania
Occidentale ha rimandato al 7 marzo i lavori sul pogrom di Hadareni.
La ragione è data dalla decisione assunta sul caso dalla
Corte Europea dei Diritti Umani il 12 luglio 2005, che non è
mai stata tradotta in rumeno e quindi non è stata pubblicata
sulla Gazzetta Ufficiale, nell'attesa che la decisione venga siglata
dal Ministro per gli Affari Esteri. In base al ricorso di Strasburgo
lo stato rumeno era stato condannato al pagamento di 238.000 euro a
sette superstiti di Hadareni.
[...]
Il documento della Corte Europea prevedeva la cessazione del
processo tra i superstiti del pogrom e lo stato rumeno. All'epoca, 15
tra i 22 Rom della parte lesa, avevano ritirato le accuse in cambio
di un risarcimento che variava tra gli 11.000 e i 28.000 euro.
Rif: Hadareni
Fonte Romanian_Roma
Di Fabrizio (del 18/02/2006 @ 10:58:57, in media, visitato 1771 volte)
Stamattina si è presentato zio Kalderosh tutto agitato. Sembra che il nipote ministro ne abbia combinata un'altra. Sarà, che ormai non ci facciamo più caso, io non ne sapevo niente. Ho acceso il computer, e visto che lo zio è un patito dell'obbiettività (e del Valpolicella) ha insistito per leggere solo quello che scriveva... Alle ore 11.00 di oggi, questa era l'home page:
- L’inno dei sudtirolesi
- «ROSSO COME UN PEPERONE: GUARDANDOMI, PRODI TACEVA...»
- IL PAESE NORMALE DEL PROFESSORE
- Pattini d’oro zecchino
- di Malaparte ...
- LA RIFORMA BIAGI NELLE MANI DEI COMUNISTI
Questo in primo piano:
- Berlusconi: «Resto per vigilare sulla libertà»
- I pm chiudono l’indagine in tempo per le elezioni
- Resa dei conti a Ceppaloni
- Il pedofilo torna a chiedere la “castrazione” per non violentare ancora
- Vladimir Luxuria, il trans che piace a tutti (anche a Gasparri)
- Kamikaze non è reato: sentenza choc
- Dalla certezza del diritto alla filosofia del “rovescio”
- E’ incredibile ma purtroppo è vero
Politica:
- «Vogliono annientarci: a Crema incendiato il camper elettorale»
- Ora l’Islam italiano tifa Ahmadinejad
- Colle Valdelsa, occultate le vignette-shock
- No global violenti? Colpa di Borghezio
- Niente bavaglio a chi insulta il Papa
- «Rosso come un peperone, guardandomi, Prodi taceva...»
- «Han mangiato tutti, tranne Lega e Rifondazione»
- Falsa partenza per il Forum no Tav
- Vi spiego perché è una battaglia di libertà
- Partite gratis, le tv chiedono aiuto al ministero degli Esteri
- Sui cieli di Torino anche due elicotteri dell’esercito
Esteri:
- Pace in Euskadi, si moltiplica l’ottimismo
- «Anche in Italia è urgente il federalismo fiscale»
- Pechino val bene un po’ di censura
- Approvata la Bolkestein, ma senza idraulico polacco
- La svolta di Parigi: l’Iran vuole la bomba nucleare
- Hamas indica il premier
- Caricature di Maometto: Pakistan e Iran non si placano
- Guantanamo non è una vignetta L’Onu chiede a Bush di chiuderlo
(e poi non dite che non li tratto bene!) Qualcuno, glielo dice allo zio che non si sono dimenticati del ministro? PS: Fatemi un favore, allle prossime elezioni rimandiamolo a casa, che qui non si vive più! (zio Kalderosh quando non è agitato)
Di Fabrizio (del 18/02/2006 @ 13:48:47, in sport, visitato 2114 volte)
Settimana scorsa mi hanno scritto gli amici di Nuova MultiEtnica, quest'anno li aspetta il torneo mondiale in Sudafrica. Ecco uno stralcio del loro progetto:
- Chi è la A.S.C.Nuova MultiEtnica (ONLUS)
L’associazione sportiva e culturale Nuova MultiEtnica Onlus ha come fine la tutela dei diritti delle minoranze e degli emarginati, attraverso l'educazione allo sport e alla convivenza pacifica. Costituitasi nel 2001 per difendere i diritti degli abitanti del campo Rom di via Barzaghi a Milano, l’associazione è ormai una realtà consolidata in grado di coinvolgere nelle sue iniziative numerose comunità di immigrati: argentini, brasiliani, rom, rumeni, polacchi, dominicani, peruviani, senegalesi, egiziani, salvadoregni... La sua attività si articola in tre direzioni: l'attivismo sociale volto alla tutela e all'estensione dei diritti degli immigrati (mediazione con la questura, appoggio nelle pratiche burocratiche...); l'attività sportiva con l'organizzazione di squadre di calcio, calcetto e basket, formate da immigrati di diverse etnie, e l'organizzazione di manifestazioni sportive che promuovano integrazione e visibilità; l'organizzazione di eventi e iniziative che uniscano le comunità straniere (feste, concerti, iniziative culturali, mercatini e fiere multietniche).
La A.S.C.Nuova MultiEtnica è una Onlus, registrata come associazione non lucrativa presso il registro della Regione Lombardia. Si cita per questo il primo punto dell’articolo 3 dello statuto associativo: “L’associazione sportiva dilettantistica è un centro permanente di vita associativa a carattere volontario e democratico la cui attività è espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo, con particolare riguardo al reinserimento sociale di soggetti deboli o svantaggiati quali emigranti, disabili, tossicodipendenti, persone in difficoltà temporanea o permanente, portatori di handicap, minori, soggetti a rischio di esclusione sociale(...) al fine di favorire l’integrazione delle persone senza distinzione di razza, religione, sesso, ceto sociale e cultura”.
Campioni del mondo 2004 e 2005
Nel 2003 il giornale di strada “Terre di mezzo” invita la A.S.C.Nuova MultiEtnica a rappresentare l’Italia alla prima edizione della Homeless World Cup; la squadra si classifica al 5° posto con la vittoria del titolo di capocannoniere. Nella seconda edizione arriva il primo titolo di Campioni del mondo!
A seguito del successo riportato l’allenatore Bogdan Kwappik è premiato nel mese di novembre a Bagno di Romagna Terme come personaggio dello sport dell’anno 2004 nell’ambito della manifestazione “Campione nello Sport, Campione nella Vita”.
Nel 2005 a Edinburgo la squadra italiana conferma la propria forza in campo vincendo nuovamente il titolo mondiale.
L’Italia è due volte campione del mondo!
- La “Homeless WorldCup” e lo street soccer
Ogni anno l’INSP - International Network of Streets Papers (il network Internazionale dei Giornali di strada) organizza un campionato mondiale di street soccer riservato ai senzatetto e agli emarginati, con il patrocinio dell’ONU, U.E.F.A, alcune municipalità e istituzioni, ed il supporto di società calcistiche come Manchester United e Real Madrid.
Dietro a un grande evento sportivo e mediatico l’obiettivo della Homeless World Cup è dare una possibilità alle persone più svantaggiate di partecipare come protagonisti ad una manifestazione in cui lo sport è strumento di riscatto e integrazione.
La manifestazione serve inoltre ad accendere i riflettori sulle problematiche legate alla povertà, al disagio sociale e all’emarginazione che coinvolgono l’intero pianeta.
Lo street soccer è una sorta di calcetto velocissimo, in cui due squadre composte da 4 giocatori ciascuna si sfidano in due tempi da 7 minuti, con cambi volanti e una media di 10 gol a partita. Il campo, che misura 20 metri per 14, è recintato e non esiste fallo laterale con la palla sempre in gioco.
A Edimburgo, dal 20 al 25 luglio 2005, sono state circa 30 le nazionali che hanno tentato di soffiare il titolo agli Azzurri. Le squadre, rappresentative dei cinque continenti (tra cui Polonia, Austria, Sudafrica, Camerun, Namibia, Brasile, Giappone, Francia e Germania, Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Olanda, Spagna, Ucraina, Argentina, Russia, Svezia), si sono sfidate in otto giorni di torneo con eliminatorie da 4 squadre; nell’ultima giornata le prime due classificate di ogni girone hanno giocato in partite ad eliminazione diretta a partire dagli ottavi di finale.
Alla fine del torneo tutte le squadre sono state premiate.
- Finalità e Obiettivi della partecipazione a Città del Capo
La rappresentativa italiana della A.S.C.Nuova MultiEtnica, due volte campione del mondo, è ufficialmente invitata a partecipare alla quarta edizione del torneo nel mese di Settembre 2006. Con la vittoria della coppa del mondo hanno vinto, nelle parole del Presidente dell’associazione “tutti gli emigrati, tutti coloro che in Italia e nel mondo sono ancora senza casa, senza lavoro e senza permesso di soggiorno”.
I componenti della A.S.C.Nuova MultiEtnica sono infatti stranieri immigrati nel nostro Paese in cerca di fortuna: sono polacchi, argentini, brasiliani, rom, rumeni, croati, ucraini, albanesi, dominicani, peruviani, nigeriani, ecuadoregni, mauriziani...
La partecipazione al Mondiale di Città del Capo, quale che sia il risultato, è per l’associazione un momento di grande visibilità per potere successivamente portare avanti le iniziative rivolte all’integrazione delle comunità straniere in Italia.
Per contatti:
Di Fabrizio (del 19/02/2006 @ 03:25:48, in blog, visitato 1669 volte)
Ho ritrovato un appello del 18 dicembre su Nordic_Roma. Sì, proprio le vignette danesi... scusate la somma ignoranza, ma non capisco il motto bestiale di rabbia che esplode a febbraio. Eppure, le vignette sono del settembre scorso e quella lettera era di una civiltà estrema. Perché si è perso il tempo allora e come mai la crisi è esplosa in tutta la sua violenza nell'arco di una settimana? Bastano 5 minuti di televisione per provocare 11 morti, ma credo che tutti sappiano sbottonarsi una camicia da soli, facendo meno danni. Insana nostalgia di censura, la mia? Forse, ma vorrei vederlo un ministro espropriato della TV e dei giornali, a comunicare via blog. Due ultime cose dedicate al diritto di satira nel continente di Voltaire, QUI.
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