Di Admin (del 01/05/2005 @ 00:00:01, in blog, visitato 3244 volte)
Benvenuto in dBlog 2.0 CMS Open Source, la piattaforma Open Source per il tuo Blog. Grazie a dBlog puoi disporre di moltissime funzionalità e vantaggi tra cui:
Tecnologia diffusa dBlog CMS Open Source utilizza la collaudatissima coppia Microsoft ASP 3.0 + DataBase Microsoft Access, è pertanto molto facile trovare un hosting che ne permetta l'utilizzo ed altrettanto semplice reperire informazioni per eventuali modifiche.
Installazione semplice dBlog CMS Open Source non richiede installazioni particolari, è infatti sufficiente scaricare il file, scompattarlo e pubblicare l'ambiente cosí com'è (contiene già l'utente amministratore).
Contenuto flessibile: testo e foto dBlog CMS Open Source è sia un Weblog che un Photoblog infatti è organizzato in due aree che prevedono la possibilità di pubblicare sia articoli che fotografie.
Feed RSS, Atom e PermaLink In dBlog CMS Open Source sono state integrate due delle più comode funzionalità tipiche dei blog il Feed RSS 0.91 e Atom 0.3 per la condivisione degli articoli ed il PermaLink che permette un link diretto verso il contributo.
Commenti degli utenti dBlog CMS Open Source permette di associare i commenti dei navigatori ai singoli articoli o fotografie (sia in popup che nella pagina), l'amministratore può disabilitare questa funzionalità con un clic.
Filtro parolacce dBlog CMS Open Source permette all'amministratore di filtrare alcuni termini nei commenti da parte degli utenti.
Classifiche dei contenuti dBlog CMS Open Source prevede una classifica degli articoli più letti e delle fotografie più visitate. L'amministratore può disabilitare questa funzionalità con un clic.
Upload integrato Un componente per l'upload permette di utilizzare dBlog CMS Open Source da qualsiasi computer dotato semplicemente di browser, ma di sfruttare anche la possibilità di pubblicare un file multimediale o un allegato.
Header dinamico dBlog CMS Open Source permette di gestire in maniera dinamica le fotografie e le citazioni che compaiono nell'intestazione, lasciando all'amministratore la scelta dei contenuti da mostrare
Stampa ottimizzata dBlog CMS Open Source permette ai navigatori di visualizzare e stampare i post e le fotografie in un formato adatto, senza la grafica del sito
Utenti online dBlog CMS Open Source permette di abilitare la visualizzazione del numero di utenti collegati in un determinato momento. L'amministratore può disabilitare questa funzionalità con un clic.
Calendario perpetuo dBlog CMS Open Source dispone di un comodo calendario perpetuo che permette di visualizzare a colpo d'occhio i giorni in cui sono stati pubblicati dei contributi.
Ricerca interna dBlog CMS Open Source è corredato di una funzione che permette di reperire velocemente informazioni effettuando una ricerca per parola chiave sia tra gli articoli che tra le fotografie. L'amministratore può disabilitare questa funzionalità con un clic.
Sondaggi interattivi dBlog CMS Open Source permette di effettuare sondaggi a risposta chiusa tra i visitatori, di visualizzare graficamente la situazione attuale dei voti e di mantenerne lo storico. L'amministratore può disabilitare questa funzionalità con un clic.
Compatibilità con gli standard Nella versione standard dBlog CMS Open Source funziona allo stesso modo su tutti i principali browser disponibili grazie al supporto XHTML e CSS W3C compliant.
Meta tag dinamici dBlog CMS Open Source è orientato all'indicizzazione sui motori di ricerca, le Keyword per i post e le fotografie vengono generate in automatico per ogni pagina
Gestione remota completa dBlog CMS Open Source è interamente gestibile online grazie ad un Pannello di controllo ad accesso riservato da quale è possibile controllare l'intera piattaforma ed ogni sua funzionalità: per utilizzare la piattaforma dBlog sia come utente che come amministratore serve solo ed esclusivamente un browser web.
Multi-utente dBlog CMS Open Source prevede tre tipologie di utenza ovvero gli utenti, i collaboratori e gli amministratori. Rispettivamente gli utenti sono coloro che visitano il blog e scrivono/leggono i commenti, i collaboratori sono coloro che possono pubblicare articoli e fotografie, mentre gli amministratori sono coloro che gestiscono il sistema.
Testi dinamici ed esterni Tutti i testi, i messaggi, gli errori, i colori, etc visualizzati nella piattaforma sono personalizzabili dinamicamente ed in maniera visuale tramite un apposito pannello dettagliato, è quindi possibile localizzare (tradurre) il software in ogni lingua.
CMS ed editor visuale dBlog CMS Open Source dispone di un Content Management System grazie al quale è possibile gestire tutto il contenuto ed il materiale relativo senza nessuno strumento aggiuntivo oltre al browser e senza disporre di alcuna conoscenza ASP. Grazie ad un potente editor WYSIWYG integrato è inoltre possibile produrre testi multimediali e formattati senza scrivere codice HTML.
Scheduling dei contenuti La pubblicazione del contenuto prevede la possibilità di schedularne l'uscita per una data futura, il sistema si preoccuperà in automatico di gestire la visualizzazione ai navigatori.
Statistiche interne dBlog CMS Open Source dispone di un piccolo sistema di statistiche che a colpo d'occhio permette di comprendere i numeri del blog.
Moderazione dei commenti dBlog CMS Open Source permette di moderare e cancellare i commenti inviati dagli utenti, ad esempio per limitare fenomeni di spam.
File manager integrato dBlog CMS Open Source integra uno strumento per la gestione delle fotografie e dei file multimediali, è dunque sempre possibile cancellarli anche dopo l'upload sul server.
Manutenzione del DataBase dBlog CMS Open Source dispone di uno strumento per la compressione periodica del database Access, in maniera tale da garantire nel tempo un corretto funzionamento e uno storico dei backup
Template personalizzabili dBlog CMS Open Source permette di modificare agevolmente il template grafico del sito, separando il layout dal codice di programmazione, in questo modo ogni web designer può rivedere (anche completamente!) l'impostazione del sito senza modificare per nulla la programmazione. Inolte, grazie a questa caratteristica, i futuri aggiornamenti saranno completamente trasparenti poiché non andranno ad intaccare i layout modificati.
Requisiti Per l'utilizzo della piattaforma non è necessario acquistare alcuna licenza, ma semplicemente sottoscrivere la licenza GPL relativa a dBlog. Il servizio di Hosting invece dovrà disporre di un server Windows 2000 o Windows 2003 con supporto ASP, di almeno una cartella con i permessi di scrittura ed eventualmente di un componente per l'invio delle mail (dBlog contiene già il codice di Persist ASPEMail, Microsoft CDONTS e Microsoft CDOSYS). dBlog è già predisposto anche per l'utilizzo su Aruba che offre ai suoi clienti in hosting caratteristiche strutturali abbastanza particolari.
Licenza dBlog Open Source è distribuito sotto licenza GPL standard (il testo completo è disponibile nel pacchetto del software) può quindi essere utilizzato negli ambiti previsti dalla licenza stessa, il copyright rimane in qualsiasi caso di mia proprietà.
Ringraziamenti e consigli Un grazie particolare a Visuddhi, Spidergirl, Salvatore e tutti quelli che hanno collaborato in qualche modo a dBlog. Se desideri dare maggiore visibilità al tuo blog utilizza i servizi di Blogitalia.it "la directory italiana dei blog".
Contatti Per qualsiasi dubbio, per contribuire o per semplici richieste di informazioni fai riferimento al sito ufficiale.
Di Fabrizio (del 04/05/2005 @ 16:45:06, in blog, visitato 1772 volte)
Leggo su MediaEducation.bo: Ho chiesto a uno dei tantissimi operatori coinvolti nel progetto ISIS, Cosimo Avigliano, di scrivere un articolo per questo blog relativo al progetto, a questa esperienza che si sta facendo grande e importante per l'inclusione sociale dei minori a rischio seguiti dai tribunali dei minori di alcune regioni del sud Italia. E' un'impresa notevole e faccio i miei complimenti a tutte le persone coinvolte, dagli organizzatori agli operatori fino ai ragazzi che attraverso il loro blog iragazzidiisis stanno dando spazio al loro notevole lavoro! In bocca al lupo!
Amelia
(Continua) basta seguire il link di sopra.
Ho visitato il loro blog. Quello che avevo tentato di fare con Il vento e il cuore edizione online. Per il momento, il mio progetto è fermo. Per fortuna, vedo che qualcuno ce la fa.
Di Fabrizio (del 25/05/2005 @ 18:10:19, in blog, visitato 17570 volte)
Per capirlo, vale la pena di fare qualche passo indietro. Tutto il variegato mondo conosciuto come Zingari, Rom, Gitani, ecc. viene spesso associato ai Nomadi. L'immagine dello "Zingaro" viene naturalmente collegata, tralasciando gli "stereotipi" dell'asociale e del criminale (se ne parla in un altro momento, va bene?) alle roulottes e ai carri. Da una parte la sua presenza ci fa sentire in pericolo, dall'altra gli stanziali sono sottilmente affascinati da uno stile di vita che collegano naturalmente alla libertà dalle regole, alla musica, al ballo... Come parlare dei menestrelli medievali, con la differenza che i cavalieri antichi sono estinti, mentre loro vivono in mezzo a noi.
L'equivoco è dare il nomadismo come una cosa scontata, senza ragionare che per la maggior parte delle volte, non è una scelta, ma una necessità. Necessità che in passato era giustificata dal svolgere lavori itineranti o stagionali, e nell'ultimo secolo si è trasformata in obbligo: sfuggire alle persecuzioni e alle politiche degli sgomberi.
Sono nomadi, per tradizione, come lo sono stati tutti i popoli nella loro fase embrionale. Sono nomadi, come mentalità, perché la loro risorsa è di adattarsi e ritagliarsi una nicchia nella società.
Esistono (per meglio dire: resistono) in tutta l'Europa dell'Est gli storici quartieri delle diverse nazionalità che componevano il vasto impero ottomano: le Mahala (o Mahalla): li han sempre vissuto i Rom, escluso la Romania, dove erano schiavi del clero ortodosso. Rom, stanziali da secoli.
Io invece, sono Nomade per scelta e tengo un blog per necessità. Rom ne frequento da una quindicina d'anni, ne scrivo su Internet da 5, finché ho scoperto che se scrivevo sopra un blog, ottenevo visite (e commenti) 10 volte più del normale, facendo metà fatica a pubblicare il tutto Cosa avreste fatto al mio posto??
Così, mentre le Mahalla dei Balcani si sono svuotate per le bombe NATO prima, e poi per la "pulizia etnica", io ne formo una virtuale (solo quello è possibile!) e internazionale.
Perchè il mio campo sosta virtuale tra i blog, nel frattempo non ha trovato ancora nessuno che volesse sgomberarlo. Così, è arrivato anche per lui il momento di evolversi, di diventare da "campo sosta virtuale" a villaggio.
Contaminandosi con le pagine html di un sito, per sopravvivere, visto che le comunità su base etnica non hanno resistito. Ma portando dentro di sè l'anima dellla Mahalla. Quella che si basa sulla contaminazione,sul miscuglio dei generi e delle razze, che ha fatto ballare Milano la sera del 19 marzo.
Di Fabrizio (del 30/05/2005 @ 00:00:01, in blog, visitato 3407 volte)
Non me ne voglia Marleneck (per chi non lo sapesse: l'ideatore del dBlog) se ho cambiato l'ordine della colonna destra. Ce l'ho fatta anche se non sono mai riuscito a capire l'asp.
Per i + pigri, adesso la sequenza è:
Visitatori on line
Cerca per parola chiave
La chat
Informazioni sul sito (e iscrizione alla newsletter)
Grazie a visuddhi (che è anche moderatore del forum di assistenza) c'è un box per chattare. Come ogni chat che si rispetti, è dedicata al sano cazzeggio. Però vorrei "sfruttarla" anche per dibattiti e interviste online con attivisti rom, artisti, gente che lavora nel campo dell'informazione. Quindi in determinati orari potrebbe essere occupata per discussioni a tema. Nel frattempo fatemi la cortesia di qualche prova e datemi le vostre impressioni, o suggerimenti sui temi che vorreste trattare. Grazie in anticipo.
Se qualcuno preferisce essere aggiornato per newsletter invece che tramite RSS, nelle informazioni sul sito trova il modulo per iscriversi.
Un altro miglioramento che sarebbe possibile in tempi brevi, è aprire una pagina con un forum di discussione, magari dedicato a particolari "temi caldi". Che ne pensate? I suggerimenti sono sempre ben accetti.
PS: nota per lui sa chi: si può dire maremma Mahalla
Per chi è interessato a spostarsi su dBlog, è possibile salvare i post in modalità Bozza, cambiare l'ordine e l'orario, settare in automatico l'ora e il giorno di pubblicazione.
Di Fabrizio (del 11/06/2005 @ 18:32:19, in blog, visitato 3229 volte)
Domenica si vota o almeno, si dovrebbe... Immagino che la maggior parte abbia già deciso come schierarsi, io voterò 4 SI' e se per caso chi legge, voterà no o si asterrà, ormai non posso farci niente. La migliore consolazione per chi non andrà al mare è raggiungere il quorum, poi, volendo, si può discutere su cosa fare questa domenica al posto di giocare con paletta e secchiello.
Il primo suggerimento viene dal blog di Ruota: Embrioni in fuga ci si gioca online oppure si può scaricare.
Seconda proposta: partecipate al mio esperimento. Un'intervista in chat e live (accidenti alle parole inglesi!) direttamente con l'Australia.
Yvonne Slee vive da quelle parti, ma è originaria dell'Europa. Ha scritto un libro sulla storia della sua famiglia, un gruppo di Rom in Germania che è sopravvissuto a due guerre mondiali. Il suo libro, TORN AWAY, FOREVER è abbastanza noto nei paesi di lingua anglosassone e assolutamente sconosciuto in Italia. Una piccola sagra familiare, 160 pagine - si legge facilmente, che mischia miti e favole sui Rom alla quotidianità: i rapporti tesi col resto della popolazione, la vita di quartiere, la scuola e il lavoro, la Germania delle due cadute e delle due ricostruzioni, raccontato con gli occhi di una bambina.
Come scrivevo, il libro da noi è quasi sconosciuto e non si trova. In esclusiva nazionale
DOMENICA 12 GIUGNO dalle ore 14.00 (ora italiana)
avrete la possibilità di dialogare online e dal vivo con Yvonne Slee, farle domande, intervistarla (se volete) sentire la sua storia.
L'appuntamento è sulla minichat nella colonna qui a destra. La chat sarà in lingua inglese (o chi se la sentisse, può usare anche il romanès) e alla fine tradurrò il tutto in italiano e lo riscriverò in un nuovo post. Se qualcuno avesse domande da fare, ma se la cava peggio di me con le lingue, può aggiungere nei commenti qui sotto le sue domande, che diligentemente tradurrò e girerò a Yvonne Slee.
Di Fabrizio (del 13/06/2005 @ 22:11:16, in blog, visitato 2728 volte)
Ma solo per domani. Il programma prevede di incontrare, dal vivo stavolta, alcuni amici blogger: -a Cattolica -a Bologna -a Parma Nel frattempo, fate i bravi se vi scappa qualche commento...
Vi giro un pensierino che mi hanno spedito:
Il Vero Debito Estero (lettera di un capo amerindio ai capi europei)
Così sono qua, io, Guaicaipuro Cuatemoc, sono venuto a incontrare i partecipanti a questo incontro. Così sono qua, io, discendente di coloro che popolarono l’America quarantamila anni fa, sono venuto a trovare coloro che la trovarono cinquecento anni fa.
Così ci troviamo tutti: sappiamo chi siamo, ed è già abbastanza. Non abbiamo bisogno di altro.
Il fratello doganiere europeo mi chiede carta scritta con visto per scoprire coloro che mi scoprirono.
Il fratello usuraio europeo mi chiede di pagare un debito contratto da traditori che non ho mai autorizzato a vendermi.
Il fratello leguleio europeo mi spiega che ogni debito si paga con gli interessi, anche fosse vendendo esseri umani e paesi interi senza chiedere il loro consenso.
Questo è quello che sto scoprendo.
Anch’io posso pretendere pagamenti. Anch’io posso reclamare interessi. Fa fede l’Archivio delle Indie. Foglio dopo foglio, ricevuta dopo ricevuta, firma dopo firma, risulta che solamente tra il 1503 ed il 1660 sono arrivati a San Lucar de Barrameda 185mila chili di oro e 16 milioni di chili di argento provenienti dall’America.
Saccheggio? Non ci penso nemmeno!! Perché pensare che i fratelli cristiani disobbediscano al loro settimo comandamento.
Spoliazione? Tanatzin mi guardi dall’immaginare che gli europei, come Caino, uccidano e poi neghino il sangue del fratello!
Genocidio? Sarebbe dar credito a calunniatori come Bartolomeo della Casa che considerarono quella scoperta come la distruzione delle Indie, o ad oltraggiosi come il dottor Arturo Pietri che sostiene che lo sviluppo del capitalismo e dell’attuale civiltà europea sia dovuto all’inondazione di metalli preziosi.
No! Questi 185mila chili di oro e 16 milioni di chili di argento devono essere considerati come il primo dei vari prestiti amichevoli dell’America per lo sviluppo dell’Europa. Pensare il contrario vorrebbe dire supporre crimini di guerra, il che darebbe diritto non solo a chiedere la restituzione immediata ma anche l’indennizzo per danni e truffa. Io, Guaicaipuro Cuatemoc, preferisco credere alla meno offensiva delle ipotesi. Una così favolosa esportazione di capitali non fu altro che l’inizio del piano Mershalltezuma teso a garantire la ricostruzione della barbara Europa, rovinata dalle sue deplorabili guerre contro i culti musulmani, difensori dell’algebra, della poligamia, dell’igiene quotidiana e di altre superiori conquiste della civiltà.
Per questo, avvicinandosi il Quinto Centenario del Prestito, possiamo chiederci: i fratelli europei hanno fatto un uso razionale, responsabile, o perlomeno produttivo delle risorse così generosamente anticipate dal Fondo Indoamericano Internazionale?
Ci rincresce di dover dire di no. Dal punto di vista strategico le dilapidarono nelle battaglie di Lepanto, nelle armate invincibili, nei terzi Reich ed in altre forme di reciproco sterminio, per poi finire occupati dalle truppe yankee della Nato, come Panama (ma senza canale).
Dal punto di vista finanziario sono stati incapaci - dopo una moratoria di 500 anni - sia di restituire capitale ed interessi che di rendersi indipendenti dalle rendite liquide, dalle materie prime e dall’energia a basso costo che gli esporta il Terzo Mondo. Questo deplorevole quadro conferma l’affermazione di Milton Friedman secondo il quale un’economia assistita non potrà mai funzionare e ci obbliga a chiedere - per il loro stesso bene - la restituzione del capitale e degli interessi che abbiamo così generosamente aspettato a richiedere per tutti questi secoli.
Detto questo, vorremmo precisare che non ci abbasseremo a chiedere ai fratelli europei quei vili e sanguinari tassi d’interesse variabile del 20 fino al 30% che i fratelli europei chiedono ai paesi del Terzo Mondo. Ci limiteremo a esigere la restituzione dei materiali preziosi prestati, più il modico interesse fisso del 10% annuale accumulato negli ultimi trecento anni. Su questa base, applicando la formula europea dell’interesse composto, informiamo gli scopritori che ci devono, come primo pagamento del loro debito, soltanto 185mila chili di oro e 16 milioni di chili di argento ambedue elevati alla potenza di trecento. Come dire, un numero per la cui espressione sarebbero necessarie più di trecento cifre, e il cui peso supera ampiamente quello della terra.
Com’è pesante questa mole d’oro e d’argento! Quanto peserebbe calcolata in sangue? Addurre che l’Europa in mezzo millennio non ha saputo generare ricchezze sufficienti a cancellare questo modico interesse sarebbe come ammettere il suo assoluto disastro finanziario e/o la demenziale irrazionalità delle basi del capitalismo.
Tuttavia queste questioni metafisiche non affliggono noi indoamericani. Però chiediamo la firma immediata di una carta d’intenti che disciplini i popoli debitori del vecchio continente e li obblighi a far fede al loro impegno tramite un’immediata privatizzazione o riconversione dell’Europa perché ci venga consegnata per intero come primo pagamento di questo debito storico.
Dicono i pessimisti del Vecchio Mondo che la loro civiltà versa in una bancarotta tale che gli impedisce di tener fede ai loro impegni finanziari o morali. In tal caso ci accontenteremo che ci paghino con la pallottola che uccise il poeta.
Ma non potranno. Perché quella pallottola è il cuore dell’Europa.
E mi voglio sprecare! Per i fans della grammatica e della retorica leghista, consiglio un giro nella versione MADE IN SVIZZERA
A disposizione di tutti i lettori, dove poterci scambiare informazioni, note, appuntamenti, segnalazioni ecc.
Un altro utilizzo? Quante volte ho sentito gente che si lamenta delle scarsavisibilità di alcuni post? Sinceramente, non mi interessa creare altre classifiche o altre gare! Però, chi vuole, può segnalare giornalmente un articolo che gli è piaciuto e (se conosce un minimo di HTML) linkarlo. Magari, , anche articoli di qualcun altro e non solo i propri.
Cos'altro ancora? Può inviare le proprie segnalazioni per email ad amici. Aggiungere un Avatar, contribuire a creare la Mahala (che non per niente, significa COMUNITA')
Disclaimer - agg. 17/8/04 Potete
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