Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 27/06/2011 @ 09:27:17, in Italia, visitato 1850 volte)
from testardo on
Vimeo.
Documentario sulle condizioni dei Rom, Sinti e Caminanti a Torino.
A documentary about Rom's, Sinti's and Caminanti's life conditions in Turin (Piedmont,
Italy)
autori: Sara Marconi e Francesco Mele
camera: Federico Tonozzi
montaggio:Roberto Carini
musica: Luca Morino aka morinomigrante
fotografie: Augusto Montaruli
voci: Lorenzo Fontana e Manuela Grippi
traduzione: Oana Patraucean
Di Fabrizio (del 28/06/2011 @ 09:41:48, in blog, visitato 2075 volte)
Da
FULOG
L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni procede spedita verso il 6
luglio, data probabile di approvazione del regolamento su internet e diritto
d'autore.
Il 6 luglio si colloca a ridosso dell'anniversario dell'indipendenza americana (
il 4 luglio) ma segnerà per il web italiano una data da ricordare per ben altri
motivi rispetto a quelli "nobili" dei legislatori statunitensi.
Nel frattempo, guardate bene quello che è successo in questi giorni ( e quello
che accadrà).
Caso numero 1.
Sono un'associazione di consumatori con un canale Youtube frequentato da
migliaia di Consumatori.
Qualcuno chiama l'emittente televisiva Mediaset e le dice che ho messo sul mio
canale due frammenti di video protetti da diritto d'autore.
Mediaset si attiva e segnala a Youtube la violazione del diritto d'autore
(domani all'AGCOM).
Dove sono i Server di Youtube?
In Irlanda.
Ahia non si può fare la rimozione selettiva dei files perché i siti non sono in
Italia.
Cosa si fa allora?
Si cancella l'intero canale su Yotube.
Fantadiritto?
No, è quello che è successo due mesi fa all'Unione Nazionale Consumatori, la più
antica Associazione di tutela dei Consumatori, che si è vista dall'oggi al
domani cancellare il canale sul quale erano presenti qualche spezzone di
trasmissione di programmi Mediaset.
I video in questione denunciavano alle Iene e a striscia la notizia alcune
truffe ai danni dei consumatori che sono poi stato oggetto di indagine della
Magistratura..
Peraltro all'interno del canale c'erano anche video autoprodotti con campagne
informative a favore di categorie disagiate.
Tutto sparito.
Puf!
Sulla base della segnalazione di violazione del diritto d'autore.
Ora, dal 6 luglio ad organizzare la "sparizione" sarà l'AGCOM con tutti i suoi (
potenti…) mezzi.
Caso numero 2
Guardate un po' qui cosa è successo:
"Vado in vacanza torno e metto un video su youtube con i filmini della scorsa
estate per farli vedere agli amici… Un bel videomontaggio… macchiato dall'unica
pecca di avere, in sottofondo e coperto dalle voci dei protagonisti, la hit di
Shakira e di qualche altro artista… pochi secondi per ogni brano, giusto il
primo loop del ritornello (tanto per ricordare i tormentoni estivi)…
Improvvisamente me li trovo CANCELLATI…!!
Youtube mi notifica questa mattina con una mail:
"Il tuo video Aprile Maggio 2010 potrebbe contenere materiale di proprietà
o concesso in licenza da WMG.
Non è richiesta alcuna azione da parte tua; se ti interessa sapere come ciò
influirà sul tuo video, visita la sezione "Corrispondenze ID video" del tuo
account per ulteriori informazioni."
Poi di fatto il video non era stato cancellato, ma avevano tolto l'audio…
Sembrava un muto di Charlie Chaplin
Ripenso ai vecchi 8mm, i SUPEROTTO di mio padre, quando faceva i montaggi con le
pellicole e ci metteva in sottofondo INTERE canzoni dei Platters. Cosa sarebbero
quelle scene di quando avevo 3 anni senza "Only You" o "Smoke gets in your eyes"…
LA NOSTRA STESSA STORIA è composta dalla musica… Un po' come togliere le canzoni
di battaglia agli eserciti o la canzone di amore alla scena di un bacio…"
http://avvangelogreco.blogspot.com/2010/12/youtube-ci-vuol-togliere-la-nostra.html
Anche questo già succede e succederà sempre di più a partire dal 6 luglio.
Caso numero 3
Il mio sito o il mio blog sono situati su server esteri.
"Posso stare tranquillo, io rispetto la legge sono un cittadino modello di cosa
debbo preoccuparmi?".
E invece no.
PUF!
Il mio sito sparisce senza che io ne sappia nulla perché magari sono in vacanza
oltre i cinque giorni.
E non ho ricevuto nulla, oppure perché per qualche motivo non mi è arrivata
alcuna comunicazione.
Chiamo disperato il provider che non mi sa dare alcuna spiegazione.
Ma come può essere stato possibile?
Anche questo è successo nelle scorse settimane.
Per un errore dell'Amministrazione Americana ottanquattromila siti che non
svolgevano alcuna attività illecita, siti di ricette di cucina, associazioni
bocciofile, imprese e blog privati, organi di informazione on line sono
scomparsi dall'oggi al domani, scambiati per siti pedopornografici e
semplicemente cancellati senza preavviso.
Quando è stato scoperto l'errore migliaia di siti non sono più tornati on line,
persi nell'inferno delle cancellazioni tecnologiche "mirate" e tutto ciò grazie
ad una delle procedure tecniche che l'AGCOM italiana intende introdurre, ovvero
l'inibizione dei DNS per i siti esteri, che impedirà a milioni di cittadini
italiani di vedere tali siti, senza la consapevolezza del perché questo stia
accadendo.
Semplicemente chi doveva presiedere a questa cancellazione ha sbagliato i DNS e
PUF!
Sono scomparsi ottanquattromila siti e blog di informazione, marchiati
dell'infamia della pedopornografia.
E ad agire lì è stato il Dipartimento della sicurezza interna statunitense,
pensate quando a fare questa cosa sarà l'italica ed organizzata AGCOM!.
Chi risarcirà i blogger, i siti di informazione, le piattaforme di UGC che
scompaiono in caso di errori?
A chi verranno addebitati gli errori dei titolari dei diritti che segnalano una
violazione che non c'è, visto che non esiste alcuna sanzione per chi fa una
notifica non basata sul diritto?
L'AGCOM non ha pensato di rispondere a nessuna di queste semplici domande.
Nel corso dei prossimi giorni indicherò tutti gli altri casi simili che vi
invito a segnalarmi anche attraverso questo blog.
Buon 6 luglio!
Fulvio Sarzana di S. Ippolito
Studio Legale Roma Sarzana &
Associati
ed ancora:
DELIBERA N. 668/10/CONS CHE METTE A RISCHIO LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE VIA
WEB (per info continua a leggere)
ESEMPIO DI TESTO DA INVIARE AI CONSIGLIERI AGCOM: è possibile spedire
questo appello ai Consiglieri AGCOM ai seguenti indirizzi:
c.calabro@agcom.it -
a.martuscello@agcom.it -
s.mannoni@agcom.it -
e.savarese@agcom.it -
r.napoli@agcom.it -
n.dangelo@agcom.it -
m.lauria@agcom.it -
s.sortino@agcom.it -
g.magri@agcom.it
"Vi chiediamo di astenervi dall'adottare la nuova regolamentazione numero 668
2010 che vi darebbe il potere di rimuovere contenuti da siti internet italiani e
di chiudere i siti stranieri, se sospettati di violare il copyright. Nessuna
decisione che sopprime la libertà della rete e i nostri diritti fondamentali di
accedere alle informazioni può essere presa senza la decisione di un giudice. Vi
chiediamo di rimettere la questione al Parlamento, come prevede la nostra
Costituzione."
Cosa prevede la delibera [Tratto dalla sintesi di
www.valigiablu.it]
Secondo la delibera AGCOM, se il titolare dei diritti di un contenuto
audiovisivo dovesse riscontrare una violazione di copyright su un qualunque sito
(senza distinzione tra portali, banche dati, siti privati, blog, a scopo di
lucro o meno) può chiederne la rimozione al gestore. Che, «se la richiesta
apparisse fondata», avrebbe 48 ore di tempo dalla ricezione per adempiere.
CINQUE GIORNI PER IL CONTRADDITTORIO. Se ciò non dovesse avvenire, il
richiedente potrebbe, secondo la delibera ancora in bozza, rivolgersi
all'Authority che «effettuerebbe una breve verifica in contraddittorio con le
parti da concludere entro cinque giorni», comunicandone l'avvio al gestore del
sito o del servizio di hosting. E in caso di esito negativo, l'Agcom potrebbe
disporre la rimozione dei contenuti. Per i siti esteri, «in casi estremi e
previo contraddittorio», è prevista «l’inibizione del nome del sito web»,
prosegue l'allegato B della delibera, «ovvero dell’indirizzo Ip, analogamente a
quanto già avviene per i casi di offerta, attraverso la rete telematica, di
giochi, lotterie, scommesse o concorsi in assenza di autorizzazione, o ancora
per i casi di pedopornografia».
TESTO DELLA DELIBERA:
http://danielelepido.blog.ilsole24ore.com/files/delibera_668-10-cons.pdf
COSA POSSIAMO FARE
http://www.agoradigitale.org/nocensura
ULTERIORI INFORMAZIONI
http://sitononraggiungibile.e-policy.it/it/faq/
Articolo precedente
QUI. L'autrice del post che segue mi ha chiesto di provare a mobilitare la
stampa sul caso che presenta. La vedo dura: certi giornalisti non alzano il culo
dalla sedia neanche quando gli sgomberi avvengono a due passi dalla loro sede,
figuriamoci se hanno voglia di muoversi per un paesino perso nella campagna del
nord-est milanese, quando anche nella zona gli appelli vanno a vuoto. RINGRAZIO
QUINDI CHI MI AIUTERA' A FAR CIRCOLARE LA NOTIZIA.
Con la presente vi racconto del mio contatto con la famiglia Halilovic e dei
loro rapporti col comune di Pessano con Bornago.
Alcuni anni fa ho conosciuto la signora Maria, fuori dal supermercato
locale dove si siede a mendicare, e col tempo mi sono molto affezionata a
lei. E' una donna straordinaria, una Romnì bosniaca che è sopravvissuta a
persecuzioni e sgomberi per tutta la vita, e mi ha detto che lei e la sua
famiglia sono nuovamente minacciati di sgombero, nel campo che in gran parte era
già stato sgomberato a novembre 2010.. Mi ha detto che è solo una questione di
tempo prima che completino il lavoro, e che la sua famiglia comprende un figlio
cieco, Spaho, che sarebbe buttato anche lui per strada. Mi ha detto di soffrire
di cuore, di avere un triplo by-pass e che non pensa di poter sopravvivere ad un
ennesimo sgombero.
A quel punto ho capito che non potevo rimanere a guardare senza fare nulla,
così ho deciso di battermi e fare tutto quanto in mio potere per aiutarla. Sono
andata al campo per parlare con la famiglia, la prima di tante visite. Suo
figlio Edin mi ha fatto una breve storia dal loro punto di vista sugli ultimi
otto anni, da quando avevano comprato un piccolo appezzamento di terreno,
sperando di potersi stabilire in modo permanente e di integrarsi, mandando anche
i loro figli alle scuole locali. Ha insistito sul fatto che i loro caravan non
erano fissati al suolo, pensando allora che questo avrebbe potuto essere il
problema legale, che il comune usava come leva per liberarsi di loro. Come si è
scoperto in seguito, la nuova legge proibisce anche lo stazionamento di roulotte
su di un "terreno agricolo". Ovviamente volevano renderlo abitabile con
elettricità, acqua e servizi igienici, ma le loro richieste sono state rifiutate
e le strutture da loro installate sono state abbattute. In otto anni hanno avuto
otto ordini di sfratto e speso ingenti somme di denaro per l'avvocato e gli
appelli.
Di seguito sono andata a parlare col loro avvocato a Milano, che mi ha detto
di aver provato di tutto ma che questa volta non c'era più niente da fare e che
non poteva più aiutarli (questo si vede chiaramente nel
film/documentario di Laura Halilovic, quando l'avvocato arriva carico di
cartelle al campo, incapace di dar loro altri consigli). La data prevista per lo
sgombero era il 16 maggio di quest'anno.
Poi ho avvicinato i servizi sociali ed il sindaco del comune (guidato da 20
anni dal centro sinistra!). Sono stata accolta con generale indifferenza ed in
alcuni casi palese ostilità. Mi è stato detto che il comune aveva fatto molte
cose per favorire ed aiutare i Rom ad integrarsi (con l'Opera Nomadi), ma che
loro avevano abusato della loro buona volontà, e che da 3 famiglie erano
diventate 33. Che il campo era diventato un centro di criminalità di ogni sorta
e che era stato un giudice a predisporre l'ordine di confisca del terreno a cui
sarebbe seguito lo sgombero. Che il campo era a rischio per la salute e pure un
"abuso edilizio". Quando ho chiesto cosa intendevano fare per donne, disabili e
bambini, la risposta è che erano "abusivi" e che erano non-residenti, quindi,
niente da fare. (In nessun modo è stata mai offerta loro la possibilità di
diventare residenti, perché secondo il comune non avevano un indirizzo -
d'altra parte hanno ottenuto l'indirizzo quando è arrivato l'ordine di
sgombero!). Ha aggiunto che la gente di Pessano c/B aveva espresso numerose
lamentele sul loro conto, e che le persone che avevano orti nei pressi del campo
erano state derubate e minacciate.
A questo punto ho iniziato a scrivere lettere, devono essere state centinaia
a tutte le associazioni dei diritti umani che ho potuto trovare (di cui posso
fornire esempio) e dopo alcuni mesi ho trovato a Milano un avvocato
straordinario che fa parte di un gruppo chiamato "Avvocati per Niente", che ha
acconsentito ad aiutarci per proteggere minori, donne e disabili. Ha scritto una
lettera al comune, indicando i loro obblighi giuridici nei confronti di donne e
bambini e chiarendo che se da parte del comune ce ne fosse stata la volontà, era
disposto a discutere la questione in qualsiasi momento. Il comune non ha mai
risposto a quella lettera. Aveva anche suggerito di cercare di ottenere per la
famiglia di Maria un "permesso di soggiorno" per ragioni umanitarie. Nel timore
di uno sgombero brutale molte famiglie, inclusa quella di Edin, hanno lasciato
il terreno per andare in posti alternativi, ma quelli che non avevano
alternative, i più fragili e vulnerabili del gruppo, hanno spostato le roulotte
dal terreno in questione e si sono accampati sulla strada al margine. Arrivato
il 16 maggio non è avvenuto nessuno sgombero, quasi sicuramente per la
concomitanza con le elezioni locali, ma nell'ultimo fine settimana i vigili
urbani hanno visitato il campo tre volte, dicendo loro senza mezzi termini che a
breve ci sarà un altro ordine di sgombero e devono prepararsi ad andare in tempi
brevi.
Ho parlato col nuovo sindaco (Giordano Mazzurana - ex DC), che mi ha detto
che questo sgombero è inevitabile, perché i Rom sono accampati per strada e
questo è illegale. Sono andata a parlare col parroco che conosce bene Giordano e
che è disposto ad incontrarsi con l'avv. Guariso e Giordano per vedere se
possono sedersi attorno ad un tavolo per trovare una soluzione civile al
problema. Questo si sta dimostrando difficile in quanto sono tutti molto
impegnati in questo periodo (e vi è una certa mancanza di volontà a trovare il
tempo!).
Non ho ancora perso la speranza. Rifiuto di credere che casi portati alla
Corte dei Diritti Umani per antidiscriminazione hanno vinto, e non possiamo in
qualche modo fermare questa folle crudeltà. Ascoltando le chiacchiere della
gente, comprendo che i Rom sono l'ultimo bastione di razzismo, intolleranza e
xenofobia. Ho sentito dire di loro che sono pieni di odio violento e di
ignoranza abissale, che mi rendo conto che si devono fare leggi, rendere
cosciente la stampa, svegliare l'opinione pubblica, sul fatto che queste
persone, i loro bambini e nipoti che sono nati in Italia sono ancora senza
documenti, e vivono in una sorta di purgatorio legale, senza alcuna apparente
possibilità di diventare italiani, spostati da un posto all'altro senza alcun
pensiero reale per un'alternativa durevole.
Lettera in originale inviata anche alla stampa.
Un caro saluto con i migliori auguri,
Frances Oliver Catania
sabato 2 luglio dalle 19.30 alle 23.30
alla Festa Democratica provinciale PD a Seriate, via Pastrengo
PICCOLA SARTORIA SINTA laboratorio di sartoria di Treviglio
Opera Nomadi Milano e Comune di Treviglio
vi invita a conoscere il nostro progetto e i manufatti da noi prodotti!
L'appuntamento su
Facebook
Il 7 luglio presso la FNAC (Galleria Commerciale Porta di Roma Via Alberto
Lionello, 201) Jole Severi Silvestrini presenterà il suo libro Oggi mi sa che
muoio. L'incontro sarà presentato dal Commissario Regione Lazio della CRI e
ci saranno anche numerosi rappresentanti della comunità Rom, tra cui Adzovic
Najo, autore di Il popolo invisibile e delegato del sindaco ai
rapporti con la comunità rom.
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