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Francia
Di Fabrizio (del 11/05/2009 @ 09:22:43, in Regole, visitato 1680 volte)

Da La voix des Rroms (articolo precedente QUI)

Giovedì scorso 7 maggio 2009, la 17^ correttiva del Tribunale di Grande Istanza di Parigi ha reso nota la sua decisione riguardo la trasmissione "Delinquenza: la via dei Rom". Yves-Marie Laulan, intervenuto nella trasmissione, come pure Marc Tessier, ex proprietario di France Télévisions, sono stati condannati a pagare ammenda oltre ai danni e agli interessi. Le associazioni rrom, che avevano iniziato la procedura con un semplice reclamo al procuratore della Repubblica, si dicono soddisfatte a metà per la decisione.

Di certo non ci sono precedenti giudiziari: France Télévisions condannata per incitamento all'odio razziale, ed inoltre, grazie all'iniziativa di una serie di associazioni rrom che hanno avuto fiducia nella giustizia.

Ma, occorre incitare al genocidio per essere condannati? Perché i propositi di Yves-Marie Laulan, il solo intervenuto alla trasmissione ad essere stato condannato, più che un incitamento all'odio, corrispondono ad un incitamento al genocidio. Laulan aveva infatti affermato tra l'altro che "per agire bene", occorreva "sottrarre questi bambini" alle loro famiglie.

Inoltre, il fatto di parlare di "criminalità organizzata su base di clan o etnica", di "Dalton" che "sparano a tutto ciò che si muove", dire che "quella gente là è spaventosamente pericolosa" (Xavier Raufer) non è stato giudicato come incitamento all'odio razziale. Niente di più che stampare sullo schermo "Delinquenza: la via dei Rom" e sistematicamente riportare la discussione verso le reti mafiosi ed il pericolo dei Rrom, come ha fatto Yves Calvi.

Le associazioni rrom ritengono che si tratti di un primo segnale positivo per fare muro all'antiziganismo nei media, ma restano determinate a proseguire nelle loro azioni, compreso con la giustizia.

E' stato dedicato un sito internet alla trasmissione "Delinquenza: la via dei Rom", sul quale sarà pubblicata tra l'altro la decisione integrale del tribunale, quando sarà in nostro possesso.