Di Fabrizio (del 13/01/2012 @ 09:45:01, in Italia, visitato 1617 volte)
Di quello che è successo a Torino il mese scorso: dallo
stupro inventato al pogrom, sino alle recenti omertà, sappiamo parecchio. Sembra che qualcuno ci abbia preso gusto. Ora è il turno di Vicenza... c'è un brutto
mondo là fuori!
VicenzaTodayTorri: "Mi hanno rapito gli zingari" ma era una scusa per i compiti Un ragazzino di 11 anni si è inventato un tentativo di sequestro per non andare
a scuola senza aver fatto i compiti. Dopo tre ore confessa: aveva gettato lo
zaino nel fiume
di Redazione 10/01/2012
E' tornato a casa in lacrime raccontando alla mamma che, mentre andava a scuola,
gli "zingari" avevano tentato di rapirlo, riuscendo a prendergli però solo lo
zaino. E' la storia inventata da un ragazzino undicenne di Torri di Quartesolo
per non dover presentarsi in classe senza aver fatto i compiti. Dopo tre ore,
spese da parte della polizia locale a cercare riscontri, lo studente ha
"confessato": lo zaino era stato gettato nel fiume.
Mattinata movimentata a Torri, per una mamma terrorizzata che il figlio potesse
finire nelle mani di pericolosi nomadi, per i vigili che per ore hanno cercato
prove sul racconto di un ragazzino e per il protagonista, che non ha trovato di
meglio per giustificarsi di non avere fatto i compiti a casa. Man mano che la
mattina trascorreva, l'inverosimiglianza del racconto cominciava a farsi netta e
l'undicenne ha confessato: mentre andava a scuola, ha gettato lo zaino dal ponte
di via Marconi ed è corso a casa, inventandosi il drammatico evento. I genitori
hanno promesso sonore punizioni.
Di Fabrizio (del 12/01/2012 @ 09:51:13, in Italia, visitato 1269 volte)
GIOVEDÍ 19 GENNAIO ALLE ORE 11.00 - presso il NAGA, in Via Zamenhof 7/A -
Milano CONFERENZA STAMPA
Come vivono i rom a Milano:
analisi delle condizioni di vita e di salute delle persone
che abitano le aree dismesse e i campi irregolari
Uno studio a cura dei volontari di Medicina di Strada del Naga, pubblicato sulla
rivista Epidemiologia & Prevenzione, analizza i dati sociodemografici e sanitari
raccolti in 14 aree dismesse e campi sul territorio milanese tra gennaio 2009 e
dicembre 2010.
In questi due anni di attività, i volontari del Naga hanno visitato 1.142
persone - circa la metà delle persone rom presenti a Milano secondo le stime
ufficiali: sono stati raccolti e analizzati dati su condizioni di salute,
scolarità, lavoro, abitudine al fumo e altre informazioni sociodemografiche che
determinano le condizioni di vita e di salute dei rom sul territorio cittadino.
Durante la conferenza stampa i volontari di Medicina di strada del Naga
illustreranno i principali risultati dell'indagine, portando alla luce dati
inediti che delineano una situazione di rischio e discriminazione.
GIOVEDI' 19 GENNAIO - Alle ore 21:00 proiezione del film LATCHO DROM di TONY GATLIF
Intenso e travolgente documentario di Tony Gatlif sui viaggi, le musiche e le
danze dei gruppi Gipsy provenienti da Rajastan (India), Egitto, Turchia,
Romania, Ungheria, Slovacchia, Francia e Spagna. Racconta il lungo percorso che
dall'anno 1000 c.a. fino alla fine del 1900 il popolo zingaro ha intrapreso dal
nord dell'India fino alla Spagna e la relativa evoluzione musicale che,
raccogliendo tradizioni culturali musicali, trasforma la musica zingara,
sfociando, alla fine, con il flamenco. Secondo film della trilogia che Gatlif ha
dedicato ai gitani iniziata nel 1983 con 'Les Princes - L'uomo spezzato' e
conclusasi con 'Gadjo Dilo - Lo straniero pazzo' del 1997.
A seguire CONCERTO acustico dei MUZIKANTI DI BALVAL, una piccola orkestra
balcanica, eterogenea, multiforme che raccoglie in sé musicisti di diverse
origini e bagagli culturali di lontane provenienze. Fonte d'ispirazione primaria
del loro genere è la musica Rom, espressione artistica di un popolo che sa
riunire in una voce sola i diversi caratteri dell'Europa balcanica. I Muzikanti
sono la realizzazione di un autentico incontro di culture, che si esprime in un
linguaggio musicale originale, fantasioso, libero, vitale. Ritmi incalzanti,
intervalli orientaleggianti e virtuosismi si alternano a melodie struggenti dal
potere evocativo, in una combinazione di esotismo ed energia che emoziona ogni
tipo di pubblico. Presentano per l'occasione il loro nuovo album 'TUTTIFRUTTI',
una raccolta di pezzi della tradizione Rom riarrangiati.
Storie di ordinaria follia
Stultifera navis, la nave dei folli, battelli che trasportano al proprio interno
i folli. Sono queste le modalità con le quali le municipalità dell’alto medioevo
colpiscono i lebbrosi, i folli e tutti coloro che sono considerati potenziali
untori per la civiltà...
Materiali ferrosi, è in vigore la nuova normativa
La Federazione Rom e Sinti Insieme da tre anni sta chiedendo al Governo italiano
una procedura semplificata, in linea con le norme europee, per regolarizzare
l'attività lavorativa di acquisto / trasporto / vendita di materiali ferrosi,
svolta da tantissime famiglie sinte e rom. Oggi abbiamo una buona notizia da
darvi...
Storie di ordinaria follia II (uscire dalla logica del campo)
L'idea di utilizzare il "campo", come spazio nel quale rinchiudere uomini e
donne nasce, dal punto di vista teorico, nel 1828, nell’opera di Filippo
Buonarroti che nella "Congiura degli eguali o di Babeuf" propone la
progettazione di accampamenti umani per garantire l’ordine pubblico. Mentre dal
punto di vista pratico...
Lacio drom, mengor pral Fabio Norsa
Lasci improvvisamente un grande vuoto nei nostri cuori, la tua testimonianza
nella ricerca della verità guiderà sempre i nostri passi. In questo momento di
smarrimento abbracciamo con tanto affetto tua moglie, Licia, i tuoi figli, Aldo
e Manuela, i tuoi amati nipoti e tutta la Comunità ebraica mantovana...
Lacio Drom, Fabio!
C’era una volta un giardino, nel museo di Yad Vashem, a Gerusalemme, nato per
conservare la memoria dei Giusti – persone impegnatesi per salvare altre vite
umane dalla furia delle persecuzioni razziali. Negli anni, sono sorti in vari
Paesi molti altri giardini simili, in cui ogni albero è lì per commemorare il
coragg...
C'era una volta un Rom piccino picciò, ma così piccolo che non era neanche
Rom.
Ma lui, testardo, non si arrendeva a questa sfortuna e ripeteva sempre a se
stesso che bravo Rom sarebbe stato.
Così guardava sotto i ponti, nei tombini, dentro la dispensa a cercarli, per
poter dire loro con la mano sul cuore, IO VI SALVERO'.
Non se lo filava nessuno tra i vecchi crociati di cento battaglie, et
male fecerunt. Perché già dal primo scontro, perso alla grande, contro
Converso (un signorotto con 2 kg. di pelo sullo stomaco), il nostro eroe, che
aveva fretta di trovare uno spazio suo, imparò due cose fondamentali:
in Italia, chiunque può parlare, agire, fare il campione dei
Rom. Non servono esperienze o studi, basta rimestare qualche
concetto preso in prestito. Basta ripeterlo all'infinito come un
mantra. E... se non sei un Rom, è meglio.
vuoi ottenere attenzione? L'avrai: ci sarà sempre chi cerca
il personaggio nuovo, meglio se sopra le righe, meglio se espone
due idee in croce... perché è più facile da descrivere. Perché i
media non cercano altro che la banalizzazione: da un lato i
ladri, gli zozzoni, i criminali, dall'altro le povere vittime
della nostra malvagità.
Rimaneva un terzo concetto su cui lavorare, tutto sotteso all'evoluzione di
questa Italia negli ultimi decenni: il VITTIMISMO. Tanto più si ottiene
l'interesse dei media, tanto più si deve recriminare di essere da soli,
censurati, ma PURI. Perché? Ma perché gli altri, i vecchi crociati, ovviamente
non vogliono ascoltare questo guerriero della domenica o peggio, complici devono
essere della situazione attuale. Distinzioni? Vedere il punto 2. - è meglio non
farle, col rischio di perdere la purezza e l'attenzione mediatica.
Qualche comparsata davanti alla telecamera, in fondo questa è l'epoca di
youtube, e comunicati su comunicati su comunicati (che se li leggi sono tutti
identici), ma inviati alle persone "giuste": cioè a chi mai si sognerebbe di
rispondervi (anche se al momento non risultano all'appello l'ONU e la IV
flotta). Ma almeno si porteranno a casa due risultati:
ci sarà sempre qualcuno, che vuole sembrare più (o almeno)
antirazzista del nostro campione, che gli darà credito. Un
trafiletto su questo o quel sito-giornale-blog si rimedia
sempre;
solleverai comunque l'invidia (e magari la curiosità) dei
vecchi crociati, a cui poter dire "Visto come le canto? Visto a
chi so rivolgermi? Dilettanti voi foste."
E se nessuno rispondesse, se ci fosse un convegno dove non si sarà invitati,
si potrà sempre dire (mi raccomando: petto in fuori) RAZZISTI, RAZZISTI,
RAZZISTI, E' TUTTO UN COMPLOTTO... (IO VI SALVERO')
Un fenomeno mediatico, non durerà ancora molto. Che si stia già preparando il
suo successore?
PS: io però al posto suo non mi sarei limitato a Nazione Rom, se davvero
volevo fare impressione perché non IMPERO GALATTICO? (OK, mi son fatto prendere
la mano)
La maggior parte dei Rom si isola dalla stessa società - Svista o fatto ignorato?
La maggior parte dei Rom non è informata sui cambiamenti che stanno accadendo
nella nostra società, spesso non sanno che è entrata in vigore una nuova legge,
non sono interessati ai loro obblighi e responsabilità di cittadini.
Semplicemente, si isolano dal resto della società. Questo è quanto affermano
alcune OnG che lavorano per migliorare i diritti dei Rom [...]. Una di queste è
il National Roma Centrum (NRC) di Kumanovo, che per anni ha operato nei
quartieri rom di 16 città macedoni.
L'esperienza di questi anni mostra che è proprio la società che ha creato e
crea tuttora stereotipi e pregiudizi sui Rom e la loro comunità. Come
interpretare il fatto che questo sentimento è comune? Perché i Rom
vogliono isolarsi dalla società e non sono interessanti ai cambiamenti che vi
avvengono? Cambiamenti che sono cruciali per loro e le loro famiglie, ad esempio
nelle aree dell'istruzione, della sanità, dei benefici statali, della casa...?!
Quanti hanno familiarità con i temi dell'esclusione/inclusione rom, dicono che
le ragioni risiedono in diversi fattori - diffidenza epocale, pregiudizi, grado
di istruzione dei Rom, e volontà di conoscere le persone "altre".
Il professor Rubin Zemon dell'Università statale di Ohrid
pensa che l'isolamento dei Rom dalla società (intendendo qualsiasi società, non
solo quella macedone) data da secoli per gli stereotipi ed i pregiudizi che le
società hanno verso i Rom.
- I Rom erano e sono tuttora sensibili riguardo la loro esclusione che dura
da secoli. Altri guardano ai Rom con disprezzo. Sono stati trattati come un
bersaglio invece che come partecipanti nei processi. Non sono problemi di un
decennio. Solo pochi Rom sono inclusi nelle nostre istituzioni. Ma, ancora una
volta, non prendono parte ai processi decisionali, commenta Zemon.
Pregiudizi doppi
Puntualizza poi un altro fattore per cui i Rom, almeno in questo paese,
restano consapevolmente ai margini degli eventi della società.
- sono delusi dai loro rappresentanti politici. Il soggetto politico tra i
Rom è molto debole. I loro rappresentanti sono considerati dei corruttibili
entrati in politica per interessi personali, invece che per lottare per il
miglioramento delle condizioni di vita, aggiunge Zemon.
Secondo lui, la soluzione del circolo vizioso di sfiducia ed isolamento,
risiede in un maggior coinvolgimento dei Rom nelle questioni politiche e
sociali.
Il professor Zemon calcola che il "ghiaccio della diffidenza" può rompersi
solo se i Rom vengono inclusi non come destinatari, ma come decisori nelle
politiche sociali.
Charles Van Lith è un fotografo belga che sta prestando
molta attenzione ai Rom. Ha partecipato alla creazione del Consiglio Nazionale
Rom del Belgio. Sulla base di quell'esperienza, Van Lith dice
che ci sono forti pregiudizi anche tra le numerose comunità belghe, [...] dovute
al fatto che i Rom non si conoscono tra loro. Ma c'è anche un'altra questione:
- I Rom, ma anche gli altri - Sinti, Manush, Jenish, sono micro-comunità
dentro una più grande, governate spesso da regole diverse. Personalmente penso
che meno siano istruiti, più diventino isolati nel lro stesso mondo, con una
noiosa tendenza a preferire la speculazione reciproca invece della verità.
Ricordo ancora un Sinto-Rom, che conoscevo ed anche istruito, che criticava gli
altri Rom della città dicendo che "quelli" creavano una cattiva reputazione a
lui ed alla sua comunità. Dopo un certo periodo di tempo, avendo avuto lui la
possibilità di conoscere meglio questi Rom, [...] si sono avvicinati e le loro
relazioni sono migliorate, sottolinea Van Lith.
03/01/2011 - Secondo un rapporto, interi quartieri della città di Plovdiv si
stanno spostando verso Germania, Francia o Svizzera.
I Rom di Plovdiv stanno cercando una vita migliore in Europa Occidentale,
secondo il giornale locale "Maritsa", con la Svizzera nel ruolo di ultima
destinazione preferita tra tutte.
In Svizzera i Rom bulgari spesso chiedono asilo nei campi rifugiati per
curdi, dove potrebbero ottenere riparo, cibo ed i 600 euro al mese in quanto
rifugiati politici.
Di solito chiedono asilo accusando la Bulgaria di discriminazioni, spiega Yashar
Asan, a capo del Comitato d'Iniziativa delle Persone in Necessità.
Secondo le sue parole, 20 tra le famiglie rom più ricche della mahala Adzhisan
di Plovdiv sono emigrate in Svizzera negli ultimi 2 mesi, anche se alcuni di
loro sono già in attesa di essere estradate via aerea dalle autorità svizzere.
A Stolipinovo, il più grande quartiere rom della Bulgaria, con una
popolazione di circa 40.000, la città tedesca di Dortmund è vista come un posto
da sogno.Secondo Asan, ogni giorno ci sono cinque autobus da 50 posti che
partono ogni giorno da Stoliponovo verso Dortmund.
Asan ritiene che siano 500 le famiglie di Stoliponovo, tra le 3000 e le 5000
persone, emigrate in Francia e Germania negli ultimi dieci anni, con gli uomini
occupati soprattutto nel settore edile e molte donne preda della prostituzione.
Lunedì 16 gennaio 2012 alle ore 11.00 presso la sala della FNSI (Federazione
Nazionale Stampa Italiana) a Roma, Corso Vittorio Emanuele II, 349,
l'Associazione 21 luglio illustra i contenuti del Memorandum preparato per il
Comitato per l'eliminazione della discriminazione razziale dell'ONU dal titolo "Violazione della normativa nazionale, internazionale e dei diritti fondamentale
dei rom e dei sinti da parte delle autorità italiane nella procedura di
richiesta protezione internazionale e nella raccolta di rilievi dattiloscopici e
fotografici nella città di Roma".
Il prefetto-commissario Giuseppe Pecoraro aveva dichiarato nel gennaio 2010: la
procedura di raccolta dei rilievi dattiloscopici e fotografici che ha coinvolto
le comunità rom e sinte a Roma serve a «dividere i buoni dai cattivi». Dai
riscontri effettuati con un'indagine svolta dall'Associazione 21 luglio tra il
dicembre 2009 e il gennaio 2012 appare invece evidente che tale procedura viola
le norme nazionali e internazionali in materia di discriminazione etnica o
razziale. Dalla lunga ricerca effettuata emerge il reale intento delle
operazioni: una identificazione e schedatura di massa su base etnica. Al termine
della presentazione verranno illustrate le azioni legali intraprese
dall'Associazione 21 luglio.
Desidero farvi sapere che in via sperimentale è nato un portale web primo nel
suo genere in Montenegro.
Il progetto è stato sviluppato dal Consiglio Nazionale dei Rom ed Egizi in
cooperazione con l'OnG "La luce sull'orizzonte" di Ulcinj. Inoltre il progetto è
sostenuto del Fondo per le minoranze.
Potete inviare vostri articoli a tema, all'indirizzo
mukovic@t-com.me e per me sarà un piacere
aggiungerli al nostro sito.
I migliori saluti
Mohammed Ukovic.
(nota della redazione: per chi avesse qualche difficoltà con la lingua
macedone, nella colonna a sinistra è presente il widget per la traduzione in
italiano o in altre lingue)
Postovani prijatelji,
zelim da Vas obavjestim da je u crnoj Gori eksperimentalno poceo sa radom prvi
Webportal ovakve vrste u Crnoj Gori. Projekat realizuje Nacionalni Savjet Roma i Egipcana u saradnji sa NVO "
Svjetlost na horizontu" iz Ulcinja. Projekat je inače podržan od Fonda za Manjine.
Zamolio bih Vas, ako imate neke tekstove sa kojima želite da upoznate javnost,
prosledite mi slobodno na e-mail adresu mukovic@t-com.me, bice mi zadovoljstvo da ih apdejtujem na nasem sajtu.
Roberto Durkovic e la sua affiatata band di musicisti Rom "I fantasisti del
metrò" ritornano a "Le Scimmie", locale attento che, tra i primi, ha spalancato
le sue porte per dare voce e visibilità a questa formazione.
Lasciatevi coinvolgere dalla festosità delle armonie balcaniche, gli aneddoti,
le cover famose, il tutto magistralmente fuso per uno spettacolo di rara
intensità.
Vi aspettiamo la vostra voglia di divertirvi ascoltando musica insolita
dall'atmosfera avvincente sarà senz'altro appagata !
Disclaimer - agg. 17/8/04 Potete
riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo
il link: www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione. Ulteriori informazioni sono disponibili QUI
La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto
pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico
dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla
pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net
Filo diretto sivola59 per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype
Outsourcing Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare. Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti: