Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 10/01/2007 @ 12:17:41, in casa, visitato 1653 volte)
Alle recenti critiche del centro-destra sul progetto del comune di Padova a favore della comunità Sinti, risponde l'associazione Opera nomadi. "Le dichiarazioni della Cdl - commenta Renata Paolucci - devono essere respinte con fermezza e dimostrano la mancanza totale di conoscenza e tutti i pregiudizi che si portano appresso, il centrodestra vuole solo creare dei campi di concentramento". Opera nomadi tiene a precisare le caratteristiche che distinguono la popolazione dei sinti presenti in citta: "Vivono in Italia dal 1400, sono italiani e padovani a tutti gli effetti, la loro principale occupazione, fino a poco tempo fa era il lavoro negli spettacoli viaggianti e nei circhi, spostandosi in stato seminomade solo per brevi periodi". "I loro figli sono regolarmente scolarizzati, gli adulti cercano lavoro e alcuni hanno gia un impiego", prosegue la Paolucci. "La loro richiesta di avere una casa fissa va proprio nella direzione di creare un nuovo percorso di vita autonomo e responsabile all'interno del tessuto urbano e svincolato dalle logiche di assistenza." Dure le accuse rivolte nei confronti del centrodestra, pronto due giorni fa a definire i nomadi persone non normali rispetto ai cittadini padovani. "Non e più possibile ascoltare discorsi del genere, non certo per favorire l'integrazione degli ospiti, ma per mantenere la logica del campo-ghetto". Il progetto del comune di Padova prevede la costruzione di undici casette in muratura per i nuclei di famiglie ora accampati nel campo a ridosso della tangenziale Ovest di Padova. La spesa prevista è di circa 300mila euro, con un contratto di locazione tra il Comune e la comunita sinti per il pagamento e l'utilizzo delle abitazioni. Affitto che sarà detratto dalle famiglie che contribuiranno alla costruzione materiale del nuovo villaggio, spostato di circa cinquecento metri rispetto alla sua attuale posizione in via Tassinari.
Di Fabrizio (del 11/01/2007 @ 10:06:15, in Europa, visitato 1926 volte)
BRATISLAVA, - L'arcivescovo cattolico Jan Sokol ha elogiato il ruolo nel periodo bellico autoritario della II guerra mondiale del prete filo-nazista Jozef Tiso come "tempo di benessere", sollevando le proteste delle comunità Ebrea e Rom della Slovacchia.
In un'intervista alla TV di Bratislava TA3, Sokol ha detto di apprezzare Tiso.
"Me lo ricordo dal tempo dell'infanzia.. Eravamo molto poveri e sotto la sua guida la situazione migliorò grandemente," ha detto l'arcivescovo. Ha aggiunto che fu un "tempo di benessere".
La maggior arte degli Ebrei slovacchi morì nei campi di concentramento durante la II guerra mondiale, quando la Slovacchia divenne uno stato fantoccio e venne governato dal 1939 al 1945 da Tiso, monsignore cattolico. Venne giustiziato come traditore dalle autorità cecoslovacche nel 1947.
Un'associazione della comunità religiose ebree di Slovacchia ha detto che Sokol "ha dimenticato di menzionare il fato di oltre 70.000 Ebrei slovacchi, deportati dal governo slovacco" nei campi di concentramento nazisti, dove la maggior parte perì. Solo 4.000 Ebrei vivono ancora in Slovacchia.
"L'arcivescovo Jan Sokol ha offeso le vittime dell'Olocausto quando ne ha parlato positivamente," dice l'Associazione Centrale delle Comunità di Religione Ebraica. "Per noi, sopravvissuti all'Olocausto, simili apprezzamenti sulla Slovacchia totalitaria sono inaccettabili."
Con una dichiarazione anche il Consiglio Slovacco delle Comunità Rom ha criticato le dichiarazioni di Sokol. Molti dei Rom slovacchi perirono nei campi nazisti. Ladislav Richter, a capo del Consiglio, ha detto che sotto Tiso i membri della minoranza Rom furono banditi dai trasporti e dalle case e l'intera comunità Rom fu rilocata a forza.
L'ufficio di Sokol ha respinto le critiche, dicendo che l'arcivescovo ha "presentato il suo personale punto di vista."
Il governo non ha ritenuto di esporre la propria opinione.
Circa il 70% dei 5,4 milioni di Slovacchi sono di religione cattolica e le dichiarazioni di Sokol hanno attirato anche le loro critiche.
"Quello che ha detto è completamente sbagliato" ha affermato Veronika Bazanova (34) mentre usciva dalla cattedrale di Bratislava. Sua madre Ana (78) aggiunge di ricordare "il periodo di Tiso come tempi duri." "Ho visto deportare gli Zingari. L'arcivescovo ha torto, non c'è stato niente di buono in quel periodo."
Anche se dal 2004 è parte dell'Unione Europea, la Slovacchia sta ancora provando a migliorare la situazione sui diritti umani.
Il governo del Primo Ministro Robert Fico, composto da socialdemocratici e nazionalisti, si è impegnato nel proteggere i diritti delle minoranze, ma parecchi incidenti etnici hanno coinvolto la minoranza dei 500.000 ungheresi, creando tensioni anche con l'Ungheria.
L'anno scorso Fico ha incontrato severe critiche all'interno e all'estero nel voler formare una coalizione col Partito Nazionale Slovacco guidato da Jan Slota, che spesso si è espresso con toni critici sulle minoranze, e con il Movimento per la Slovacchia Democratica, dell'ex premier Vladimir Meciar.
Di Sucar Drom (del 11/01/2007 @ 11:01:56, in blog, visitato 1514 volte)
Scatenata guerra di numeri con la Romania nell'Unione Europea
Da alcune settimane si susseguono in Italia gli interventi di associazioni,
forze politiche e quotidiani sull’entrata della Romania e della Bulgaria
nell’Unione Europea. Ciò che ha scatenato la polemica è la paura che avvenga un
esodo in massa da questi due Paesi, soprattutto di Rom e Sinti Romeni. Già
alcune settimane fa eravamo intervenuti, stigmatizzando le dichiarazioni di
alcuni esponenti del...
Torino, seppelitemi in piedi e altre storie
«Questo è teatro della simultaneità: sul palco succede ciò che accade fuori
dal teatro, nella realtà. La nostra». Con queste parole Beppe Rosso, definisce e
sintetizza la sua «Trilogia dell’invisibile», il progetto artistico che, da
anni, lo vede impegnato come attore ed autore.
Tre spettacoli, «Seppellitemi in piedi», «Anime schiave» e «Senza», che saranno
in scena alla Cavallerizza Reale...
Porrajmos, il Giorno della Memoria 2007
In questo post, aggiornato tutti i giorni, presentiamo le diverse iniziative che
si svolgono in Italia per ricordare il Porrajmos, la persecuzione su base
razziale che hanno subito le popolazioni sinte e rom durante i regimi fascisti e
nazisti.
Alessandria, 11 gennaio 2007, "Porrajmos",
organizzato dall'Associazi...
Di Fabrizio (del 11/01/2007 @ 12:08:24, in blog, visitato 1787 volte)
Il noto artista Rom Bruno Morelli
ha iniziato a collaborare col blog
Rom Sinti @
Politica. Ecco il primo articolo:
Per Rom e Sinti una riflessione sulla loro estetica non
è mai stata azzardata. Si sono scritti molti libri sulla lingua, sulla storia,
sulla demografia, sulla geografia antropica… Dunque si è capito come parlano, da
dove vengono, quanti sono, dove sono, ma nessuno si è mai posto la domanda:
“qual è la loro cultura, o meglio, il modello culturale con cui produce il
proprio canone di bellezza? quali sono i prototipi decorativi che
l’estetica zingara ha sviluppato nel tempo durante il lungo nomadismo?
Teorizzare un’estetica zingara preclude la conoscenza dell’identità zingara,
ancora più profondamente.
continua
Di Fabrizio (del 12/01/2007 @ 10:01:56, in scuola, visitato 1907 volte)
Da
British_Roma
David Smith, esperto di temi zingareschi, insegnerà ai giovani come stampare con
tecnica stencil colorati artefatti su design romani. Questi artefatti erano
tradizionalmente adoperati per adornare i loro tipici carri.
Questo laboratorio funzionerà in congiunzione con la popolare esibizione
Mille Anni di Storia esposta al Charnwood Museum. Mille Anni di Storia racconta
l'affascinante storia delle comunità zingare e viaggianti da quando migrarono in
Europa dall'India, guadagnandosi da vivere vendendo alle comunità locali piccole
cose e riparando pentole, vaschette e ceramiche, alcune di queste cose sono
visibili nella mostra.
Il laboratorio è indirizzato a bambini tra gli 8 e i 14 anni. Tutti i
materiali verranno forniti dal laboratorio, che costerà £2.00 a bambino, tramite
prenotazione. Il Charnwood Museum risponde al 44 (0)1509 233754 per informazioni
e per riservare i posti.
Mille Anni di Storia verrà esposta da domenica 4 febbraio in Queens Park nel
centro di Loughborough, dalle 10.00 alle 16.00 [...]
Il Charnwood Museum colalbora con i consigli distrettuali di Leicestershire e
Charnwood Borough.
Note: Ulteriori dettagli e foto possono essere richiesti a Susan Cooke, 44
(0)1509 233737
Media Enquiries: Telephone 44 (0)116 265 6274
Lunedì 15 Gennaio ore 20:00
Presso il circolo Arci Metissage
Presentazione del libro
LE PAROLE CHE ESCLUDONO
VOCI PER UN DIZIONARIO
Di Giuseppe Faso
Una raccolta di articoli pubblicati sul periodico "Percorsi di Cittadinanza"
Oltre all'autore, saranno presenti: Marcello Maneri, Fabio Quassoli, Filippo
Miraglia, Ilaria Scovazzi, Edda Pando.
Verrà offerto un buffet.
Il Circolo Arci Metissage è in via de Castilla angolo via Borsieri 2, MILANO
Quartiere Isola
Da
Roma_Daily_News
Nato a Shanghai nel 1931, Victor Vishnevsky è un Rom Lovara
russo per cultura e cittadino iraniano residente in Brasile. In "Memorie di uno
Zingaro" ci porta dalla sua infanzia a Shangai, da cui la sua famiglia prese
il volo attraverso Burma in India e l'Iran sino al suo arrivo in Brasile.
Durante il percorso ci presenta il suo punto di vista sulle altre culture
zingare, e ci offre la sua opinione sulla storia e gli accadimenti
internazionali. [...]
Ulteriori
informazioni
Di Sucar Drom (del 14/01/2007 @ 10:26:35, in blog, visitato 1853 volte)
www.sucardrom.eu
Dopo alcuni mesi di gestazione nasce
www.sucardrom.eu, lo spazio web ufficiale dell'Associazione Sucar Drom,
dell'Istituto di Cultura Sinta e dell'Ente Morale Opera Nomadi Sezione di
Mantova. Dobbiamo ringraziare il webmaster Francesco che ha realizzato lo
spazio, ascoltando pazientemente le nostre richieste.
Il sito sarà completato entro l ...
Venezia, Albina era in Italia da sessant'anni, è morta senza documenti
L'hanno trovata morta, nella sua roulotte incrostata di muffa e ricordi, vuota
di ogni affetto e di ogni bene materiale. Aveva 74 anni, forse, forse si
chiamava Donata Hudorovich. Ma poco conta, perché per tutti era Albina, la
"zingara". Così la chiamavano nel "campo nomadi" di via Vallenari alle porte di
Mestre, dove aveva trovato un quadrato di terra per la sua casa viaggiant...
Santino Spinelli: basta con il paternalismo e il pietismo!
«Duecento morti rom in un anno in tutta l’Europa. Questo bilancio non è stato il
frutto di un caso. Gli incidenti possono essere dolosi o non dolosi, ma è certo
che sono il risultato di una segregazione razziale. Per ribaltare la situazione
gravissima in cui vivono centinaia di rom si dovrebbero chiudere tutti i campi e
cominciare a cancellare i troppi luoghi comuni che circolano».
Si chia...
Milano, da via Triboniano parte il disastro
Si avvia ad una soluzione la complessa vicenda del cosidetto "campo nomadi" di
via Triboniano. L’assessore comunale alle Politiche sociali, Mariolina Moioli, è
ottimista: «I lavori di bonifica del campo procedono secondo le previsioni. Nei
prossimi giorni arriveranno i container che ospiteranno le famiglie, e verrà
ultimato il cablaggio per l’energia elettrica: ci vorranno circa due settimane».
...
Faenza (RA), di nuovo sgomberi contro Rom Europei
I Vigili Urbani di Faenza hanno iniziato nella giornata di martedì le operazioni
di sgombero di alcuni veicoli appartenenti a diversi nuclei familiari Rom
Cergasi (Bosnia Erzegovina) in via Graziola a Faenza. L’unico avente diritto a
restare è quello facente capo a Gordana Halilovic.
Sul posto erano presenti anche il personale di Hera per la pulizia dell’area, i
Vigili del Fuoco per la mess...
Il Balkan beat è pronto ad invadere l'Europa
La rotta musicale degli Rom dell'Est europeo, perdendo i riferimenti in un mondo
globalizzato, ha cambiato direzione finendo direttamente nella cultura musicale
urbana europea. Questa deviazione ha portato le sonorità eclettiche dell'Est
europeo, “del nostro oriente”, nel mondo dei club, innestando una rilettura
stilistica delle tradizioni attraverso la lente della modernità.
Qui gli strum...
Milano, il patto di socialità e legalità anche per via Triboniano
Dopo i Rom Rumeni di Opera (MI) anche in
via
Triboniano a Milano si firma il
patto di socialità e legalità, promosso dalla
Casa della Carità
e...
Chi
ha paura del popolo degli alieni
Venerdì 12 gennaio Diario di Repubblica ha parlato di Sinti e Rom, dopo che da
giorni la stampa nazionale e locale, e non solo, continua a fomentare
un'inesistente invasione di di Rom e Sinti dalla Romania e dalla Bulgaria.
Gli articoli sono firmati da Massimo Livi Bacci (professore di demografia a
Firenze), Guido Viale (studioso di problemi delle metropoli) e da Antonio Monda
che intervist...
Erba (CO), il razzismo e l'indulto in Italia
Riceviamo da Valerio Guizzardi (Papillon-Bologna) un interessante articolo sulla
vicenda di Erba (CO), luogo tra l'altro di continui sgomberi contro le famiglie
sinte e rom italiane ed europee, considerate una minaccia dai bravi e buoni
cittadini di Erba.
Data la conclusione delle indagini sulla strage di Erba sarebbe bene andarsi a
rivedere cosa scrissero alcuni quotidiani e alcun
Matrix e i 1.000 euro al mese
In relazione alla trasmissione Matrix trasmessa lunedì 8 gennaio su Canale 5,
sulla tematica dei "campi nomadi", vorremmo sollevare una questione che riguarda
le dichiarazioni del sinto intervistato a Vicenza.
Il sinto ha dichiarato che percepisce un sussidio/contributo di 1100/1200 Euro
mensili dall’INPS, ma, per quanto di nostra conoscenza, non risulta che ciò
corrisponda al ver
Di Fabrizio (del 15/01/2007 @ 09:28:59, in lavoro, visitato 1876 volte)
Ricevo da Tommaso Vitale:
11/01/2007 Il bando scade il 21 gennaio
La Commissione europea riserva cinque stage a giovani diplomati Rom. I ragazzi
devono avere al massimo 25 anni, essere cittadini di uno dei nuovi Stati membri,
essere di origine Rom. L'obiettivo è quello di far conoscere da vicino l'Unione
europea ai nuovi cittadini e implementare la partecipazione politica dei Rom. Lo
stage parte il 1 marzo e dura cinque mesi.
Il bando scade il 21 gennaio.
Info: Roma Partecipation Program, rpp@ osi.hu
Di Fabrizio (del 16/01/2007 @ 10:06:45, in Europa, visitato 2237 volte)
Premessa: La Bulgaria è sconvolta. Le reazioni rispetto alla
conferma, in appello, della condanna a morte alle cinque infermiere bulgare e al
medico palestinese accusati di aver provocato volontariamente il contagio con il
virus HIV di 426 bambini nell’ospedale pediatrico di Bengasi nel 1998 (continua)
I Rom di Bulgaria e il Consiglio Sociale dei Rom "KOUPATÉ" hanno aderito
alla manifestazione di protesta che si è tenuta il 12 gennaio scorso davanti
all'ambasciata libica, durante la quale è stata consegnata una dichiarazione
all'ambasciatore della Libia, nella quale si esprime la richiesta di
riconsiderare il processo contro le infermiere bulgare e il dottore palestinese.
Riassunto tratto da
Roma_Francais
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