Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 31/10/2006 @ 20:00:11, in Europa, visitato 2349 volte)
E' uscito l'aggiornamento di ottobre 2006 di PICUM.org con le notizie e l'evoluzione politica riguardanti i diritti sociali fondamentali degli immigranti non documentati in Europa. Disponibile nel formato Word nelle seguenti lingue: inglese, tedesco, olandese, spagnolo, francese, italiano e portoghese.
Di Sucar Drom (del 31/10/2006 @ 10:16:27, in blog, visitato 2580 volte)
Roma, appello di solidarietà ai Rom Rumeni di via Bravetta Pubblichiamo l'appello a favore della comunità Rom Romena residente nel Residence di via Bravetta a Roma. La comunità Rom ha tenuto un'assemblea pubblica in Piazza Ara Coelli, durante l'occupazione che dura tutt'ora. Invitiamo tutti ad ascoltare il »
Gorla Minore (VA), Sinti denunciati per "invasione di terreni" Quindici Sinti Teich Cranaria Italiani sono stati denunciati a piede libero dai Carabinieri di Gorla Minore per il reato di "invasione di terreni", ai sensi dell'articolo 633 del Codice Penale. La denuncia al termine di un'indagine avviata anche su segnalazioni da parte di cittadini della zona e degli amministratori locali, dopo che le famiglie sinte, nelle prime settimane di sett »
Berna (Svizzera), in forse "Equal Chances - Roma Secondary Education" Alliance Sud - che raggruppa sei importanti organizzazioni di aiuto umanitario - sostiene il "sì" alla Legge sulla cooperazione con gli Stati dell'Europa dell'Est, in votazione il 26 novembre. Un no danneggerebbe le relazioni con l'Unione europea e indebolirebbe la base legale dell'aiuto svizzero allo sviluppo, precisa oggi l'organizzazione. Il direttore di Caritas Svizzera, Jurg »
I Romeni, i Rom e l'Italia Pubblichiamo questo interessante articolo di Marco Cavallotti che risponde alla provocazione contro la Romania e i Romeni, fatta dal quotidiano Il Tempo a firma di Augusto Perboni. Molto interessante il finale... Imbecilli nazionali. Arriva anche in Italia il nazionalismo degli »
Opera Nomadi, commento politico all’Assemblea 2006 L’Assemblea Nazionale dei Soci è il momento più importante dell’associazione, dove tutte le Sezioni dovrebbero incontrarsi e insieme discutere per decidere la linea politica dell’associazione anche grazie agli stimoli del Consiglio Nazionale e del Presidente Nazionale. Questo nella normalità ma purtroppo l’ultima assemblea è stata un monologo da parte dell’attuale vertice nazionale che ha negato a »
Mazara del Vallo (TP), Denis compie sei anni e continuano le fantasie sui Rom Il 26 ottobre la piccola Denise Pipitone, la bimba rapita l'1 settembre del 2004, ha compiuto sei anni e Mazara del Vallo l'ha ricordata. Alle 10, presso il chiostro del Palazzo dei Carmelitani, si è svolta una manifestazione con la partecipazione di rappresentanze delle scolaresche cittadine. Studenti ed alunni, con canti e messaggi, hanno espresso i sentimenti di solidarietà e di speranza »
Lamezia Terme, i Rom e i loro bisogni Tutto sui Rom che vivono in città: numeri, statistiche, condizioni di vita, progetti e desideri. A presentare il quadro completo della situazione Massimo Bevilacqua e Massimo Berlingieri, due giovani Rom che da anni fanno parte della cooperativa Ciarapanì guidata da Marina Galati. Al Teatro Umberto, per la prima volta, hanno preso la parola illustrando al pubblico il progetto Ric (riscoprirsi insi »
Merano (BZ), i Sinti chiedono di partecipare al progetto abitativo Se la gente del quartiere protesta, i Sinti non sono da meno. La nuova struttura, ancora in fase di progetto, sembra non soddisfare le reali esigenze di spazio della decina di famiglie stanziali. «Prima di disegnare le piazzole i tecnici dovrebbero almeno censire il numero di persone da sistemare - dichiara uno dei capifamiglia, Daniele Schöpf - la proposta che ci hanno sottoposto è chiaramente in »
(Libano)
Mehdi Lebouacher
Agence France Press
GAZA: Seduta sul gradino della porta di casa, Narem aspira nervosamente una
sigaretta, e sospira: "Siamo stati ballerini e cantanti. Ora siamo niente." In
Europa sono denominati Zingari o Rom. A Gaza, sono i Nawar, gente con una
tradizione ancestrale nella canzone e nel ballo, che si è sparsa per i secoli
nel Medio Oriente.
Ma qui, l'aumento della dottrina islamica che ha accompagnato l'inizio della
seconda rivolta palestinese sei anni, fa ha suonato il colpo mortale per il modo
di vivere dei Nawar, li ha spinti ad elemosinare e li ha resi cittadini di
seconda categoria in una società regolata da regole rigide.
"La nostra vita era la migliore. Abbiamo portato i vestiti più belli,
abbiamo mangiato i piatti migliori. Abbiamo cantato Umm Kalthum, Abdel-Halim
Hafez durante i matrimoni e le celebrazioni. Eravamo liberi," dice Narem, 35
anni, gettando rapidamente una sciarpa per coprire i suoi capelli scuri e
fluenti ogni volta che passa un'automobile.
"Non abbiamo imparato in scuole, ma in casa. Con noi, si comincia a cantare e
ballare mentre da bambini," dice. "Mia madre ha ballato, la mia nonna prima di
lei e la mia bisnonna anche."
Per decadi, i Nawar hanno vagato da città a città nella striscia di Gaza e nel
Medio Oriente, mostrando i loro canti e balli.
Fatima, 49 anni, era un cantante.
"Siamo andato di città in città, a Rafah, Khan Yunis, Jabaliya. Installavamo le
tende e suonavamo l'oud ed i tamburi. Alcuni di noi hanno vagato fino
all'Egitto, alla Siria ed al Giordano, "sospira Fatima.
"La vita era dolce come miele," bisbiglia, alzando gli occhi al cielo.
L'istituzione dell'autorità palestinese nel 1994, a seguito degli accordi di
pace di Oslo fra Israeliani e Palestinesi, l'aveva resa ancora più dolce.
Convinti che presto avrebbero avuto il loro stato, i Palestinesi erano
nell'umore per celebrare.
"Con l'arrivo dell'autorità palestinese, sono stati costruiti dei club in riva
al mare. C'era il Sunset, il Baida," dice lo
sceicco Abu Mohammed, il patriarca del quartiere Nawar di Gaza.
Ma lo scoppio della seconda rivolta palestinese nel mese di settembre del 2000,
condotta da Hamas, ha cambiato tutto.
"Gli estremisti hanno bruciato e chiuso tutti i club. Hanno detto che era haram,
proibito alle ragazze di ballare e cantare," dice Abu Mohammed dice, vestito in
suo abito lungo consumato e sbiadito. "La nostra vita antica è sparita nell'aria
sottile e non ritornerà."
Dopo l'inizio della seconda intifada, i cinema a Gaza sono stati chiusi o
bruciati, vietata la vendita di alcool, i vestiti sostituiti dalle camicie
lunghe-collegate e le prestazioni dei Nawar non furono più accolte
favorevolmente.
"Che cosa possiamo ora fare, volare via? No, elemosiniamo nei bazar," dice Narem,
rattristata dai ricordi felici.
Malgrado le difficoltà, i Nawar non desiderano andare via.
Sono stati su questa terra per i secoli e la considerano la loro patria.
"Hanno una storia molto lunga," dice Allen Williams, direttore del Centro di
Ricerca dei Dom per Medio Oriente ed l'Africa del Nord, un gruppo con base a
Cipro.
"In ogni società, cristiana o musulmana, i Dom hanno passato con le stesse
difficoltà," dice Williams. "Non hanno una voce in Medio Oriente. Per le
centinaia dei anni, essere cantanti e ballerini è stato il loro ruolo
tradizionale nella società.
"Quando c'è isolamento, non c'è possibilità da andare a scuola, cantare e
ballare è una di quelle abilità tradizionali che imparano e si passano dai
genitori ai loro bambini".
Oggi i Nawar a Gaza vivono sotto l'occhio di una società che ha sostituito le
celebrazioni con la violenza e la morte.
La miseria che ha accompagnato il raffreddamento delle relazioni con l'occidente
dopo che Hamas ha formato un governo in marzo, è stata esacerbata dall'offensiva
di quattro mesi dell'Israele a Gaza dopo che i militanti ha catturato un soldato
israeliano verso la fine di giugno.
"La prospettiva della gente qui è cambiata," dice Narem. "quando cantate davanti
alla gente, vi guardano in un determinato senso. Quando elemosinate ad un
mercato, vi guardano con disdegno."
"La gente qui pensa che siamo prostitute e pensano che tutti i nostri giovani
siano ladri," dice Hayat, una delle figlie di Fatima.
Agitata, aggiunge "ma siamo anche figli del popolo palestinese ed abbiamo il
diritto di essere rispettati e vivere come tutti."
Oggi, conservare le loro tradizioni, i Nawar si nascondono.
"Organizziamo le celebrazioni in famiglia e non un singolo sconosciuto può
venire," Hayat dice. "cantiamo e balliamo per noi stessi. È meglio così."
Di Fabrizio (del 29/10/2006 @ 10:15:08, in casa, visitato 3246 volte)
Il Commissario per i Diritti Umani intervistato sugli sgomberi di Rom a Patrasso
By Niki Kitsantonis
(printed issue dated 24 October 2006)
PATRASSO - La casa di Antonis Georgopoulos, 23 anni, sua moglie e dei loro sei figli è sempre stata una tettoia senza elettricità e acqua corrente su un terreno incolto a Patrasso, il porto greco e la città scelta come capitale culturale europea dell'anno.
Ma l'agosto scorso, Georgopoulos, ritornando dal lavoro ha trovato la casa rasa al suolo dopo che le autorità avevano deciso la "ripulitura" dei due accampamenti rom, Riganokambos e Makriyiannis.
La sua famiglia da allora dorme in un furgone. Sono circa 400 i Rom che da luglio hanno perso le loro case a Patrasso, vivace centro commerciale di circa 250.000 abitanti a 220 km a ovest di Atene, conosciuto come l'ingresso occidentale della Grecia.
Quando l'Unione Europea scelse Patrasso come capitale culturale d'Europa, le autorità locali si sono impegnate nel "celebrare la diversità culturale.". Ma durante quest'anno, gli sforzi si sono focalizzati nell'attrarre artisti e musicisti stranieri, non nel promuovere la tolleranza verso una minoranza stigmatizzata.
L'opposizione pubblica ai Rom si è dipanata con le elezioni comunali di questo mese [...] Uno striscione con lo slogan "Mai più Rom a Riganokambos" emergeva tra i tanti della campagna elettorale. In molti credono che gli sgomberi siano avvenuti nei due turni elettorali, che si sono conclusi domenica, per ottenere il voto di cittadini riluttanti a condividere la loro città con i Rom e i loro alloggi di legno grezzo.
Mentre i Socialisti vincevano le elezioni, gli sfidanti Conservatori dichiaravano la loro intenzione di ripulire la città dai Rom.
I gruppi dei diritti umani, invece, hanno protestato, anticipando una visita il mese scorso del commissario europeo sui diritti umani, Thomas Hammarberg, per ispezionare i siti.
"C'è a Patrasso un problema reale" dice Hammarberg in un'intervista telefonica. "Molte famiglie sono state sfrattate senza essere state adeguatamente informate o con una reale alternativa." Le espulsioni avvenute a Patrasso quest'estate, sono un "modello" comune a tutta la Grecia. Nel 1997, circa 2.000 Rom furono espulsi da un quartiere di Salonicco, la seconda città della Grecia, dov'erano accampati sulle rive del fiume Gallikos per tre anni prima di essere rilocati in un'ex caserma. Nel 2003, circa 200 Rom furono rimossi dal quartiere periferico di Maroussi ad Atene, per costruire il complesso olimpico dei giochi 2004.
Attualmente circa 200 Rom si trovano di fronte a un vasto sgombero a Votanikos, nel centro di Atene, un'area destinata alla costruzione di uno stadio da calcio e della prima moschea della capitale nel 2009.
Hammarberg aggiunge che altrove in Europa, 109 Rom sono stati espulsi a luglio dal villaggio albanese di Elbasan e 200 dal villaggio di Dorozhny a Kaliningrad, Russia occidentale, a giugno.
Dato che non esistono dati ufficiali sui Rom in Grecia, le OnG e il Consiglio d'Europa stimano che ce ne siano tra i 200.000 e i 300.000 in centinaia di accampamenti nel paese, e almeno la metà in stato di estrema povertà. Le condizioni sono altrettanto precarie per molti tra gli 8 e i 10 milioni di Rom in Europa, un terzo di questi in Romania e Bulgaria.
Hammarberg enfatizza la necessità di un intervento statale per assicurare che i Rom a Patrasso e altrove siano trattati equamente.
"Il fatto che decisioni abusive siano prese a livello locale non assolve il governo centrale dalle sue responsabilità," dice.
Abet Hasman, vice sindaco di Patrasso e a capo dell'unità dei servizi sociali municipali che ha ordinato i recenti sgomberi, dice che accoglierebbe con favore una mediazione governativa.
La municipalità sta affittando appartamenti per 18/22 delle 70 famiglie sgomberate, dice Hasman "nell'attesa che il governo approvi le rate perché possano acquistare una casa loro."
Questa versione è contestata da Panayiotis Dimitras, del Greek Helsinki Monitor [...]. "La maggior parte dei Rom autoctoni dorme all'aperto, ha lasciato Patrasso o sta cercando casa," dice, "quindi dove sono questi che sono stati rilocati?"
Alla famiglia Georgopoulos, per esempio, non ha è stato offerto nessun alloggio. Invece, dicono, le autorità hanno offerto loro €200, o $250, per la perdita della loro casa.
Nel contempo, le pattuglie di polizia stanno controllando l'area e forzando gli ultimi residenti a lasciare il sito. Durante una visita a Riganokambos di 30', un reporter ha visto due camion che caricavano quello che rimaneva dell'accampamento.
Ci hanno minacciato di arresto se non lasciavamo le nostre tettoie," dice Brigis Danopoulos, 16 anni, dopo una notte di detenzione. [...]
Per le famiglie sgomberate, le difficoltà finanziarie non sono l'unico problema. Georgios Michalakopoulos e la sua famiglia ora sono nella quarta casa in due mesi da quando sono stati allontanati da Riganokambos. "Gli affittuari non vogliono Zingari nelle loro case," dice Michalakopoulos, 50 anni, che ora divide un appartamento a Patrasso con sua moglie e le tre figlie.
Secondo Yiannis Halilopoulos, presidente dell'Unione degli Zingari Greci, l'ignoranza accresce il problema. "Le radici del razzismo contro gli Zingari non sono profonde" dice Halilopoulos, che ritiene che una campagna per educare i bambini a scuola sui Rom eroderebbe i pregiudizi, "Chiamarci Rom ci fa sentire stranieri," dice. "Noi siamo Greci."
L'elemento Tzigano o Zingaro, dice, "si collega alla nostre tradizioni, la nostra musica, non alla nostra nazionalità."
Di Fabrizio (del 28/10/2006 @ 10:03:40, in casa, visitato 2280 volte)
Ricerca sui siti per Nomadi e Viaggianti
Una REVISIONE per valutare quanti siti siano necessari
I dati di gennaio scorso indicano che circa un quarto delle famiglie di
Nomadi e Viaggianti vivono all'est, tuttavia lì esistono solo il 16% dei siti
ufficiali. Ora la ricerca di East of England Regional Assembly (EERA) vuole
identificare i bisogni della comunità nomade e quali passi compiere
Nel Cambridgeshire ci sono attualmente 13 siti ufficiali, inclusi Oxney Road,
a Parnwell e Paston a Peterborough. Ma le comunità Nomadi e Viaggianti dicono
che c'è bisogno di ulteriori luoghi di sosta e individuano un ulteriore sito a
The Embankment.
Gli ultimi dati del Governo mostrano che il 24,7% di Nomadi e Viaggianti vive
in aree senza autorizzazione e sono considerati senza dimora.
John Reynolds, presidente dell'Assemblea Regionale per la Pianificazione, dice:
"Speriamo che i risultati di questa indagine diminuiscano il numero delle aree
non autorizzate, diminuendo così i costi delle azioni di sgombero e
mantenimento."
La prossima primavera verranno anche effettuate consultazioni pubbliche su
questi dati.
Di Fabrizio (del 27/10/2006 @ 10:16:55, in media, visitato 2730 volte)
Carissimi,
Vorrei annunciare che dalla scorsa settimana ho lanciato un'emissione TV da
satellite con annunciatori/ospiti Rom. L'autore dei programmi è Asmet Elezovski,
per la produzione Evropakiri Romani
Televizija (TV SUTEL).
Me kamav te dav tumen informacija kaj kotar naklo kurko lija starto Tv
emisija pe satelito e Romane misafiriencar.
O autori pe emisije si o Asmet Eleozovski, productija si pe Evropakiri Romani
televizija (TV SUTEL).
Potete visionare ogni settimana a partire dalle 20.00 il programma "AMEN E ROMA
'" via satellite
Intel sat 10-20 1 w
Frek. 12607
Sim.rate. 10127
Fec 3/4
Tumen situmen saipe te diken i programa sako luine-ponedelnik- monday katar 8
h caso pe rach : AMEN E ROMA" ko sateliti
Intel sat 10-20 1 w
Frek. 12607
Sim.rate. 10127
Fec 3/4
I primi ospiti sono stati Samir Mile da Parigi che ha parlato della
storia dei Rom e Adam Andrasz dalla Polonia, precisamente dal Roma Muzei a Tarnow,
sulla cultura romani
Avdive misfairi si o Samir Mile from Paris France thaj Adam Andrasz Poland.
Pe nagluno kotor ka ovel intervju e Saimir Milesa
pe histoprija thaj cacimata vi chib. Pe dujto kotor ka ovel sikavimos pe
historija thaj kultura katar o Muzejo kotar Poland Warsaw.
Vi informeremo sulle prossime trasmissioni e sui prossimi ospiti.
Pe vaver emisia ka das tumen informacija ko ka ovel misafiri, gosto.
Devlesa
Asmet Elezovski
Di Sucar Drom (del 26/10/2006 @ 10:48:34, in blog, visitato 2369 volte)
Firenze, DOPO la Scuola A Firenze è iniziato ad ottobre il corso di formazione per operatori e volontari di doposcuola rivolto a minori stranieri. Il percorso formativo è organizzato dall'ArciSolidarietà Toscana e dal CESVOT (centro servizi volontariato toscana), in collaborazione con ARCI Toscana, Accoglienza Toscana, Amalipé Romano. Il corso vuole rispondere all’esigenza di creare possibilità di confronto e di
Mantova, incontro dei tre Presidenti Sinti Il 21 ottobre, a Mantova, prima delll'inizio del concerto di Negrita si sono incontrati i tre Presidenti Sinti: Radames Gabrieli di Nevo Drom, Bernardino Torsi di Sucar Drom e Vladimiro Torre di Them Romanò. L'incontro si è tenuto nella spazio kampina "Hantigo Sinto". I tre Presidenti hanno discusso sulle strategie da ado
Chiari (BS), la stampa locale sulla questione dei sinti Negli ultimi giorni la stampa locale di Brescia ha dato spazio alla vicenda delle nove famiglie sinte di Chiari che sono state "invitate" dall'Amministrazione Comunale, dopo una "buona uscita" di 18.000 euro, ad andarsene dall'area di via Roccafranca. L'area era stata attrezzata con finanziamenti della Regione Lombardia di oltre 170 mila euro (330 milioni di lire) a metà e a fi
Vicenza, il Vescovo riceve bambino rom L’archivio della Curia di Vicenza, può vantarsi di possedere il primo mini-vocabolario rom-italiano, scritto a Vicenza. A compilarlo in copia unica per farne omaggio al Vescovo Cesare Nosiglia nel corso di un incontro ha provveduto Antonio Halilovic che vive con la famiglia, mamma, papà e cinque fratelli, nell'area di via Cricoli. Quella di Antonio e del suo vocabolarietto rom è una storia
Exils, grazie a tutti voi! Exils, la festa sinta a Mantova, si è conclusa ieri sera con la proiezione del film "Gadjo Dilo". Tantissime le persone che hanno partecipato ai diversi eventi succeduti in quattro giorni, indimenticabile il concerto di Negrita. Questa sera ci sarà nuovamente la proiezione del film "Exils", in prima visione a Mantova. L'Istituto di Cultura Sinta, l'Ente Morale Opera Nomadi Sezione di Mantov
Milano, formazione per Mediatori e Mediatrici Culturali Il Consorzio SIS Sistema Imprese Sociali, ente accreditato dalla Regione Lombardia per la formazione e l'orientamento, in collaborazione con la cooperativa sociale Progetto Integrazione organizza un corso di formazione per Mediatori e Mediatrici Culturali. Il corso, che rientra nel catalogo regionale per la formazione individuale e per la frequenza al quale è dunque possibile fruire del vou
Stereotipi e pregiudizi in rete Siamo rimasti colpiti da un commento di Simona, postato all'articolo "Guerra ai bambini" su liberoblog. L'articolo, di Rocco Biondi, porta all'attenzione dei blogger la denuncia dell'Unicef: "i piccoli ammazzati senza pietà, in Libano e nella Striscia di Gaza. Come sempre sono loro a pagare il prezzo del conflitto. Dì la t
Roma, Nando Sigona riceve il premio don Luigi Di Liegro Siamo felici di annunciarvi che alcuni giorni fa Nando Sigona, attivista e ricercatore di OsservAzione ha ricevuto il premio don Luigi Di Liegro per la ricerca sociale. L'iniziativa è stata promossa congiuntamente dalla Fondazione Internazionale don Luigi Di Liegro e dalla Provincia di Roma, questa prima edizione del Premio è stata dedicata al
Foggia, il Comune chiede un tavolo di concertazione con Governo e Regione L’Assessore alle politiche sociali del comune di Foggia, Assunta Pinto, ha presentato alla sottosegretaria ai diritti e alle pari opportunità Donatella Linguiti le problematiche relative alla situazione "campo nomadi" e all’emergenza abitativa che interessa la città di Foggia. A tal riguardo ha chiesto, a nome del Comune la convocazione di un tavolo di concertazione con la Regione e il G
Ustiben Report -
By Grattan Puxon
Una azione di protesta viene richiesta dalla famiglia di Danny Rooney a seguito
della sua recente morte in prigione.
La vedova, Ann Rooney, chiede ulteriori investigazioni dopo che un rapporto
afferma che Danny, 39 anni, si è impiccato mentre attendeva la sentenza.
Il giudice istruttorio ha aperto un'inchiesta.
"Non crediamo che si sia suicidato" dice la sorella, Mrs Margaret Rooney.
"Non era da Danny -non ne aveva ragione."
Danny lascia la moglie Ann e otto figli, l'ultimo di nove mese.
MANIFESTAZIONE
I membri della famiglia chiamano ad una manifestazione all'esterno della
prigione di Bullingdon, Bicester, Oxfordshire alle 12.00 am di venerdì 27
ottobre.
"Chiamiamo a protestare tutti i Viaggianti e chi li appoggia," - "E'
importante per tutti noi."
L'Irish Travellers Movement 2006 e Gypsy & Traveller Affairs
terranno un'udienza pubblica giovedì presso Stow-on-the- Wold Fair per
appoggiare la manifestazione.
Nomadi e Viaggianti sono molto agitati per la morte di Danny Rooney,"
dice Richard Sheridan, presidente di ITM. "Non è la prima volta che in prigione
accadono casi simili."
Dice che dopo il recente assalto a Tamworth da parte di un gruppo di
vigilantes, dove due Viaggianti furono bruciati, cresce l'atmosfera di sfiducia
nella comunità.
CONTACTS:
Margaret McCann 07765384449
Bridie Jones (IRM) 07765174141
Bullingdon Prison
01869353100
Governor: Phil Taylor
Di Fabrizio (del 25/10/2006 @ 12:40:32, in Italia, visitato 2437 volte)
Succede anche questo, verrebbe da dire. Cosa si prova ad essere accusati solo per il colore della pelle, ne parla Lameziaweb.biz: "Sono una zingarella, mi chiamo Nada e ho 18 anni. L'altro giorno davanti all'ospedale un "italiano" mi ha accusato di avergli rubato il telefonino. S'è arrabbiato e s'è messo a gridare. Gli ho ripetuto tante volte che non sono stata io a prendere il suo telefono, ma lui ha continuato ad urlare e a dirmi tante brutte parole". A parlare è Nada Bevilacqua, ragazza Rom che abita nell'accampamento di Scordovillo, e che fino a qualche giorno fa era solita fermarsi davanti all'ospedale in attesa di Karin Faistnauer, ... [cut] Troppo facile puntare il dito contro i Rom che «non vogliono lavorare e per questo vanno a rubare; su di loro non puoi fare nessun affidamento». Questi i commenti più "soft" che si sentono in giro comunemente, le espressioni e i pensieri ripetibili insieme ai quotidiani atteggiamenti di vero razzismo perché «gli zingari sono brutti, sporchi e cattivi e tali resteranno. Per sempre». Ma il pregiudizio è il peggior male sociale: gli zingari rubano auto nel parcheggio, e chiedono in cambio soldi per restituirle ai proprietari. È vero. Ma è pure vero che la responsabilità penale di un furto è di chi lo commette, non di un'intera etnia.
Di Fabrizio (del 25/10/2006 @ 10:57:41, in casa, visitato 2809 volte)
TULCEA - Il Centro Europeo per i Diritti dell'Etnia Rom e l'Associazione Rom "Egalitatea de Sanse" (Pari Opportunità) segnalano preoccupati le drammatiche conseguenze di uno sgombero da Tulcea, Romania Orientale, avvenuto l'11 ottobre 2006.
Per questa ragione, un gruppo di 150 cittadini, la maggior parte di etnia Rom, hanno perso la loro dimora come conseguenza di una decisione del tribunale di Tulcea. Ledue organizzazioni chiedono alle autorità locale di porre rimedio alla situazione che vede molti diritti messi in discussione.
Fonte: Roma_Daily_News
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