Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Sucar Drom (del 09/05/2009 @ 19:24:47, in blog, visitato 2046 volte)
Il 9 maggio di quattro anni fa l’associazione Sucar Drom creava lo spazio
web Sucar Drom. All’inizio aveva la finalità di supporto alla campagna
elettorale di Yuri Del Bar, eletto nel Consiglio comunale di Mantova. Dopo
alcuni mesi, nell’autunno del 2005, si è deciso di offrire un servizio a tante
persone che chiedevano il nostro intervento su quanto stava succedendo ai Sinti
e Rom in Italia. Siamo rimasti due anni sulla
piattaforma di Tiscali e dal
luglio 2007 siamo ospitati sulla
piattaforma di Blogger. Oggi questo spazio web
si rinnova anche nel nome.
U Velto, “il mondo” in lingua sinta, è il nuovo nome che l’Istituto di Cultura Sinta ha scelto per questo spazio web che nei prossimi anni ha l’ambizione sia
di continuare ad informare sui mondi sinti e rom che di informare su come i
Sinti e Rom vedono, sentono e leggono il mondo e ciò che accade nel mondo.
L’Istituto di Cultura Sinta, su mandato dell’associazione Sucar Drom, ha infatti
definito il ruolo dei Sinti e dei Rom integrante ed interagente nella società
italiana ed europea. Ciò presuppone che i Sinti e i Rom non solo devono essere
fatti partecipi nelle scelte che li riguardano direttamente ma devono essere
fatti partecipi nelle scelte per tutta l’Italia e per tutta l’Europa. Come oggi
Yuri Del Bar, nella sua qualità di Consigliere comunale, è partecipe nelle
scelte per l’intera comunità mantovana, così da domani dobbiamo rendere
effettiva la partecipazione di Sinti e Rom nelle scelte per l’intera comunità
italiana ed europea.
U Velto vuole essere un strumento in questo senso. La partecipazione in chiave
di empowerment che si pone l’obiettivo di rafforzare il potere dei Sinti e dei
Rom in tutti i processi decisionali e non solo in quelli che li riguardano
direttamente, accrescendo il loro controllo sulle scelte relative ai processi di
cambiamento in atto nella società italiana ed europea.
Ora i ringraziamenti. Un ringraziamento speciale a Fausto Banzi,
assessore
provinciale di Mantova, che in questi anni ha sempre sostenuto le attività
dell’associazione Sucar Drom. Un ringraziamento speciale anche a Fabrizio
Casavola, curatore di Mahalla, che in tutti questi anni ci ha supportato e
aiutato. Ma soprattutto vogliamo dedicare un ringraziamento particolare a tutti
Voi che ogni giorno leggete, commentate, criticate e discutete in questo spazio
web. Siete molti e noi siamo molto felici di aver ospitato ognuno di Voi. I
contatori di visite, per quello che possono contare, ci indicano 467.305 pagine
visitate e contatti da tanti parti del mondo (Stati Uniti, Germania, Romania,
Francia ma anche India, Brasile, Russia, Messico, Hong Kong…) ma ciò che più ci
rende felici sono i tanti vostri commenti, ad oggi 4.689. Grazie per averci
fatto crescere insieme a voi.
Carlo, Yuri, Elena, Davide, Barbara, Luca, Denis, Stefano, Vittoria, Bernardino,
Morena, Eros, Barbara, Paride, Angela, Giulio, Maverik e Manuel
Fondazione Serughetti
Centro Studi e Documentazione LA PORTA
Conoscere, ascoltare, gustare
una serata tzigana per ricordare Beppe Bailo
Domenica 17 maggio
presso lo Spazio Polaresco (Longuelo)
ore 18.00 Accoglienza
ore 18.15 Proiezione di "Porrajmos"
Un documentario dell'Opera Nomadi sulle persecuzioni dei Nomadi da parte di
nazisti, fascisti, ustascia e sui drammi attuali. Tratto da "A forza di
essere vento - Lo sterminio nazista degli Zingari" Editrice A
ore 19.00 "Abitare la città con i Rom e con i Sinti: quali politiche
possibili?"
Intervengono:
Maurizio Pagani - presidente Opera Nomadi Milano
Giorgio Bezzecchi - presidente "Romano Drom"
Alfredo Alietti - sociologo Università di Ferrara
ore 20.30 Buffet Rom
a seguire, musica balcanica rom del gruppo Muzikanti di Balval
Jovica Jovic - fisarmonica
Marta Pistocchi - violino
Ingresso libero
Info:
tel. 035.219230 - fax 035.249880
email: info@laportabergamo.it
www.laportabergamo.it
Da
welove-music.net
Matar Muhammad (1939-1995) è stato un preminente esponente libanese del buzuk
(bouzouki). Nato nella valle della Bekaa, in Libano, nel 1939 da una famiglia
dom (la minoranza rom del Medio Oriente e del Libano), è forse il più famoso
musicista levantino emerso da questa minoranza nel riconoscimento (anche se
locale). Iniziò ad apprendere il buzuk (bouzouki) a 17 anni, tramite suo padre e
suo fratello maggiore. Debuttò all'inizio degli anni '60 nei programmi arabi
della BBC, e più tardi divenne famoso attraverso l'interpretazione di "Arduna
ila al-abad" durante il Festival di Baalbek. Nonostante ciò, la sua principale
fonte di sopravvivenza veniva dal suonare nei caffè e nelle feste a Beirut.
Ci sono un sacco di aneddoti in Libano su Matar che accettava pressappoco quasi
niente in cambio di suonare fino alla fine (come una bottiglia di whisky e una
cena). In quel senso, appartiene ad un vasto gruppo di artisti libanesi che allo
stesso modo si sostenevano nella seconda metà del XX secolo (sino alla guerra
civile libanese, 1975-1990).
Matar Muhammad contrasse la poliomelite e fu conseguentemente affetto da una
paralisi parziale che gli impedì di suonare il suo strumento nei suoi ultimi
anni. Morì nel 1995. La sua storia è quella di un solista eccezionale ed
improvvisatore immaginifico che tuttavia fu estremamente trascurato. [...]
Per ascoltare un esempio della sua musica
Il 17 Maggio l'Alexian Group inaugura la prima edizione della Festa dei
Popoli a Chieti
Domenica 17 maggio l'Alexian group si esibirà in concerto a Chieti presso la
Villa Comunale a partire dalle ore 21.00
Il concerto si svolge nell’ambito della manifestazione " Festa Dei Popoli"
organizzato Centro Interculturale Mondo Famiglia e la Banca del Tempo in
collaborazione con l’Associazione Them Romano.
La prima edizione della Festa Dei Popoli vuole essere il momento culminante di
un percorso condiviso con tutte le realtà che si occupano di immigrazione ed
integrazione a Chieti. L'idea di una grande festa felicemente condivisa nasce
dalla convinzione che l'incontro tra entità culturali differenti e la
moltiplicazione degli sguardi , siano fonte preziosa per costruire una
dimensione interculturale della città di Chieti e per la sensibilizzazione alla
ricchezza che la scoperta e la valorizzazione della diversità e l'accoglienza
dell'altro permettono di acquistare .
In occasione del concerto il gruppo presenterà in anteprima nazionale il nuovo
Cd dal titolo “Me pase ko Murdevèle – Io ac-Canto a Dio” prodotto e distribuito
a livello internazionale dalla Compagnia Nuove Indie. Il Cd contiene undici
brani religiosi in cui si evidenzia la spiritualità delle diverse comunità
Romanes che professano religioni diverse fra loro ma uniti dalla stessa cultura
e dalla stessa filosofia di vita .
Il cd è presentato da Monsignor Carlo Ghidelli Arcivescovo di Lanciano-Ortona.
Il gruppo composto da Alexian Santino Spinelli (fisarmonica), Luciano Pannese (contrabasso),
Andrea Castelfranato (chitarra), Gennaro Spinelli (percussioni), da anni ricerca
e valorizza la cultura musicale romaní. Il concerto non é altro che un percorso
musicale e canoro (in lingua romaní) attraverso gli stili musicali romanès, per
un viaggio ideale attraverso l'intimità della storia e della cultura Romanì
interpretata in maniera assolutamente originale.
Il leader del Gruppo Alexian Santino Spinelli, fisarmonicista e cantautore
conosciuto a livello internazionale per le sue numerosissime attività culturali,
ha già pubblicato cinque Compact Disc distribuiti a livello internazionale.
Per maggiori informazioni
http://www.alexian.it
tel 392 3577386
email giuliadirocco@fastwebnet.it
Di Fabrizio (del 11/05/2009 @ 09:22:43, in Regole, visitato 1686 volte)
Da
La
voix des Rroms (articolo precedente
QUI)
Giovedì scorso 7 maggio 2009, la 17^ correttiva del Tribunale di Grande
Istanza di Parigi ha reso nota la sua decisione riguardo la trasmissione
"Delinquenza: la via dei Rom". Yves-Marie Laulan, intervenuto nella
trasmissione, come pure Marc Tessier, ex proprietario di France Télévisions,
sono stati condannati a pagare ammenda oltre ai danni e agli interessi. Le
associazioni rrom, che avevano iniziato la procedura con un semplice reclamo al
procuratore della Repubblica, si dicono soddisfatte a metà per la decisione.
Di certo non ci sono precedenti giudiziari: France Télévisions condannata per
incitamento all'odio razziale, ed inoltre, grazie all'iniziativa di una serie di
associazioni rrom che hanno avuto fiducia nella giustizia.
Ma, occorre incitare al genocidio per essere condannati? Perché i propositi
di Yves-Marie Laulan, il solo intervenuto alla trasmissione ad essere stato
condannato, più che un incitamento all'odio, corrispondono ad un incitamento al
genocidio. Laulan aveva infatti affermato tra l'altro che "per agire bene",
occorreva "sottrarre questi bambini" alle loro famiglie.
Inoltre, il fatto di parlare di "criminalità organizzata su base di clan o
etnica", di "Dalton" che "sparano a tutto ciò che si muove",
dire che "quella gente là è spaventosamente pericolosa" (Xavier Raufer) non è
stato giudicato come incitamento all'odio razziale. Niente di più che stampare
sullo schermo "Delinquenza: la via dei Rom" e sistematicamente riportare la
discussione verso le reti mafiosi ed il pericolo dei Rrom, come ha fatto Yves
Calvi.
Le associazioni rrom ritengono che si tratti di un primo segnale positivo per
fare muro all'antiziganismo nei media, ma restano determinate a proseguire nelle
loro azioni, compreso con la giustizia.
E' stato dedicato un
sito internet
alla trasmissione "Delinquenza: la via dei Rom", sul quale sarà pubblicata tra
l'altro la decisione integrale del tribunale, quando sarà in nostro possesso.
Ricevo da Marco Brazzoduro
Il 13 maggio (mercoledì) alle ore 17.30 nella sala Don Luigi Di Liegro
Palazzo Valentini (Via Quattro Novembre, 119/A - Roma) MONI OVADIA
presenta il libro "Speranza"
L'autore, Antun Blažević, in arte Tonizingaro, è nato nel 1961 a
Sremska Mitrovica nella ex-Jugoslavia. Vive in Italia dal 1981, dove lavora,
come mediatore culturale Rom, nelle scuole della capitale e
presso l’Associazione Arci Solidarietà. Appassionato di teatro e di musica,
cerca di svegliare le anime perdute, parlando, nei suoi spettacoli, dei
diritti e dei doveri del popolo Rom.
Tristezza ironica, gioia di vivere, speranza: sono i fili conduttori che
accompagneranno il lettore in questo viaggio. Racconti e poesie si alternano
con vivace ritmicità e sono lì a testimoniare la quotidianità di questo
popolo, i Rom, che può insegnare ciò che nel nostro mondo si è dimenticato:
la verità semplice di chi non ha niente, la cui unica ricchezza sono le
proprie tradizioni e la propria cultura. (Editrice UNI Service)
Hanno aderito: Massimiliano Smeriglio Assessore alle Politiche del
Lavoro e Formazione); Gianluca Peciola Consigliere provinciale), Claudio
Cecchini (Assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia ) Paolo Ciani
(Comunità San.Egidio), Marco Brazzoduro Professore della Sapienza) , Nazzareno
Guarnieri Presidente della federazione Rom e Sinti), Graziano Halilovic
Presidente della associazione Roma Onlus), Ulderico Daniele ( Il Tetto), Claudio
Graziano e Roberto Ermanni (Arci Roma), Anna Maria Rivera .(antropologa)
Sono stati invitati i rappresentanti delle istituzioni comunali, provinciali e
regionali
Moderatore: Valerio Tursi
La presentazione sarà accompagnata dalle musiche del gruppo Gipsy Balkan
Antun Blazevic
mediatore culturale Rom
tel:3201748101
http://theatrerom.blogspot.com/
Di Fabrizio (del 12/05/2009 @ 09:02:30, in Italia, visitato 1867 volte)
Ricevo da Marco Brazzoduro
Mosaici Comunicazione e il cantiere sociale Decolliamo ORGANIZZANO:
La città sicura è una città che si-CURA
Riflessioni e proposte sulle periferie interculturali
Roma, via Alberini (Colli Aniene) 14-17 maggio 2009
Tra le mura del centro e le corsie del Grande Raccordo Anulare, c’è un deserto.
Un deserto di valori e di relazioni. E’ una città di tutti e di nessuno, una
città di identità che non si incontrano, una città senza parole, insicura.
Il deserto, appunto. Dove l’altro è un nemico, da picchiare o da derubare.
Quartieri in cui si abita ma non si vive. Condomini in cui si ‘ciatta’ con
il mondo ma non si conosce il vicino di casa.
Il deserto genera razzismo. Le aggressioni nei confronti di cittadini immigrati
sono in aumento e spesso purtroppo gli autori rimangono impuniti. Il deserto
genera anche paura. Un quartiere senza relazioni fa paura.
A Colli Aniene, in Quinto Municipio, per quattro giorni si parlerà di questo.
Senza verità in tasca, ma con la necessità di trovare al più presto la CURA.
Partendo dal confronto tra soggetti diversi e dalle potenzialità, dalle piccole
oasi nel deserto. Dai luoghi abbandonati che possono trasformarsi e generare
relazioni sociali, dialogo e convivenza.
PROGRAMMA
Giovedì 14 maggio ore 16.00:
inizio lavori, presentazione del seminario
‘VIVERE LE PERIFERIE, ABITARE LE RELAZIONI’
LA PERIFERIA ROMANA TRA PASSATO PRESENTE E FUTURO
-IL DESERTO OLTRE LE MURA
-moderatore Carlo Moccaldi
A.Medici (vicepres. V Municipio) Dialogo e convivenza nel V municipio,
A. Virgili conflitti e identità
S. Paoluzzi P. Bochicchio “Memoria delle
periferie”
Rappresentante Comunità Rom Nedzib e Dragan “Colli Aniene: Vivere oltre il
cavalcavia”
P. Vitale Comitato popolare per la lotta della casa “La situazione
dell’emergenza abitativa nel V municipio”
F. Manujibeya (Mosaici) Razzismo e xenofobia nelle periferie romane
Osservatorio Razzismo “Casi di violenza in periferia”
Ore 18.00 presentazione mostra fotografica ‘l’Italia Accanto’
-Banco informativo: “Io non ho paura”.
- Cena Sud Americana
Venerdì 15 maggio ore 16,30
OASI E MIRAGGI
-intervengono:
F. Manujebeya l’esperienza delle consulte”
Rappresentante comunità latino americana “L’accoglienza di Roma oggi”
Rappresentante comunità marocchina “L’esperienza della convivenza nell’emergenza
abitativa”
T. Kuzik “Una piccola Kiev a Ponte Mammolo, l’aggregazione della comunità
ucraina attraverso il mercato”
C. Moccaldi l’integrazione nel condominio
- Cena Araba
Sabato 16 maggio ore 16,30
INCONTRI PERIFERICI
PROIEZIONI, MUSICHE E SPETTACOLO
Gruppo percussioni Tor Sapienza Musica balcanica Alessandro menestrello vu’
Cumprà
Proiezione del documentario: “Colli Aniene: Percorsi di periferia”
Domenica 17 maggio ore 16,30
LA CURA DELLA CITTA’ SICURA
LUOGHI, INCONTRI, RELAZIONI
ore 15,30
intervengono:
R. Mastrantonio (VII Municipio)
G. Rocca “Arte e integrazione”
L. Carocci, “progetto Mediazione sociale” Sos Razzismo: “L’integrazione
attraverso le banche del tempo” C. Moccaldi “la convivenza possibile, la cura
attraverso i luoghi di incontro”
A. Virgili “Le “Romano Pijats” laboratorio di dialogo interculturale”
Conclusione: A. Medici (V Municipio) “Punto della situazione e nuove
prospettive. Da dove ripartiamo?”
Cena Rom
Ore 18.00 esposizione dell’artigianato Rom
Ore 20.00 musiche del mondo intorno al fuoco
IL PROGRAMMA AGGIORNATO è DISPONIBILE SUL SITO
http://www.piazzavittorioweb.it/
Per info:----Silvia Paoluzzi 338 4283 726 Carlo Moccaldi 392 9959935
Da Roma_Italia (i link sotto riportati sono in formato .pdf ed in inglese)
Brussels, Budapest, Firenze, New York, 5 Maggio 2009: Col pretesto di condurre un censimento per ragioni umanitarie, l’Italia sta costantemente violando i fondamentali diritti di Rom e Sinti tutelati dalla legislazione Europea. È quanto afferma il contenuto di due lettere inviate ieri alla Commissione Europea da parte di alcuni gruppi per la difesa dei diritti umani. In tali lettere, indirizzate ai Commissari Europei Spidla e Barrot, i gruppi European Roma Rights Centre, osservAzione e l’Open Society Institute richiedono che la Commissione avvii le procedure di infrazione in relazione alla mancata applicazione da parte dell’Italia della Direttiva Europea sull’Uguaglianza Razziale e la Direttiva Europea sulla Protezione dei Dati Personali. Undici mesi dopo l’attuazione da parte del Governo Italiano della propria “Dichiarazione sullo stato d’emergenza riguardante gli insediamenti di comunità nomadi nei territori delle regioni di Campania, Lazio e Lombardia” ed i regolamenti a supporto di essa, il Governo ha concentrato la sua “risposta all’emergenza” nella schedatura coercitiva di Rom e Sinti in numerosi campi, fotografandoli e prendendo loro le impronte digitali, perquisendone le abitazioni senza un ordine del tribunale, in alcuni casi usando le informazioni raccolte per deportare chi non era in grado di dimostrare il proprio diritto a vivere in Italia. Il Governo Italiano sostiene fermamente che non sia stato creato nessun database e che il censimento sia stato condotto nel rispetto di leggi e regolamenti nazionali ed internazionali riguardanti la protezione della privacy. Le organizzazioni firmatarie delle lettere hanno supportato le proprie richieste con un memorandum congiunto, nel quale si delinea nel dettaglio il processo di attuazione del censimento ed il modo in cui esso abbia violato i regolamenti, previsti dalla legislazione europea, tramite minacce, intimidazioni ed altre forme di coercizione, rilevanti mancanze per quanto concerne un’adeguata fornitura delle informazioni e il consenso informato, e la diffusa pratica di fotografare Rom e Sinti. Nel commentare le reali ragioni dietro il censimento, le organizzazioni che hanno firmato le lettere sottolineano l’aumento negli interventi da parte delle Forze dell’Ordine e dei controlli sull’immigrazione, nonché la crescente minaccia di sgomberi forzati per molti Rom e Sinti. Il testo completo del memorandum e delle lettere inviate ai Commissari Spidla e Barrot sono disponibili qui: · Memorandum congiunto alla Commissione concernente le infrazioni dell’Italia · Lettera al Commissario Spidla · Lettera al Commissario Barrot Per ulteriori informazioni, si prega di contattare: Sinan Gokcen, ERRC, sinan.gokcen@errc.org , +36.1.413.2200 Luis Montero, OSI, Luis.Montero@osf-eu.org , +44 7798737516 Piero Colacicchi, osservAzione, pierocolacicchi@tele2.it , +393.408.142.94
Di Fabrizio (del 12/05/2009 @ 09:18:50, in Italia, visitato 1717 volte)
"ROM E SINTI: ESCLUSIONE O INSERIMENTO?"
Rho (Milano), 15 e 16* maggio 2009
Area sosta rom
via Sesia, 21
Moderatore: Beppe Gandolfo, Canale 5
h. 09,00 Saluto delle autorità Regione Lombardia
Presentazione: Jonko Jovanovic, vice presidente nazionale A.I.Z.O.
Mamma, li zingari! Carla Osella, presidente nazionale A.I.Z.O.
Intervento On. Patrizia Toia, eurodeputata
I mezzi di comunicazione di massa rispetto alla comunità romani:
la formazione dell’opinione pubblica Dario Paladini di Terre di Mezzo,
giornalista e redattore di Redazione Sociale
I rom sui media e in rete Dario Picciau, Gruppo EveryOne
Identità, memoria e futuro Anna Rita Calabrò, Università di Pavia
La crisi nelle giovani generazioni Elisa Bertazzo, presidente A.I.Z.O.
Veneto
Quale futuro per la terza generazione? Lia Beltrami Giovanazzi, Assessore
Solidarietà Internazionale e alla Convivenza, Provincia Autonoma di Trento
I Rom: il popolo che non esiste Marcella Delle Donne, direttivo nazionale
A.I.Z.O., docente Università "La Sapienza" Roma
Furto per sopravvivere o delinquenza abituale? Aurelio Barazzetta,
magistrato
Interventi dei rom e sinti Manuel Innocenti, Francesco Karis
h. 13,00 Pranzo
II PARTE
h. 14,30 Ripresa lavori
Testimonianza:
Hanno bruciato viva mia madre: storia dell’ex
Jugoslavia Branko Sulejmanovic
Sgomberi e Marce verso il
nulla Roberto
Malini, Gruppo EveryOne
Quali interventi per costruire canali di comunicazione?
Creazione di strumenti di interazione con le società maggioritarie Claudia Biondi, Caritas Ambrosiana
Le radici e le ali (progetto Dipartimento Politiche giovanili) Mara Francese, Università di Torino
Fuori dal ghetto per una cittadinanza condivisa Maria Luisa Chiarini
e sinti di Casalmaggiore (CR)
Il progetto mondiale dell’International Romani Union Haliti Bajram,
Segretario Generale IRU, Serbia
La mia vita da musicista Jovic Jovica Balval
Iniziative e proposte dell’U.E. Viktoria Mohacsi, eurodeputata in attesa di conferma
Comunicazioni di:
Massimo Mapelli, Casa di Carità,
Valerio Pedroni, Comunita’ Padri Somaschi,
Cooperativa INTRECCI,
Elena Sachsel, NAGA,
Ornella Bergadano membro esecutivo P.D. Lombardia, Delega
Integrazione,
Gruppo Verdi, Consiglio Regione Lombardia
DIBATTITO
Proposte conclusive Carla Osella, presidente nazionale A.I.Z.O. e Consiglio
h. 20,30 Serata di musica gitana
E’ gradita la prenotazione c/o segreteria sede nazionale:
A.I.Z.O. rom e sinti
via Foligno, 2 - 10149 Torino
tel.: 011 - 7496016
fax: 011 - 740171
cell.: 348 - 8257600
e-mail: aizoonlus@yahoo.it
*Il 16 maggio è riservato esclusivamente ai volontari ed operatori dell’A.I.Z.O.
L’A.I.Z.O. rom e sinti è nata nel 1971 con delega di 431 famiglie di sinti. Cardine dell’Associazione è la difesa dei diritti del popolo romani purtroppo
sempre più ai margini della società e oggetto di discriminazioni continue.
L’Associazione cammina quotidianamente accanto a loro nei propri luoghi di
abitazione coinvolgendoli in percorsi di accompagnamento all’inserimento nel
tessuto sociale attraverso programmi di promozione all’inclusione sociale,
valorizzazione della loro cultura, di inserimento scolastico, di avviamento al
lavoro, sviluppa percorsi d’identità volti ad agevolare l’impegno civico che li
coinvolga in una cittadinanza attiva e responsabile. E’ molto attiva nel settore della sensibilizzazione della società
maggioritaria attraverso progetti di formazione, educazione interculturale,
seminari, mostre fotografiche, offrendo ai vari enti sia istituzionali che del
no-profit consulenze con l’obiettivo di migliorare la qualità della loro
vita.
Per arrivare a RHO:
via Treno: da stazione Centrale di Milano prendere Trenino fino a Rho (45’)
da Porta Garibaldi prendere metropolitana fino a stazione di
Rho (20’)
via Auto: dall’autostrada di Torino uscire a Rho
dall’autostrada di Milano uscire a Como – Chiasso e poi c’è l’uscita per Rho
Il sito del Convegno è a 15 minuti di strada dalla stazione di Rho
Di Fabrizio (del 13/05/2009 @ 08:59:35, in Italia, visitato 7163 volte)
Negli ultimi due anni la situazione delle popolazioni Rom/Sinti in Italia è diventata, se mai fosse possibile, ancora più precaria ed incerta. Dal governo alle amministrazioni comunali sino ai mezzi di comunicazione nazionali e locali, si insiste sull'emergenza rom, individuando nella loro presenza uno dei mali da debellare. In realtà questo clima anti-rom funziona da laboratorio sociale di restringimento delle libertà individuali e collettive, arrivando a proporre vere e proprie soluzioni di apartheid differenziato e di criminalizzazione di questa minoranza. L'ASSOCIAZIONISMO Questo clima politico e sociale ha visto la crisi di alcune organizzazioni e l'ascesa di nuovi soggetti. UPRE ROMA intende collaborare col mondo dell'associazionismo, in particolare con chi si occupa di Rom e Sinti, ma per non replicare errori che altri hanno commesso in passato vuole caratterizzarsi come associazione che: 1) Non opera PER i Rom/Sinti, ma CON i Rom/Sinti, rimanendo aperta al contributo di tutta la società civile; 2) Non si fa scudo della situazione emergenziale in cui vivono oggi migliaia di Rom e Sinti, allo scopo di rendere costante la loro situazione di dipendenza, esautorandoli di fatto della loro soggettività e possibilità di migliorare, agendo così da INTERMEDIARI verso i media, le istituzioni, l'opinione pubblica. OLTRE L'EMERGENZA Oggi i Rom, molto più di 10 anni fa, si trovano bloccati nell'accesso alla casa, al lavoro, ai servizi di base. Chiusi nei "campi", istituzionali o improvvisati, corrono il rischio di perdere la loro storia e cultura e di diventare sempre più esclusi senza identità. L'attività di UPRE ROMA, oltre alla doverosa denuncia di questa situazione di ghettizzazione sociale, intende "...promuovere tutti gli ambiti culturali, formativi, informativi e attività sociali, nei quali si può realizzare l’espressione della cultura e delle tradizioni rom e sinte e un impegno civile che favorisca le relazioni interculturali e, in applicazione della Costituzione italiana, l’affermazione dei diritti civili, contro ogni forma di ignoranza, di intolleranza, di violenza, di censura, di ingiustizia, di discriminazione economica, sociale, razziale, di genere per una piena coesione sociale." (dallo statuto associativo)
I PRIMI PASSI Non si tratta di rinchiudersi in un nuovo ghetto costituito dalla propria identità, ma di recuperare le proprie radici e tutti i propri aspetti positivi come popolo per poter interloquire col mondo attorno, aprendosi anche a forme di comunicazione non sperimentate nel passato, offrendo un dialogo con quella parte profonda e radicata nella cultura rom che muove i sentimenti più antichi e nobili dell'animo umano e nella quale ognuno si può riconoscere: la bellezza.
Per questo i nostri primi progetti prevedono: 1) UN LABORATORIO TEATRALE perché il linguaggio teatrale è universale, come la musica (altro patrimonio culturale dei Rom e dei Sinti), e permette soprattutto ai più giovani di esprimersi, superare le proprie paure, comunicare col prossimo. 2) RICONOSCIMENTO DELLA LINGUA ROMANI' attraverso un'iniziativa di legge popolare, e riconoscimento dei Rom e Sinti come minoranza linguistica italiana (vedi legge 482 del 15 dicembre 1999). Questa modalità prevede la raccolta di firme e quindi l'iniziativa e il coinvolgimento dei rom e dei sinti e un'apertura all'intera società con la quale confrontarsi sui diritti della cittadinanza. Su queste iniziative e sulle altre future, contiamo di informarvi in seguito.
Potete contattarci a upre.roma@sivola.net
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