Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
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\\ Mahalla : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 24/05/2009 @ 09:14:02, in Italia, visitato 1630 volte)

Dal blog del circolo Pasolini di Pavia

Lunedì 25 maggio 2009 ore 11.30 presso il Naga in via Zamenhof 7a

"Ordinanza storica del TAR di Milano sui sinti italiani di Gambolò: accolto il ricorso presentato dal Naga e sospeso lo sgombero coattivo. Le differenze sono una ricchezza culturale da tutelare, non da tollerare."

Intervengono:
Pietro Massarotto avvocato e presidente del Naga
Franco Ovara Bianchi cittadino italiano di origine sinti, residente in Gambolò

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Di Fabrizio (del 24/05/2009 @ 09:47:14, in scuola, visitato 1831 volte)

Data di pubblicazione dell'appello: 14.05.2009

"Cosa significa per te scuola speciale?" "Scuola speciale è la scuola zingara."
(Bambina rom di 12 anni, allieva della scuola elementare speciale di Pavlovce nad Uhom)

Ogni bambino ha diritto all'istruzione senza discriminazione. In Slovacchia, un gran numero di bambini rom vede negato questo diritto.

La maggior parte è obbligata a frequentare "scuole speciali" o classi per bambini con disabilità mentali, o viene segregata in scuole o classi ordinarie per soli rom, dove studiano un programma ridotto in un isolamento virtuale dagli altri alunni. Studi indipendenti stimano che circa l'80% dei bambini che frequentano le scuole speciali della Slovacchia sono rom.

Le scuole speciali destinate a bambini con disabilità mentali forniscono ai bambini rom programmi di qualità inferiore e ridotti. Esiste uno scarto di quattro anni tra i programmi delle scuole primarie speciali e ordinarie, ciò significa che i bambini di dieci anni nelle scuole primarie speciali apprendono un'alfabetizzazione di base.

"Nella settima classe della scuola speciale ho imparato le stesse cose che avevo imparato nella scuola ordinaria"
(Ragazzo rom di 14 anni, che si è scoperto essere collocato erroneamente in una scuola speciale).

Una scuola speciale di Pavlovce nad Uhom è una delle scuole segregate di fatto in Slovacchia dove il 99,5 % dei circa 190 alunni sono bambini rom. Secondo una ricerca di Amnesty International, questa non è un'eccezione. L'Organizzazione teme che il modo in cui sono condotti gli accertamenti e i criteri utilizzati per collocare un bambino in una scuola speciale possano equivalere a una discriminazione, poiché, di fatto, non tengono conto delle differenze culturali e linguistiche.

Amnesty International ritiene che in Slovacchia migliaia di bambini rom siano collocati erroneamente in scuole speciali o segregati in scuole per soli rom.

Il fallimento del governo slovacco nel fornire un'istruzione adeguata a tutti i bambini rom compromette il loro futuro nel campo dell'istruzione e nelle prospettive lavorative e aumenta la marginalizzazione e la povertà delle persone di etnia rom.
Amnesty International sollecita il governo slovacco a porre fine alla discriminazione razziale nell'istruzione e ad affrontare le gravi violazioni del diritto all'istruzione per i bambini rom.

 Guarda il video sui bambini rom in Slovacchia (in inglese)

Firma subito l'appello

Dušan Čaplovič
Deputy Prime Minister for Human Rights and Minorities
Sekcia ľudských práv a menšín, Úrad vlády Slovenskej republiky
Nám. slobody 1
813 70 Bratislava
Slovakia
Fax: +421 2 52 491 647
Email:
podpredseda@vlada.gov.sk 

Egregio Vice primo ministro,

Le scriviamo per esprimere la nostra preoccupazione circa l'alto numero di bambini di etnia rom segregati in scuole e classi speciali in Slovacchia.

Secondo la nuova Legge sulla scuola, la discriminazione nell'istruzione, particolarmente la segregazione, è illegale. Tuttavia, nessuna misura è stata ancora presa per assicurare che questa proibizione sia attuata nella pratica. La esortiamo, quindi, a rivedere il mandato del Centro nazionale slovacco per i diritti umani al fine di assicurare che si conformi agli standard degli altri organismi sui diritti umani che monitorano la legge anti-discriminazione e la sua attuazione. Il Centro dovrebbe avere l'autorità avviare indagini proprie, di indagare sulle denunce individuali e raccomandare soluzioni; di monitorare e sanzionare la segregazione.

La sollecitiamo, inoltre, a raccogliere in modo sistematico i dati, disaggregati in base al genere e all'etnia, importanti per poter monitorare la portata della segregazione e riuscire ad eliminarla.

Inoltre, La esortiamo a definire la categoria degli studenti di provenienza da ambienti socialmente svantaggiati, termine comunemente usato per i bambini rom, in modo che si possano distinguere dagli studenti con disabilità mentali. Nessun bambino senza una reale disabilità mentale provata dovrà mai più essere collocato in una scuola speciale.

Le ricordiamo, infine, che la scuola elementare speciale nella cittadina di Pavlovce nad Uhom resta una scuola segregata per soli rom; molti bambini di etnia rom vi sono stati collocati erroneamente e si vedono negare un'istruzione di qualità. Siamo a conoscenza del fatto che questo caso è giunto all'attenzione del governo slovacco, la sollecitiamo, dunque, a cogliere questa opportunità e ad assicurare che il nuovo anno scolastico metta fine all'istruzione segregata per i bambini rom di Pavlovce nad Uhom.

La ringraziamo per l'attenzione.

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Di Fabrizio (del 24/05/2009 @ 09:47:54, in Italia, visitato 2563 volte)

Ricevo da Watching the Sky Group

COMUNICATO STAMPA - Gruppo EveryOne: "I dati che diffonde sono immaginari e rientrano in una vergognosa propaganda. Siamo costernati di fronte alle esternazioni xenofobe del Pd milanese, basate su vili pregiudizi nei confronti di una minoranza tutelata nell'Unione europea. Presenteremo un esposto alla Procura per istigazione all'odio razziale".

Milano, 22 maggio 2009. La sezione milanese del Partito Democratico, in controtendenza rispetto alla sinistra europea, scaglia un attacco contro i Rom a Milano, giudicando le azioni di polizia e le innumerevoli espulsioni attuate durante la giunta Moratti come "una politica per la sicurezza inesistente".

"Il sindaco, dopo la visita di Maroni," afferma la consigliera del PD Carmela Rozza, "ha sostenuto che i Rom a Milano, sarebbero scesi da 5.000 a 3.500 in un anno. Non è vero, perché sono ancora più di 5.000". Ma al Pd non basta contestare i numeri. "Violando le Direttive europee e la stessa Carta dei diritti fondamentali nell'Ue," spiegano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, leader del Gruppo EveryOne, " gli esponenti del Pd milanesi, per bocca del loro capogruppo Pierfrancesco Majorino, sollevano ancora riguardo ai Rom un'emergenza sicurezza che è solo una vile strumentalizzazione politica. I Rom a Milano sono meno di 2.500 e sono in continuo calo. I dati forniti dal sindaco sono molto più vicini alla realtà. Il Pd dovrebbe protestare contro le azioni poliziesche simili a pogrom, che colpiscono a un ritmo quotidiano famiglie innocenti, mettendole in mezzo alla strada e causando una morìa di esseri umani, soprattutto fra i bambini, donne incinte, malati". In effetti, visitando gli insediamenti autorizzati e quelli cosiddetti "abusivi", si fa fatica a raggiungere le 1.500/2.000 unità. "Ma non è tutto, " prosegue EveryOne, "perché almeno mille fra i Rom che sopravvivono a Milano circondati da odio razziale, violenza e abbandono, vorrebbero rientrare in patria, ma non hanno il denaro per rinnovare i documenti e pagarsi il biglietto. Abbiamo chiesto personalmente, durante incontri faccia a faccia, all'onorevole Gianfranco Fini, Presidente della Camera, e all'onorevole Alfredo Mantovano, sottosegretario del ministro dell'Interno, di stanziare fondi per rendere possibili i rimpatri volontari. A Milano, bastavano 150 mila euro. Li hanno negati, ma ne hanno stanziati 10 milioni per mettere in sicurezza i campi-ghetto e sgomberare brutalmente e senza alternative sociali gli insediamenti ancora esistenti". I dati sulla presenza dei Rom sul territorio milanese derivano da un attento e preciso monitoraggio, confermato nel corso delle visite che il Gruppo EveryOne ha condotto recentemente a Milano, accompagnando due delegazioni di studiosi, politici e attivisti con il massimo grado di competenza sulla cultura e la vita del popolo Rom nell'Unione europea: da Viktoria Mohacsi a Istvan Fenyvesi, da Katalin Barsony alle rappresentanze dell'OSI, dell'ERRC e del Coordinamento Sa Phrala. Il Gruppo EveryOne ha inviato una lettera di protesta ai vertici del Pd italiano e del Pse contro le dichiarazioni degli esponenti del Pd milanese, improntate alla calunnia etnica e all'istigazione all'odio razziale. Contemporaneamente, hanno presentato un esposto presso la Procura della Repubblica di Milano prefigurando gli estremi degli stessi gravi reati contro l'umanità.

Gruppo EveryOne
roberto.malini@everyonegroup.com
www.everyonegroup.com
www.annesdoor.com
331 3585406

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Di Fabrizio (del 25/05/2009 @ 09:10:16, in Europa, visitato 1616 volte)

Da Nordic_Roma

Helsingin Sanomat First published in print 16.5.2009  Il sindaco Pajunen vuole una nuova legge per proibire l'accattonaggio By Jussi Pajunen (sindaco di Helsinki)
Un libro di Kimmo Oksanen pone il fenomeno nel contesto europeo

Un nuovo libro del giornalista Kimmo Oksanen, Kerjäläisten valtakunta – Totuus kerjäävistä romaneista... ja muita valheita (Il Regno dei Mendicanti - la Verità dei Rom Mendicanti e Altre Bugie) è un libro di mio gradimento.

Non è una proclamazione. Non contiene alcuna singola verità.

Pone un fenomeno che esiste di fronte ai nostri occhi nel quadro europeo di riferimento. E, soprattutto, racconta dei Rom che mendicano, che sono tra noi. Sta al lettore tirare le conclusioni. Il testo si divide in due parti: Finlandia ed estero.

Per me, gli eventi ad Helsinki ed in Finlandia sono riportati circa nella stessa maniera che ho sperimentato nel mio ruolo di Sindaco di Helsinki.

Gli eventi partono dall'inizio del 2007, quando Romania e Bulgaria diventano membri della UE. Un gruppo di Rom mendicanti dalla Romania ha fatto sbarco ad Helsinki.

Nelle nostre strade siamo costretti a testimoniare ad un fenomeno estero. Qualcosa che è familiare a chi ha viaggiato, ma nel contempo è strano vederlo sui nostri marciapiedi.

Molti sentono che è un affronto alla società del welfare che noi apprezziamo così tanto. "Qui nessuno deve mendicare."

Oksanen da una faccia ai mendicanti Rom. Sono persone proprio come noi. Persone che hanno sviluppato il loro proprio modello per sopravvivere nei secoli. Mendicare è la loro professione. Mendicare non è illegale in Finlandia.

Non tutti i Rom sono mendicanti. La maggior parte di loro sono cittadini ordinari che soffrono povertà e discriminazione.

Questo appare nella parte del libro che riguarda la Romania. Ci sono anche gruppi di Rom che commettono crimini.

Secondo Oksanen, non ci sono segni di una più vasta invasione di crimine Rom. In altri paesi europei è norma.

Una parte interessante del libro riguarda un paragone tra le nostre azioni e la realtà di certi paesi europei. Si stima che ci siano circa 200 mendicanti Rom in Finlandia. In Italia, le stime parlano di 70.000 Rom dalla sola Romania.

Paura e fenomeni razzisti contro gli immigrati scuotono le fondamenta della democrazia in quel paese. Qui in Finlandia, e ad Helsinki, siamo molto lontani [da quei fenomeni].

I mendicanti nelle nostre strade sono una parte minima rispetto all'Italia. Fortunatamente per noi.

Il libro dettaglia la storia dei mendicanti nelle nostre strade. Da una parte, la storia della gente che mendica e dall'altra, le reazioni ufficiali a questo fenomeno.

I diversi dipartimenti della Città di Helsinki sono perciò in una posizione chiave. Posso dire di provare un tiepido senso di orgoglio che molti incaricati cittadini hanno reagito prontamente alla forte crescita della popolazione migrante nella nostra città.

E' una buona idea di essere proattivi. Così agendo, possiamo essere preparati a confrontarci con un aumento dei crimini. D'altra parte, tenere la questione in forte considerazione può avere un effetto diretto nel prevenire l'aumento ulteriore del fenomeno dell'accattonaggio.

Oksanen descrive le reazioni dei vari gruppi ai mendicanti che arrivano nel nostro paese. Da molti quartieri inaspettati arrivano resistenze.

Il fatto che loro stessi non vogliano avvalersi dei nostri servizi di welfare, per molti è duro da capire.

Ho smesso di pensare quanto del nostro modello di welfare si è inavvertitamente mutato dall'essere un benefattore ad essere sistema chiuso.

Kimmo Oksanen offre una vasta considerazione nel suo libro alla domanda su come aiutare i Rom nel loro paese. E' facile concordare col suo pensiero. Il Consiglio Cittadino di Helsinki recentemente ha approvato la strategia per l'attuale termine elettorale, richiedendo la progettazione di una responsabilità globale della città.

Il mio personale punto di vista sull'accattonaggio per strada è chiaro. Non voglio che questo tipo di professione si radichi qui. Non è parte della nostra cultura.

Sarebbe bene se l'accattonaggio fosse contro la legge. Sfortunatamente non abbiamo cercato e testato le ordinanze cittadine a nostra disposizione . Sarebbero uno strumento più flessibile. "Non si può mendicare o sollecitare".

Ma... ogni mendicante Rom deve avere lo stesso valore di ogni altro essere umano. Potrebbe essere uno di noi. Ognuno di noi potrebbe essere uno di loro.

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Di Fabrizio (del 25/05/2009 @ 09:50:52, in media, visitato 2136 volte)

Da Roma_Benelux

Link e video su Euronews.net (ulteriori notizie QUI)

La televisione pubblica ceca ha ritirato la trasmissione di uno spot della campagna del Partito Nazionale di estrema destra. Questo spot per le europee parlava di una soluzione finale alla questione rom. Il governo l'aveva condannato come un incitamento all'odio razziale. Il presidente della Commissione per i media si felicita di questo ritiro:

"Proporre una soluzione finale, evidentemente ricorda qualcosa. E penso che nonostante la legge, in questo caso debba applicarsi una legge superiore, la legge morale. sono molto felice che oggi si sia messo da parte questo annuncio", ha spiegato.

In questi ultimi mesi, gli episodi di violenza contro la comunità rom si sono moltiplicati nella Repubblica Ceca. Il Partito Nazionale non è il solo ad alimentare il razzismo. I neonazisti del Partito Operaio organizzano regolarmente marce anti-rom e sperano di passare anche loro alle elezioni europee.

La comunità rom del paese rappresenta dall'1,6 al 3% della popolazione e si dice vittima di discriminazioni in materia di alloggio, istruzione, impiego o di cure.

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Di Fabrizio (del 26/05/2009 @ 08:58:59, in media, visitato 1512 volte)

Da Roma_Francais

L'artista fotografa serba Tijana Pakic Feterman in questo momento espone a Belgrado le sue foto di giovani zigane che Bajram Haliti ha visitato e apprezzato:

Tijana PAKIC-FETERMAN espone attivamente dal 2000 in Serbia e nel mondo (Austria, Danimarca, Francia, Russia). Questo ultimo lavoro intitolato ČAROLIJE è una serie di ritratti-foto di giovani zigane dai 7 ai 15 anni, realizzate all'interno delle bidonville di Belgrado dove vivono.

Čarolije è una parola serba che si traduce letteralmente per magie. In questo preciso contesto, Čarolije designa l'incanto, il carisma e l'aura di queste giovani donne che trapassano l'obiettivo.

L'apparenza e la postura di queste damigelle zigane fanno direttamente riferimento alle foto delle riviste di moda. Si evitano così gli stereotipi dei foto-reportage sulla rappresentazione delle minoranze zigane (cattive condizioni di vita, povertà, discriminazione). L'artista porta avanti il paradosso delle foto di moda, dell'elitismo e del glamour, confrontato alla bellezza naturale e magiche di queste ragazze gitane. Il gioco continua con la scelta di utilizzare la luce naturale e dei decori imperfetti (drappi ripassati male, mal piazzati) per accentuare il fatto che non si tratta di vere foto di moda, ma di ritratti realizzati in uno studio fotografico improvvisato in mezzo alla bidonville, e che rappresentano le ragazze come sono.

Le questioni di nazione, d'appartenenza etnica e religiosa, particolarmente nelle regioni dell'ex-Jugoslavia sono sempre alla frontiera del tabù, e fotografare la popolazione rom, come comunità che non è particolarmente integrata in queste società è una tematica sfruttata unicamente attraverso degli stereotipi. La novità che l'artista apporta col suo lavoro è giustamente di trasporre queste giovani rom nel glamour del mondo della moda, propone così di interrogarsi abbordando elementi di riflessioni sulla tematica proposta.

Queste giovani non sono mai sposate, condizione obbligatoria perché possano essere fotografate in questa maniera, cosa che le rende, loro ed il progetto nell'insieme, ancora più esclusivo.

Sito: http://tijanapakicfeterman.free.fr/carolije.html

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Di Fabrizio (del 26/05/2009 @ 09:04:38, in Kumpanija, visitato 1796 volte)

Da Roma_Daily_News

Grazie al lavoro dell'UNICEF in Uzbekistan, i membri della comunità rom conoscono ora i pericoli dell'HIV e chiedono attivamente il parere medico - By Matthew Taylor

TASHKENT, Uzbekistan, 20 maggio 2009 – Yurunatuz è una comunità rom a Margilan, Uzbekistan. L'uso di droghe per endovena è comune, come la mancanza di conoscenza sull'HIV. Su una popolazione di 810, 10 sono morti recentemente di AIDS.

Halida, che lavora con l'UNICEF, sta aiutando attivamente la comunità nella prevenzione dell'HIV/AIDS. Sogna che un giorno i residenti di Yurunatuz affrontino apertamente la questione dell'HIV e pongano fine all'uso di droghe per endovena. Lavora per la Clinica Numero Quattro e recentemente ha ricevuto formazione per la campagna sponsorizzata dall'UNICEF. I Rom una volta andavano dai guaritori tradizionali per curare le loro malattie. Ora vanno da lei.

"Sono un gruppo molto unito ed ora credono in me, singolarmente e come gruppo," dice.

Partner nella qualità di vita

Yurunatuz è una comunità tra le tante in cinque regioni che stanno ricevendo appoggio dall'OnG "Hayot Sifati Hamrohi" (che significa Partner nella qualità di vita) assistita dall'UNICEF. L'OnG aiuta persone come Halida ad aumentare la consapevolezza sull'HIV e cambiare gli atteggiamenti per fermare la sua diffusione.

L'UNICEF sta anche lavorando in tutto il paese per combattere i recenti scoppi di HIV che si ritiene siano il risultato di pratiche mediche insalubri. Ha spedito equipaggiamento medico nella provincia orientale del Namangan.

L'equipaggiamento è anche sulla strada per la vicina provincia di Andijian.

Risposta immediata

Il nuovo equipaggiamento- inclusi kit medici monouso che riducono il rischio di trasmissione accidentale dell'HIV - è parte della risposta immediata dell'UNICEF in appoggio agli sforzi del governo per combattere l'HIV/AIDS in queste regioni, migliorando la sicurezza dei pazienti nelle istallazioni sanitarie.

"Il kit monouso è il primo passo vitale nel rendere più sicura la sanità e combattere l'HIV/AIDS nell'est. La nostra risposta comune è stata rapida. Naturalmente siamo qui per aiutare in tutte le aree per fermare la diffusione dell'HIV in Uzbekistan," ha detto Mahboob Shareef, rappresentante locale dell'UNICEF.

Una serie di misure più ampie sono state concordate per affrontare l'HIV e le tematiche relative nelle regioni. Includono un piano d'azione con le autorità regionale per la prevenzione dell'HIV tra le donne, bambini ed adolescenti, come pure per un miglior trattamento e cura delle donne e dei bambini affetti da HIV.

Fiducia stimolante

Nel frattempo, la fiducia che Halida ha stimolato nella comunità rom, ha portato a diagnosticare e trattare nuovi casi.

"Una madre era preoccupata perché suo figlio aveva l'HIV, dato che si drogava parecchio," dice. "Mi ha chiesto di aiutare suo figlio a fare un test HIV, ed il ragazzo è risultato positivo. Da allora è stato seguito e curato."

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Di Fabrizio (del 26/05/2009 @ 20:46:15, in media, visitato 1599 volte)

del 25/05/2009 di La redazione

Cultura e Spettacolo: Cinema

[...]

Mercoledì 27 maggio è (invece) in programma un evento speciale: "Voci fuori campo. Storie di adolescenze fuori da un campo nomadi". Seguirà un dibattito con Sergio Bontempelli di Africa Insieme e Daniela Lucatti, autrice del libro "Romantica gente" (Magi edizioni scientifiche). Il Progetto minori romeni e sinti di Lucca (gestito dalla Caritas diocesana, in collaborazione con la Cooperativa sociale "La cerchia" e il Comune di Lucca) da anni si occupa degli adolescenti residenti nei due campi nomadi di Lucca, con un intervento di sostegno educativo e scolastico.

Da questo lavoro quotidiano nasce l'esperienza documentaria di "Voci fuori campo", nella quale i ragazzi stessi raccontano la loro verità su di sé, le loro vite, le storie, i sogni, le aspettative.

Un lavoro accorato, attento e sincero che introduce con delicatezza e rispetto in un mondo pregiudicato. Il punto di inizio per cominciare una discussione onesta e scartare lo sguardo dalle facili comprensioni.

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Di Fabrizio (del 27/05/2009 @ 09:06:21, in Europa, visitato 2274 volte)

Da Roma_Francais

PARIGI (AFP) - La morte di un ragazzino sabato in occasione dell'incendio di un deposito abbandonato a Bobigny (Seine-saint-Denis), dove s'erano installati un centinaio di membri della comunità della gens du voyage, illustra le difficoltà di alloggio e di vita quotidiana di questa comunità in Francia. "Questo dramma spaventoso era prevedibile, è un incendio della precarietà e dell'indifferenza", ha dichiarato domenica ad AFP Malik Salemkour, vice presidente della Lega dei Diritti dell'Uomo ed uno degli animatori del collettivo Rom-Europe.

Ha ricordato che un incendio sempre a Seine-saint-Denis, nel settembre 2008, aveva fatto due feriti leggeri tra gli 80 occupanti di un campo rom situato sotto l'autostrada A86 a Saint-Denis.

Il corpo del piccolo Diego, 7 anni, è stato ritrovato sabato tra i resti del deposito dai pompieri, che si erano mobilitati in un centinaio per venire a capo del sinistro.

Ci sono da 2.000 a 2.500 Rom rumeni e bulgari a Seine-saint-Denis, dove le espulsioni dalle occupazioni abusive si moltiplicano, ha precisato Salemkour. "Abbiamo domandato, con altre associazioni, che il problema dell'alloggio dei Rom sia trattato a livello regionale", ha detto il vice presidente della LDH che auspica d'altra parte che siano regolate le condizioni d'accesso al lavoro di questi Rom rumeni e bulgari perché "si sa che vogliono lavorare".

Sabato, il sindaco (PCF) di Bobigny, Catherine Peyge, aveva espresso la sua "collera" di fronte ad una situazione che "non poteva che finir male".

"Sono stati respinti da una città all'altra per terminare in questo hangar, a volte soltanto per guadagnare soltanto qualche centinaio di metri su non si sa che", aveva poi aggiunto.

"Ho scritto mercoledì al prefetto per allertarlo sulla situazione e chiedere una tavola rotonda per mettere in atto tutte le soluzioni umani e materiali, sono sempre in attesa di una risposta", aveva affermato.

Dall'inizio di aprile, l'Alta Autorità di Lotta contro le Discriminazioni e per l'Eguaglianza (HALDE) aveva lamentato che le sue raccomandazioni sulle discriminazioni, come l'alloggio, riguardando le circa 400.000 persone recensite come "gens du voyage e rom" in Francia "non hanno ancora avuto effetto".

A febbraio, la Difensora dell'Infanzia, Dominique Versini, aveva denunciato le condizioni di habitat e di scolarizzazione dei rom e della gens du voyage, in un rapporto di valutazione dell'applicazione della Convenzione Internazionale dei Diritti dell'Infanzia (CIDE). Versini aveva allora rilevato che "come le carovane non sono assimilate ad un alloggio, i loro genitori non accedono agli aiuti per l'alloggio".

Questi migranti vengono da Romania e Bulgaria, paesi membri dell'Unione Europea, per fuggire dalla miseria. In Francia, sei ore di accattonaggio fruttano 15 euro, quattro volte di più di quanto possano sperare di guadagnare in una giornata in Romania.

I Rom sarebbero circa 10 milioni in Europa, ossia la più grande minoranza. La comunità conterebbe più di 2 milioni di persone in Romania, 800.000 in Bulgaria ed altrettanti in Spagna, secondo le cifre più recenti.

[...]

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Di Sucar Drom (del 27/05/2009 @ 09:13:50, in blog, visitato 1739 volte)

Marsala, si chiude l'inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone
Si avvia a conclusione la lunga e infruttuosa indagine sulla scomparsa di Denise Pipitone, sparita nel nulla mentre giocava di fronte alla casa della nonna, all'eta di quattro anni, il 1° settembre del 2004. Denise Pipitone è stata cercata ovunque,...

Il rischio che si stia sviluppando una cultura xenofoba c’è tutto
"Il rischio che si stia sviluppando una cultura xenofoba c’è tutto". Lo dichiara don Federico Schiavon (nella foto di Hidden Side), responsabile della pastorale per i Rom e i Sinti della conferenza episcopale italiana, che aderisce alla Giornata di preghiera e digiu...

Napoli, il Sindaco: «Hanno colpe anche gli italiani»
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Napoli, in 10mila per ricordare i fatti di Ponticelli
Ad un anno dai pogrom contro i Rom di Ponticelli, e dopo tanti episodi di intolleranza che si sono succeduti in questi mesi nella città di Napoli, la Comunità di Sant´Egidio ha promosso una marcia per la pacifica convivenza a Napoli...

Roma, il 1° giugno scatterà il piano "nomadi"
Lavori e vigilanza nei campi regolari dal 1° giugno, più fondi dal governo per concretizzare un lavoro che punta «a coniugare legalità e integrazione». Il piano “nomadi” per Roma entra nella fase dell’applicazione concreta...

Napoli, tra i quartieri Ponticelli e Poggioreale i nuovi tre "campi nomadi"
Sarebbero tutte nell'area orientale della città, al confine tra i quartieri Ponticelli e Poggioreale, le zone dove verranno allestiti i centri di accoglienza per i nomadi utilizzando i fondi messi a disposizione dal Governo. Spazi dove sono in costruzione anche diversi centri comm...

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, il portoghese Antonio Guterres, replica al governo italiano
Il colpo annunciato è puntualmente arrivato: l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, il portoghese Antonio Guterres, replica al governo italiano. Dalle cui file - con argomenti e toni variegati - erano giunte reazioni negative alle critiche dell’Unhcr verso la linea di Roma in materia di immigrazione clandestina...

Mantova, presentazione dell'antologia “Il rumore degli occhi”
Sabato 23 maggio, alle ore 18:30 nella sala delle Capriate, in piazza Leon Battista Alberti(*) a Mantova, verrà presentata l’antologia di racconti “Il rumore degli occhi” (Edizioni Creativa, Torre del Greco, 2008), opera prim...

Milano, non più sgomberi ma alleggerimenti...
Ieri il Ministro Maroni ha incontrato alcuni Sindaci del Nord Italia, guidati da Letizia Moratti per discutere redistribuzione dei rifugiati accolti in questi anni. Nell’incontro, presente anc...

Il progetto su “Etnie e Culture del Mediterraneo” si occupa anche di Sinti e Rom
Pierfranco Bruni (in foto), esperto, del MiBAC, in Storia e Letteratura delle Minoranze Linguistiche ed Etniche è stato nominato Coordinatore del Progetto sulle “Culture storiche delle comunità Zingare: dai Rom ai Sinti” e Coordinatore delle “Presenze culturali della...

Berlusconi e l'ipocrisia razzista
Una tegola pesantissima, anche se attesa, è caduta sul Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. David Mills “ha agito certamente da falso testimone da un lato per consentire a Silvio Berlusconi e al gruppo Fininvest l'impunità dalle accuse, o, almeno, il mantenimento degli ingent...

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Zagabria, quale giorno della vittoria per le donne? Memorie traumatiche e narrazioni di resistenza
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Milano, noi, agenti di polizia locale, diciamo "no" al grande inganno securitario
Caro direttore, ti chiediamo di pubblicare questo nostro appello, affinché si sappia che anche tra le forze dell'ordine vi è un ampio tessuto democratico che ha bisogno di solide sponde per potersi esprimere al meglio...

Torino, appello in merito al nuovo regolamento delle aree sosta per rom e sinti e all’annunciato trasferimento del campo di Strada Aeroporto
Le organizzazioni firmatarie esprimono forte preoccupazione in merito alla proposta di modifica del regolamento delle aree sosta attrezzate per rom e sinti, attualmente all’esame del Consiglio comunale, nonché alle modalità di attuazione dell’annunciato trasferimento del campo di Strada Aeroporto...

Pensieri migranti
La discussione di queste settimane sul reato di immigrazione clandestina e in generale le norme contenute nel “pacchetto sicurezza” mi hanno provocato un grande senso di rabbia, frustrazione e impotenza...

Praga, il Partito nazionale ceco chiede la "soluzione finale" dei Rom, dure le polemiche
Il Partito nazionale ceco (Ns), di estrema destra, ha diffuso un video elettorale in cui suggerisce "la soluzione finale della questione zingara", evocando quella perseguita dai nazisti con l'Olocausto degli ebrei...

Roma, la lotta all'abusivismo inizia dalla casa di una famiglia rom
In molti ieri hanno visto sui telegiornali nazionali le scene strazianti di un Rom italiano che minacciava di tagliarsi la gola con un coltello (in foto) se fosse stata abbattuta la sua casa, costruita abu...

Immigrati, le vittorie negate
All’opposizione di sinistra piace perdere, manifesta un certo gusto per la sconfitta. Basti considerare l’insieme delle misure su sicurezza e immigrazione, messe in cantiere dal governo. Rispetto alle proposte iniziali, l’opposizione ha incassato un sacco di vittorie, ma non le dichiara. Cito quelle più evidenti. Sull’iniziativ...

La macchia della razza
Anticipiamo qui alcuni passi dal capitolo finale del libro di Marco Aime La macchia della razza in uscita da Ponte alle Grazie (pp. 96, euro 8): in forma di lettera aperta a un bambino rom, uno di quelli cui si vogliono prendere le impronte digitali, spiega come e perché ...

La belva umana
«Devono solo provare a darmi fastidio. Non si devono permettere. Se toccano la "robba" mia, se toccano mia madre, mia sorella o la mia ragazza, mi faccio giustizia da solo. Tanto la polizia che viene a fare. Oggi li mettono in galera, domani stanno fuori. Io s...

Gambolò (PV), il Naga e i Sinti hanno vinto una causa strategica contro le discriminazioni
Il Naga comunica con soddisfazione la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia - Milano di sospendere lo sgombero di cittadini italiani di origine sinta residenti, da gener...

Bolzano, una targa commemorativa in memoria dei Sinti vittime dell’olocausto
Domani 27 maggio 2009, alle ore 11.00, sarà scoperta la targa commemorativa in memoria dei Sinti vittime dell’olocausto, presso il muro del lager di Via Resia. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione Nevo Drom. Questo sarà un evento di grande impo...

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