Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 11/05/2009 @ 09:22:43, in Regole, visitato 1680 volte)
Da
La
voix des Rroms (articolo precedente
QUI)
Giovedì scorso 7 maggio 2009, la 17^ correttiva del Tribunale di Grande
Istanza di Parigi ha reso nota la sua decisione riguardo la trasmissione
"Delinquenza: la via dei Rom". Yves-Marie Laulan, intervenuto nella
trasmissione, come pure Marc Tessier, ex proprietario di France Télévisions,
sono stati condannati a pagare ammenda oltre ai danni e agli interessi. Le
associazioni rrom, che avevano iniziato la procedura con un semplice reclamo al
procuratore della Repubblica, si dicono soddisfatte a metà per la decisione.
Di certo non ci sono precedenti giudiziari: France Télévisions condannata per
incitamento all'odio razziale, ed inoltre, grazie all'iniziativa di una serie di
associazioni rrom che hanno avuto fiducia nella giustizia.
Ma, occorre incitare al genocidio per essere condannati? Perché i propositi
di Yves-Marie Laulan, il solo intervenuto alla trasmissione ad essere stato
condannato, più che un incitamento all'odio, corrispondono ad un incitamento al
genocidio. Laulan aveva infatti affermato tra l'altro che "per agire bene",
occorreva "sottrarre questi bambini" alle loro famiglie.
Inoltre, il fatto di parlare di "criminalità organizzata su base di clan o
etnica", di "Dalton" che "sparano a tutto ciò che si muove",
dire che "quella gente là è spaventosamente pericolosa" (Xavier Raufer) non è
stato giudicato come incitamento all'odio razziale. Niente di più che stampare
sullo schermo "Delinquenza: la via dei Rom" e sistematicamente riportare la
discussione verso le reti mafiosi ed il pericolo dei Rrom, come ha fatto Yves
Calvi.
Le associazioni rrom ritengono che si tratti di un primo segnale positivo per
fare muro all'antiziganismo nei media, ma restano determinate a proseguire nelle
loro azioni, compreso con la giustizia.
E' stato dedicato un
sito internet
alla trasmissione "Delinquenza: la via dei Rom", sul quale sarà pubblicata tra
l'altro la decisione integrale del tribunale, quando sarà in nostro possesso.
Ricevo da Marco Brazzoduro
Il 13 maggio (mercoledì) alle ore 17.30 nella sala Don Luigi Di Liegro
Palazzo Valentini (Via Quattro Novembre, 119/A - Roma) MONI OVADIA
presenta il libro "Speranza"
L'autore, Antun Blažević, in arte Tonizingaro, è nato nel 1961 a
Sremska Mitrovica nella ex-Jugoslavia. Vive in Italia dal 1981, dove lavora,
come mediatore culturale Rom, nelle scuole della capitale e
presso l’Associazione Arci Solidarietà. Appassionato di teatro e di musica,
cerca di svegliare le anime perdute, parlando, nei suoi spettacoli, dei
diritti e dei doveri del popolo Rom.
Tristezza ironica, gioia di vivere, speranza: sono i fili conduttori che
accompagneranno il lettore in questo viaggio. Racconti e poesie si alternano
con vivace ritmicità e sono lì a testimoniare la quotidianità di questo
popolo, i Rom, che può insegnare ciò che nel nostro mondo si è dimenticato:
la verità semplice di chi non ha niente, la cui unica ricchezza sono le
proprie tradizioni e la propria cultura. (Editrice UNI Service)
Hanno aderito: Massimiliano Smeriglio Assessore alle Politiche del
Lavoro e Formazione); Gianluca Peciola Consigliere provinciale), Claudio
Cecchini (Assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia ) Paolo Ciani
(Comunità San.Egidio), Marco Brazzoduro Professore della Sapienza) , Nazzareno
Guarnieri Presidente della federazione Rom e Sinti), Graziano Halilovic
Presidente della associazione Roma Onlus), Ulderico Daniele ( Il Tetto), Claudio
Graziano e Roberto Ermanni (Arci Roma), Anna Maria Rivera .(antropologa)
Sono stati invitati i rappresentanti delle istituzioni comunali, provinciali e
regionali
Moderatore: Valerio Tursi
La presentazione sarà accompagnata dalle musiche del gruppo Gipsy Balkan
Antun Blazevic
mediatore culturale Rom
tel:3201748101
http://theatrerom.blogspot.com/
Di Fabrizio (del 12/05/2009 @ 09:02:30, in Italia, visitato 1862 volte)
Ricevo da Marco Brazzoduro
Mosaici Comunicazione e il cantiere sociale Decolliamo ORGANIZZANO:
La città sicura è una città che si-CURA
Riflessioni e proposte sulle periferie interculturali
Roma, via Alberini (Colli Aniene) 14-17 maggio 2009
Tra le mura del centro e le corsie del Grande Raccordo Anulare, c’è un deserto.
Un deserto di valori e di relazioni. E’ una città di tutti e di nessuno, una
città di identità che non si incontrano, una città senza parole, insicura.
Il deserto, appunto. Dove l’altro è un nemico, da picchiare o da derubare.
Quartieri in cui si abita ma non si vive. Condomini in cui si ‘ciatta’ con
il mondo ma non si conosce il vicino di casa.
Il deserto genera razzismo. Le aggressioni nei confronti di cittadini immigrati
sono in aumento e spesso purtroppo gli autori rimangono impuniti. Il deserto
genera anche paura. Un quartiere senza relazioni fa paura.
A Colli Aniene, in Quinto Municipio, per quattro giorni si parlerà di questo.
Senza verità in tasca, ma con la necessità di trovare al più presto la CURA.
Partendo dal confronto tra soggetti diversi e dalle potenzialità, dalle piccole
oasi nel deserto. Dai luoghi abbandonati che possono trasformarsi e generare
relazioni sociali, dialogo e convivenza.
PROGRAMMA
Giovedì 14 maggio ore 16.00:
inizio lavori, presentazione del seminario
‘VIVERE LE PERIFERIE, ABITARE LE RELAZIONI’
LA PERIFERIA ROMANA TRA PASSATO PRESENTE E FUTURO
-IL DESERTO OLTRE LE MURA
-moderatore Carlo Moccaldi
A.Medici (vicepres. V Municipio) Dialogo e convivenza nel V municipio,
A. Virgili conflitti e identità
S. Paoluzzi P. Bochicchio “Memoria delle
periferie”
Rappresentante Comunità Rom Nedzib e Dragan “Colli Aniene: Vivere oltre il
cavalcavia”
P. Vitale Comitato popolare per la lotta della casa “La situazione
dell’emergenza abitativa nel V municipio”
F. Manujibeya (Mosaici) Razzismo e xenofobia nelle periferie romane
Osservatorio Razzismo “Casi di violenza in periferia”
Ore 18.00 presentazione mostra fotografica ‘l’Italia Accanto’
-Banco informativo: “Io non ho paura”.
- Cena Sud Americana
Venerdì 15 maggio ore 16,30
OASI E MIRAGGI
-intervengono:
F. Manujebeya l’esperienza delle consulte”
Rappresentante comunità latino americana “L’accoglienza di Roma oggi”
Rappresentante comunità marocchina “L’esperienza della convivenza nell’emergenza
abitativa”
T. Kuzik “Una piccola Kiev a Ponte Mammolo, l’aggregazione della comunità
ucraina attraverso il mercato”
C. Moccaldi l’integrazione nel condominio
- Cena Araba
Sabato 16 maggio ore 16,30
INCONTRI PERIFERICI
PROIEZIONI, MUSICHE E SPETTACOLO
Gruppo percussioni Tor Sapienza Musica balcanica Alessandro menestrello vu’
Cumprà
Proiezione del documentario: “Colli Aniene: Percorsi di periferia”
Domenica 17 maggio ore 16,30
LA CURA DELLA CITTA’ SICURA
LUOGHI, INCONTRI, RELAZIONI
ore 15,30
intervengono:
R. Mastrantonio (VII Municipio)
G. Rocca “Arte e integrazione”
L. Carocci, “progetto Mediazione sociale” Sos Razzismo: “L’integrazione
attraverso le banche del tempo” C. Moccaldi “la convivenza possibile, la cura
attraverso i luoghi di incontro”
A. Virgili “Le “Romano Pijats” laboratorio di dialogo interculturale”
Conclusione: A. Medici (V Municipio) “Punto della situazione e nuove
prospettive. Da dove ripartiamo?”
Cena Rom
Ore 18.00 esposizione dell’artigianato Rom
Ore 20.00 musiche del mondo intorno al fuoco
IL PROGRAMMA AGGIORNATO è DISPONIBILE SUL SITO
http://www.piazzavittorioweb.it/
Per info:----Silvia Paoluzzi 338 4283 726 Carlo Moccaldi 392 9959935
Da Roma_Italia (i link sotto riportati sono in formato .pdf ed in inglese)
Brussels, Budapest, Firenze, New York, 5 Maggio 2009: Col pretesto di condurre un censimento per ragioni umanitarie, l’Italia sta costantemente violando i fondamentali diritti di Rom e Sinti tutelati dalla legislazione Europea. È quanto afferma il contenuto di due lettere inviate ieri alla Commissione Europea da parte di alcuni gruppi per la difesa dei diritti umani. In tali lettere, indirizzate ai Commissari Europei Spidla e Barrot, i gruppi European Roma Rights Centre, osservAzione e l’Open Society Institute richiedono che la Commissione avvii le procedure di infrazione in relazione alla mancata applicazione da parte dell’Italia della Direttiva Europea sull’Uguaglianza Razziale e la Direttiva Europea sulla Protezione dei Dati Personali. Undici mesi dopo l’attuazione da parte del Governo Italiano della propria “Dichiarazione sullo stato d’emergenza riguardante gli insediamenti di comunità nomadi nei territori delle regioni di Campania, Lazio e Lombardia” ed i regolamenti a supporto di essa, il Governo ha concentrato la sua “risposta all’emergenza” nella schedatura coercitiva di Rom e Sinti in numerosi campi, fotografandoli e prendendo loro le impronte digitali, perquisendone le abitazioni senza un ordine del tribunale, in alcuni casi usando le informazioni raccolte per deportare chi non era in grado di dimostrare il proprio diritto a vivere in Italia. Il Governo Italiano sostiene fermamente che non sia stato creato nessun database e che il censimento sia stato condotto nel rispetto di leggi e regolamenti nazionali ed internazionali riguardanti la protezione della privacy. Le organizzazioni firmatarie delle lettere hanno supportato le proprie richieste con un memorandum congiunto, nel quale si delinea nel dettaglio il processo di attuazione del censimento ed il modo in cui esso abbia violato i regolamenti, previsti dalla legislazione europea, tramite minacce, intimidazioni ed altre forme di coercizione, rilevanti mancanze per quanto concerne un’adeguata fornitura delle informazioni e il consenso informato, e la diffusa pratica di fotografare Rom e Sinti. Nel commentare le reali ragioni dietro il censimento, le organizzazioni che hanno firmato le lettere sottolineano l’aumento negli interventi da parte delle Forze dell’Ordine e dei controlli sull’immigrazione, nonché la crescente minaccia di sgomberi forzati per molti Rom e Sinti. Il testo completo del memorandum e delle lettere inviate ai Commissari Spidla e Barrot sono disponibili qui: · Memorandum congiunto alla Commissione concernente le infrazioni dell’Italia · Lettera al Commissario Spidla · Lettera al Commissario Barrot Per ulteriori informazioni, si prega di contattare: Sinan Gokcen, ERRC, sinan.gokcen@errc.org , +36.1.413.2200 Luis Montero, OSI, Luis.Montero@osf-eu.org , +44 7798737516 Piero Colacicchi, osservAzione, pierocolacicchi@tele2.it , +393.408.142.94
Di Fabrizio (del 12/05/2009 @ 09:18:50, in Italia, visitato 1710 volte)
"ROM E SINTI: ESCLUSIONE O INSERIMENTO?"
Rho (Milano), 15 e 16* maggio 2009
Area sosta rom
via Sesia, 21
Moderatore: Beppe Gandolfo, Canale 5
h. 09,00 Saluto delle autorità Regione Lombardia
Presentazione: Jonko Jovanovic, vice presidente nazionale A.I.Z.O.
Mamma, li zingari! Carla Osella, presidente nazionale A.I.Z.O.
Intervento On. Patrizia Toia, eurodeputata
I mezzi di comunicazione di massa rispetto alla comunità romani:
la formazione dell’opinione pubblica Dario Paladini di Terre di Mezzo,
giornalista e redattore di Redazione Sociale
I rom sui media e in rete Dario Picciau, Gruppo EveryOne
Identità, memoria e futuro Anna Rita Calabrò, Università di Pavia
La crisi nelle giovani generazioni Elisa Bertazzo, presidente A.I.Z.O.
Veneto
Quale futuro per la terza generazione? Lia Beltrami Giovanazzi, Assessore
Solidarietà Internazionale e alla Convivenza, Provincia Autonoma di Trento
I Rom: il popolo che non esiste Marcella Delle Donne, direttivo nazionale
A.I.Z.O., docente Università "La Sapienza" Roma
Furto per sopravvivere o delinquenza abituale? Aurelio Barazzetta,
magistrato
Interventi dei rom e sinti Manuel Innocenti, Francesco Karis
h. 13,00 Pranzo
II PARTE
h. 14,30 Ripresa lavori
Testimonianza:
Hanno bruciato viva mia madre: storia dell’ex
Jugoslavia Branko Sulejmanovic
Sgomberi e Marce verso il
nulla Roberto
Malini, Gruppo EveryOne
Quali interventi per costruire canali di comunicazione?
Creazione di strumenti di interazione con le società maggioritarie Claudia Biondi, Caritas Ambrosiana
Le radici e le ali (progetto Dipartimento Politiche giovanili) Mara Francese, Università di Torino
Fuori dal ghetto per una cittadinanza condivisa Maria Luisa Chiarini
e sinti di Casalmaggiore (CR)
Il progetto mondiale dell’International Romani Union Haliti Bajram,
Segretario Generale IRU, Serbia
La mia vita da musicista Jovic Jovica Balval
Iniziative e proposte dell’U.E. Viktoria Mohacsi, eurodeputata in attesa di conferma
Comunicazioni di:
Massimo Mapelli, Casa di Carità,
Valerio Pedroni, Comunita’ Padri Somaschi,
Cooperativa INTRECCI,
Elena Sachsel, NAGA,
Ornella Bergadano membro esecutivo P.D. Lombardia, Delega
Integrazione,
Gruppo Verdi, Consiglio Regione Lombardia
DIBATTITO
Proposte conclusive Carla Osella, presidente nazionale A.I.Z.O. e Consiglio
h. 20,30 Serata di musica gitana
E’ gradita la prenotazione c/o segreteria sede nazionale:
A.I.Z.O. rom e sinti
via Foligno, 2 - 10149 Torino
tel.: 011 - 7496016
fax: 011 - 740171
cell.: 348 - 8257600
e-mail: aizoonlus@yahoo.it
*Il 16 maggio è riservato esclusivamente ai volontari ed operatori dell’A.I.Z.O.
L’A.I.Z.O. rom e sinti è nata nel 1971 con delega di 431 famiglie di sinti. Cardine dell’Associazione è la difesa dei diritti del popolo romani purtroppo
sempre più ai margini della società e oggetto di discriminazioni continue.
L’Associazione cammina quotidianamente accanto a loro nei propri luoghi di
abitazione coinvolgendoli in percorsi di accompagnamento all’inserimento nel
tessuto sociale attraverso programmi di promozione all’inclusione sociale,
valorizzazione della loro cultura, di inserimento scolastico, di avviamento al
lavoro, sviluppa percorsi d’identità volti ad agevolare l’impegno civico che li
coinvolga in una cittadinanza attiva e responsabile. E’ molto attiva nel settore della sensibilizzazione della società
maggioritaria attraverso progetti di formazione, educazione interculturale,
seminari, mostre fotografiche, offrendo ai vari enti sia istituzionali che del
no-profit consulenze con l’obiettivo di migliorare la qualità della loro
vita.
Per arrivare a RHO:
via Treno: da stazione Centrale di Milano prendere Trenino fino a Rho (45’)
da Porta Garibaldi prendere metropolitana fino a stazione di
Rho (20’)
via Auto: dall’autostrada di Torino uscire a Rho
dall’autostrada di Milano uscire a Como – Chiasso e poi c’è l’uscita per Rho
Il sito del Convegno è a 15 minuti di strada dalla stazione di Rho
Di Fabrizio (del 13/05/2009 @ 08:59:35, in Italia, visitato 7156 volte)
Negli ultimi due anni la situazione delle popolazioni Rom/Sinti in Italia è diventata, se mai fosse possibile, ancora più precaria ed incerta. Dal governo alle amministrazioni comunali sino ai mezzi di comunicazione nazionali e locali, si insiste sull'emergenza rom, individuando nella loro presenza uno dei mali da debellare. In realtà questo clima anti-rom funziona da laboratorio sociale di restringimento delle libertà individuali e collettive, arrivando a proporre vere e proprie soluzioni di apartheid differenziato e di criminalizzazione di questa minoranza. L'ASSOCIAZIONISMO Questo clima politico e sociale ha visto la crisi di alcune organizzazioni e l'ascesa di nuovi soggetti. UPRE ROMA intende collaborare col mondo dell'associazionismo, in particolare con chi si occupa di Rom e Sinti, ma per non replicare errori che altri hanno commesso in passato vuole caratterizzarsi come associazione che: 1) Non opera PER i Rom/Sinti, ma CON i Rom/Sinti, rimanendo aperta al contributo di tutta la società civile; 2) Non si fa scudo della situazione emergenziale in cui vivono oggi migliaia di Rom e Sinti, allo scopo di rendere costante la loro situazione di dipendenza, esautorandoli di fatto della loro soggettività e possibilità di migliorare, agendo così da INTERMEDIARI verso i media, le istituzioni, l'opinione pubblica. OLTRE L'EMERGENZA Oggi i Rom, molto più di 10 anni fa, si trovano bloccati nell'accesso alla casa, al lavoro, ai servizi di base. Chiusi nei "campi", istituzionali o improvvisati, corrono il rischio di perdere la loro storia e cultura e di diventare sempre più esclusi senza identità. L'attività di UPRE ROMA, oltre alla doverosa denuncia di questa situazione di ghettizzazione sociale, intende "...promuovere tutti gli ambiti culturali, formativi, informativi e attività sociali, nei quali si può realizzare l’espressione della cultura e delle tradizioni rom e sinte e un impegno civile che favorisca le relazioni interculturali e, in applicazione della Costituzione italiana, l’affermazione dei diritti civili, contro ogni forma di ignoranza, di intolleranza, di violenza, di censura, di ingiustizia, di discriminazione economica, sociale, razziale, di genere per una piena coesione sociale." (dallo statuto associativo)
I PRIMI PASSI Non si tratta di rinchiudersi in un nuovo ghetto costituito dalla propria identità, ma di recuperare le proprie radici e tutti i propri aspetti positivi come popolo per poter interloquire col mondo attorno, aprendosi anche a forme di comunicazione non sperimentate nel passato, offrendo un dialogo con quella parte profonda e radicata nella cultura rom che muove i sentimenti più antichi e nobili dell'animo umano e nella quale ognuno si può riconoscere: la bellezza.
Per questo i nostri primi progetti prevedono: 1) UN LABORATORIO TEATRALE perché il linguaggio teatrale è universale, come la musica (altro patrimonio culturale dei Rom e dei Sinti), e permette soprattutto ai più giovani di esprimersi, superare le proprie paure, comunicare col prossimo. 2) RICONOSCIMENTO DELLA LINGUA ROMANI' attraverso un'iniziativa di legge popolare, e riconoscimento dei Rom e Sinti come minoranza linguistica italiana (vedi legge 482 del 15 dicembre 1999). Questa modalità prevede la raccolta di firme e quindi l'iniziativa e il coinvolgimento dei rom e dei sinti e un'apertura all'intera società con la quale confrontarsi sui diritti della cittadinanza. Su queste iniziative e sulle altre future, contiamo di informarvi in seguito.
Potete contattarci a upre.roma@sivola.net
Di Fabrizio (del 13/05/2009 @ 09:07:56, in Italia, visitato 2426 volte)
Segnalazione di Lia Didero
(Proposta per una assemblea antirazzista unitaria da tenersi il 13 Maggio)
Un anno fa, il 13 maggio del 2008, la città di Napoli è stata teatro di un
orribile pogrom, a colpi di spranghe di ferro e bottiglie molotov, contro le
misere baracche di una inerme comunità di rom che da alcuni anni si era
insediata nei pressi di via Argine a Ponticelli.
Un episodio infame le cui immagini hanno fatto il giro del mondo e che bruciano
ancora nella nostra memoria e coscienza civile, come le fiamme che hanno
distrutto quelle povere abitazioni.
Noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo che il campo su cui si accanì
con particolare ferocia la "folla di cittadini" insisteva su un'area interessata
dal "contratto di quartiere", un affare per decine di milioni di euro.
Una città degna di fare parte dell'Unione Europea non può e non deve
dimenticare, non può essere silente di fronte a ciò che nella nostra storia
collettiva questa vergogna ha rappresentato e tuttora rappresenta.
Un anno fa il pogrom dei campi rom di Ponticelli non è stato un evento isolato,
ha significato l'inizio di una stagione maledetta contro gli immigrati, a Napoli
e nell'hinterland napoletano, che ha visto nel giro di pochi mesi: l'incendio
doloso ed il successivo sgombero dell'edificio occupato dagli immigrati e
rifugiati africani di via Trencia a Pianura, vicenda che ha visto gli immigrati
arrivare ad occupare il Duomo di
Napoli per obbligare il comune ad una soluzione abitativa temporanea che non ha
visto ancora la sua conclusione definitiva; le aggressioni a sfondo razzista nei
confronti della comunità di immigrati di via dell'Avvenire a Pianura, pilotate
da personaggi della destra napoletana e che hanno visto per protagonisti noti
pregiudicati; infine il massacro dei sei immigrati a Castelvolturno, colpevoli
solo di essere di colore, da parte del braccio del clan dei casalesi facente
capo a Setola.
Tutti questi episodi sono apparsi, ed appaiono tuttora, avere come unico filo
conduttore interessi trasversali, immobiliari e speculativi, che affondano le
radici nel malaffare e nella collusione camorristica, da parte di chi ha usato
il paravento del razzismo per nascondere la verità agli occhi di una opinione
pubblica accecata dalle campagne mediatiche che sempre più insistentemente nel
nostro paese agitano il fantasma della xenofobia e dell'intolleranza razziale.
Noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo quello che abbiamo visto e
sentito con le nostre orecchie a Ponticelli, a Pianura ed a Castelvolturno:
immobili confiscati anni fa dal comune che sarebbero rientrati in possesso dei
proprietari ma che non posso essere venduti perché "purtroppo occupati dagli
immigrati", i lavori per il terzo stralcio della L.219 e per il "contratto di
quartiere" di Ponticelli e Pianura sullo sfondo delle "esplosioni" di razzismo,
gli interessi per i lavori di ristrutturazione e la crescita del valore degli
immobili "una volta che gli immigrati sarebbero andati via"; l'illusione del
lavoro, dell'alloggio o della crescita del valore del proprio bene immobiliare
instillata ad arte agli italiani protagonisti di questi episodi di aggressioni
razziste; il sogno che la città di Castelvolturno diventerebbe come "Malibu" se
solo venisse "riequilibrata la presenza dei migranti sul litorale domizio", etc.
A distanza di un anno non è stato celebrato un solo processo nei confronti dei
mandanti e dei responsabili dell'incendio dei campi di Ponticelli e degli altri
episodi gravissimi accaduti a Pianura e Castelvolturno, mentre invece procede
speditamente il solo processo nei confronti della minorenne rom accusata del
tentativo di "furto di bambino" (episodio da cui sarebbe scaturita la "rabbia"
degli abitanti
contro i campi) che in primo grado ha già visto una condanna a tre anni e otto
mesi.
Noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo l'accanimento giudiziario nei
confronti di questa ragazza, che tra l'altro non faceva parte della comunità rom
che viveva nei campi assaltati con le bottiglie
molotov, la quale durante il processo ha visto violati alcuni suoi diritti
fondamentali come la mancata traduzione degli atti nella sua lingua madre, il
rifiuto della concessione del gratuito patrocinio a spese dello Stato, una
sostanziale mancata verifica delle incongruenze nell'unica testimonianza che la
accusa.
Non dimenticheremo mai l'atteggiamento dei media che, anche durante l'assalto ai
campi da parte di personaggi noti perlopiù alle forze dell'ordine, trasmettevano
ossessivamente la notizia del tentato rapimento del bambino, episodio che
qualora venisse confermato dalla magistratura, costituirebbe un precedente
giuridico unico nella intera storia della giurisprudenza italiana, avallando uno
dei peggiori stereotipi che da secoli viene ingiustamente cucito addosso alle
popolazioni rom.
Per queste ragioni il prossimo 13 maggio non può essere una data come le altre,
non può essere occasione di passerelle politiche in nome "dell'antirazzismo",
non può essere solo una giornata in cui si proclami
l'immunità dal razzismo delle istituzioni e si celebri il falso sermone della
città da secoli non razzista perché "ponte tra le culture del mediterraneo"; il
13 Maggio deve essere una giornata di denuncia, contro la camorra, contro il
malaffare, contro i pericoli di una politica eversiva che a Napoli potrebbe far
scoppiare l'inferno se la città non si dotasse da subito del coraggio di
raccontare e di denunciare, unico modo per evitare che simili vicende possano
accadere in futuro.
Chiediamo pertanto a tutt@ gli/le antirazzist@i, alle forze politiche e
sindacali, alle comunità immigrate, ai/alle tant@ cittadin@ napoletan@ che hanno
a cuore il futuro della nostra città di unirci tutti per promuovere una
assemblea pubblica aperta, da celebrarsi possibilmente nel giorno 13 maggio,
nella quale chiedere:
- che la Corte d'Appello garantisca un processo equo e giusto alla ragazza
condannata per il supposto "furto di bambino;
- che vengano accertate le vere cause che si nascondono dietro l'incendio delle
baracche che insistevano su un area destinata ad importanti interventi edilizi
nel quartiere di Ponticelli;
- che si accertino le cause e che si celebrino i processi sulle denuncie
effettuate per gli episodi accaduti a Pianura tra luglio e settembre 2008;
- che la magistratura faccia il possibile per accertare le vere cause che hanno
portato alla morte di sei africani innocenti a Castelvolurno il 19 settembre del
2008;
- che si indaghi sulle presenze di personaggi legati ai clan della camorra
nell'assalto ai campi rom di Ponticelli e negli episodi gravi che hanno visto
come teatro il quartiere di Pianura tra i mesi di luglio e settembre 2008.
Questo appello vuole essere una proposta aperta a qualsiasi contributo. Crediamo
fermamente che sia necessario che il 13 maggio diventi una occasione di
confronto tra tutt@ gli/le antirazzist@ e che sia un momento in cui ciascuno
abbia diritto di parola.
Ad ognuno di fare qualcosa...
Assopace Napoli - Associazione per la Pace
Da: Assopace Jerusalem
jerusalem@assopace.org
Di Fabrizio (del 13/05/2009 @ 09:45:33, in Italia, visitato 1838 volte)
Ricevo da Marco Brazzoduro
AMNESTY INTERNATIONAL invita Nei giorni 21, 22, 28 e 29 maggio dalle 16 alle 20 al corso di Educazione ai Diritti Umani: DIRITTI ECONOMICI, SOCIALI E CULTURALI: DIRITTI CALPESTATI, RIVENDICAZIONI E BATTAGLIE DI OGGI organizzato dal gruppo 001 presso la sala convegni della Città dell’altra Economia in Largo Frisullo a Roma. In quattro incontri il seminario svilupperà il tema dei Diritti Economici, Sociali e Culturali, i cosiddetti diritti di seconda generazione. I forti livelli di disuguaglianza economica e sociale sperimentati oggi nel mondo si traducono in gravi violazioni degli obblighi internazionali in materia di diritti umani. I diritti all’alimentazione, all’alloggio, alla salute, all’istruzione e al lavoro sono anch’essi pilastri imprescindibili della Dignità Umana, insieme ai diritti civili e politici. Oggi in tutti i paesi i movimenti sociali portano avanti rivendicazioni sulla base di tali diritti, negati o violati dalle macro riforme economiche e da scelte politiche orientate al perseguimento di obiettivi economici più che di benessere sociale. Le lezioni-dibattito vedranno la presenza di numerosi attivisti ed esperti, che hanno portato avanti battaglie in prima persona o che le hanno sostenute, e che descriveranno i “desc” nel loro contesto giuridico e attraverso testimonianze concrete. Al fine di comprendere al meglio la complessità, ma allo stesso tempo l’universalità e indivisibilità dei diritti umani, abbiamo selezionato tre aree geografiche diverse tra loro ma caratterizzate tutte dall’urgenza di porre rimedio a situazioni di violazione grave della Dignità Umana: Messico, Nigeria e Italia. Per iscriversi basta scrivere a Amnesty International Gruppo 1 - gr001@amnesty.it Oppure telefonare a 320.2364565 / 349.4444370 Per informazioni: www.amnestyroma1.it (sito Gruppo 1 di Amnesty) www.amnestylazio.it (sito Circoscrizione Lazio di Amnesty) www.amnesty.it (sito Sezione Italiana di Amnesty)
DIRITTI ECONOMICI, SOCIALI E CULTURALI: DIRITTI CALPESTATI, RIVENDICAZIONI E BATTAGLIE DI OGGI CITTA’ DELL’ALTRA ECONOMIA - SALA CONVEGNI Largo Dino Frisullo (ex Mattatoio Testaccio) Tutti gli incontri si terranno con orario 16:00-20:00
Giovedì 21 Maggio “LE IMPRESE” Diana Cortese (Amnesty Gruppo 1) Presentazione del corso. Gerardo Romei (Amnesty International) Multinazionali e diritti. Benedetto Fassanelli (Comm. Equo e Solidale) Imprese e commercio equo.
Venerdi 22 Maggio “IL MESSICO” Diana Cortese (Amnesty Gruppo 1) Messico: Protestare è un delitto. Proiezioni del Centro di Diritti Umani della Montagna di Tlachinollan. Monica Mazzoleni (Amnesty International) Le azioni di Amnesty in Messico. Alejandro Gonzalez (Attivista Diritti Umani) Diritto all’Informazione in Messico.
Giovedì 28 Maggio “L’ITALIA ED I ROM” Marika Vellei (Amnesty Gruppo 1) Essere Rom in Italia. Prof. Marco Brazzoduro (Docente “La Sapienza”) Diritto all’abitazione in Italia Girolamo Grammatico (rivista Shaker) Abitare le case e abitare la mente. Romà ONLUS (Ass. di Rom e Sinti italiani) Diritto all’abitazione dei ROM.
Venerdi 29 Maggio “LA NIGERIA” * presso la Sala Riunioni della CAE Diana Cortese (Amnesty Gruppo 1) Nigeria: economia, risorse e diritti. Javier Gonzalez (Amnesty International) Le azioni di Amnesty in Nigeria. Prof.ssa Adriana Piga (Docente “La Sapienza”) Nigeria: petrolio e violenza.
Al termine del corso a tutti i partecipanti verrà consegnato un attestato di frequenza da parte di Amnesty International
Di Sucar Drom (del 13/05/2009 @ 10:31:39, in blog, visitato 2021 volte)
Ddl sicurezza, posta la fiducia per delle norme razziste
Il consiglio dei ministri ha posto la fiducia sul ddl sicurezza. La Lega nord ha
chiesto ed ha ottenuto la blindatura di un testo che da più parti viene definito
razzista...
Ungheria, il Governo renda pubblica l'inchiesta
Tre organizzazioni per i diritti civili hanno chiesto oggi che il governo
ungherese renda pubblici i risultati dell'inchiesta sull'uccisione di un padre e
un bambino a febbraio. Lo scrive l'agenzia di stampa Mti...
Milano, le parole del Vice Sindaco sono incivili!
La Polizia Municipale ha denunciato due persone, padre e figlio, rispettivamente
di 50 e 20 anni, per omissione di soccorso. Il 4 maggio, alla guida di una
Rover in via Gallarate in compagnia del genitore, il ragazzo, che non ha la
patente, aveva causato un incidente...
Bruxelles/Budapest/Firenze/New York, l’Italia viola le norme comunitarie
ERRC, OsservAzione e l'Open Society Institute hanno inviato un rapporto alla
Commissione europea denunciando le gravi violazioni che il Governo italiano sta
perpetrando dal maggio 2008 contro le popolazioni sinte e rom...
Roma, Tonizingaro e la speranza
Sabato 9 Maggio alle 21.00 presso il laboratorio socio-culturale FUSOLAB, via G.
Pitacco n 30 (zona Largo Telese), sarà presentato il libro “Speranza” di Antun
Balzevic (in foto), in arte Tonizingaro. In occasione della presentazione
Tonizingaro sarà protagonista di ...
Roma, nel world press photo ci sono anche i Rom
L'agente Kole avanza in una casa che pare devastata da un terremoto o da una
battaglia. E' armato di tutto punto e cammina, pistola in pungo, tra sedie
rovesciate e cartacce sparse sulla...
Napoli, confermata la condanna ad Angelica
Angelica compirà 17 anni a novembre, e da più di un anno è rinchiusa nel carcere
minorile di Nisida (in foto), a Napoli. E' la prima rom ad essere stata
condannata in I...
Razzismo, la Lega nord preme sull'acceleratore
Oramai siamo alla frutta e la strategia della Lega Nord è quella di alzare il
prezzo per far votare in Parlamento delle norme razziste. Dopo la scottatura
subita con il decreto sicurezza, non ci pensano certo due volte ad innalzare il
livello di scontro per far com...
Ue, l’Italia è il Paese più razzista
Il 94% delle persone intervistate in Italia ha affermato di sentirsi
discriminato. Seguono Grecia, Ungheria e Francia. Lo studio include più di
23mila interviste a membri di minoranze etniche e immigrati, raccolte in 27
paesi della UE. Un vasto rapporto dell’Agenzia dei Diritti Fondamentali dell’UE...
Ddl sicurezza, ispirazione razziale
Il Presidente della Camera Gianfranco Fini ha manifestato il suo dissenso
rispetto al pacchetto sicurezza mettendo l’accento sulle norme che riguardano i
medici-spia e i presidi- spia mettendo in guardia il governo anche da probabili
profili d’incostituzionalità di queste norme. Sembrerebbe che il governo e tutta
la mag...
Dall'intolleranza al razzismo
L'intolleranza consiste nell'atteggiamento abituale di chi avversa le opinioni
altrui, specialmente in materia politica e religiosa. È un atteggiamento
improntato ad una rigida e risentita chiusura dogmatica nei confronti degli
altri, che si manifesta dalle origini dell'uomo, con la sottomissione degli
schiavi, le persecuzioni d...
Rep. Ceca, la minaccia neonazista
Marce minacciose in quartieri svuotati dalla paura e aggressioni con bombe
molotov contro i rom. Negli ultimi giorni è questa la realtà in alcune città
della Repubblica Ceca. Protagonisti delle violenze, che hann...
Verona, il cadavere di una donna trovato lungo l'argine dell'Adige
Non si sa chi sia, da dove venga, né come e perché sia morta. Era completamente
nuda, in posizione supìna, nascosta da arbusti in fiore e dalla vegetazione
rigogliosa di questo periodo dell'anno, di giorni di caldo quasi estivo dopo
piogge abbondanti. Anche il suo vis...
Al mercato della paura
Oramai è impossibile affrontare il tema della "sicurezza" nel dibattito
pubblico, ridotto a materia di propaganda politica. Sui giornali e in
Parlamento. Se ne parla per catturare il consenso dei cittadini, non per
risolvere i problemi. Nel sostenerlo ci pare di scrivere lo stesso articolo.
Un'altra volta. Eppu...
Un giorno da dimenticare
Il 7 maggio del 2009 per il Ministro Maroni è stata una giornata “storica”: la
si leggeva in faccia la sua soddisfazione. Per la prima volta, da quando è al
governo, 227 disperati erano stati “respinti” sulle coste libiche. Altri ne
seguiranno e la storia sembra ripetersi: militari con il cuore piccolo piccolo
...
Genova, la bocciofila sfrattata è anche sinta
Quasi non avevano ancora posato le valigie. Tre anni fa i 200 soci
dell’Associazione bocciofila Bolzanetese erano stati sfrattati dalla loro sede
di via Bruzzo, per fare spazio a un posteggio. L’amministrazione comunale li
aveva destinati a una nuova struttura ...
Bolzano, partecipa anche tu al concerto per l'Abruzzo
Ricordiamo a tutti che a Bolzano, domenica 17 maggio 2009, dalle ore 20.30,
presso il teatro Cristallo in via Dalmazia n. 30, si terrà il “concerto di
beneficenza in favore delle le vittime del terremoto in Abruzzo”. L’evento è
organizzato dalle associazioni Nevo Drom e U Giaven. So...
I Rom sono senza voce, anche nel "dizionario"...
La Stampa ha pubblicato un articolo del giornalista Giuseppe Caliceti, dal
titolo “Come vede il nostro Paese e i suoi stili di vita una scolaresca emiliana
di extracomunitari”. Il giornalista estrae dal suo libro «Italiani per esempio»
(edito da Librerie Feltrinelli, 64 pag. 7 euro ...
Ddl sicurezza, appello ai Deputati
Era stata annunciata. E puntuale è scattata la fiducia i tre maxi-emendamenti
presentati dal governo per modificare il ddl sicurezza. Domani il voto. E
giovedì il via libero definitivo. Ma sull'...
Europee, anche i Rom rumeni voteranno
“Anche i Rom voteranno il 6 e il 7 giugno per l'elezione del Parlamento Europeo,
propongo un confronto tra tutte le forze politiche sul tematiche dei Rom da
tenersi in un campo attrezzato della Capitale, invitando anche l'ambasciata
rumena”...
Termoli (CB), sfrattata una coppia di ‘abusivi‘ ma tante sono le perplessità
Sono stati sfrattati questa mattina, da un’abitazione di via Asia, con tanto di
pargoli al seguito. ‘Abusivi’ di certo, anche se qualcosa nella loro storia non
quadra. Si tratta di un ragazzo rom italiano...
Elezioni, la Lega cavalca la paura, oggi come un anno fa
Telegiornali, un giorno qualsiasi del Marzo 2008: stupri, romeni, campi rom,
paura e necessità di sicurezza. Telegiornali, un giorno qualsiasi del Maggio
2008: immigrati, sbarchi di clandestini, paura e necessità di sicurezza. Nel
mezzo? I problemi reali degli Italiani: crisi economica, gent...
E' di queste settimane una polemica tra Canada e Repubblica Ceca, a proposito dei Rom che chiedono rifugio in Canada, a causa delle discriminazioni che subiscono in patria. Il fatto a cui si riferisce la notizia qua sotto è questo
I Rom in Canada raccolgono quasi 20.000 corone per aiutare la piccola Natálka Toronto/Hamilton, 11.5.2009 (ROMEA)
I Rom che vivono in Canada e hanno firmato per l'iniziativa Dosta! (Ne abbiamo Abbastanza!) ed hanno anche tenuto dimostrazioni, come parte di ciò hanno contribuito con 1.140 dollari canadesi per aiutare la famigli di Vítkov. La somma totale raccolta nelle dimostrazioni mondiali raggiunge ora la somma di quasi 67.000 corone ceche.
I Rom in Canada hanno fatto due raccolte, una in una festa ad Hamilton il 2 maggio, dove sono stati raccolti 700 dollari canadesi, ed una alla manifestazione del 3 maggio a Toronto.
"Auguriamo alla famiglia ed alla piccola Natálka un veloce ricovero, e forza ed unità a tutti i Rom nella Repubblica Ceca nel lavorare per i loro obiettivi comuni per le prossime elezioni, che sono molto importanti per noi Rom. Rom, unitevi!!!!"
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