Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

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\\ Mahalla : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 11/11/2012 @ 09:11:00, in scuola, visitato 1855 volte)

 Post plebeo e ad alto tasso di intolleranza (GRATUITA?)

    Ricordate quel film di Mike Nichols? Il laureato è uno che vorrebbe un matrimonio felice e magari una bella macchina e tanti figli, ma la potenziale (e borghesissima) suocera, piuttosto che ammollare l'adorata figlioletta a qualcuno senza arte né parte, è disposta a scoparsi lei il giovanotto, per ricattarlo e minacciarlo in futuro. E non è che il giovanotto in questione resista più di tanto a queste avances.

Qualche anno fa, davo una mano a traslocare i volumi del Centro Documentazione dell'Opera Nomadi di Milano... a proposito, che fine avrà fatto? (non l'Opera Nomadi, il centro intendo). Al centesimo scatolone, bestemmiavo sulla mole di libri scritti su di un popolo tendenzialmente ANALFABETA.

Da quando frequento Rom e Sinti, per forza ho iniziato a frequentare anche laureati. Sempre di più. Probabilmente è dovuto al momento di crisi: senza prospettive di lavoro e con un riconoscimento pubblico prossimo allo zero, è probabile che nei campi trovino quel po' di considerazione che altrove viene negata loro.

Dentro i campi, timidi, i laureati rispondono con sorrisi e magari fanno qualcosa coi bambini. Quando ne escono, scrivono, convinti di aver scoperto un filone che darà loro fama e importanza. E cosa scrivono di bello? Di cosa hanno visto, di come provare ad instaurare un rapporto tra DIVERSI? Di solito invece scrivono rimasticature di altri laureati (di più lungo corso), sulle origini degli zingari, sul loro cammino, sulla loro miseria materiale ed intellettuale, su quanto noi stanziali siamo razzisti e malvagi... insomma, cose risapute.

Il problema è che questo timbro di notizie, da parte di una classe che ha studiato da dirigente, restituisce lo STATUS QUO, il perpetrarsi della distanza che si è creata nel tempo. Mi son chiesto spesso se sia un comportamento cosciente, mirare a mantenere lo STATUS QUO, o sia la reazione di chi col mondo del lavoro (che continuo a considerare il motore universale del cambiamento) ha pochi rapporti precari, ma alla fine abbia comunque una casa che lo attenda, finita la corveé al campo nomadi. Altro punto su cui mi interrogo: quanto è disposta ad imparare (a mettersi in discussione), una persona che spesso si auto-considera già istruita?

Insomma: cosa si può pretendere da una situazione così socialmente sfilacciata? Attualmente: di farsi una risata di tanto in tanto, senza perdere la speranza che questo rapporto possa evolversi. L'esempio mi viene da una delle ultime letture di Paul Polansky (anche lui è laureato, nessuno è perfetto...) a cui ho assistito. Domanda, da parte di un laureato in antropologia:

  • Come sei riuscito a svolgere il tuo lavoro di antropologo tra gli zingari?

Risposta:

  • Gli zingari non sanno neanche cosa sia, l'antropologia. Hanno però dei bisogni, come tutti, e meglio degli altri sanno riconoscere se qualcuno si interessa a loro con sincerità e con impegno. Abbiamo costruito un rapporto, e così sono stato facilitato nel mio lavoro di antropologo. Ma tutto ciò è venuto dopo.
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Di Sucar Drom (del 12/11/2012 @ 09:13:30, in blog, visitato 1285 volte)

Alexian Spinelli: "La cultura rimossa"
Intervista a un ambasciatore di una cultura millenaria, rispetto alla quale l'Occidente è in debito. Ma è come se non riuscisse a ricordarlo. Docente universitario, musicista e ambasciatore della cultura rom, Alexian Santino Spinelli ha ricevuto in questi giorni un importante riconoscimento. Ha presenziato all'inaugurazione a Berlino...

Mantova, dalla Strategia Nazionale alla Strategia Locale: partita l'annualità 2012
La Strategia Locale Men Sinti (Noi Sinti) nasce da una progettazione condivisa tra Provincia di Mantova, Associazione Sucar Drom, Fondazione Marcegaglia Onlus, ConsorzioProgetto Solidarietà, For.ma, Sol.Co Mantova, Caritas, Promoimpresa ed ha l'obiettivo di promuovere condizioni di migliore interazione sociale e lavorativa per i cittadini italiani, appartenenti alle minoranze linguistiche sinte e rom, e per i cittadini immigrati, appartenenti alla minoranza rom che abitano la provincia mantovana...

Il Giornale alimenta credenze infondate e visioni stereotipate
Nella homepage dell'edizione online del quotidiano Il Giornale, in data 30 ottobre è comparso un articolo intitolato: «Rom rapisce una bambina e spara all'eroe che la salva». Proseguendo nella lettura del resoconto dell'episodio di cronaca che ha visto coinvolti un aggressore e una signora che portava in braccio una bambina, al lettore vengono somministrate frasi dal seguente tenore: «la paura degli "zingari che portano via i bambini". Un timore che, se per certi versi può sembrare leggendario, per altri lo è molto meno. L'ombra mai dissipata del coinvolgimento dei rom c'è stata infatti in casi notissimi e finora mai risolti»...

Rom e Sinti, come costruire una strategia locale: l'esperienza di Mantova
Pubblichiamo le linee guida che ci hanno guidato nel costruire la Strategia locale "MenSinti", presentata alla stampa venerdì scorso con una conferenza stampa con i rappresentanti sinti e rom e tutti i partner coinvolti...

Mantova, occupato il Consiglio comunale

Martedì scorso la Comunità sinta mantovana, guidata dall'associazione Sucar Drom, ha occupato pacificamente il Consiglio comunale di Mantova per chiedere l'introduzione nel Piano di Governo dl Territorio (PGT), in discussione,...

Il Giornale e la scuola italiana del giornalismo xenofobo
Il Giornale ritorna sulla leggenda degli "zingari rapitori di bambini" con un pezzo da scuola italiana di quel giornalismo xenofobo e razzista (vedi questo caso) che vede appunto nel quotidiano diretto da Sallusti uno dei campioni in assoluto...

Chiari (BS), Nadia Cari presenta il suo libro di poesie
Questa sera sarà presentato il libro di poesie "note di Prima vera" della poetessa sinta Nadia Cari. L'evento, all'interno della manifestazioni "Il vento dello spirito, ripartiamo dall'uomo" si terrà oggi, venerdì 9 novembre...

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Di Fabrizio (del 13/11/2012 @ 09:15:59, in Italia, visitato 1534 volte)



Il problema sicurezza è stato spesso al centro del dibattito politico tanto da segnare intere campagne elettorali e l'azione di molte amministrazioni locali. Chi può dirsi veramente ed integralmente sicuro?

A Roma questo si è tradotto in una dizione molto presente tra gli ultimi argomenti di conversazione della politica, della società civile e della magistratura: Piano Nomadi. La questione non riguarda amministrazioni solamente di destra, anche le politiche di Veltroni per i Rom della città non si sono distanziate molto da ciò che accade oggi. La differenza è di genesi e legittimità. Il progetto attuale trova la sua origine politica dal neologismo berlusconiano Emergenza Rom, coniato nel 2009. Da quel momento nella Capitale si sono succeduti 470 sgomberi, sono stati chiusi 10 grandi campi e sono stati spesi 60 milioni di euro. Dopo più di tre anni, e nonostante le proteste da parte delle associazioni che da sempre lavorano affianco dei Rom, siamo giunti ad un giro di boa. La Repubblica esce con un dossier on-line che inquadra il problema e ne evidenzia alcune problematiche, come:

1. l'esagerazione delle dimensioni del problema,

2. provvedimenti contrari al diritto internazionale,

3. mancato rispetto della volontà delle persone,

4. creazione di mega-campi incontrollati alla periferia della città.

Tale politica, come denunciano le associazioni di settore, fa oggi i conti con un alto prezzo in termini di integrazione, risorse mal spese, sicurezza e credibilità del nostro Paese in Europa sul tema dei diritti umani.

I dati sulla popolazione Rom a Roma fotografano però una situazione molto chiara: sono circa 7000 i Rom della città (lo 0,002% della popolazione della capitale) di cui il 50% di minori (il 35% non supera i 14 anni). Stiamo parlando di una popolazione estremamente giovane, formata per lo più di bambini. Non stupisce quindi che sono i bambini i più colpiti dal Piano Nomadi. I tanti sgomberi che hanno interessato la capitale hanno di fatto impedito a molti bambini di avere una continuità scolastica a spese di scolarizzazione ed integrazione.

Il Piano Nomadi ha poi pesato per 60 milioni di euro sulle casse dell'amministrazione comunale, anche se "con 35-40 milioni di euro", ha commentato Stasolla, presidente di 21 luglio, associazione nata per difendere i diritti dell'infanzia, "avremmo potuto dare casa a tutti i rom e sinti nei campi del nostro Paese. Ne avanzavano 15" conclude Stasolla "per dare case agli italiani". La Banca Mondiale ha dichiarato che "l'integrazione completa dei Rom potrebbe garantire un incremento di circa 0,5 miliardi all'anno per le economie di alcuni paesi" e in questo non è da escludersi l'Italia.

Molte persone continuano a legittimare gli atteggiamenti del Piano Nomadi con il luogo comune che, essendo nomadi, non hanno bisogno di un'abitazione fissa e le amministrazioni che si succedono non possono far altro che trovare soluzioni provvisorie in campi sempre meno attrezzati e sempre più lontani dalla città. Alcuni mettono avanti l'esperienza di persone che hanno subìto dei furti in casa da parte di Rom.

A questi due differenti livelli di pensiero ha provato a rispondere il Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Integrazione Andrea Riccardi parlando di "superamento dei campi rom". In effetti è un tòpos diffuso che i Rom siano nomadi. Oramai in Italia vi sono famiglie stanziali da più di tre generazioni. Detto questo potremmo aggiungere che il primo limite del Piano Nomadi sia proprio nella dizione: non si tratta affatto di nomadi. Ha affermato il Ministro: "io non credo che bisogna santificare il popolo Rom. Ma non si può criminalizzare un'intera comunità!". Il Ministro è convinto che "bisogna uscire da una logica di emergenza verso i Rom" e che bisogna "passare ad una logica di costruzione del futuro". Questo disegno non sarebbe nuovo per la città di Roma. La Capitale ha già vissuto periodi di emergenza abitativa ai quali ha saputo dare una risposta nel corso degli anni. Non tutti ricordano i baraccati del Mandrione o del Cinodromo; emigranti per la maggioranza del sud della Penisola in cerca di una vita migliore. Vivevano in abitazioni di fortuna, arrangiate a ridosso di un acquedotto o issate dalla lamiera. In condizioni miserevoli crescevano i propri figli e sognavano un futuro diverso per sé e le generazioni a venire. I piani di edilizia popolare degli ultimi decenni del '900 hanno provato a dare una risposta a queste persone. Ancora oggi, recandovi a Spinaceto nella periferia sud di Roma, è possibile che bambini e ragazzi di via Lorizzo chiamino ancora "il Mandrione" quella fascia di palazzoni popolari dove, oramai tre generazioni fa, sono stati trasferiti i loro parenti proprio da via del Mandrione, dove avevano issato un'abitazione di lamiera a ridosso dell'acquedotto Felice dopo essere fuggiti dalla miseria della loro provincia di provenienza.

Esiste un riscatto per tutti! Perché non può essere vero anche per i Rom, esigua minoranza nella nostra città?

Alla luce di questo, insieme al Ministro Riccardi possiamo affermare che "una delle più grandi battaglie per l'integrazione sia cambiare mentalità".

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Di Fabrizio (del 14/11/2012 @ 09:04:59, in Europa, visitato 1502 volte)

Cambridge news Assessore si  scusa per una mail "scherzosa" sui Traveller by Chris Havergal

Ha causato delle scuse la mail che prendeva in giro i Traveller, inviata dall'assessore incaricato della riapertura del sito di Meldreth.

Mark Howell, membro del gabinetto per l'alloggio del South Cambs District Council, ha ammesso di aver fatto "stupidamente" circolare una foto di un falso segnale stradale che mostrava una roulotte e le parole "F*** off gypos". Sotto, chiedeva: "Pensate che la contea ne ordinerà un po'?"

La mail venne spedita sei anni fa ai colleghi del consiglio, quando era in un gruppo indipendente, ma venne poi ripresa dagli oppositori al controverso piano di riaprire il sito di Mettle Hill a Meldreth.

Il consigliere Robin Page, uno dei destinatari delle mail, dice che Howell era d'accordo che i Traveller fossero a Meldreth, ma non lo era il reparto Papworth and Elsworth da lui rappresentato, che ne chiese le dimissioni.

Dice Howell: "Quella mail di oltre sei anni fa non è stata altro che uno scherzo privato tra amici di un gruppo indipendente di cui allora facevo parte, ed ora viene usata per scopi politici. Chiunque mi conosca sa che non condivido le opinioni lì contenute, e che ho lavorato senza sosta per tutti i residenti da quando sono stato eletto consigliere. Col senno di poi è stata una cosa stupida inviarla e posso solo chiedere scusa se qualcuno si è offeso."

Il consiglio si è riunito stasera (8 novembre, ndr.) per discutere il progetto di acquistare e ristrutturare Mettle Hill, focolaio di criminalità e vandalismo sino alla chiusura nel 1996.

Il consigliere Mark Howell

Oltre 500 abitanti si riuniranno in un'assemblea martedì (scorso. ndr.), e tra loro i Traveller che vivono al lato opposto del sito e che sono, secondo loro, a minaccia di sgombero.

Il consigliere Page, che rappresenta Haslingfield e The Eversdens, ha detto che il comportamento di Howell è stato "intollerabile".

"Penso sia stato vergognoso," ha detto Page. "Penso che non solo avrebbe dovuto lasciare la giunta, ma dimettersi da consigliere."

Diversi membri del consiglio negli anni recenti hanno fatto dichiarazioni incandescenti sui Traveller. Il conservatore Mervyn Loynes disse di voler "mettere un campo minato" attorno a Smithy Fen in Cottenham.

Il consigliere Loynes ha accettato di partecipare ad una commissione d'inchiesta.

La consigliera Deborah Roberts ha detto che i Travellers di Smithy Fen dovrebbero essere lasciati "a mollo" nelle acque di scarico e che si sarebbe lanciata in un attacco suicida esplosivo sull'insediamento se avesse avuto il cancro.

Nessuna consultazione su Mettle Hill

Il sito di Mettle Hill

Dice un consigliere che gli abitanti in prossimità di un ex sito di Traveller vorrebbero dire la loro sulla riapertura.

In una riunione convocata sull'argomento a Meldreth, la consigliera Susan Van de Ven, che rappresenta Melbourn, Meldreth e Shepreth, ha lamentato la totale mancanza di consultazioni.

Oltre 500 persone si sono radunate in una saletta dopo che il consiglio distrettuale di South Cams aveva fatto trapelare di voler acquistare e ristrutturare i lotti del vicino Mettle Hill - che furono esposti a criminalità e vandalismi sino alla chiusura nel 1996.

Ha detto Van de Ven: "Sono arrabbiata perché nessuno di noi ne sapeva niente fino alle 10 di mercoledì 31 ottobre, ma il consiglio della contea ne aveva parlato con quello di quartiere già dall'estate scorsa."

"Meldreth è una questione molto sentita, sono orgogliosa di vivere in questa comunità che si è ben integrata con i Traveller, e la nostra campagna deve riflettere questo spirito. E' un tema che suscita parecchia attenzione ed  è importante che sia data retta ai nostri punti di vista."

Il consiglio ha annunciato l'intenzione di spendere 500.000 sterline, finanziate dal governo, per riaprire Mettle Hill con nuovi servizi e con un numero di piazzole tra le 8 e le 10.

Un portavoce ha detto che l'apertura del sito aiuterebbe a mantenere i propri obblighi di fornire sufficienti sistemazioni per i Traveller e ha promesso che il sito verrà gestito con cura.

Il progetto verrà discusso dalla maggioranza stasera alle 18 e poi dovrà essere votato dal consiglio il 22 novembre.

[...]

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Di Fabrizio (del 15/11/2012 @ 09:15:39, in blog, visitato 1165 volte)

Nel disperato tentativo di riordinare le informazioni che abitualmente (e distrattamente, credo) leggete sulla fascia a destra dei post, è nata la pagina WIKIMAHALLA, dove trovate:

  1. Le produzioni di Mahalla
  2. la sezione Dicono di noi
  3. ed il Bollettino dei Naviganti con alcuni suggerimenti per capire dove siete capitati.

Se non vi basta, provate a curiosare nella sezione Autori. Buona lettura.

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Di Sucar Drom (del 16/11/2012 @ 09:08:39, in Kumpanija, visitato 1110 volte)
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Di Fabrizio (del 17/11/2012 @ 09:09:32, in Italia, visitato 1256 volte)

Il tema di questa quarta edizione è "Diverso da chi? Suoni, parole e immagini della discriminazione in Italia".

In Europa milioni di persone sono ancora sottoposte a esclusione sociale, povertà, maltrattamenti e violenza, per quello che sono, quello che si presume siano o ciò in cui credono. Fino a quando l'Europa non affronterà seriamente l'esclusione sociale, la violenza e i maltrattamenti, la povertà e il pregiudizio, le persone continueranno a essere discriminate e a vedere violati i loro diritti umani. Amnesty International, attraverso la campagna "Per un' Europa senza discriminazione", chiede ai governi, alle organizzazioni e ai privati cittadini di impegnarsi pubblicamente per rendere i Diritti Umani una realtà per tutti.

Il tema di quest'anno è fortemente legato all'urgenza di visibilità di quanto succede quotidianamente, in un momento in cui, anche in Italia, vediamo acuirsi fenomeni e atti di violenza verso individui e gruppi di persone sulla base dei pregiudizi più disparati.

Ed è a questi episodi che richiama l'attenzione il sottotitolo del concorso di quest'anno:

"Suoni, parole e immagini della discriminazione in Italia".

Tutti gli artisti non professionisti in gara sono chiamati a ragionare sul tema in maniera personale sul proprio territorio e a renderlo visibile attraverso la loro arte.

Obiettivo del concorso, che si chiuderà il 10 Febbraio 2013, è che anche l'arte, attraverso Amnesty International, possa fare la sua parte nella denuncia di queste forme di discriminazione.

La premiazione del concorso si terrà il 23 Marzo 2013.

Per maggiori informazioni sulla campagna di Amnesty International "Per un'Europa senza discriminazione"

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Di Fabrizio (del 18/11/2012 @ 09:04:47, in Regole, visitato 1681 volte)

In carcere l'ideologo di Stormfront Arrestati anche tre attivisti del sito neonazista che sostiene "la superiorità della razza bianca". Ipotesi di reato sono "incitamento all'odio razziale e diffusione di idee antisemite" di FABIO TONACCI

ROMA - In carcere l'ideologo e tre attivisti di Stormfront Italia, il sito neonazista e antisemita che sostiene la "superiorità della razza bianca". La Polizia postale e la Digos hanno notificato le ordinanze di custodia cautelare in carcere a Daniele Scarpino di Milano, amministratore del forum italiano del portale stormfront. org e ideologo, Diego Masi di Frosinone, Luca Cianfaglia di Teramo e Micro Viola di Cantù. L'ipotesi di reato, formulata dal pool antiterrorismo della procura di Roma diretto da Giancarlo Capaldo, è di aver costituito un'associazione dedita all'incitamento all'odio razziale e alla diffusione di idee antisemite via Internet. Sono in corso 21 perquisizioni in dodici regioni, tra cui Abruzzo, Calabria, Sicilia, Val D'Aosta, Lombardia, Lazio.

Stormfront. org, "il più grande sito d'odio presente su Internet" come è stato definito dai media americani, è comparso in rete già dai primi anni novanta come bollettino di notizie. Diventa un sito vero e proprio nel 1995, quando viene gestito dall'ex leader del Ku Klux Klan e pregiudicato Don Black (già membro del Partito nazionalista socialista del popolo bianco, fu imprigionato nel 1981 per aver partecipato al golpe fallito che doveva rovesciare il governo domenicano). La base operativa dove sono installati i server è a West Palm Beach, in Florida, da dove Don Black gestisce quindici forum in tutto il mondo, dal Portogallo alla Nuova Zelanda. Nel 2008 aveva 80 mila utenti unici giornalieri, che aumentarono di 2000 unità il giorno dopo che gli Stati Uniti elessero presidente Barack Obama.

Nel forum italiano vengono citati passi del Mein Kampf, pubblicate foto delle Ss, elencati nomi di presunti "poteri occulti giudaici". Gli utenti discutono della superiorità dei bianchi e del "pericolo della contaminazione dei negri". Di recente, dopo un articolo pubblicato sul neonato Huffington Post Italia, hanno aggiornato la loro blacklist di ebrei italiani appartenenti al mondo della cultura, della politica e dell'informazione. Quella condotta dalla procura di Roma e che ha portato agli arresti di oggi è la prima grossa indagine in Italia su Stormfront. Il forum italiano sarà oscurato a breve.

(16 novembre 2012)


Il giorno 17, leggo su diverse testate:

che tra i motivi della chiusura, c'era il rischio che questi fascistelli programmassero l'assalto a qualche campo rom. Così di getto, 2 reazioni contrastanti:

  • il ricordo di quello che è avvenuto negli anni recenti, a Opera, Ponticelli, Torino, con le folle inferocite (da chi? strano, ma i colpevoli non  sono mai saltati fuori) che davano fuoco a tende e baracche;
  • un altro ricordo, più tragicomico, di quando un gruppettino di teste calde, senza nessuna folla alle spalle, entrò in un campo per una spedizione punitiva. Se non ricordo male gli adulti risposero con qualche parolaccia e un po' di sputi, credo che i ragazzini circondarono la squadra di arditi, i quali chiesero maschiamente soccorso ai vigili urbani...
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Di Fabrizio (del 19/11/2012 @ 09:14:34, in Italia, visitato 2146 volte)

Idea Rom Palermo è un'associazione di promozione sociale "mista", rom-gagè. Nasce per volere di un gruppo di persone che condividono l'amore per il mondo Rom, accomunate dalla convinzione che i Rom siano troppo discriminati ingiustamente.

Scopo dell'associazione è abbattere tutti quei pregiudizi e stereotipi che fanno dei Rom il popolo più perseguitato e discriminato.

L'associazione persegue i seguenti fini:
• favorire l’integrazione e la partecipazione attiva dei Rom, dei Sinti, dei Kalè, dei gruppi e delle comunità viaggianti – di seguito denominati Rom anche se appartenenti a popoli o gruppi di diversa origine – nella società italiana ed europea, nel rispetto delle diverse identità, delle pari dignità e dei valori fondamentali del vivere civile;
• ottenere il riconoscimento dei Rom come minoranza etnica e linguistica, con pieni diritti di cittadinanza;
• contrastare i pregiudizi diffusi sulle popolazioni Rom e tutte le forme di discriminazione, diretta e indiretta, verso questa popolazione;
• promuovere la mediazione interculturale e la convivenza civile, agevolando le relazioni e le interazioni tra individui, comunità e culture, favorendo la conoscenza, il dialogo, la comprensione e l’incontro, valorizzando le reciproche differenze;
• promuovere incontri e discussioni sulla cultura Rom mediante l’organizzazione di corsi e seminari;
• stimolare la diffusione della culture Rom nelle scuole;
• promuovere interazioni con le varie circoscrizioni cittadine.

L'associazione è gemellata con Idea Rom Onlus di Torino. Chiunque può diventare socio di Idea Rom Palermo.

Contatti:
email: idearompalermo@libero.it - Facebook: https://www.facebook.com/idearom.palermo

Presidente: Manuela Casamento
Vice presidente: Antonella Venezia
Segretario/Tesoriere: Alberto Moncada
Soci Fondatori:
Fortunata Li Muli
Rodica Agape
Mirveta Iljazi

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Di Fabrizio (del 20/11/2012 @ 09:09:16, in media, visitato 1561 volte)

La testata si chiama ILNORD.com, e se fossi prevenuto già il nome sarebbe una garanzia. Ma non lo sono, e allora via con la lettura. Bell'articolo, dal titolo Incredibile in Toscana: 13 milioni di euro per gli Zingari di etnia rom/sinti. Che in Toscana ci siano Zingari (con la Z maiuscola) che non siano "di etnia rom/sinti" sinora mi era sfuggito, mi sfugge se la cosa sia un maldestro tentativo di politically correct o sia il primo di una serie di corti circuiti mentali. Diciamo (per non far polemiche inutili)... un titolo alla Wertmuller.

Il pezzo forte del titolo comunque è l'Incredibile iniziale. Fatta una rapida ricerca, trovo un documento della Fondazione Michelucci (QUI il .pdf del 2007) che conta circa 3/4000 presenze di Rom e Sinti nella regione. Quindi, fatti due calcoli, la spesa (o meglio: l'investimento) sarebbe tra i 3.000 e i 4.000 euro a cranio; ovviamente in questa cifra c'è di tutto: scuola, casa, lavoro, ed esigenze diversissime tra loro. Però come somma, tutto mi sembra tranne che una cifra Incredibile.

Un qualsiasi paziente lettore gradirebbe quindi sapere a cosa serviranno quei soldi ma (provate a leggere il pezzullo), non ci si capisce niente. Questa nella prima metà dell'articolo.

La seconda metà si divide quasi esattamente in due:

  • un lungo (e burocratico) intervento di un consigliere del PdL. Intervento che, per quanto corretto, non aggiunge e non toglie niente alla confusione che ormai regna sovrana;
  • un pippotto finale, ed è l'unica parte che risulta comprensibile al vostro paziente lettore, e che quindi riporto interamente.


  • Tagliateli tutto, ma non i fondi ai loro protetti. Zingari e immigrati. In una regione colpita, come e più di altre in Italia, da una profonda crisi occupazionale, spendere 13milioni di euro delle tasse dei cittadini per costruire delle nuove casette per gli Zingari, è scandaloso. Quando, il governatore Rossi penserà agli Italiani residenti in Toscana, nessuna casetta per loro? E’ deprimente pensare che, nei prossimo giorni, file di pecore telecomandate si recheranno ai seggi delle primarie del Pd, per votare degli esseri inutili in cerca di poltrone. Membri di un partito il cui unico scopo, è dissolvere la nostra società e il nostro tessuto economico. Non siate pecore. Andate alle primarie del Pd, in Toscana, e scrivete sulla scheda "13 milioni di euro".

Sostituite la parole "in una regione colpita [...] da una profonda crisi occupazionale" con qualsiasi altra emergenza, che può andare dal terremoto alle recenti alluvioni, e vedrete che un motivo per non spendere quei soldi lo si troverà sempre. Nel senso che si risparmieranno 13 milioni, e ne spenderemo altrettanti, se non di più, per rimediare POI ai ritardi di investimenti strutturali su una situazione altrettanto emergenziale (la botte piena e la moglie ubriaca in politica non funziona).

Per terminare, un accenno alle "pecore telecomandate": dopo tutto quello spazio dedicato al PdL, perché il vostro lettore non dovrebbe pensare che a questo punto prendersela col le primarie del PD, non è proprio un segnale di testata indipendente?

Questi Rom! Se non ci fossero, dovrebbero inventarli.

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