Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 12/08/2006 @ 11:41:31, in media, visitato 1721 volte)
Il 10 agosto ERRC ha inviato una lettera a Nikolay Zaikov, editore in capo del giornale Vechernij Novosibirsk, esprimendo la propria preoccupazione sull'incremento di discorsi anti-Rom pubblicati sul giornale e sull'insistenza nell'identificare la comunità Rom col crimine e lo spaccio di droga. La lettera si riferisce a numerosi articoli pubblicati l'anno passato [...] che spesso citano pareri di funzionari astraendoli dal contesto e senza commenti editoriali. ERRC chiede con urgenza a Zaikov un fermo passo contro i discorsi che istigano all'odio e di moderare il linguaggio adoperato verso i Rom.
Ulteriori informazioni: http://www.errc.org/cikk.php?cikk=2241
Contatti: To: Mr Nikolay Zaikov, Editor-in chief, newspaper "Vecherniy Novosibirsk" Russia, Novosibirsk, Nemirovicha-Danchenko, 104 Tel./fax: +7 (383) 3141488 Mr Gennady Popriga Director, Siberia region administration of Rosohrancultura Russia, 630091, Novosibirsk, Krasniy prospect 82, kab. 45 Fax: +7 (3832)173911
Di Sucar Drom (del 12/08/2006 @ 14:47:29, in casa, visitato 1594 volte)
Questa mattina a Casalmaggiore (CR) nella Sala di Giunta del Comune sono stati presentati ufficialmente i progetti sucar plaza (bella piazza) e mengro kher (la nostra casa).
I progetti sono finanziati dalla Regione Lombardia (Deliberazione del Consiglio Regionale n.605, 8 ottobre 2002 / allegato B alla DGR n. 8/1552, 22 dicembre 2005), dal Piano di Zona di Casalmaggiore e dall...
Di Fabrizio (del 13/08/2006 @ 11:25:22, in Regole, visitato 2856 volte)
Leader di Ataka accusato di incitamento alla discriminazione
09:00 Mon 31 Jul 2006 - Petar Kostadinov
Il 21 luglio scorso, Volen Siderov, deputato e leader del partito ultra-nazionalista Ataka, è stato accusato di incitamento alla discriminazione, dal tribunale regionale di Sofia. Il giudice ha sentenziato che Siderov debba astenersi dal fare le sue infiammate dichiarazioni ed astenersene in futuro. Se invece Siderov continuasse ad agire come in passato, verrà multato con 200 leva (circa 100 Euro ndr).
Le accuse contro Siderov sono partite da Yulyana Metodieva, del Bulgarian Helsinki Committee (BHC), che si è richiamata all'Atto di Protezione Contro la Discriminazione. E' il primo atto concreto contro Siderov, da quando il suo partito ha ottenuto il 10% alle elezioni del giugno 2005. Da allora sono stati sollevati otto casi contro Siderov per le medesime ragioni, e questo è il primo che ha portato ad una sentenza.
A gennaio, BHC riunisce una coalizione di 68 organizzazioni e 18 personalità pubbliche, che comunemente hanno aderito alla chiamata in causa contro Siderov. Il caso è stato suddiviso in 8 processi separati, in quanto le accuse discriminatorie erano varie e diverse. Nel verdetto del 21 luglio, il tribunale ha rigettato come ingiustificato il reclamo della Metodieva per apologia pubblica. La corte ha giudicato che Siderov ha ecceduto nell'uso del diritto di libertà di parola, cioè confondendo questa libertà con la discriminazione. La sentenza potrà essere impugnata entro 14 giorni.
|
|
Yulyana Metodieva
|
Volen Siderov
|
Sofia Echo ha intervistato Yulyana Metodieva nel suo ufficio della BHC.
"Sono estremamente soddisfatta della decisione del tribunale, perché questa sentenza influirà sugli altri sette casi in cui è implicato Siderov. E' lampante che il tribunale ha fatto bene il suo lavoro, richiamandosi all'Atto di Protezione Contro la Discriminazione, che è una legge relativamente nuova". D'altro canto non è altrettanto soddisfatta della decisione di non procedere contro Siderov per apologia di "discorsi di odio". "E' una pratica in tutti i paesi europei, per questo non sono d'accordo col rifiuto del tribunale, ma non ricorrerò," continua.
Metodieva descrive il ruolo della corte come equilibrato."E' ovvio che un giudice giovane come Ivan Dochev ha cercato di mantenere una posizione bilanciata, per non essere preda degli avvocati di Siderov." Spiegando perché il BHC ha deciso di chiamare Siderov in tribunale, racconta Metodieva; "Abbiamo scelto di combattere il linguaggio di odio di Siderov in tribunale, perché vogliamo che sia applicata la legge. Siderov è deputato, e da lui l'unica cosa che ci aspettiamo è fare leggi e rispettarle, non parlare contro le minoranze."
Metodieva è anche contenta che gli sforzi di BHC in questa direzione sia stata benvenuta e supportata dai media bulgari. "Quando siamo usciti con il nostro reclamo, immediatamente siamo finiti sui mezzi d'informazione, e ho apprezzato che i media abbiano supportato il nostro sforzo."
Nel contempo, secondo lei, Siderov e i suoi avvocati hanno sottostimato il reclamo perché "è un danno morale, non finanziario". 200 leva di multa per Siderov non costituiscono un gran deterrente, Metodieva invece considera un successo "che per la prima volta una simile misura sia applicata in Bulgaria".
Se Siderov continuerà con l'incitamento all'odio, secondo Metodieva, questo gli costerà il suo futuro politico, "perché dimostrerà che come deputato non rispetta le leggi."
Il tribunale ha applicato una legge che tutta l'Unione Europea giudica come una delle migliori, e se Siderov non vuole rispettarla deve pagarne le conseguenze politiche." continua Metodieva.
Altro successo è che da gennaio 2005, quando BHC ha presentate le proprie accuse: "Abbiamo notato che [Siderov] ha mutato il suo linguaggio, è diventato più moderato, anche se il tema Rom è rimasto il suo preferito".
Era uno degli effetti a cui mirava BHC - che Siderov moderasse il suo linguaggio. Lo scandalo dell'incidente sull'autostrada a Trakia (le sue guardie del corpo avevano malmenato senza ragione un bulgaro che portava suo padre all'ospedale ndr), dove Siderov è stato accusato di falsa testimonianza, e la conseguente perdita dell'immunità parlamentare, hanno contribuito a moderare i suoi discorsi.
Metodieva [...] haq un occhio al futuro. Una ricerca di BHC mostra che Ataka continua ad avere uno "zoccolo duro" di elettori, quantificabile tra il 6 e l'8%, a seconda della situazione economica della zona.
"Siamo preoccupati perché dopo che la Bulgaria aderirà di fatto all'UE, i tanti che vedono questa data sfavorevolmente, andranno in cerca di un colpevole interno, e noi sappiamo che attaccheranno le minoranze."
BHC ha emesso una dichiarazione supportata dal Parlamento Europeo, inviata al Parlamento Bulgaro, contro la nuova forma di totalitarismo rappresentata dal partito Ataka di Volen Siderov. Metodieva ha presente il rischio di trovarsi contro i supporters di Ataka.
"Non ci preoccupiamo che i sostenitori di Ataka si facciano una cattiva idea su di noi, ci siamo abituati. Comunque: siamo contenti che i media abbiano appoggiato i nostri sforzi e che il Parlamento Europeo sia dalla nostra parte."
Parlando delle istituzioni, Metodieva è certa che il governo debba dotarsi di una politica a lungo termine sulle minoranze, soprattutto perché attualmente, ospita la presidenza del Decennio dell'Inclusione Rom (vedi ndr). "Tutti, le OnG e i media, devono fare pressione costante sulle autorità perché siano rispettati i diritti delle minoranze. Penso che stiamo facendo un buon lavoro."
Per quanto riguarda il discutibile termine "discriminazione inversa" - uno dei motivi per cui il tribunale non ha imposto misure più severe a Siderov - Metodieva pensa che la maggior parte delle persone non sappia di cosa si tratta. "Quando parliamo di discriminazione inversa e minoranze, dobbiamo riferirci alle leggi internazionali, alle convenzioni e nient'altro."
La Bulgaria ha ratificato la convenzione sulle minoranze nel 1999 e ne ha approvato gli obblighi.
"Quando i politici, ad esempio Ataka o i Democratici per una Bulgaria Forte, parlano di discriminazione inversa, lo fanno creando un'atmosfera di tensione nella società bulgara, ma senza capire di cosa parlano. La gente si distrae e non capisce che i politici scaricano sulle minoranze quello che lo stato dovrebbe fare e non fa."
Nota Metodieva che i messaggi che arrivano dai politici sono molto pericolosi nei Balcani, perché è sotto gli occhi di tutti quello che accade in altre parti dove le minoranze sono incolpate per ogni cosa che accade. "Ho visto una reale minaccia per la Bulgaria in quei messaggi e vi spiego perché": lo scorso marzo BHC ha commissionato alla BBCC-Gallup un sondaggio sulle distanze etniche.
"Il sondaggio ha ritornato una società bulgara seriamente malata di razzismo," ci dice.
BHC ha chiesto alla gente se si sentisse preoccupata, se il sindaco, il maestro, il dottore o l'avvocato provenissero da una minoranza. La risposta è stata positiva. Ha riguardato anche la minoranza ebrea, che è generalmente considerata ben accetta. "Questo significa che le distanze nella società sono rimaste sottotraccia, pronte a risaltare fuori quando sono provocate." Se non migliora il quadro economico, il rischio permane alto, conclude Metodieva.
Riferimento: Ataka
Di Fabrizio (del 14/08/2006 @ 10:41:31, in Europa, visitato 1921 volte)
By Oliver Bradley Updated: 09/Aug/2006 18:28
BRADLEY (EJP) - Per oltre un decennio il Consiglio Centrale dei Sinti
e dei Rom di Germania (CCGSR), che rappresenta i due primari gruppi zingari
nell'Europa di oggi, ha inviato petizioni al Governo centrale perché costruisse
un monumento a Berlino in ricordo dei loro morti.
L'idea cominciò a prendere sostanza all'inaugurazione del
Monumento per gli Ebrei Assassinati [durante l'Olocausto], due anni fa a Berlino.
Nel suo discorso all'inaugurazione, Paul Spiegel, ex presidente del Consiglio
Centrale Ebreo, chiese al Governo di non dimenticare gli obblighi verso le altre
minoranze che avevano subito le atrocità naziste - ora che aveva fatto la sua
parte con il suo impegno verso la comunità ebraica. Si riferì in particolare agli
Zingari e agli omosessuali..
"Ora il Governo deve indicare quando intenderà costruire un monumento alla
memoria dei Sinti e dei Rom in Europa," continuava nel suo discorso.
Da quando ha preso il timone del Consiglio Ebreo nel 2000, Spiegel ha assunto
l'incarico di parlare anche per tutti i gruppi di minoranza la cui voce, secondo
lui, non arriva al Governo. Così ha appoggiato Romani Rose, presidente storica
del CCGSR, per fare azione di lobbying per la costruzione del monumento a Rom e
Sinti.
Progetto a lungo termine
Scelta la locazione del monumento, l'accordo cominciò a prendere forma a
febbraio 2005, ma solo a maggio di quest'anno il governo federale e CCGSR
hanno finalmente raggiunto un accordo definitivo sul monumento.
Il monumento dovrebbe essere eretto a sud del Reichstag, dove è ospitato il
Parlamento. Il Governo si è impegnato per finanziare la costruzione con 2
milioni di euro.
Il segretario federale alla cultura, Bernd Neumann, ha affermato in una
conferenza stampa che il lavoro svolto sinora ha permesso di concordare quanto
dovrà essere scritto sulla piastra alla base del monumento.
Ha sottolineato che il suo incontro a maggio con Romani Rose era ancora
consuntivo e che i partiti politici dovevano essere consultati sul piano finale.
Rose dice che non era a conoscenza di ciò. Cioé:la costruzione del monumento
avrebbe potuto cominciare con il semplice benestare governativo, una volta
stabilito che la targa non facesse menzione alla parola "Zigeneur" - termine che
Rom e Sinti non riconoscono e legato a stereotipi negativi. [...]
Lotta continua
All'ultima riunione di maggio un piccolo gruppo, Alleanza Sinti, si disse
contraria alla proposta di omettere i nomi dei diversi gruppi Rom sulla placca.
Riteneva che tutti quanti avevano patito la persecuzione nazista, dovessero
essere ricordati, e per questo ha cercato alleanze tra il partito Liberale e
quello Socialdemocratico.
Il 17 luglio, Neumann chiese a Romani Rose di tornare al tavolo negoziale,
perché venisse presa in considerazione la proposta di Alleanza Sinti. Ma Rose
ritiene il CCGSR l'unica voce rappresentativa di Sinti e Rom, e quindi ha
rifiutato di continuare i negoziati, cominciando invece una campagna contro i
ritardi del governo.
Gli esperti ritengono che oltre 15 anni di baruffe tra gruppi ebraici,
organizzazioni civiche e parlamento occorse in passato per la costruzione del
Monumento per gli Ebrei Assassinati, possono essere un barometro delle attese di
Rom e Sinti per il loro monumento.
L'architetto israeliano Dani Karavan ha vinto il concorso per il progetto: sarà
un moderno obelisco che in cima diventa una fontana. Ha già eretto altri
monumenti in Germania, incluso quello che fa bella mostra di sé davanti al
Parlamento a Berlino.
Copyright © 2001-2006 EJP | powered by D3 Digital Media
Altri articoli:
Di Fabrizio (del 14/08/2006 @ 12:24:16, in casa, visitato 2264 volte)
Demolito il quartiere Çinçin di Ankara
Il quartiere Gültepe (Çinçin) nella municipalità di Aldındağ è abitato in
maggioranza da Rom. La municipalità costruirà 776 appartamenti, un piano di
edilizia popolare di 48.173 m² composto da 4 blocchi. Il comune ha già
abbattuto 170 case di 400 che alla fine verranno demolite.
Case Rom in demolizione a Kuştepe (İstanbul)
L'assessorato alla casa (TOKİ) ha lanciato un progetto di trasformazione del
quartiere, a maggioranza Rom, che coinvolge il comune di Şişli e l'Area
Metropolitana di Istambul. Saranno costruiti 228 appartamenti su 12.000 m² di
terreno identificati come regione pilota. Gli abitanti Rom di Kuştepe che
abitano lì da 30 anni, sono preoccupati: non hanno la minima idea su come
verranno costruiti i nuovi appartamenti "Se sarà per il nostro bene, dovunque
siano non dovrebbero metterci in una posizione scomoda. Qui siamo nati, non
devono mandarci chissà dove".
Demolite le case dei Rom a Ereğli sul Mar Nero
Secondo quanto deciso dal Comune, abbattuto un appartamento a due piani in via
Filtepe nel quartiere Müftü a Zonguldak/Ereğli, in cui vivevano 45 persone di 6
differenti famiglie Rom. I cittadini hanno avuto una reazione nervosa all'arrivo
degli incaricati municipali ed hanno tentato di resistere. E' stata chiamata ad
intervenire la squadra speciale da Zonguldak per vincere la resistenza dei
cittadini. La squadra di demolizione ha così potuto demolire gli appartamenti.
Espropriate e demolite le case Rom a Bursa Kamberler
Trattasi di un progetto denominato "Parco storico e culturale" del comune di
Osmangazi nella provincia di Bursa, un processo di abbattimenti è stato
lanciato nel quartiere Kamberler, dove i residenti sono Rom. Da una parte, il
progetto è stato lanciato per ridisegnare il quartiere, dall'altra si susseguono
espropri e demolizioni. Sono state abbattute ulteriori 22 abitazioni di un piano
che prevedeva la demolizione di 106. Una squadra militare delle forze di rapido
intervento ha accompagnato tutte le operazioni. Sono 150 gli appartamenti
espropriati. Il comune ha operato su di un'area di circa 17.000 m² e ha speso 13
miliardi nel progetto. Nel progetto del nascente parco il comune prevede
trasformazioni su di un'area globale di 70.000 m². Nella parte iniziale del
progetto è stata espropriata e destinata a verde pubblico un'area di 40.000 m².
120 case Rom demolite a İstanbul Küçükbakkalköy
Nel quadro di un Progetto di Trasformazione Urbaan della Municipalità
Metropolitana di Istambul, sono state abbattute 120 case dove i Rom vivevano a
Kadıköy Küçükbakkalköy, I Rom riluttanti ad evacuare le loro case sono stati
allontanati dalle squadre di polizia. Dieci persone hanno perso i sensi, le
donne sono state allontanate in maniera particolarmente brusca. L'ordine di
abbattimento era stato notificato due mesi prima ai residenti dei 120
appartamenti. [...]
Distrutte 20 case nel quartiere Gaziosmanpaşa di İstanbul
Le squadre del comune sono arrivate alle baracche del quartiere Cebeci a
Gaziosmanpaşa e hanno abbattuto20 case dove vivevano i Rom. I Rom e i bambini
erano saliti sui tetti per protesta. I manifestanti sono stati trattenuti negli
uffici di polizia, bambini e anziani sono stati dispersi. Nel contempo, le forze
di sicurezza hanno setacciato le baracche e le case nei dintorni. Al termine
dell'operazione, circa 30 persone sono state trattenute per mancanza di
documenti d'identità.
Demolite le case dei Rom a İstanbul Kağıthane
11 case abitate da Rom nel quartiere Gültepe Yahya Kemal a İstanbul Kağıthane
sono state distrutte dalle squadre comunali. I Rom hanno opposto resistenza
appiccando fuochi alle case, dopo aver portato in salvo i loro effetti
personali.
Riferimenti:
Dear all! As an editor of IDEA`s Roma web page on http://idw.idebate.org/roma/ I`ll be grateful, if you would assist me with reliable information on well-known and well-respected activists of international Roma movement. For example, in a such format: Name Date of birth Country of birth Country of residence Position within the movement Brief description of activities Recommended article on the Net Photo (if available) You can send me an info about the leader of your NGO or even about yourself, if he/she or you are already known due to his/her or your continous work for Roma cause. Write me at romale@zahav.net.il
Baxt, sastipe! Kind regards, Valery Novoselsky. Editor of Roma Virtual Network. Razgrad, Bulgaria
Il suggerimento viene da vurdon.it
Tra le formazioni ormai numerose che producono musica rom e klezmer capita, di tanto in tanto, di incontrarne qualcuna particolarmente di buon livello sia per la scelta dei brani che per la loro esecuzione. Una di queste è certamente la Fanfara Ziganka, sestetto di musicisti veronesi provenienti da diverse esperienze musicali con un repertorio che propone, oltre a musiche balcaniche anche temi yiddish, klezmer e danze israeliane.
Per visitare il loro sito cliccare qui
Di Fabrizio (del 15/08/2006 @ 10:33:20, in blog, visitato 1716 volte)
Ripeto: Da marzo non funzionano più i commenti. Qualsiasi cosa scriviate, apparirà solo il vostro nick e l'orario del commento, ma il testo però sarà VUOTO.
Anche chiedendo aiuto al Forum di assistenza DBlog, non ne sono venuto a capo. Forse la colpa è del server (Aruba)
Se avete dei commenti da lasciare, scrivetemeli in email, indicando anche il post a cui si riferisce e se lo volete rendere pubblico agli altri lettori, così lo aggiungerò in fondo al post trafficando col database (o in ogni caso, lo leggerò).
A proposito di commenti, invito a leggere questa specie di breviario, che per la maggior parte mi vede d'accordo.
Poi, visto che è ferragosto, QUI trovate il racconto estivo dell'anno scorso.
Di Fabrizio (del 16/08/2006 @ 10:19:31, in Europa, visitato 1906 volte)
European Roma Rights Centre (ERRC) ha allertato il Comitato delle Nazioni Unite per l'Eliminazione della Discriminazione Razziale (CERD) sulla situazione dei diritti umani dei Rom in Ucraina.
[...] Il governo ucraino ha risposto che "La discriminazione razziale in Ucraina è stata eliminata in tutte le sue forme e l'uguaglianza di ogni cittadino davanti alla legge è assicurata, senza distinzione di razza, colore della pelle, origine etnica o nazionale." Il governo rimprovera i Rom stessi per le condizioni in cui vivono, come pure per la mancanza di opportunità per l'avanzamento economico o sociale. "In molti casi," continua "ci troviamo davanti alla mancanza di volontà da parte dei Rom di osservare le norme usuali di condotta, e per la violazione delle regole di convivenza comuni. Non conoscono i loro diritti e, quello che desta maggior sorpresa, non fanno alcun tentativo per conoscerli." Inoltre i genitori Rom "Non mostrano intenzione di provvedere all'istruzione dei loro figli, nemmeno quella elementare." Termina il governo, "Le accuse che i Rom siano deprivati dei loro diritti, praticamente, non ha ragione d'essere."
L'assenza di una specifica legge anti-discriminazione in Ucraina rende virtualmente impossibile per le vittime di discriminazione di ricorrere allo stato.
ERRC nella propria lettera fornisce l'evidenza di pratiche discriminatorie in numerosi settori della società. [...] In particolare sulle violenze esercitate dall'autorità e dagli stessi cittadini Ucraini, la mancanza cronica di accesso ai servizi di base, all'impiego e alla scolarizzazione, aggiunto a ciò il linguaggio dei mezzi d'informazione. Di seguito alcuni punti:
-
Le ripetute detenzioni su base razziale, con presa delle impronte digitali, sesso avvenute nel cuore della notte, di un gran numero di Rom, senza nessuna accusa specifica.
-
L'incendio doloso che nel 2002 ha coinvolto Jurij Fedorchenko e la sua famiglia, si vocifera che l'incendio sia stato applicato dalla polizia stessa, per aver mancato di pagare un debito, con l'autorità ucraina che ha sempre rifiutato di aprire un'inchiesta sul caso.
-
La situazione di senza casa a lungo termine di Yevgenia Kutsenko nella città di Kremenchug, situazione che riguarda molti altri Rom.
-
La segregazione scolastica dei bambini Rom nel villaggio di Nyerubayskoye, in condizioni peggiori dei loro coetanei non Rom.
-
La sistematica mancanza di documenti personali, che preclude ai Rom l'accesso a diritti fondamentali, incluso il diritto di voto.
ERRC chiede un'azione urgente perché la situazione possa cambiare. [...] La documentazione allegata è frutto di un monitoraggio accurato della situazione a partire dal 1996 [...]
La lettera inviata: http://www.ohchr.org/english/bodies/cerd/docs/ngos/ERRC.doc
Il rapporto del governo: http://daccessdds.un.org/doc/UNDOC/GEN/G06/419/96/PDF/G0641996.pdf?OpenElement
Per ulteriori informazioni: Ms. Zemfira Kondur at: E-mail: zola.kondur@errc.org ; ssidd@skif.com.ua ; tel. +380973395974, +380672497119
Un Ministro dell'Interno in un "campo nomadi" non lo si era mai visto. Tanto meno di mattina a Ferragosto. Il primo è stato Giuliano Amato che, accompagnato dai vertici delle forze dell’ordine, a sorpresa si è recato nella Comunità Rom Rudara di via Gordiani a Roma. Ieri tutte le televisioni nazionali hanno dato ampio spazio a questo avvenimento. A porgli la prima domanda è stato Zvonko,...
|