Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 27/05/2008 @ 00:15:26, in Italia, visitato 1512 volte)
Ricevo da
Antun Blazevic
Nel momento in cui si abbatte una nuova tempesta di odio sul popolo rom, noi
rappresentanti delle comunità presenti a Roma ci appelliamo ai cittadini
democratici, alle associazioni di solidarietà, alle forze sociali e culturali,
ai partiti democratici, agli organi di informazione alle autorità religiose: non
lasciateci soli.
Soli nei nostri campi di miseria, soli nella nostra emarginazione, nei nostri
ghetti, soli nella nostra disperazione senza futuro.
Viviamo in mezzo a voi da secoli, molti di noi sono cittadini italiani, altri
sono qui da diversi decenni. Abbiamo seppellito qui i nostri padri e qui sono
nati i nostri figli.
Siamo finiti nei campi per non dividere le famiglie, noi amiamo i nostri cari,
siamo finiti nei campi perché nulla di meglio ci è stato offerto. Vivevamo nelle
misere case di Sarajevo, di Mostar, di Vlasenica e di Bucarest e Craiova ora
siamo il popolo delle discariche, ma i rifiuti che ci assediano non sono nostri.
I nostri bambini sono stati accolti nelle scuole e ve ne siamo grati. Alcuni
ancora non vanno regolarmente e dovremo continuare a sensibilizzare i genitori,
ma per tutti, grandi e piccoli, serve almeno una speranza. Poter vedere una luce
nel futuro fatto di un lavoro onesto ed una casa.
Non siamo nomadi, non siamo zingari, siamo rom. Abbiamo una storia costellata di
persecuzioni, lutti e dolori, abbiamo una cultura millenaria ed una lingua
antica.
In questi giorni sentiamo la paura che ci assedia la notte più del giorno quando
rimaniamo soli nelle nostre baracche e non sappiamo se presto arriverà anche da
noi un bomba incendiaria, una folla inferocita o l’ennesimo controllo della
polizia.
Non tutti tra noi sono in regola. Siamo avvolti in una spirale infernale. Non
abbiamo lavoro e non otteniamo il permesso di soggiorno. Senza permesso di
soggiorno ad un rom nessuno da lavoro. Non resta che arrangiarsi e sperare che
domani sia meglio di oggi. I cittadini italiani hanno accumulato tanto rancore
verso di noi. Qualcuno di noi non si comporta bene è vero, come è vero che nei
quartieri dove riusciamo a vivere in pace con voi sono sempre nate amicizie e
fraternità. Mentre oggi qualcuno ha deciso che dobbiamo essere dipinti come la
causa principale di tutti i mali dell’Italia.
Alcuni giornali non fanno altro che parlare dei nostri furti e un incidente
provocato da un rom ubriaco diviene un fatto di cronaca di cui si parla per
mesi. Anche le forze politiche che si sono riconciliate con gli ebrei a noi non
hanno mai chiesto scusa anzi ci additano con il peggiore dei mali.
Si sta perdendo la memoria di come sono nati i pogrom e le persecuzioni. Proprio
così prendendo a pretesto i comportamenti illegali di alcuni per criminalizzare
una intera popolazione.
Chiediamo a cittadini democratici di non lasciarci soli perché i nostri diritti,
la nostra dignità vi riguardano. Se le persone infrangono la legge e cominciano
a farsi giustizia da soli oggi è toccato a noi, ma domani potrebbe toccare a
chiunque, italiano, rom o straniero che sia.
In questo momento, nel momento del dolore si misura l’amicizia e in nome
dell’amicizia e della solidarietà che chiediamo a tutti quelli che non ci odiano
di sostenerci, di essere uniti. In questo momento non sono ammesse divisioni
sulla nostra pelle. Serve il confronto aperto e leale, la solidarietà vera, la
ricerca di nuove strade per cambiare la nostra vita.
Per discutere di quali iniziative, per respingere questa marea di odio nei
nostri confronti per cercare le risposte adeguate a rilanciare una politica per
la nostra dignità per i nostri diritti a vivere, lavorare, abitare, studiare,
vi invitiamo ad una assemblea cittadina che si terrà martedì 27 maggio 2008
dalle ore 17.00 presso il CENTRO CONGRESSI CAVOUR, via Cavour 50/a
Di Fabrizio (del 27/05/2008 @ 08:58:07, in Europa, visitato 2650 volte)
Da Saimir Mile
TESTIMONIANZA ROM - MAI PIU'!!
APPELLO ALLA UE PER TERMINARE LA PULIZIA ETNICA DEI ROM
Noi - individui e membri di vari gruppi cittadini di tutta Europa -
condanniamo, nei termini più forti possibili, il recente fallimento delle
autorità italiane di proteggere i nostri concittadini e residenti nell'Unione Europea, e per
continuare a perpetrare un'atmosfera di xenofobia attraverso commenti politici
infiammatori e politiche aggressive verso i migranti. Ci riferiamo agli
shoccanti violenti incidenti della settimana scorsa a Napoli (Ponticelli) in cui
centinaia di cittadini rumeni (Unione Europea) di origine rom - donne e bambini
tra loro - sono stati forzati a fuggire per paura delle loro vite e le loro
case distrutte, e altri deportati a forza dalla polizia italiana (vedi i link
indicati in calce). Questo pare essere parte di un modello ciclico per cui
quando un Rom viene accusato di un crimine, l'intera comunità viene presa a
bersaglio di una violenta punizione. Per esempio, nel novembre 2007, un rumeno
ritenuto di origine rom fu accusato di delitto. Circa nello stesso periodo in
Italia, una giovane donna (di nazionalità britannica, Meredith Kercher) fu pure
uccisa, ed una donna americana venne implicata nel caso. Non ci fu un
sollevamento degli italiani contro tutti gli americani in Italia. Non vennero
bruciatele case degli abitanti americani. La sospettata dell'omicidio fu vista
come individuo, e non rappresentava l'intera nazione.
Le recenti azioni contro i Rom Europei ci ricordano le politiche
pre-Olocausto visibili in Europa negli anni '30, attività ed azioni in cui il
governo di estrema destra dell'Italia sotto Mussolini fu responsabile di
scegliere sistematicamente cittadini di origine Ebrea e Romani/Sinti. Lo stesso
politiche genocide furono testimoniate in Germania, Austria, Croazia ed in altri
stati in cui le politiche fasciste divennero accettabili dalla massa delle
popolazioni di questi stati, molte delle quali assistere senza recriminare alla
presa di loro simili inviati nei campi. Influenzato dai commenti xenofobi del
governo Berlusconi, quasi il 70% degli Italiani hanno affermato in un sondaggio
informale della settimana scorsa di voler espellere un'altra volta i Rom dal
paese, i semi di un altro Olocausto è stato seminato in Europa.
Noi, cittadini e residenti in Europa, siamo oltraggiati dal silenzio con cui
gli intellettuali ed i politici "umanisti" hanno risposto assieme ai pogroms in
Europa diretti contro le comunità Romani, stavolta nel "democratico" stato
italiano, ironicamente tra gli originali fondatori membri della Comunità
Europea.
Riguardo a ciò, vorremmo enfatizzare le lodevoli affermazioni della ministra
spagnola, Maria Teresa Fernandez de la Vega, come contro esempio al relativo
silenzio di parte degli altri governi europei.: "Il governo [di Spagna] rigetta
la violenza, il razzismo e la xenofobia e non appoggia quanto sta succedendo in
Italia... non appoggiamo la politica delle espulsioni senza il rispetto per la
legge ed i diritti, od azioni che esaltano la violenza e la xenofobia.
L'Europa ha percorso una lunga strada dal proprio Medio Evo per superare il
flagello del proprio anti-Semitismo; similarmente, alla leadership europea è
richiesto in quest'ora critica di superare secoli di profondamente corrosivo
anti-Ziganismo di questo continente.
Quindi chiediamo ai corpi responsabili dell'UNIONE EUROPEA ed al PARLAMENTO
EUROPEO di prendere azione immediata e concreta nei seguenti modi:
A) Censura Politica dell'attuale governo italiano - un'Aperta e Forte
Dichiarazione del Parlamento Europeo e dell'Unione Europea che la violenza
diretta alle comunità Romani è inaccettabile e che l'attuale amministrazione ha
fallito nel fornire protezione adeguata a concittadini e residenti dell'Unione
Europea. Il livello di protezione fornita alle comunità Rom dovrebbe essere
uguale a quella attualmente fornita alla minoranza Ebrea d'Italia: entrambe nel
passato hanno sofferto sotto il regime fascista e sono nuovamente vulnerabili
oggi. Alle comunità Rom dev'essere assicurato che non saranno considerate capro
espiatorio e non soffriranno di pulizia etnica come le autorità italiane hanno
permesso in tempi recenti. I sopravissuti all'Olocausto ed i loro discendenti
non devono più - come tutti gli appartenenti all'umanità - essere soggetti a
pratiche genocide in Europa.
B) Creazione di un COMITATO DI CRISI E MONITORAGGIO sulle attuali violenze
dirette alle comunità vulnerabili di immigrati e migranti in Italia - in
particolare le comunità Rom. Questo comitato potrebbe essere formato sotto gli
auspici del Parlamento Europeo, e dovrebbe essere composto da rappresentanti
eletti dalla comunità Rom tra i suoi membri. Questo Comitato di Crisi Europeo
avrebbe tra i suoi compiti non solo il controllo degli sviluppi della crisi
attuale, ma anche di registrare se il governo Italiano sta conducendo le proprie
indagini - sui recenti crimini di squadre di vigilantes che hanno bruciato i
rifugi dei residenti Rom - con imparzialità ed obiettività. Inoltre, il comitato
dovrebbe esprimere le proprie raccomandazioni su come migliorare la situazione
nei media e sull'inclusione a lungo termine dei gruppi esclusi di migranti ed
immigrati, che questo diventi una priorità dello stato Italiano a livello
locale, come pure a livello regionale e nazionale. Una valutazione obiettiva dei
risultati di queste politiche di inclusione dovrebbe essere resa trasparente.
Da ultimo, questa petizione è un appello globale ai poteri europei ad
assumersi la responsabilità per le azioni xenofobe negli stati membri come
l'Italia, e costruire ponti di comprensione attraverso il continente, cosicché i
12 milioni di Rom europei - piuttosto che sentirsi "pariah" continuamente sotto
assedio in questo continente - possano essere riconosciuti come Europei che
hanno dato nei secoli un contributo (non riconosciuto) a questo continente.
Questo è un test per il grande "progetto umanista" d'Europa. Crediamo che i
leaders europei risponderanno in maniera rapida e concreta a questa sfida.
Per ulteriori informazioni su questo appello, potete contattare
PROGRESSIVE ROMA
ACTION GROUP (PRAG)
Per ulteriori informazioni sugli eventi in Italia, visitate i seguenti links:
http://www.theaustralian.news....
http://www.independent.co.uk/n...
http://www.iht.com/articles/ap...
http://www.adnkronos.com/IGN/C...
http://www.radioparole.it/en/p...
Firma la petizione
Di Fabrizio (del 27/05/2008 @ 14:20:49, in scuola, visitato 2409 volte)
Ricevo da Tommaso Vitale
Rom a Catania, dalle scuole alle ruspe
di Claudia Campese
Sgombrato il campo di zia Lisa. Il direttore della Caritas protesta: «Non
avevano commesso reati, li hanno mandati via senza motivo». Che ne sarà ora del
progetto di integrazione avviato con alcuni presidi?
“Perchè i cani randagi vengono portati al canile e dovrebbe essere loro
assicurata assistenza veterinaria e un ambiente igienico, e loro vengono
trattati così?”. A parlare è Padre Valerio Di Trapani, direttore della Caritas
Diocesana di Catania, e l'oggetto del discorso sono i rom del campo nomadi di
Zia Lisa, sgomberato in questi giorni.
Molte sono le perplessità sulla vicenda. “Giorni fa”, racconta Padre Valerio,
“sei agenti in borghese si sono presentati al campo, dicendo ai nomadi di
sgomberare entro tre giorni”. Ovviamente nessuna spiegazione è stata fornita né
ai numerosi rom che vivevano nel campo, né alla Caritas, che si è interessata
alla vicenda. Neanche la Questura, dove si sono subito recati i volontari della
Caritas, ha saputo dare notizie all'associazione: “Ci hanno detto di aver
mandato due agenti per effettuare il censimento, ed in effetti due uomini si
erano presentati prima; ma i sei agenti che avvertivano dello sgombero a loro
non risultavano”.
Sta di fatto, comunque, che alle 23 di sabato sera nel campo sono entrate le
ruspe a fare il loro lavoro. “Molti dei nomadi, preoccupati, erano già andati
via. Fra sabato e stamattina, comunque, sono andati via tutti”. Uno sgombero
pacifico dunque, anzi “sono stati molto più civili di noi. Sono stati cacciati,
e loro hanno tolto il disturbo”.
Non una spiegazione quindi e nemmeno un'alternativa è stata fornita agli
abitanti del campo. Proprio per questo Padre Valerio tiene a sottolineare che
“sgomberi di questo tipo, effettuati senza pensare ai diritti delle persone, non
sono un esempio di civiltà. Certe cose possono succedere solo nel nostro Paese,
sono una vergogna italiana”. Il direttore della Caritas cita la carta dei
diritti dell'uomo e le convenzioni internazionali,“dov'è chiaramente sancita la
tutela delle minoranze”.
Il campo rom di Zia Lisa, in particolare, era famoso anche a livello nazionale
per un progetto che coinvolgeva i bambini rom e le scuole pubbliche catanesi:
molti bambini, infatti, erano stati inseriti negli istituti aderenti, “ottenendo
un'integrazione pacifica. Anche i presidi delle scuole coinvolte ne erano molto
soddisfatti”. Il progetto era sostenuto dalla Caritas.
Il motivo dello sgombero, come già detto, non è affatto chiaro “in quanto i rom
non avevano commesso nessun reato”, ma per Padre Di Trapani la risposta scontata
è che sia da attribuire “al clima che si respira in questo periodo dopo i fatti
di Napoli, e della stessa Catania”.
Mi scrive Veniero Granacci
COMUNICATO STAMPA Sgombro campo ROM a Catania
Un gravissimo attacco ai principi della solidarietà e della civile accoglienza,
valori fondanti della Costituzione e della nostra democrazia, si è verificato a
Catania tra sabato ed oggi.
Evidentemente a seguito delle nuove norme di legge varate da Governo Berlusconi
mirate, anche con l’introduzione del reato “clandestini” e delle tragiche
conseguenze determinate dalla strumentale campagna razzista e di intolleranza
costruita ad arte dalle destre, a colpire in maniera indiscriminata e vessatoria
gli immigrati, forze di polizia hanno intimato l’immediato sgombro al gruppo
costituito da uomini, donne e bambini, circa cento cittadini europei rom romeni,
stazionanti da circa due anni nell’improvvisato campo allocato nei pressi del
cimitero nella zona del quartiere di Zia Lisa.
In questa maniera, nella nostra città, dopo i precedenti sgombri imposti agli
immigrati stazionanti alla Plaia e al Corso Martiri della Libertà, viene
drammaticamente negato il fondamentale diritto all’ospitalità e all’accoglienza
attiva che, tra l’altro, vengono rafforzati e codificati dai principi della
libera circolazione per tutti i cittadini appartenenti alla Comunità Europea,
sanciti dal Trattato di Schengen.
Questa operazione di sgombro risulta ancor più nefasta considerato che i bambini
presenti nel campo Rom, a seguito della realizzazione di uno specifico progetto
di integrazione finanziato dagli Organi europei, frequentavano da tempo le
scuole dell’obbligo catanese.
E’ questa, per le dinamiche e per l’assoluta assenza di intenti di civile
sistemazione, una vera e propria operazione di pulizia etnica, dato che è stata
eseguita contro persone appartenenti alla stessa etnia, che non sono accusati di
nessun specifico reato previsto dai nostri regolamenti giudiziari. Operata
contro cittadini, che pur di fronte alla totale assenza, da sempre, di
appropriato intervento da parte delle strutture amministrative locali , Comune e
Provincia ( a Catania non è stato mai realizzato un campo di accoglienza e
soggiorno attrezzato con i minimali requisiti abitativi, di servizi e requisiti
igienici sanitari), hanno cercato di integrarsi nel territorio, nel tentativo di
garantire ai propri figli un futuro migliore.
Nell’esprimere viva solidarietà ai cittadini rom che sono stati forzamene
espulsi da Catania, ai bambini strappati dalle loro scuole, muoviamo un forte e
civile appello a tutti i cittadini democratici, alle organizzazioni sociali,
sindacali, di volontariato e di società civile, alle strutture ecclesiali, per
attivare tutte le urgenti prese di posizioni e le iniziative atte a dimostrare
sdegno e disapprovazione.
Catania, come espressamente sancite dalle specifiche norme dello Statuto
Comunale, deve immediatamente rendere operative tutte le necessarie e concrete
iniziative per rendere esecutivi i primari principi di accoglienza e
solidarietà.
Toti Domina - Candidato Sindaco Catania per la Lista “Liberare Catania”
Da
Czech_Roma
Diverse culture Rom sfilano nel centro di Praga
Khamoro celebra i suoi 10 anni con musica, danza, arte e film da molti paesi
By Darrell Jónsson
For The Prague Post
May 21st, 2008 issue
COURTESY PHOTO Macedonian Gypsy queen Esma Redžepova in the annual parade
through Prague.
Ogni anno per una settimana Praga diventa il colorato incrocio di una cultura
le cui canzoni non conoscono confini. A partire da domenica, la celebrazione di
quest'anno di Khamoro della cultura internazionale Rom presenta sette giorni
di film, esibizioni, laboratori, seminari e la tradizionale parata
attraverso il centro cittadino.
Le sottolineature musicali includono il Gypsy jazz dalla Holland’s Basily e
da Angelo
Debarre dalla Francia, e l'evocativa voce di Esma Redžepova dall'incrocio
euro-islamico della Macedonia. Dalla Repubblica Ceca artisti contemporanei come Gulo Čar
e Bengas porteranno il loro contributo, fresco e locale al mix. E la troupe
mondiale andalusa di Puerto Flamenco fa ritorno, accolta da un pubblico
entusiasta per il piacere dell'anno scorso.
"Per noi, il festival di Khamoro dell'anno scorso è stato come una porta in
un altro mondo, e siamo grati di essere tornati" dice la ballerina
Francesca Grima, portavoce dei Puerto Flamenco. Il suo studio è nella Triana di
Siviglia, il leggendario quartiere considerato da molti come l'epicentro del
flamenco, uno stile di danza che condivide molto del patrimonio musicale Rom.
"Questo è un festival che gira attorno alla musica ed allo stile di vita di
gente innamorata della musica e del suo cuore."
Questo cuore è corso attraverso il centro del panorama ceco almeno dal Medio
Evo. Per il piacere della fotografa ed antropologa ceca Eva
Davidová, che nel 1950 documentò e portò la cultura dei Rom cechi ad un pubblico
più vasto, il fenomeno musicale è internazionale. "I Rom sono conosciuti in
molti paesi come musicisti e cantanti superlativi" dice. "Mentre sono stati
influenzati dai paesi dove si sono insediati, allo stesso tempo hanno
influenzato la musica folk nazionale di molti paesi, come l'Ungheria, la Spagna,
la Russia e gli stati Balcanici."
Le radici e le influenze della musica rom si possono trovare in posti
diversi, dai lavori classici di Franz Liszt ai riffs dei Black Sabbath. Ci sono
pochi posti dove la simbiosi è meglio definita della Spagna, dove dice Grima,
"C'è un collegamento inseparabile tra il flamenco e la cultura gitana - uno non
esisterebbe senza l'altra e viceversa. Il Flamenco è un fenomeno singolarmente
andaluso, inseparabile dalla sua musica e cultura. I Rom che si insediarono in
Andalusia divennero Gitanos, la loro integrazione nella società è praticamente
senza giunte, ed essenziale per una comprensione generale dello spirito andaluso."
Nonostante la popolarità crescente del flamenco e della brass music balcanica,
la musica rom rimane ancora indecifrabile per molti alla stessa maniera in cui
nel XIX secolo il compositore Ference Liszt la descriveva: "ritmi ed armonie...
che ci appaiono come emanate da un altro pianeta."
Oggi, sono possibili paragoni più dettagliati. "C'è un'enfasi sul ritmo e lo
swing, espressività di emozioni, ed un elemento catartico al canto, elementi
come i movimenti dei piedi, delle mani e del corpo, tutti molto simili ad altri
generi di musica rom," dice Grima del lavoro della sua troupe. "Una delle
principali e più evidenti differenze è lo sviluppo di strutture ritmiche
complesse ed il tempo battuto sui 12/8, e la preminenza della danza come
elemento guida. Per un pubblico abituato ai 2/4 o ai 4/4, questo può generare un
modo schiacciante di rotture, di cambiamenti della scanalatura, di accelerazioni
e di conclusioni potenti che seguono un codice misterioso. [Ma] una volta
passata questa barriera, si scopre un intero universo di profonde finezze."
Davidová, che esporrà le sue fotografie e parlerà al seminario etnomusicologo
del seminario, vede che la percezione sta cambiando nelle regioni non-Rom.
Quando iniziò il suo lavoro, dice
Davidová, "La maggioranza delle comunità non-Rom li conoscevano soltanto come
viaggiatori nomadici, o come persone differenti che vivevano in comunità
separate. Se conoscevano parte della loro cultura musicale, era soltanto dalle
vinerie o dalle operette. La loro vera musica e cultura non era affatto
conosciuta."
Ma quando la musica crebbe e si diffuse, aiutò a rompere le barriere. "Il
cambio avvenne quando le prime bande e gruppi rom, apparvero in televisione,
nelle trasmissioni radio ed ai festival folk," dice Davidová. "Allora alcune
delle loro canzoni iniziarono ad uscire in cassetta o su altri media. Adesso,
durante gli ultimi 10 anni, festival mondiali come Khamoro portano una
possibilità più ampia di conoscere la musica e la danza rom da differenti
nazioni e gruppi di tutto il mondo."
Il festival di settimana prossima darà al pubblico praghese l'opportunità di
vedere le diverse facce di uno dei diamanti musicali più brillanti d'Europa. Per
quanti siano interessati alla world music, jazz o al folk, non ci sarà scarsità
di intersezioni affascinanti al Jazz Club Reduta, Popocafépetl, Kampa Museum e
altri luoghi. Il cuore del festival è la parata giovedì 29 a mezzogiorno,
attraverso la Città Vecchia, con la sua esposizione esuberante di spirito umano
diversificato.
L'unica cosa sbagliata di Khamoro è che la sua magia musicale viene una sola
volta all'anno. La buona notizia è che il laboratorio di danza si terrà allo
Studio Zamba per quanti intendono lanciare il proprio viaggio nell'affascinante
mondo della danza e della musica Rom.
Darrell Jónsson can be reached at
tempo@praguepost.com
Di Fabrizio (del 28/05/2008 @ 09:21:44, in media, visitato 2170 volte)
Un appello ai media: rispettare il codice deontologico professionale
quando si parla dei rom
di Ileana Coggiola
In questi ultimi tempi si è parlato molto spesso di immigrazione sui mass
media con toni allarmistici. In particolare il popolo rom si è trovato al centro
di numerose polemiche e di forti attacchi da parte soprattutto della stampa. Le
notizie che si leggevano sulle prime pagine dei quotidiani assumevano toni e
contenuti a sfondo razzista e xenofobo, rispolverando vecchi stereotipi e
fomentando paura e pregiudizi nei confronti di un popolo che da sempre è
soggetto ad emarginazione e discriminazione.
Quello a cui abbiamo assitito appare come una violazione dei diritti civili
sanciti dalla Costituzione italiana, dalla Convenzione europea per la
salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e dalla
Dichiarazione universale dei diritti umani.
L'effetto che ha avuto questo tipo di informazione sui cittadini è stato quello
di aumentare il loro grado di insicurezza.
In risposta al comportamento della stampa è stato lanciato un appello da parte
dei giornalisti Lorenzo Guadagnucci, Beatrice Montini e Zenone Sovilla, i quali
invitano i colleghi a rispettare il codice deontologico, a segnalare gli
articoli e aderire all'iniziativa "Giornalisti contro il razzismo". Questa
iniziativa è rivolta anche ai cittadini.
Sul loro sito è anche possibile segnalare gli articoli che contengono pregiudizi
razziali o casi evidenti di xenofobia.
Per informazioni:
www.giornalismi.info/mediarom
Di Fabrizio (del 29/05/2008 @ 09:11:13, in Europa, visitato 2395 volte)
Da
Roma_ex_Yugoslavia
Per aver installato nel 1999 i campi rom a Mitrovica nord in un territorio
con concentrazione di
piombo molto alta, dove ancora vivono i Rom, l'UNMIK è
responsabile per aver esposto i Rom ad alte concentrazioni di piombo.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha testato i livelli di piombo nel sangue
dei bambini ed i risultati mostrano che il campo rom di Osterode è libero da
piombo, ma questi risultati non sono mai stati mostrati in pubblico e nemmeno ai
genitori dei bambini esaminati. I rappresentanti rom avevano chiesto alle locali
istituzioni sanitarie di Mitrovica di controllare i livelli sanguigni dei
bambini nei campi rom a Mitrovica. I test sono stati condotti nell'aprile 2008,
al campo di Osterode sono stati testati 51 bambini e nel campo di Cesmin Lug, 53
bambini. I risultati dei test mostrano che la contaminazione da piombo è ancora
alta, anche se dal 2006 sono stati fatti grandi sforzi investiti nel decrescere
o curare il piombo. Anche dopo azioni come il rilocare i Rom dai campi di
Kablare, Zitkovac e Cesmi Lug al campo Vojni Remont/Ostorode libero da
inquinamento. Questi recenti risultati mostrano che tutte le azioni precedenti
sviluppate con l'intenzione di diminuire la contaminazione da piombo non hanno
portato molti risultati. L'UNMIK lavora, ancora con grande perentorietà, per
rilocare i Rom da Cesmin Lug al campo "più salubre" di Osterode. D'altra parte
quel che vogliono i Rom, non è la rilocazione da un campo inquinato all'altro (Osterode)
ma case definitive e sicure per le loro famiglie. Se il livello di piombo nel
sangue supera i 10 dl/ml la situazione è considerata a rischio.
Test sui bambini di Osterode: su 51 bambini testati, 13 di loro sono
altamente contaminati al limite massimo e segnati come "alti".
- 14 bambini hanno una concentrazione di 40 dl/ml
- e solo uno ha 7,2
Campo di
Cesmin Lug: su 53 bambini testati, 7 di loro sono altamente contaminati al
limite massimo e segnati come "alti".
- 14 sono superiori a 40 dl/ml
- e solo uno ha 6,1
Skender Gusani
& Dai
Mitrovica, Maj. 2008
Di Sucar Drom (del 29/05/2008 @ 12:43:17, in blog, visitato 2126 volte)
Venezia, la Caritas difende le scelte del Comune
Mai come in questi ultimi tempi si è sentito parlare di sinti, rom, romeni con
termini sempre più pesanti e valutazioni generalizzate dove il "tutti" sta prima
dell’etnia o della nazionalità, e il "ladri" sta subito ...
Milano, tutti contro tutti: Veltroni, De Corato e Penati, per ora…
1, Veltroni. Se la percezione della paura è aumentata è anche perchè "la
preoccupazione è stata fortemente indotta. Adesso vedremo se i telegiornali
continueranno a enfatizzare alcune notizie come hanno fatto nelle settimane
passate sopratutto in alcune città...
Le fiamme di Ponticelli sono anche figlie dell'odio e della paura seminati dalle
destre per vincere
Mai come in quest'Italia 2008 vale l'antico adagio: "Chi semina vento raccoglie
tempesta". Due anni di uso allarmistico, fino al limite dell'isteria, da
parte delle forze di destra e col supporto servile della stragrande maggioranza
dei mass media specie tv, del probl...
Umberto Bossi visto dal Los Angeles Times
“Per un uomo che, appena pochi anni fa, è stato considerato morto politicamente
e quasi letteralmente, il ritorno è stato notevole”. Inizia con queste parole
l'articolo dedicato a Umberto Bossi in part...
Torino, non esiste un'emergenza Rom
Venerdì l’attacco al ministro Maroni («subito il commissario»), ieri una
cordiale stretta di mano con Davico, sottosegretario all’Interno. Torino - per
ora - non otterrà poteri speciali per ...
Napoli, in tribunale i bimbi rom «scomparsi»
La scomparsa di alcuni bambini rom a Napoli non è esattamente da attribuire a
casi di desaparecidos, come annunciato lunedì dall´europarlamentare ungherese
rom Viktoria Mohacsi. La situazione è ben diversa, forse...
Messina, lettera aperta delle associazioni
Lettera aperta di alcune associazioni messinesi - “Nuovi Orizzonti”, “Terra e
cielo”, GI.FRA (Gioventù Francescana d’Italia Assistenza Frati Minori), Cesv
(Centro Servizi per il Volontariato), associazione ecumenica “E. Cialla”, Arci,
M.e.g. (Movimento Eucaristico Giovanile), Rete Lillip...
Imperia, la Cgil raccoglie firme per i Rom
E’ emerso in maniera esplicita, - viene dichiarato all’interno della nota stampa
di Costanza Florimonte (in foto), della segreteria CGIL Imperia - un
atteggiamento diffuso di sospetto, se non di razzismo ed intolleranza nei
confronti degli “zingari”, italiani ...
Guidoni: "i rom sono il capro espiatorio dei nostri mali"
Umberto Guidoni, è noto ai più per i suoi voli nello spazio. Dal 2004 eletto nel
Parlamento europeo iscritto nel gruppo Sinistra Europea- Sinistra Verde Nor...
Demir Mustafa, troppo facile prendersela con noi rom...
Demir Mustafa è un rom macedone, vive in Italia dall’89. Ha fondato Amalipe
Romano (Amicizia Rom) ed è vicepresidente della federazione “Rom e Sinti
Insieme”. In Italia si parla...
Ue, interventi vergognosi di quattro parlamentari italiani
Pubblichiamo le trascrizioni degli interventi di alcuni Parlamentari europei
italiani che abbiamo ricevuto da Dominguel, un lettore di questo spazio web.
Come tutti possono evincere questi interven...
Rom: sono il nemico pubblico uno?
«Prima dell’entrata della Romania nell’Unione Europea, Roma era la capitale più
sicura del mondo... Bisogna riprendere i rimpatri». Era inizio novembre e
l’allora sindaco di Roma, Walter Veltroni, non faceva prigionieri e identificava
senz...
I vespri napoletani di Ponticelli
Le vicende dello sgombero forzato dei campi di romeni dal quartiere napoletano
di Ponticelli sotto la pressione di gruppi della popolazione esasperata e
manovrata da nascosti fili ma non tanto costituiscono un‘autentico affaire che
va disvelato con una corretta info...
Napoli, alunni di Ponticelli: bene i campi rom bruciati
Lo hanno scritto e lo hanno anche ribadito: "La gente ha fatto bene a bruciare i
campi rom di Ponticelli". In alcuni casi, a quei raid, hanno anche preso parte
ed ora, alunni di età tra i 9 anni e gli 11 anni, proprio del quartiere di
Napoli, Ponticelli, dicono "No...
Pesaro, cresce la psicosi rom ma il Comune rassicura con parole razziste
Da giorni i centralini delle forze dell’ordine sono subissati da chiamate che
segnalano la presenza di rom per le vie pesaresi: "C’è uno zingaro che cammina
vicino a casa mia. Venite alla svelta''. Un altro: ''...
Roma, le associazioni si mobilitano
Ieri mattina si è tenuta a Roma un’affollata assemblea pubblica indetta dalle
principali associazioni che operano nel sociale e nel mondo del lavoro per
denunciare i rischi e le po...
Amnesty International, l'Italia viola sistematicamente i diritti umani
Irene Khan, segretario generale di Amnesty International, tiene in mano il
Rapporto 2008, un libro dalla copertina nera, un censimento delle violazioni dei
diritti umani compiute in 150 Pae...
Reggio Calabria, sulla questione Rom il Sindaco si riesce a inventare qualsiasi
cosa
Il sindaco di Reggio Calabria già da qualche mese sta diffondendo una storia
secondo la quale lui avrebbe cancellato i ghetti rom in città applicando una sua
ricetta e vincendo le resistenze dei Rom e dell’Opera Nomadi...
Napoli, nelle polemiche ancora le fiamme
Ancora fiamme in un campo rom di Ponticelli. Stamattina vandali hanno dato fuoco
all'insediamento situato in via Virginia Woolf, che era stato abbandonato dopo i
progrom delle scorse settimane...
Napoli, Bassolino: esplosione di intolleranza gravissima
Anche oggi Napoli e la Campania hanno dovuto registrare un atto di intolleranza
nei confronti dei Rom. Lo ha detto il presidente della Regione, Antonio
Bassolino, in un intervento sul suo blog...
Rom, anche dagli Usa un monito all'Italia contro razzismo e xenofobia
Anche dagli Usa un monito all'Italia contro razzismo e xenofobia. L'Anti
Defamation League (Adl), la principale delle organizzazioni americane ha chiesto
al governo italiano di «condannare pubblicamente (gli atti di) xenofobia contro
i Rom e la retorica...
Milano, i "bravi cittadini" tentano di stuprare una dodicenne
«Ci avete rubato tutto, anche i nostri figli! Adesso vedi che cosa facciamo noi
alla tua bambina!». Queste le parole di disprezzo pronunciate verso un padre di
etnia rom da un energumeno che sabato sera ha tentato di trascinare via e
stuprare sua figlia...
Di Fabrizio (del 30/05/2008 @ 09:05:14, in casa, visitato 2018 volte)
Ricevo da Roberto Malini
COMUNICATO STAMPA
28 maggio 2008
ROM E SICUREZZA, APPELLO DEL GRUPPO EVERYONE, DEI MEDICI E DEI SOPRAVVISSUTI
ALL’OLOCAUSTO: “IN ITALIA EMERGENZA UMANITARIA PER IL PROSSIMO INVERNO PER
70MILA PERSONE”
ALL’ALLARME DEGLI ATTIVISTI FANNO ECO, FRA GLI ALTRI, NEDO FIANO E GOFFREDO
BEZZECCHI, UN EBREO E UN ROM SOPRAVVISSUTI ALL'OLOCAUSTO. IN ARRIVO UNA TASK
FORCE INTERNAZIONALE DI MEDICI E INFETTIVOLOGI PER STILARE UN RAPPORTO EUROPEO
“Per il prossimo inverno esiste in Italia un’emergenza umanitaria che
riguarda oltre 70mila Rom attualmente senza tetto, sgomberati a un ritmo
quotidiano da case abbandonate, rifugi sotto i ponti, parchi e discariche”. A
lanciare l’ allarme di un rischio genocidio è il Gruppo EveryOne, a
fianco dei testimoni del'Olocausto Nedo Fiano - sopravvissuto ad
Auschwitz - e Goffredo Bezzecchi, superstite del "Samudaripen", lo
sterminio nazista di un milione di Rom. Anche Amnesty International
manifesta la più viva preoccupazione, nel suo Rapporto 2008 sulla situazione dei
Diritti Umani nel mondo, sottolineando il clima di discriminazione, segregazione
e persecuzione anti Rom che si respira in nel nostro Paese. “ Il Governo
Italiano e le istituzioni comunali, provinciali e regionali devono interrompere
immediatamente gli sgomberi di persone e famiglie Rom dai loro rifugi di fortuna
e provvedere a garantire loro assistenza socio-sanitaria. Gli sgomberi dei
micro-insediamenti, attuati con una frequenza che è divenuta quotidiana da parte
forze dell'ordine, mettono in mezzo alla strada e in pericolo di vita migliaia
di esseri umani innocenti, la maggior parte dei quali sono bambini”
affermano i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e
Dario Picciau. Il presidente dell'organizzazione Romano Drom, Giorgio Bezzecchi, sottolinea la gravità della contingenza in cui si trova il popolo
Rom: " Gli sgomberi dei micro-insediamenti sono decuplicati, rispetto allo scorso
anno, e non vedo come potranno sopravvivere decine di migliaia di bambini, donne
e uomini Rom senza cibo né medicine, quando arriveranno temperature al di sotto
dello zero". “Mentre i campi Rom di grandi e dimensioni sono monitorati da
associazioni e comitati per i Diritti Umani," proseguono i leader del Gruppo EveryOne, "gli sgomberi degli insediamenti composti da singole famiglie o gruppi
esigui causano una diaspora di decine di migliaia di Rom di cui, in seguito alle
operazioni di allontanamento e spesso di deportazione oltre i confini di comuni
e regioni, si perdono le tracce". Nel complesso, il Gruppo EveryOne stima che vi
siano attualmente più di 70 mila Rom - fra cui 40 mila bambini, molte donne
incinte e persone affette da patologie cardiache e infezioni gravi - esposte a
gravissimi pericoli causati dall'indigenza, dalla situazione sanitaria e
dall'attività dei gruppi razzisti”. E’ di ieri la conferma del ministro degli
Esteri Franco Frattini che il Governo Italiano ha chiesto all'UE i fondi
comunitari per l'integrazione dei Rom messi a disposizione da Bruxelles, che
ammontano a decine di milioni di euro. “A maggior ragione,” continuano i
rappresentanti del Gruppo “ è ora che i politici che governano questo Paese
interrompano immediatamente la campagna persecutoria nei confronti del popolo
Rom, che in queste ore sta vivendo momenti drammatici per la sua sopravvivenza.
Si deve rilevare inoltre che alla richiesta dei fondi non ha fatto seguito
alcuna dichiarazione relativa a progetti di accoglienza e integrazione, ma solo
proclami di nuove operazioni di sgombero ed espulsione dei Rom che vivono in
Italia. Ricordiamo che le espulsioni dei Rom romeni, i cui capifamiglia sono in
Italia in cerca di lavoro, sono vietate dagli articoli 16 e 27 della Direttiva
2004/38/CE e che sgomberi e deportazioni 'al confino' sono proibite - in quanto
atti di discriminazione e violazione dei diritti umani - dalla Direttiva
2000/43/CE e dalla Risoluzione del Parlamento europeo per una strategia europea
riguardante i Rom. L'Unione europea ha manifestato un giudizio estremamente
positivo verso progetti di integrazione come quello denominato ' Romanesia',
elaborato dagli esperti del Gruppo EveryOne, che ha fra i propri membri
personalità di chiara fama della società e della cultura Rom, a livello
internazionale, da Marcel Courthiade a Saimir Mile, da Jeanne Gamonet
a Jean
(Pipo) Sarguera. 'Romanesia' si basa sulla concessione alle comunità Rom locali
di terreni, che devono assere destinati all'edificazione da parte di imprese e
manodopera Rom, sotto l’egida dell’Unione Europea e delle associazioni per i
Diritti Umani, con assistenza sociale e sanitaria e attuazione di programmi
d’integrazione lavorativa per gli adulti e scolastica per i minori”. EveryOne fa
sapere inoltre che è al lavoro una task force internazionale di medici e infettivologi che presto
presenterà, di concerto con gli esponenti del Gruppo,
un rapporto alla Commissione e al Consiglio Europeo, dove si annuncia il rischio
sempre più incombente in Italia di una morìa incalcolabile e tragica di esseri
umani.
Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne
Tel: (+ 39) 334-8429527
Di Fabrizio (del 30/05/2008 @ 09:19:28, in Italia, visitato 8222 volte)
Carissimo, Finalmente abbiamo le autorizzazioni!! Ti mando il documento completo con il programma. Potresti pubblicarlo? Sastipé ta Baxt!! Daniela P.S. Il sito ufficiale dell’evento è: http://www.associazionethemromano.it/newsletter.htm Per aderire basta mandare una mail a me.
Coordinamento Nazionale
Per promuovere un corteo di protesta civile contro atti di razzismo nei confronti dei Rom e Sinti in Italia
Roma, domenica 8 giugno 2008 L’iniziativa è promossa da intellettuali italiani e Rom, associazioni, artisti e persone di buona volontà che non vogliono essere strumentalizzati da nessuno.
Le Associazioni che aderiscono all’iniziativa diventano automaticamente anche organizzatori e promotori partecipando con i propri rappresentanti al costituente Coordinamento Nazionale Permanente e al corteo antirazzista nel rispetto dei principi che hanno mosso l’iniziativa.
PROGRAMMA Definitivo
Domenica 8 giugno, Roma
Dalle 12 alle 16 ritrovo dei partecipanti al COLOSSEO ci si arriva in pulman, in auto e con la metro)
Dalle 16 alle 17 corteo dal Colosseo fino al Foro Boario
Dalle 17 alle 20 Foro Boario, Villaggio Globale
libera discussione, proposte:
- Costituzione del Coordinamento Nazionale Antirazzista
- Creazione di una rete informatica, contro l’inquinamento e la mistificazione delle informazioni
- Creazione di una Consulta romanì costituita dalle associazioni storiche e le organizzazioni rom
- Varie ed eventuali
Dalle ore 20 Festival Antirazzista Alexian Group (Italia)
Musicisti Rom del Kossovo
Taraf de Bucarest (Romania)
Chaja Chelen (Bosnia Erzegovina)
Lucio Pozone (chitarra flamenca)
La partecipazione è aperta a tutti gli artisti
La partecipazione è libera e gratuita, le adesioni sono aperte a tutti
FERMIAMO UN GENOCIDIO CULTURALE Dopo l'ultimo delitto crudele della mistificazione e della calcolata disinformazione non si può più restare in silenzio, occorre agire, questo silenzio è assordante e colpevole. L’8 Giugno le Associazioni Rom e Sinte in Italia e le associazioni di volontariato, gli artisti, gli intellettuali e le persone di buon senso organizzano a Roma un corteo di protesta civile. Aderite e fate aderire prima che sia troppo tardi!! Occorre ribadire alcuni concetti che vengono mistificati, Tutti credono che Rom siano solo stranieri. Non è vero !, infatti l'80% dei Rom e Sinti che vivono in Italia sono cittadini italiani
Tutti credono che i Rom sono nomadi. Non è vero !, Infatti la maggior parte di quelli presenti sul territorio italiano sono sedentari Tutti credono che il campo nomadi è la soluzione ideale. Non è vero !, Infatti i rom arrivati in Italia nei loro paesi di origine avevano le case, il campo non è un tratto culturale della popolazione romanì, ma un'imposizione dovuta alla non conoscenza. Tutti credono che zingaro sia il nome di questo popolo. Non è vero !, infatti il termine corretto è Rom o Sinto.
Occorre far rispettare le convenzioni internazionali nei confronti dei Rom, il 70% degli italiani sono razzisti nei confronti dei Rom, la carta dei diritti dell'uomo in Italia per i Rom non vale.
Non abbiamo nulla se non il nostro coraggio!!
Protesta anche tu!
Invia la tua protesta a:
-Presidente della Repubblica ON. Giorgio Napolitano ( https://servizi.quirinale.it/webmail/ )
-Capo del Governo On Silvio Berlusconi Presidenza del Consiglio dei ministri
Palazzo Chigi Piazza Colonna 370
00187 Roma - Italy tel. (+39) 0667791
-Ministro degli Interni On. Maroni ( DipartimentoAffariInternieTerritoriali@interno.it)
-Ministro per le Pari Opportunità On. Carfagna ( serep@pariopportunita.gov.it )
-Giornalisti
-I tuoi conoscenti,
-La tua mailing list,
-Il tuo blog
EVITIAMO UN SILENZIO INCIVILE, FAI SENTIRE LA TUA VOCE E PASSA PAROLA!!!
i nostri slogan:
- Basta Razzismo contro i Rom!
- No all'informazione razzista!
- Non si può condannare un popolo!
- Stop alla Xenofobia!
- No ai pogrom!
Per informazioni
ASSOCIAZIONE NAZIONALE THÈM ROMANÒ ONLUS
Presidente Nazionale Alexian Santino Spinelli
Centro di Promozione Interculturale
Associazione Autonoma di Rom e Sinti
Sede Nazionale Lanciano CH)
tel: 0872 660099 cell. 340 6278489 http://www.associazionethemromano.it
email: spithrom@webzone.it
http://www.alexian.it Fra gli aderenti e promotori: - Alexian Santino Spinelli (musicista Rom, docente Università di Torino, Trieste, Chieti, rappresentante italiano ERTF a Strasburgo) - Gianni Vattimo (Filosofo) - Pier Virgilio Dastoli (Direttore della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia – Roma) - Angelo del Boca (docente universitario e storico) - Angelo d'Orsi, (docente Università di Torino) - Costanzo Preve (studioso di Filosofia) -Viktória Mohácsi (Romnì - Europarlamentare) - Rudko Kawczynski (Presidente ERTF) - Juan de Dios Ramirez-Heredia (Presidente Union Romanì -Spagna) - Stanislav Stankiewicz (Presidente International Romani Union) - Jovan Damianovic (Presidente Romani Union Serbia) - Carla Osella (Presidente Nazionale AIZO) - Sergio Giovagnoli (ARCI Solidarietà Lazio) - Rita Bernardini (Segretaria Radicali Italiani) - Marco Perduca (Senatore) - Gian Antonio Stella (giornalista) - Moni Ovadia (artista) - Guido Cohen - Massimo Rendina (ex comandante partigiano, storico, Presidente dell'ANPI nazionale) - Alberto Asor Rosa (Professore Emerito, Università la Sapienza) - Piera Tacchino (Associazione Piemonte-Grecia “Santorre di Santarosa”) - Armando Gnisci (Docente Universitario, Roma) - Marco Revelli (scrittore e docente universitario) - Filippo Taricco (scrittore) - Beppe Rosso (attore) - Paolo Dossena (Produttore musicale Compagnia Nuove Indie) - Alma Azovic (mediatrice romnì) - Tamara Bellone (docente Univ. Politecnico di Torino) - Graziano Halilovic (mediatore culturale Rom) - Kasim Cismic (UNIRSI-Ertf) - Marcel Courthiade (docente INALCO) - Stojanovic Vojislav (Il Responsabile della Commissione Immigrazione PRC – TO) - Alexis Tsoukias (Presidente Associazione Piemonte Grecia “Santorre di Santarosa”) - Bajram Osmani (giornalista Rom) - Marian Serban (musicista Rom) - Nico Arcieri (musicista) - Marina Arienti (giornalista) - Gianni Di Claudio (regista cinematografico) - Luca Krstic (regista cinematografico) - Silvio Sarta (regista teatrale) - Adriano Mordenti (fotografo e musicista) - Lidia Gualtiero (docente, responsabile didattica Istituto Storico Rimini) - Fausta Messa (Istituto Storico per la Resistenza, Sondrio) - Adriana Martino (critica d’arte) - Ciro De Rosa (critico musicale) - Giovanni De Nobile (direttore d’orchestra) - Fabio Neri (direttore d’orchestra) - Giuseppe Piccinino (direttore d’orchestra) - Paola Olivetti (Archivio nazionale cinematografico della resistenza) - Massimo Zucchetti (docente Politecnico di Torino) - Roberto De Caro (Presidente Casa Editrice Ut Orpheus) - John Foot (professore di storia all'Università di Londra, saggista) - Nicoletta Dosio (Associazione La credenza -Bussoleno To) - Ivana Kerecki (Traduttrice -Milano) - Antonio Grassedonio (sindacalista) - Liljana Banjanin (docente Università di Torino) - Boris Bellone (docente media superiore) - Sergio Chiarloni (docente Università di Torino) - Gabriella Onofrio (informatico) - Luciano Pannese (musicista) - Francesco Ciancetta (musicista) - Vladimiro Torre (Ass. Thèm Romanò Reggio Emilia) - Silvia Faugno (soprano) - Federica Zanetti (Docente Università di Bologna) - Maria Omodeo (Cospe Responsabile Area "Interculturalità - Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza" - Maria Rosa Mura (Associazione Il Gioco degli Specchi) - Daniele Barbieri (Imola) - Tahar LamriCinzia Gubbini (giornalista) - Ivano Tajetti (ANPI Barona. Milano) - Martin Clausen - Donato Toffoli (Comitato Tecnico Scientifico Agjenzie Regjonâl de Lenghe Furlane Felet/Feletto Umberto (UD) - Claudio Bocci (Associazione Altrevie) - Enrico Palandri (scrittore) - Mario Rebeschini (Fotografo e giornalista) - Orietta CiprianiSandro Micolucci (artista) - Dimityr Kirilov (artista) - Giovanna GrengaSalvatore Armando Santoro (Presidente Circolo Culturale Mario Luzi di Boccheggiano -GR) - Olga Siciliani (giornalista) - Lorenzo Guadagnucci (giornalista) - Annamaria Rivera (antropologa, Università di Bari) - Gabriella Ti (Programma radiofonico Brussellando) - Concetta Di Virgilio (architetto) - Cinzia Pierangelini (Assessore alla Cultura della Provincia di Grosseto) - Daniela Terrile (Commission Européenne) - Khalid Fiddi (Presidente Associazione Atlas ONLUS) - Loredana Galassini (pensionata) - Stefano Taglietti ( Compositore) - Fausta Messa (insegnante) - Rosa Mauro (scrittrice) - Nella Ginatempo (sociologa) - Melo Franchina (architetto) - Christian Picucci (ex operatore sociale) - Giorgio De Rossi - Stephanie GengottiRoberto Malini (scrittore e storico) - Dario Picciau (regista) - Matteo Pegoraro (scrittore) - Steed Gamero (fotografo) - Fabio Patronelli - Laura Todisco - Esad Licina - Stelian Covaciu - Udila Ciurar - Sergio Maceri - Andrea Garbin - Paola Manduca (Prof.Genetica, Genova) - Lucia Vasciminno (Il Centro delle Culture di Roma) - Ivan Rufo (Direttore Artistico di Botteghe d'Autore Festival) - Marina FuentesGiovanna Boursier (giornalista) - Mauro Pace, (impiegato regionale) - Donatella Papi - Antonio Giordano (Ass. D’Altrocanto) - Mariella Rocco (Ass. D’Altrocanto) - Germano Monti (Forum Palestina) - Stefania Krilic (assistente sociale) - Giuseppe Anceschi - Norma Bertullacelli - Danilo Cremonte per "Human Beings - Laboratorio teatrale interculturale", Perugia - Ivano Peduzzi (capogruppo PRC Regione Lazio) -Alessandro Galassi (regista) - Gabriele Polo (giornalista) -Marco Brazzoduro-Stefano Galieni (Coordinatore Dipartimento Immigrazione PRC) -Sageer Khan (musicista indiano) -Michele Dalai (Editore) - Alfonso Perrotta - Daniele De Berardinis - Ginevra Serego Alighieri (Verona) - Angela Pèrcopo, (associazione di Volontariato ' Banca del Tempo-TempoAmico'di Latina) - Sabatino Annecchiarico (giornalista) - Basilio Buffoni (Milano) - Concetta Gizzarelli - Don Federico Schiavon (Direttore della Pastorale dei Rom e Sinti della Conferenza Episcopale Italiana) - Sergio Bonetto (avvocato) - Gianluca Vitale (avvocato) - Fulvio Perini (Dirigente Sindacale CGIL) - Marzio Porro (docente Università di Trieste) - Allessandra Algostino (docente Università di Torino) - Nietta Fiorentino (Associazione Piemonte-Grecia "Santorre di Santarosa") - Mariella Allemanno (insegnante L2) - Eleonora Cane (Gruppo Pace Valsusa) - Marisa Ghiano (Gruppo Pace Valsusa) - Matilde Lanfranco (Gruppo Pace Valsusa) - Bianca Riva (Gruppo Pace Valsusa) - Milena Valli (Sondrio) - Andrea Buonajuto (circolo Carlo Rosselli –Napoli- insegnante) - Livio Sossi - Leoncarlo Settimelli (regista, musicista) - Sarah Zuhra LukanicFulvio Pezzarossa (docente Università Bologna) - Anna Chiarloni (docente Università di Torino) - Lucio Pozone (musicista) - Maria Chiara Esposito - Rossella Di Terlizzi (danzatrice) - Daniela Lucatti (poetessa, scrittrice) - Elena Montani (Commissione Europea - Rappresentanza in Italia) - Aldo Zargani - Elena Magoia - Fabio Alberti (Un Ponte Per) - M.Cristina Lauretti (Psichiatra) - Maurizio Matarrese (musicista) - Giulio Taurisano (associazione Idea Rom - Torino) - Cristina Di Canio - Roberta Melchiorre (Impiegata) - Taddeo Raffaele (Centro Culturale Multietnico La Tenda) - Franco Grisolia (Esecutivo del PCL) - Marco Ferrando (Esecutivo del PCL) - Paolo Finzi (rivista "A") - Aurora Failla (rivista "A") - Emiliana Armano (sociologa) - Raffaele Sciortino (docente di Filosofia e giornalista) - Kossi A. KOMLA-EBRI (scrittore migrante) - Avv. Antonio Cilli (Ass. Tra terra e cuore) - Lia Tagliacozzo Bisoni ( insegnante e sociologa di Venezia) - Tommaso VitaleAnna Di Segni Coen - Giulio Russo (Presidente Cesv) - Rosi Yamascita (insegnante) Fiammetta Bises (ebrea anti razzista ed emigrata pluridiasporica del Gruppo Martin Buber Ebrei pr la Pace) - Franca Eckert Coen - Paolo Pignatelli (insegnante) - Daniela Falcone - Roberto Niccolai (operatore socio-culturale e studioso delle migrazioni)- Pistoia - Roberta Sangiorgi (Associazione Eks&Tra) - Mariapia Passigli (Associazione Periferie Al Centro) - Antonio Thiery Valeria Minucciani (Docente Politecnico Di Torino) -Vanessa Cirillo - Julia Prestia - Sandro Salerno - Filomena Di Paola - Aldo Pavia (Presidente ANED) - Lara Mantovani (infermiera) - Dott. Salvatore Armando Santoro (Poeta e Presidente del Cicolo Culturale Mario Luzi di Boccheggiano - Montieri-GR) - Graziella Cormio (Ass Tolbà) - Sergio Deggiovanni Consigliere PRC comune di Brisighella (RA) - Daniele Contardo (musicista Torino) - Mario Cavatore (scrittore) - Gian Luca Magagni (giornalista) - Andrea Papi (rivista “A”) - Sara Iommi (Studentessa Agugliano -AN) - Ernesto Rossi (Associazione Aven Amentza – Unione Rom e Sinti, Milano) - Gelu Cafadaru (Associazione Aven Amentza – Unione Rom e Sinti, Milano) -Roberto Niccolai (operatore socio-culturale e studioso delle migrazioni)- Pistoia - Raffaele Taddeo (giornalista) - Dario Cercek (giornalista, Lecco) - Anna Lisei (Bologna) - Giuseppe Cusatelli (Milano) - Franco Fuselli - Marina Criscuoli - Andrea BillauLuigi Medea (segretario generale del Premio Nazionale Histonium) - Barbara Beneforti (Operatrice del Centro Antidiscriminazione della Provincia di Pistoia) - Patrizia Paglia - Camilla Miglio (professore universitario, L'Orientale di Napoli) - Alessia Montuori (Senza confine) - Attilio Mangano (storico) - Oriana Costanzi (poetessa) - Michele Lorusso (direttore d'orchestra) - Giada Valdannini (giornalista) - Cam Lecce (attrice - ass.cullt. Deposito dei Segni) - Jörg Grünert (scultore - ass. cult. Deposito Dei Segni) - Roberta Boccabella (architetto - libero professionista; L'Aquila) - Dott.ssa Anna Lissa (docente universitaria) - Flore Murard-Yovanovitch - Giovanna Di Lello (regista) - Concetta Gizzarelli (giornalista) - Elena Perotto - Concetta Gizzarelli - Gabriele Presta (Sociologo) - Alessandro Ghebreigziabiher (scrittore) - (pianista) - (insegnante) - (fotografa) - (giornalista) - (docente Universitario) (giornalista, scrittrice) - (docente Università di Milano Bicocca) - (storico e saggista) - (Campo della pace ebraico) -
ASSOCIAZIONI DEL COORDINAMENTO: Associazione Nazionale Thèm Romanò ONLUS Centro di Promozione Interculturale (Associazione Autonoma di Rom e Sinti in Italia Sede Nazionale Lanciano CH) - Union Romani -Italia - ERTF- Italia - Rappresentanza della Commissione Europea in Italia Roma - UNITED for Intercultural Action (Amsterdam- Olanda) - Associazione Piemonte-Grecia “Santorre di Santarosa” - Union Rromani Internazionale - Union Rromani Francia - Union Romani Serbia - Union Romani (Spagna) - Ass. Thèm Romanò (Coordinamento Regionale Emilia Romagna) - Associazione Thèm Romano (Coordinamento Regionale Abruzzo) - Associazione Thèm Romanò (Coordinamento Regionale Puglia) - Associazione Thèm Romanò (Coordinamento Regionale Lombardia) - Associazione Thèm Romanò (Coordinamento Regionale Campania) - Associazione Thèm Romanò (Coordinamento Regionale Piemonte) - Associazione Thèm Romanò (Coordinamento Regionale Toscana) - Associazione Thèm Romanò (Coordinamento Regionale Lazio) - Associazione Thèm Romanò (Coordinamento Regionale Molise) - Rromani baxt - Ternikano Berno - La voix des Roms - Femmes rom, sinté, kale de France - Centre AVER de recherché sur le racisme (Paris) - Associazione Mediterra - Associazione Ciack - Istituto Storico per la Resistenza Rimini - Istituto Storico per la Resistenza, Sondrio - Associazione Libero Teatro Morale - Archivio nazionale cinematografico della resistenza - S.O.S. Utenti (Associazione di difesa dei consumatori) - AIZO - ARCI Solidarietà Lazio - Associazione Il Gioco degli Specchi - Cospe - ANPI Barona Milano - Associazione Altrevie - Compagnia Nuove Indie (Casa discografica – Roma) - Materiali Sonori - Associazione Popica Onlus (Roma) - Circolo Culturale Mario Luzi (Boccheggiano -GR) - Associazione Atlas ONLUS (Chieti) - Il Comitato Immigrati in Italia - Laboratorio politico Resistenza Universitaria (Roma) - Circolo del Cinema 2046 (Trevignano Romano) - Circolo PRC 20 Luglio (Trevignano Romano) - Radio Radicale - Associazione culturale Il resto del Cremlino - Gruppo EveryOne - Gruppo di Artisti per i Diritti Umani "Watching The Sky" - Il Centro delle Culture di Roma - Botteghe d'Autore Festival -Associazione Daltrocanto (Salerno) - Centro di documentazione don Tonino Bello (Faenza) - Centro Ligure di documentazione per la pace - Rete controG8 per la globalizzazione dei diritti - Human Beings - Laboratorio teatrale interculturale", (Perugia) - Rete nazionale sempre contro la guerra (Roma) - Lista del centro di ricerca per la pace (Roma) - L'associazione ecoriflesso (Roma) - Lista rekombinant (Roma) - Dipartimento Immigrazione PRC - Associazione Amici della musica di Campovalano (Campovalano –TE) - Baldini Castoldi Dalai Editore - Associazione Interculturale Villaggio Globale - Associazione Di Volontariato (Banca Del Tempo-Tempoamico'di Latina) - Il Movimento Per La Costituente Comunista Di Roma - Gruppo Pace Valsusa - Il Blog "Il Russo" - Coordinamento Nazionale Per La Jugoslavia - Associazione Liumang-Cividale Del Friuli - Associazione Iskra - Cividale Del Friuli (Circolo Di Cultura Del Prc) - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (Sezione Cividale Del Friuli) - Associazione UN PONTE PER - Associazione Idea Rom (Torino) - Associazione Insieme Zajedno (Roma) - Centro Culturale Multietnico La Tenda - Partito Comunista dei Lavoratori - Rivista anarchica "A" - Alla Bua Gruppo Etnomusicale Salentino - Associazione Terra e Cuore - Associazione Eks&Tra - Associazione Periferie Al Centro - Redazione Di Fuori Binario - Anpi Nazionale -Cooperativa Sociale Pralipé - L'ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati) - Associazione Tolbà - Associazione Focus- Casa Dei Diritti Sociali - Associazione Di Volontari Aizo Trentino Alto Adige - Associazione Aven Amentza – Unione Rom E Sinti, Milano - ASSOCIAZIONE FIABA CENTRO DI ASCOLTO E SOLIDARIETA (LANCIANO) - ASSOCIAZIONE ADRIATICA PER GLI IMMIGRATI - ASSOCIAZIONE ALBA
Di Fabrizio (del 31/05/2008 @ 09:34:30, in Regole, visitato 2370 volte)
Da Hungarian_Roma
THE BUDAPEST TIME
Londra, 28 maggio (MTI) Il rapporto 2008 di Amnesty International (AI) sull'Ungheria sottolinea deficienze nel sistema della giustizia criminale, particolarmente riguardo le donne che soffrono violenze.
"Pregiudizi diffusi, mancanza di volontà politica e deficienze nel sistema della giustizia criminale presentano attualmente ostacoli insormontabili per le donne che chiedono giustizia o riparazione in caso di violenze e violenza sessuale," dice il rapporto AI pubblicato mercoledì.
Il rapporto nota che il Comitato ONU sull'Eliminazione della Discriminazione contro le Donne (CEDAW) sostiene che l'introduzione degli ordini restrittivi ha fallito nel proteggere le vittime femminili di violenza domestica mentre nessuna legge punisce la violenza contro le donne. Inoltre, aggiunge, la definizione di violenza si basa sull'uso della forza piuttosto che sulla mancanza di consenso.
AI afferma che gli abitanti Rom continuano ad essere largamente discriminati. "I Rom, particolarmente le donne romani, continuano a soffrire discriminazione nell'accesso alla casa, ai servizi sanitari ed all'educazione," nota il rapporto.
Un altro corpo ONU, il Comitato contro la Tortura (CAT) è preoccupato riguardo la detenzione prima del processo.
Dice il rapporto che il periodo di detenzione prima del processo sino a 72 ore mette i detenuti in una situazione ad "alto rischio" di maltrattamenti, un particolare riguardo i gruppi minoritari e quanti non sono cittadini.
Il CAT dice anche che i richiedenti asilo spesso affrontano periodi detentivi sino a 12 mesi in "prigioni" ai confini. Dice sempre il rapporto che "Il diritto di richiesta di asilo non è pienamente garantito al confine, e ci sono rapporti di espulsioni illegali di richiedenti asilo e altri stranieri verso paesi terzi da parte delle guardie di frontiera".
E la situazione in Italia?
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