Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Non un altro blog - giornale o chissacosa ma: 1. raccogliere notizie direttamente dalle fonti; 2. far conoscere come la pensano i diretti interessati.

La redazione
-

\\ Mahalla : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 15/04/2009 @ 09:52:25, in musica e parole, visitato 1604 volte)

Da Roma_ex_Yugoslavia

La Società Amala Roma sta invitando musicisti semiprofessionisti ad un laboratorio musicale e culturale che avrà luogo a Lubiana e altri posti in Slovenia.

L'obiettivo principale è l'educazione alla musica e alla tecnologia di studio. Attraverso laboratori sulla storia della musica rom, storia della world music, teoria musicale e vari generi musicali, ci piacerebbe educare e qualificare musicisti rom semiprofessionisti a suonare e comporre in differenti stili e non solo musica rom tradizionale. Questo aiuterà la loro integrazione nella società moderna e nella moderna scena musicale.

Il progetto è co-sponsorizzato dall'Unione Europea, Fondo Sociale.

Contattare:
Composer Imer Traja Brizani
Amala Roma Society
Nusdorferjeva 17
1000 Ljubljana
SLOVENIA
traja@brizani.si
http://www.brizani.si
phone: +386 41 711 295

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 16/04/2009 @ 09:01:53, in scuola, visitato 1773 volte)

Da Czech_Roma

Prague Daily Monitor 10 Aprile 2009 - di Veronika Rodriguez

Un quarto delle scuole eliminano i bambini rom quando li trovano difficili

Piuttosto che lottare con i giovani rom, gli insegnanti li trasferiscono in scuole speciali.

Questa è la situazione in un quarto delle scuole ceche. I maestri spesso resistono a lavorare con bambini problematici, siano bambini con handicap o bambini romanì. I bambini nelle scuole sono ancora divisi in categorie: "bianchi e sani" e gli "altri".

Classe ideale - solo bambini bianchi

Questo è quanto mostra un'estesa ricerca dell'agenzia GAC e di "Persone in difficoltà". La ricerca condotta da "Persone in difficoltà" si basa su oltre 500 ore di interviste in 104 scuole in otto regioni del paese. Si focalizza su aree con un'alta [percentuale di] popolazione rom.  "Persone in difficoltà" ha parlato con bambini, genitori, insegnanti e assistenti.

"Le scuole e i loro insegnanti ancora non si avvicinano in maniera paritaria ai bambini con certi svantaggi," ha detto Zdeněk Svoboda di "Persone in difficoltà".

La ricerca mostra che anche se alcune scuole stanno provando a lavorare con i bambini romanì, altre tentano ancora di limitare il numero di bambini che potrebbero richiedere attenzioni e cure maggiori. Bambini con handicap fisici o mentali, stranieri e la soprattutto Rom cercano con difficoltà un posto nelle scuole normali.

Inoltre l'alto numero di studenti nelle classi obbliga le scuole ad introdurre limitazioni. A causa di ciò è impossibile offrire sufficiente attenzione a quei bambini che ne hanno bisogno.

"Circa un terzo delle scuole è adatta ad accettare un'ampia gamma di studenti con speciali esigenze educative. Abbiamo registrato una tendenza ad eliminare i bambini che richiedono assistenza speciale o quelli che sono difficili da gestire," ha detto Svoboda.

Un terzo dei bambini rom non frequenta la scuola normale

Più grandi d'età e di livello, meno bambini rom nelle classi. "La possibilità di un bambino rom di rimanere nella classe che ha iniziato a frequentare è del 50%" riporta lo studio della GAC.

I giovani rom lasciano i loro compagni di scuola soprattutto nel terzo e nel quinto grado. Perciò molti genitori scelgono di iscrivere i loro figli immediatamente in una scuola speciale. Su di un campione di 10, due ragazze e tre ragazzi rom lasciano le scuole normali. Così un terzo di loro frequenta altro delle scuole normali.

Superiori alla media ma vogliono essere cuochi

"Un quinto dei bambini romanì che hanno preso parte alla ricerca sono stati ritenuti sopra la media dai loro insegnanti," ha notato il sociologo Ivan Gabal. Sono spesso bambini che provengono da famiglie che parlano il ceco con uno standard sopra la media.

Tuttavia, quasi nessuno di loro vuole essere dottore o avvocato. Quando il sociologo ha chiesto ai bambini sui loro piani futuri, molti volevano diventare cuoco. "Quella è la professione a cui la maggior parte è esposta nel suo ambiente," ha detto Gabal.

Soltanto il 20% dei bambini rom nominano una professione che richiede un'alta istruzione scolastica, e solo l'8% vorrebbe studiare all'università.

Il Ministero: è una corsa a lunga distanza

Le scuole non sono molto preparate ad accettare questi studenti. Solo il 35% delle scuole assumono almeno un pedagogo speciale. Se c'è qualche problema, le scuole tendono a rivolgersi alla polizia piuttosto che tentare di cooperare con la famiglia.

"I Rom sono spesso percepiti come senza interesse nell'istruzione, che non meritano fiducia e incapace di mantenere l'impegno. Gli intervistati vedono queste caratteristiche come innate," ha detto Zdeněk Svoboda.

Nonostante tutto ciò, non rimprovera solamente gli insegnanti. "C'è bisogno di interconnessione tra un numero di settori. I Ministeri dell'Istruzione, del Lavoro e degli Affari Sociali dovrebbero lavorare assieme al cambiamento. Si dovrebbero stabilire condizioni differenti," ha detto.

Il Ministro dell'Istruzione Ondřej Liška, vuole cambiare la situazione. "Intendo creare le condizioni che potrebbero permettere di costruire una buona scuola per tutti. Significa una scuola, in cui agli insegnanti siano offerte buone condizioni per il loro lavoro e dove i bambini abbiano una buona istruzione senza differenza di origine etnica," ha detto.

Translated with permission by the Prague Daily Monitor.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 16/04/2009 @ 09:39:08, in casa, visitato 1899 volte)

Ricevo da Tommaso Vitale

23 Aprile 2009
via Ampère, 2 Milano - MM2 fermata PIOLA, tram 23

EMERGENZA ROM?
Esperienze di ricerca su alcune baraccopoli italiane ed europee
Mentre nel campo della ricerca sociale si affinano e si diffondono esperienze e metodi per indagare i complessi fenomeni associati al disagio abitativo delle popolazioni Rom, il dibattito sulle politiche, in Italia e in particolar modo a Milano, segnala lo scarto tra le misure securitarie e repressive promosse dalle istituzioni e le istanze per un intervento ispirato ai principi dell’integrazione sostenuto insieme da studiosi, ricercatori e operatori del sociale. A partire dalla presentazione di alcune esperienze di ricerca, il seminario intende offrire uno spazio di riflessione su questi temi per stimolare un approccio diverso da quello dettato dalle logiche dell'emergenza

Prima Parte - AULA U.2 Le condizioni abitative dei Rom nella ricerca sociale

ore 9.30 introduzione
Anna Nufrio, Politecnico di Milano
Antonio Tosi, Politecnico di Milano

ore 10.00 presentazione
Il progetto EU - ROMA Una ricerca europea sulle condizioni abitative dei Rom in Italia, Grecia, Romania e Regno Unito
Pietro Nunziante, Istituto Superiore di Design di Napoli
Alexander Valentino, Laboratorio Architettura Nomade

ore 11.30 dibattito Fare ricerca nelle baraccopoli: esperienze e metodi a confronto coordina: Federica Verona
Antonio Tosi, Politecnico di Milano
Paolo Cottino, Politecnico di Milano
Pietro Nunziante, Istituto Superiore di Design di Napoli
Alexander Valentino, Laboratorio Architettura Nomade
Anna Rita Calabrò, Università di Pavia
Giovanni Semi, Università degli Studi di Milano
Giovanni La Varra, Politecnico di Milano

Seconda Parte - AULA GAMMA Dalla ricerca alle politiche per gli insediamenti Rom

ore 14.30 presentazione "Favelas di Lombardia: la seconda indagine sugli insediamenti Rom e Sinti" Una ricerca dell’Osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità
Maurizio Ambrosini, Università degli Studi di Milano
Antonio Tosi, Politecnico di Milano
Paolo Cottino, Politecnico di Milano

ore 16.00 dibattito L’intervento nei campi a Milano: discriminazione o politiche dell’abitare? coordina: Gloria Pessina
Livio Neri, referente Lombardia ASGI - Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione
Tommaso Vitale, Università Statale Milano Bicocca
Maurizio Pagani, Opera Nomadi Milano
Massimo Mapelli, Casa della Carità, Milano
Marco Trezzi, Caritas Ambrosiana

ore 17.00 proiezione Il film: "Via San Dionigi, 93: storia di un campo rom" (2007)
Introduzione a cura dei registi
Tonino Curagi e Anna Gorio

a cura di
Anna Nufrio
Antonio Tosi e Paolo Cottino

con la collaborazione di
Giovanni La Varra
Valentina Gurgo

coordinamento
Gloria Pessina gloria.pessina@gmail.com

DiAP Dipartimento di Architettura e Pianificazione
Politecnico di Milano
via Bonardi 3
20133 Milano - Italia

Laboratorio di Cooperazione allo Sviluppo

Il volume "Favelas di Lombardia" è scaricabile dal sito: www.ismu.org/orim

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 16/04/2009 @ 09:51:58, in Italia, visitato 1619 volte)

Segnalazione di Tom Welschen

Tor Sapienza, "No allo sgombero etnico"

Un gruppo di cittadini di Tor Sapienza sta protestando contro lo sgombero di un piccolo insediamento di rom rumeni in via Massimo Campigli nel VII municipio. I cittadini, in tutto una decina, per la maggior parte donne e operai del quartiere, sono fermi davanti al piccolo insediamento con cartelli che dicono "No allo sgombero etnico".

"Queste persone, in tutto 13-14 persone con bambini piccoli, non ci hanno mai dato fastidio - dice Irma Vari una delle cittadine scese in piazza contro lo sgombero - non è possibile che vengano sgomberati senza una soluzione alternativa".

Il piccolo campo doveva essere sgomberato il 7 aprile scorso ma, spiegano i manifestanti, sono state raccolte una ventina di firme nel quartiere ("comprese quelle della farmacia e del tabaccaio", specifica la signora Vari) e una lettera è stata inviata al sindaco Alemanno contro il provvedimento.

"Sabato scorso sono venute le forze dell'ordine e i militari con i cani per lo sgombero - continua la donna - ci siamo opposti perché non è giusto. Gli abitanti del campo sono brave persone, mai un furto subito dal quartiere, né fuochi anzi, loro mandano i loro bambini a scuola e qui nessuno subisce fastidi da loro".

Questa mattina doveva avvenire lo sgombero ma ancora non si è visto nessuno, dicono i manifestanti. Tra gli abitanti dell'insediamento c'è anche un anziano italiano che riceve la "minima" di pensione
(15 aprile 2009)

Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 17/04/2009 @ 09:33:24, in musica e parole, visitato 1788 volte)

Il 18 Aprile l'Alexian group si esibirà in concerto a Roma presso Piazza Dei Tribuni a partire dalle ore 21.00

Il concerto si svolge nell’ambito della manifestazione "Q44" (per commemorare le 44 vittime del rastrellamento nazifascista al Quadraro, avvenuto il 17 aprile del 1944) organizzato dal 10° Municipio di Roma in collaborazione con l’Associazione Culturale Romà Onlus.

Nel programma dell’evento è previsto il concerto degli Avion Travel che si svolgerà venerdì 17 aprile a partire dalle ore 22.

E la settima edizione di un evento che si sviluppa intorno a iniziative culturali e spettacoli, che il Municipio organizza in occasione dell’anniversario del rastrellamento.

In occasione del concerto il gruppo presenterà in anteprima nazionale il nuovo Cd dal titolo "Me pase ko Murdevèle – Io ac-Canto a Dio" prodotto e distribuito a livello internazionale dalla Compagnia Nuove Indie. Il Cd contiene undici brani religiosi in cui si evidenzia la spiritualità delle diverse comunità Romanes che professano religioni diverse fra loro ma uniti dalla stessa cultura e dalla stessa filosofia di vita .

Il cd è presentato da Monsignor Carlo Ghidelli Arcivescovo di Lanciano-Ortona.

Il gruppo composto da Alexian Santino Spinelli (fisarmonica), Luciano Pannese (contrabasso), Andrea Castelfranato (chitarra), Gennaro Spinelli percussioni), da anni ricerca e valorizza la cultura musicale romaní. Il concerto non é altro che un percorso musicale e canoro (in lingua romaní) attraverso gli stili musicali romanès, per un viaggio ideale attraverso l'intimità della storia e della cultura Romanì interpretata in maniera assolutamente originale.

Il leader del Gruppo Alexian Santino Spinelli, fisarmonicista e cantautore conosciuto a livello internazionale per le sue numerosissime attività culturali, ha già pubblicato cinque Compact Disc distribuiti a livello internazionale.

Per maggiori informazioni
http://www.alexian.it
tel 392 3577386
email giuliadirocco@fastwebnet.it

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 17/04/2009 @ 09:39:23, in Kumpanija, visitato 1936 volte)

Da Romanian_Roma

Associazione Donne Rom Rumene
Sos Colentina nr. 43, Bl.R-13, Sc.B,apt.83, sector 2 Bucuresti
Phone& fax : 021 688 53 85 ; 021 242 97 85
E-mail: dvioleta26@yahoo.com ; officeromawomen@yahoo.com
www.romawomen.ro

Dichiarazione d'adesione

Oggi, 19 marzo 2009, le donne rom che hanno partecipato all'incontro "Iniziative donne Rom", hanno concordato sulla fondazione del Club Donne Rom di Bucarest, avendo come obiettivo lo scambio di opinioni, informazioni, esperienze e conoscenze, allo scopo di migliorare lo status sociale delle donne rom a Bucarest ed in Romania.

Come obiettivi specifici, le componenti del club vogliono indirizzarsi alle seguenti questioni:

  1. Accesso ad istruzione di qualità
  2. Accesso ai servizi sociali e sanitari
  3. Accesso all'alloggio ed al mercato del lavoro
  4. Il ruolo delle donne rom nella famiglia e nella società
  5. Multipla identità delle donne
  6. Riconciliazione vita privata-lavoro

Il club si incontrerà mensilmente ogni giorno 25 del mese, alle 17.00 presso il Clubul Florarilor – pasaj Obor, Sector 2, Bucharest .

Il Club Donne Rom di Bucarest è aperto a tutte le donne rom interessate nello sviluppo degli obiettivi sopra menzionati.

Per ulteriori informazioni, prego contattare Mrs. Violeta Dumitru - Coordonator AFRR dvioleta26@yahoo.com ; phone: 0722640591.

Le fondatrici:

  • Busuioc Florina
  • Petre Floarea
  • Bogatu Claudia
  • Dobre Violeta
  • Petre Ionela
  • Dumitru Ioana Camelia
  • Ioana Dorneanu
  • Stan Simona
  • Olteanu Catalina
  • Scripcaru Nicoleta
  • Dumitru Alexandra Alina
  • Caruta Bianca
  • Violeta Dumitru
  • Isabela Mihalache
  • Gergescu Maria
  • Porojan Mariana

La lista rimane aperta a tutte le persone interessate.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Franco Bonalumi (del 17/04/2009 @ 09:47:39, in Europa, visitato 1740 volte)

Da Hungarian_Roma

7/4/2009 Autore: DPA

Budapest – La casa di un politico rom ungherese è stata data alle fiamme all’alba di Martedì, in quello che la polizia ritiene essere stato un attacco mirato. Il fatto ha avuto luogo a Tatarszentgyorgy, un villaggio a circa 40 kilometri dalla capitale, già teatro lo scorso Febbraio di un brutale omicidio.

I vigili del fuoco hanno riferito che una stanza della casa di Lodia Horvath, vice capo del Consiglio Rom locale, è stata completamente bruciata.

Al momento dell’incendio la casa era vuota: la Horvath stava prestando servizio presso una postazione di sorveglianza della comunità rom locale, istituita dopo l’omicidio di Febbraio.

La Horvath ha riferito all’agenzia nazionale per le notizie MTI che la comunità rom nel suo villaggio vive in un clima di paura costante.

Peter Papp, capo dell’unità di polizia criminale investigativa della contea, ha detto che i responsabili avrebbero utilizzato un qualche tipo di sostanza infiammabile per appiccare l’incendio.

Le fiamme sono divampate a poche centinaia di metri dalla casa dove un padre rom e suo figlio erano stati uccisi a colpi d’arma da fuoco in Febbraio, mentre fuggivano dalla loro casa presumibilmente data alle fiamme dagli assassini stessi.

Negli ultimi anni ci sono state oltre una dozzina di aggressioni con armi da fuoco, bottiglie molotov ed altre armi di vario tipo in Ungheria contro case di proprietà di Rom.

Articolo Permalink Commenti Oppure (2)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 17/04/2009 @ 10:45:03, in blog, visitato 1725 volte)

Abruzzo, EveryOne: i Rom sono discriminati
Un’agenzia stampa, diffusa da IMGpress, riporta una grave accusa fatta dal Gruppo EveryOne contro le autorità che stanno coadiuvando gli aiuti ...

Slovacchia, i poliziotti seviziano sei giovani rom, è polemica
La 38° Giornata internazionale dei Rom e dei Sinti è stata segnata in Slovacchia dalla rivelazione sconvolgente delle sevizie imposte da alcuni poliziotti a sei giovani rom, due dei quali appena 13enni. La triste vicenda è accaduta nel commissariato di Kosice nell'est del ...

Ddl sicurezza, Governo battuto
Il governo è stato battuto stamani alla Camera sul decreto legge in materia di sicurezza, quando è passato un emendamento dell'opposizione, grazie ad alcuni voti della maggioranza, che sopprime una norma sugli immigrati fortemente voluta dalla Lega Nord...

Rom e Sinti, nuova ordinanza di Berlusconi
Il 1 aprile 2009 il Presidente Berlusconi ha emesso l’ordinanza n. 3751 “ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi nel territorio delle regioni Campania, Lazio e Lombardia”...

Rom e Sinti, superiamo i campi ghetto
Ieri era la Giornata mondiale di Rom e Sinti per ricordare che l'8 aprile del 1971 a Londra i Rom e i Sinti di tutto il mondo si sono riuniti in un congresso mondiale ed è stato l'inizio di tante iniziative e di altri ...

8 aprile 2009, dichiarazione del Segretario generale del Consiglio d’Europa
“In ragione delle loro vicissitudini e del loro perpetuo sradicamento, i rom costituiscono una minoranza svantaggiata e vulnerabile […] e pertanto necessitano di una protezione particolare”...

Hillary Clinton: Europa, basta discriminazioni contro i Rom
Parole di impegno e un appello alla tolleranza sono stati pronunciati da Hillary Clinton in difesa dei diritti delle popolazioni rom in Europa. Con un messaggio video il segretario di stato american...

Grande Fratello 9, Ferdi è usato da Francesca?
Parole avvelenate, le pronuncia l'ex compagno di Francesca Fioretti sulla relazione nata al «Grande Fratello 9» tra la bella napoletana e il giovane cuoco di etnia rom, Ferdi. Per Gianni Sepe, fidanzato con la Fioretti...

Kosovo, accuse della BBC contro l'esercito di liberazione
''Anche l'esercito di liberazione del Kosovo è stato responsabile di gravi abusi dei diritti umani'': è la conclusione di una inchiesta della Bbc di cui riferisce il sito dell'emittente, nel quale vengono rivelate atrocità commesse dall'Uck...

Reggio Emilia, denunciati i piromani razzisti
Hanno tra i 19 e i 21 anni, sono ragazzi normali e provenienti da famiglie senza apparenti difficoltà. Hanno un lavoro stabile e vivono a Cella. Tre giovani con un unico problema: come sconfiggere la noia di un martedì sera qualsiasi, magari alla vigilia dell...

Il peso delle parole
Utilizzando un titolo di sicuro effetto, Il Padano oggi racconta gli episodi di sciacallaggio e furto compiuti nei paesi e nei campi allestiti per i terremotati, in Abruzzo....

Sono Niente
"The making of Sono Niente was a necessity. Fair documentation of the plight of the Roma community in Italy was required to bring their urgent needs to the greater world community, hopefully eliciting a swift and effective humanitarian response...

Grande Fratello 9, questa sera la semifinale
Questa sera alle 21.10 su Canale 5 Alessia Marcuzzi darà il via alla semifinale della nona edizione del Grande Fratello: come sempre la puntata sarà ricca di sorprese, ma soprattutto vedremo chi, tr...

Pasqua di sangue, di dolore e di attacchi alla libertà di informazione
Fini definisce "indecente" la trasmissione di Anno Zero dedicata al terremoto e Berlusconi afferma che la Rai ha sbagliato a permetterla. Prima di loro un folto branco di pennivendoli ha azzannato ripetutamente Santoro accusandolo di licenza di libertà, di stravolgimento della verità ...

"Genere e generazioni"...
L’"erranza" del pensiero nei luoghi delle diversità interetniche, di genere ed intergenerazionali. Spazi e tempi di un processo storico “infinito”...

Sucar Drom si rinnova
L’associazione Sucar Drom, a conferma della sua strategia di rafforzare la presenza sul web, ha chiesto all’Istituto di Cultura Sinta di presentare un restyling completo di questo spazio web e degli altri due spazi web: http://www.sucardrom.eu/, http://sucardrom.googlepages.com/home...

Pavia, abitare con i Rom e i Sinti
Abitare le città con i rom e i sinti si può. O meglio, si potrebbe: Tommaso Vitale lo sostiene nel volume edito da Carocci “Politiche possibili. Abitare con i rom e con i sinti”. Il libro sarà presentato oggi pomeriggio alle ore 14.00 alla Nave nella facoltà di Inge...

Milano, il documentario "via San Dionigi, 93"
È possibile parlare di «zingari» senza pregiudizi, evitando sia il pietismo sia la condanna a priori? Sì. Lo dimostrano due registi milanesi, Tonino Curagi e Anna Gorio, in «Via San Dionigi, 93». Prodotto d...

Belgrado, un posto al sole
Il 3 aprile, a Belgrado, è stato raso al suolo un insediamento rom nel quartiere di Novi Beograd. Da allora la capitale serba ha conosciuto manifestazioni, proteste ed eventi culturali che hanno segnato un momento particolare nel rapporto tra la com...

Strasburgo, Commissario per i Diritti Umani perplesso sul decreto sicurezza
Oggi è stato reso pubblico il rapporto sull'Italia di Thomas Hammarberg, Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa. Per Hammarberg "le autorità dovrebbero condannare in modo più fermo tutte le manifestazioni di razzismo o di intolleranza e assicurare una applicazione efficace delle legislazioni contro le discrim...

Hammarberg, si deve porre fine alla discriminazione e alla xenofobia
“Nonostante siano stati compiuti degli sforzi, permangono preoccupazioni per quanto riguarda la situazione dei rom, le politiche e le pratiche in materia di immigrazione e il mancato rispetto dei pr...

Treviso, la mostra fotografica “Zingari d'Italia”
Oggi sarà inaugurata la mostra fotografica "Zingari d'Italia" che rimarrà aperta fino a sabato 23 maggio 2009, presso XYZ, spazio espositivo multidisciplinare per le arti applicate, in via Inf...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
USA
Di Fabrizio (del 18/04/2009 @ 09:19:25, in Kumpanija, visitato 2649 volte)

Da Roma_Daily_News

America.gov 7 Aprile 2009 I Rom in America di Carlos Aranaga Staff Writer
Diversi, una comunità di milioni valuta la sua identità culturale

John Nickels è un attivista rom di Wildwood, New Jersey, che dice ciò che pensa sui pregiudizi contro gli Americani di origine rom

Washington - Nella Giornata Internazionale dei Rom, l'attenzione sarà sull'Europa, dove il popolo rom è sopravvissuto a secoli di marginalizzazione e persecuzione. Anche oggi i Rom europei chiedono parità sociale ed opportunità economiche. Meno conosciuti sono i Rom USA,  che l'Ufficio del Censimento conta a poco più di un milione, dispersi negli USA, con gruppi presenti nel Texas, in California e nel Midwest.

Il popolo rom traccia le sue origini nell'Europa orientale e centrale, ma è stereotipato negativamente negli Stati Uniti ed in Europa, sempre più spesso dai media popolari come "Zingari", con presunti comportamenti antisociali. I preconcetti hanno portato al pregiudizio e alla profilatura etnica, incluso leggi locali discriminatorie.

La Giornata Internazionale dei Rom celebra la cultura romanì ed aumenta la consapevolezza delle tematiche affrontate dal popolo romanì. L'8 aprile è stato scelto come ricorrenza annuale dal quarto Congresso Romani Mondiale, tenutosi in Polonia nel 1990. Anche gli Stati Uniti in questo giorno chiamano al rispetto dei diritti umani dei Rom.

Il professore Ian Hancock dell'Università del Texas ad Austin, preminente studioso Rom americano, dice che nel nord America ci sono stati Rom dall'epoca coloniale, quando piccoli numeri [di loro] vennero portati dalla Bretagna per lavorare nelle piantagioni della Virginia, Barbados e Giamaica. Un numero più grande di immigrati rom cominciò ad arrivare in America alla fine del XIX secolo, spinti dalle guerre e dal tumulto sociale in Europa.

L'emigrazione continua a tutt'oggi, dice Hancock, lui stesso immigrato di origine Romanichals, I Romanichals sono il ramo romanì che si trova nel Regno Unito.

Romanì è anche un termine usato per descrivere i dialetti usati da rami del popolo rom. Il linguaggio è fortemente influenzato dalle lingue locali, cosa che può rendere difficili per i Rom di differenti regioni comunicare tra di loro.

Per i Rom tradizionalisti, dice Hancock,  preservare la propria distinta identità culturale è una preoccupazione preminente, anche se forti correnti di assimilazione spostano i giovani verso la più vasta corrente culturale, come per altre minoranze etniche ed immigrati.

"C'è un conflitto di cultura, una paura di perdere la propria -Romani-tà- e di cambiare, che non è bene," dice Hancock.

Nathan Mick è un Americano di discendenza rom, che ha lavorato a Capitol Hill, ha rappresentato gli USA in sedute diplomatiche, ed ora è un funzionario di sviluppo economico a Garrard County, Kentucky. Mick parla degli elementi comuni della cultura rom condivisi dai Rom americani.

"C'è un senso di comunità nella cultura rom che ci spinge a stare assieme vicini, all'interno di rapporti di famiglia strettamente tessuti, per cui non c'è molta interazione tra le differenti comunità rom, che isolano gli stranieri," dice Mick.

"Crescendo, non ero cosciente del tutto delle mie origini," dice Mick. "Mio padre non è Rom, mia madre Romanichal. Sono cresciuto nel Nebraska e giravo con loro d'estate. Solo nel periodo della scuola superiore ho imparato la distinzione. Poi ho saputo dell'Europa, soprattutto l'Olocausto."

Durante la II guerra mondiale oltre 700.000 Rom perirono nel genocidio nazista.

Un gruppo USA attivamente impegnato nel cambiare le vite dei Rom è The Voice of Roma, a Sebastopoli, California, gruppo non-profit con un collegamento speciale ai Rom che vivono come persone disperse in Kosovo. The Voice of Roma ha un ufficio in Kosovo per implementare lo sviluppo economico, progetti umanitari ed educativi. Negli Stati Uniti, il gruppo presenta arti e tradizioni culturali romanì in una maniera che contrasta tanto gli stereotipi romantici che quelli negativi.

Petra Gelbart, nata nell'odierna Repubblica Ceca, etnomusicologa ad Harvard e volontaria presso Voice of Roma, che si focalizza sulle questioni femminili, ha radici nei gruppi rom tedeschi, slovacchi, e ceco-moravi.

"Intendiamo aiutarli ad ottenere più voce e intervento riguardo l'attività economica, istruzione e condizioni migliori nella comunità," dice Gelbart.

Il progetto del gruppo "Fili che Ci Connettono" aiuta i Rom a creare tessuti per renderli più autosufficienti.

The Voice of Roma organizza tutto l'anno eventi culturali. "Canto e suono la fisarmonica," dice Gelbart, che si esibirà a maggio. Per la Giornata Internazionale dei Rom 2009, sono in programma concerti, laboratori di danza, discussioni e festival del cibo rom, nelle sedi di Los Angeles, San Francisco ed Arcata, in California settentrionale.

Secondo Sani Rifati, presidente di Voice of Roma, l'impatto della loro azione culturale è stato "incredibile".

"Uscire nelle scuole di ogni grado e nei college vale realmente la pena. Gli stereotipi culturali che sono lì di fuori stanno davvero paralizzandoci. Tutto ciò aiuta."

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 18/04/2009 @ 09:47:32, in Kumpanija, visitato 1819 volte)

Anche se alcune affermazioni possono non piacere (o sono di difficile condivisione), l'articolo ha diversi spunti interessanti, nel tratteggiare quella che può essere definita la "memoria nomade" collettiva. Che è anche il limite dello scritto, date che ogni popolazione ha avuto un passato nomade e col tempo si è evoluta con differenze notevoli.

Il portale dei giovani della pace giovedì 16 aprile 2009

Renato Rosso ama comunicare e condividere le sue esperienze, e, partendo da esse, riflettere sul nostro quotidiano. Questa volta lo fa con "storie parallele" di popoli zingari, quelli che abitano Paesi lontani, terre di antica origine, e quelli insediati in Europa, in Italia.

Renato Rosso: 36 anni di missione itinerante (Bangladesh, India, Filippine, Brasile, Italia…) al servizio di comunità diverse dell’universo zingaro. Un inconsueto tipo di presenza, non sempre stabile, ma che ha costruito, con tempo e fatica, una Chiesa in realtà che senza di lui forse non sarebbero mai state raggiunte. Presenza di crescita umana e spirituale in comunità non cristiane; soprattutto animando scuole - sovente itineranti su barche, o nei pascoli… - disegnate sul modello di vita degli alunni. Suscitando energie, formando persone che finora hanno assicurato non solo continuità ma anche crescita delle iniziative, grazie alla loro testimonianza.

Ha senso guardare in parallelo le civiltà nomadi che tu incontri in Asia e quelle dei Balcani, dell’Italia e di altri Paesi?
Io parlerei di nomadi nel mondo. Inclusi i nostri, qui in Italia, tutti partono dall’India nord occidentale, 700-800 anni fa. In Grecia li troviamo già nel 1300 e nel 1400-1420 in Italia; pochi anni dopo in Francia, in Spagna e in breve in tutta Europa.
Ancora prima, nel 1700 a.c., nasceva la cultura nomade beduina in Arabia, allargandosi poi nel Nord Africa e fino all’Afghanistan, all’India.
La sedentarizzazione inizia più o meno 12.000 anni fa, ma nell’Asia poco tempo fa. Alcune frange sono rimaste nomadi, e sono quelle che noi incontriamo oggi.
Personalmente, ho elencato 440 di questi gruppi, nomadi o seminomadi, nel subcontinente indiano.

Esistono similitudini tra zingari europei e zingari del subcontinente indiano?
Sono molto simili. È il tipo di vita che crea il loro modo di essere: il vivere sotto il cielo, il contatto con la natura. Cambiano il modo di vestire, le lingue. Però il modo di pensare, di fare politica all’interno del gruppo, di relazionarsi con gli altri sostanzialmente è simile.
Per esempio il gruppo - una quindicina di famiglie - si difende con un capo, eletto e che ha l’ultima parola; hanno un tribunale loro, con avvocati e giudici eletti. Non fanno riferimento alle autorità locali. È interessante il fatto che nel loro vivere la politica presentano una democrazia diversa, non riferita ad un’ideologia. Il segreto è considerare ogni membro del gruppo come uno della mia famiglia.

Di questa cultura, conosciuta solo attraverso pregiudizi, quali sono secondo te i valori importanti?
Il valore centrale è la famiglia, la loro ricchezza sono i figli. Non hanno altro. In Europa come in Bangladesh, quando uno ha sbagliato viene giudicato ed eventualmente punito, sempre però tenendo conto che potrebbe essere mio figlio, mio fratello. Ci si relaziona con una persona e la sua storia, non con un numero. Pensa quale rivoluzione!
Ci sono altri aspetti interessanti, come la possibilità di fare scelte meno dipendenti da norme formali. Ovviamente l’istinto è anche un limite: promuovere la scuola per loro è proprio lavorare su questo. Anche la religiosità è un valore cui danno grande importanza. Con la nostra presenza cerchiamo proprio di arricchire tutti questi elementi.

Che tipo di rapporto vive il nomade con la società che lo circonda?
Rimangono minoranze. Uno zingaro in Italia è visibilmente diverso da chi vive in una casa.
Anche se, in tutto il mondo, la casa non è la roulotte, la carovana o la tenda: la casa è l’accampamento. Dove tutti vivono e i bambini sono educati al ritmo del gruppo, dal gruppo intero. La famiglia nucleare esiste, però è nel gruppo che si decide, per esempio, di mandare i bambini a scuola; papà e mamma potrebbero arrivarci un po’ prima, ma dovranno aspettare il gruppo. È sempre il gruppo che deve essere motivato e non un singolo.
Sia qui che in India poi - benché in India la gente comune dei villaggi possa essere più povera degli zingari - lo zingaro è una persona di cui si ha paura. Perché è nomade, e non sai da dove viene e dove va.

Solo timore, non fascino?
Anche, le due cose si mescolano. Per esempio, gli zingari la sera si riuniscono e cantano, danzano; questo crea un certo fascino, ma il timore e il disprezzo restano.
Molte volte anche da parte di chi, zingaro, si è sedentarizzato. Uno dei motivi è l’assenza del concetto di proprietà privata, che rende liberi nel rubare. Cosa che in Asia è rarissima: c’è poco da rubare, i ricchi sono pochi e si difendono molto bene; e normalmente i nomadi lavorano tutti. Qui in Europa la situazione è diversa. In passato procurarsi il sostentamento non era difficile, incluso razziare qualche gallina… Poi la società è cambiata, le esigenze anche e le piccole delinquenze sono diventate organizzate; oggi abbiamo anche in mezzo a loro una criminalità pesante.

Non c’è più uno spazio economico per un’attività tradizionale. Occorre avere altre capacità…
Certo. È già accaduto in Asia, ma in Europa è stato appunto diverso. Nel polverone riguardo al mondo zingaro in Italia, parte del problema è però aggravato da una corruzione che ci riguarda. Ci sono avvocati che lucrano su di loro. Se qualche anno fa con 5 milioni di lire si faceva un processo, oggi si chiedono 100 o 150mila euro. In qualche modo si è detto loro: non è importante essere onesti o disonesti, rubare o non rubare, ma avere tanti soldi per risolvere i problemi. Se rubi poco, rimani in prigione.
Il rischio è che il resto della società pensi che gli zingari sono i nemici, e che loro pensino che il resto della società è il nemico. È un cane che si morde la coda. Gli zingari arrivano da noi con una certa ingenuità, con una fisarmonica, un bicchiere di plastica, girando sotto le finestre, suonando. Però poi lentamente sono assorbiti dalla criminalità organizzata, per la quale più sono meglio è. A volte sento dire: "Io non voglio, ma cosa faccio? Mi obbligano".
Moltissimi Sinti e Rom per fortuna lavorano: da trent’anni a questa parte sono entrati nei Luna Park e nei circhi. Un lavoro pesante ma dignitoso. Ultimamente hanno anche altre attività, come paninoteche ambulanti, bar… una Sinta era entrata giovane al mattatoio di Torino: ora avrà trent’anni ed è capo reparto, per la sua intelligenza, per la sua onestà, per la sua capacità.

Chi lavora si sedentarizza?
Vivono nel campo, nella roulotte con gli altri, ovviamente una vita sedentaria perché chi ha un lavoro fisso non può spostarsi. Intanto i loro parenti e gli altri svolgono altre attività, qualcuno non ne fa nessuna… c’è di tutto.
Uno dei problemi, oggi, é l’arrivo di nuovi gruppi dall’est. Secondo me l’unica via d’uscita è che anche noi italiani decidiamo di diventare una nazione più onesta. Una nazione davvero fondata sul lavoro, dove chi non lavora non mangia. Dove chiunque, se ruba o delinque, è punito, in proporzione alla gravità del fatto, senza scappatoie.

Tanti di noi sono consapevoli di vivere in una società dove esiste una cultura mafiosa, ma scelgono la legalità.
Penso sia più alta nel mondo degli zingari la parte delle persone che dicono: comincio io. Solo in Piemonte, sono alcune centinaia, negli ultimi due anni, quelli che sono entrati nel mondo del lavoro, dopo le migliaia già assorbite dal mondo dei luna park. Persone che si sono rifiutate di entrare nella criminalità. Ricordo un papà con due figli a Milano, coinvolto nella criminalità, che ha fatto di tutto perché i figli non facessero la sua stessa vita. Ha cercato di dare un lavoro a entrambi. Con un figlio è riuscito, con il secondo no. A Torino, due anni fa, c’è stata una catechesi all’interno dell’accampamento, tenuta da una catechista Sinta: questo papà tutte le settimane veniva con un figlio. Voleva salvarne almeno uno e ha cercato di offrirgli anche una fede che lo potesse aiutare, dei valori. Persone così non sono una minoranza.

Che prospettive vedi per lo stile di vita nomade?
Non ho mai chiesto a uno zingaro nomade di sedentarizzarsi, né a uno che vuole sedentarizzarsi di continuare ad essere nomade. Penso che il compito di un operatore responsabile sia stare accanto a questi fratelli. Noi da tempo forniamo la scuola come elemento aggiuntivo: saranno poi loro a decidere come utilizzarlo. Ci sono bambini che quattordici anni fa hanno iniziato in Bangladesh, in India con le nostre scuole mobili, nell’accampamento, sotto le tende, sotto gli alberi, in maniera del tutto informale. Dopo un paio d’anni sono andati da parenti, per continuare alla scuola pubblica. Sono diventati insegnanti e adesso sono tornati nell’accampamento e fanno scuola agli altri bambini, continuando ad essere nomadi.

Arricchiscono la comunità…
Certo, una grande ricchezza. Altri invece sono andati a scuola e non sono tornati alla vita nomade. La scelta è loro. Noi offriamo mezzi di sviluppo per poter fare qualche passo in più, se lo desiderano. Io penso che abbia un senso la vita nomade, come ha un senso la vita sedentaria, salvo che si voglia fare violenza su questa umanità e creare una cultura unica.
Cent’anni fa Francesco Predari, autore del primo testo italiano interamente dedicato al tema, diceva: "Se qualcheduno volesse conoscere un poco la cultura zingara, cerchi di farlo in fretta, perché entro pochi anni spariranno e fra cento anni non ci sarà nemmeno più il ricordo di questo gruppo etnico". Cento anni sono trascorsi, e gli zingari sono molti più di allora: in Italia si parla di 80.000, oltre all’ultima ondata di rumeni. A Torino soltanto in questi ultimi due anni ne sono arrivati 2.500.

Cos’è la speranza per il futuro di uno zingaro?
Il mondo zingaro non ha prospettive di lungo periodo, pensa a sistemare i suoi figli oggi, adesso. Non c’è una percezione vera e propria del senso della storia. È una scelta di vita che porta con sè una percezione completamente diversa di molte cose.

intervista di Mauro Palombo
foto di Toni Gortz
da Nuovo Progetto dicembre 2008

Vedi la scheda "Bangladesh, scuole itineranti" dedicata alla collaborazione tra il Sermig e don Renato Rosso.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


21/11/2024 @ 18:50:27
script eseguito in 62 ms

 

Immagine
 Milano via Idro 62 - anno 1990... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 10255 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source