Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 06/01/2006 @ 10:34:19, in media, visitato 1751 volte)
Incredibile (almeno per i miei occhi) ma anche a Il Giornale riescono a parlare di periferie in termini non conflittuali. E sono persino capaci di scrivere articoli interessanti! Son così contento che lo ricopio per intero. Tutto il mondo è paese, anche se qui stiamo parlando di città. Vedi proiettate su uno schermo le immagini del Corviale, quartiere-serpentone romano lungo un chilometro, e non puoi non pensare al nostro Biscione, o alla diga di Begato. Inguardabili ammassi di cemento con dentro chissaquanta gente, generatori di miseria e delinquenza, pesantissima eredità del boom economico? O piuttosto centri di aggregazione, depositari di un patrimonio culturale «popolare» e, perché no, costruzioni addirittura belle? A dar voce alla seconda ipotesi sono diversi esponenti del mondo dell'architettura, specie in queste settimane, con la rivolta delle banlieues parigine che ha aperto più che mai il dibattito sulle condizioni di vita nelle periferie. A Genova c'è chi ha cavalcato l'onda e non si è lasciato scappare l'occasione di dar voce alle posizioni più scomode riguardo al problema. «Pensieri di Architettura» è un solerte gruppo di studenti genovesi che nei giorni scorsi ha invitato in facoltà a tenere una conferenza Osservatorio Nomade, un team di artisti visivi e architetti romani da sempre impegnato in prima linea nel recupero delle zone suburbane della Capitale. Con un comandamento preciso: non distruggere, ma correggere quel che c'è già. E non si parla solo di quartieri-mostro come il sopracitato Corviale, ma anche e soprattutto di campi nomadi. Gente in prima linea, quella di Osservatorio Nomade, che in pochi anni ha firmato una serie di progetti tra il bizzarro e il coraggioso per tentare un recupero del Corviale. I risultati sono stati presentati nel corso della conferenza ed è come minimo stimolante immaginarli applicati ai nostri «mostri» architettonici. Seguendo alla lettera l'assioma «ascoltare, prima di progettare», il team di artisti ha avuto l'idea di creare una piccola TV locale dedicata al quartiere, Corviale Network, con programmi d'inchiesta che vedono protagonisti gli stessi abitanti (sono circa seimila, ma è difficile fare una stima, vista la quantità di occupazioni abusive). «Era il miglior modo di instaurare un rapporto con la gente che popola Corviale e, allo stesso tempo, di capire i loro problemi ed esigenze», spiega Alexander Valentino, una delle menti del progetto. Da lì si è passati attraverso laboratori sonori e visivi di diverso tipo, che hanno coinvolto soprattutto i bambini delle scuole elementari del quartiere. «Ho frequentato scuole di periferia - è il racconto di Valentino - e vi assicuro che è un'esperienza che rifarei. La cultura che si respira in periferia è un vero e proprio patrimonio da salvaguardare». Infine, la progettazione vera, con l'ipotesi di costruzione di bar, negozi ed aree gioco negli spazi aperti interni all'edificio. C'è anche l'idea di un non meglio precisato «schermo per i messaggi testuali» e di una zona per i tappeti elastici, ma nel mestiere dell'architetto c'è sempre stata una componente di eccentricità.
E' finalmente attivo il sito di Romani
Linguistic Page, un progetto partito l'anno scorso tramite la
School of Languages, Linguistics and Cultures dell'Università
di Manchester.
Il sito fornisce una serie di strumenti interattivi per la
comprensione, lo studio e la trasmissione delle diverse evoluzioni
dei dialetti Romani dall'originale radice indiana. Molti riferimenti,
ovviamente, alle variazioni dell'Europa orientale, per la parte
occidentale del continente attualmente sono approfonditi gli sviluppi
del Kalé in Spagna, delle varianti dei Travellers britannici,
dei Sinti tedeschi e dei Tattare in Scandinavia. In Italia, con i
contributi – tra l'altro di Sergio Franzese e Giulio Soravia,
approfondimento sulla lingua dei Sinti piemontesi e dei Rom
abruzzesi.
fonte: Romano_Liloro
But sastipe, bari bah thaj suksesno barvali buti mangav sa e RRomenge ani sasti lumia a majbut e poetonge thaj sa e artistenge ano nevo 2006 bersh.
Mehmed Sacip
BAXTALE O AVUTNE BAREDIVE
Te anen baro yekhipe - athe si o manushikano zoralipe!
Baxtalo nevo bersh 2006 ! But bax thay sastipe tumenge ! M.K.C. " Narajan ". Ibrahim Osmani-Presevo
Bayramýnýz kutlu olsun!!!
Eid Mubarak!!!
Happy Eid!!!
ANA OPRISAN, M.A., Programme Manager
IBC - INTERNATIONAL BLUE CRESCENT RELIEF AND DEVELOPMENT FOUNDATION ULUSLARARASI MAVI HILAL INSANI YARDIM VE KALKINMA VAKFI
TURKEY Office Bostancý mah., Cami sok., Cesur apt. no 11 / 3, Bostanci, Istanbul, web: www.bluecrescent.nettel.: 0090 216 464 68 82, fax: 0090 216 361 57 45
PAKISTAN Office House no B 270, street 22, Sector E – 7, Islamabad e.mail: ana@bluecrescent.net, tel./ fax: 0092 51 265 43 96 Mobile: 00923015982075
BAHTALO O NEVO 2006-to BERSH!!!
KAMAV TUMENGE:
Parni bah sar o iv!
Barvalipe sar o giv!
Puterdo drom sar javin!
Shuzhi buti sar jsvin!
Gudle lavia sar avgin!
Buhle phaka – uchalin!
Phraloripe sar patrin!
Lacho vogi sar o Del!
Vi romenge, vi gazhenge!
Vi e saste manushenge!
Bah! Bah! Bahtori!
Katar tumari phen - Sali Ibrahim - Bulgaria
roma_sofia@abv.bg
Eveneens mijn beste wensen voor 2006!
Krijgen de Roma uit Kosovo een beschermingsstatuut in Nederland of worden ze uitgewezen?
Graag hoorden wij wat meer nieuws hieromtrent.
Vriendelijke groeten,
Carla
Romisk Kulturcenter - København
Ruten 167.3.3
2700 Brønshøj
Danmark
Tlf. & Fax: 38 81 07 08
Mob.:20 922 068
www.euroma.dk
PHRALALEN THAY PHENYALEN,
ROMANA KULTURAKO CENTRI ” EUROMA” ANDAR DANIMARKA,
BAHTALKERELA SA E SHUKAR (QAQUNE)ROMENGE O NEVO 2006. BERSH,
MANGIPAYA SA SHUKARIPE ANO JIVDIPE.
VASH TE JANEN SAR AJUKARDILO O NEVO 2006.BERSH ANI DANIMARKA,
DIKHEN O TASVIRYA! ( ano tasviri o 2003 hramisalo doshaya).
Te aven saste taj bahtale!
Bahtalo Nevo Bersh savorenmge!
Stevo BARO SASTIPE, THAJ BAHT KO NEVO BERSH 2006
VESELE PRAZNIKE IN USPESNO NOVO LETO 2006
MERRY CHRISTMAS AND HAPPY NEW YEAR 2006
R.D.AMALA
IMER TRAJA BRIZANI
Lieve Mensen,
Door de statusbesprekingen van Kosova/o, de mogelijke toetreding van Macedonië op termijn en de onvermijdelijke aandacht voor Servië/Montenegro staat de zuidelijke Balkan weer volop in de belangstelling. Maar de dialoog moet met allen worden gevoerd en dus ook met de Roma. Roma ginds, Roma in naburige landen en Roma hier, in West-Europa.
Namens mijn team hoop ik dat we dit jaar opnieuw maar veel intensiever kunnen samenwerken.
Veel geluk en sterkte in 2006!
Els de Groen
www.elsdegroen.nl
Ieri sera un incendio è divampato tra le baracche del "campo nomadi" di via Salone, alla periferia di Roma. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con cinque automezzi, alcune «volanti» della polizia e dei mezzi del 118. Non risultano per il momento vittime. Nel "campo", vergogna capitolina e italiana, si stima che siano presenti circa 1.250 persone... (stime del
Di Fabrizio (del 05/01/2006 @ 09:43:31, in Regole, visitato 1938 volte)
Il
Ministro di Giustizia e il filosofo
Nel 1964 l'arresto
dell'attivista dei diritti dei Nomadi e Viaggianti Grattan Puxon fu
controverso, racconta Ryle Dwyer.
30/12/05 - DOCUMENTI
rilasciati ora dal Dipartimento di Giustizia includono i dati
sull'arresto nel 1964 di Grattan Puxon, attivista a favore dei
diritti degli Itineranti irlandesi. Il tema di controversia diede
origine ad uno scambio di corrispondenza tra il filosofo Bertrand
Russell e il Ministro della Giustizia, Charles Haughey.
Grattan Puxon era giunto in
Irlanda agli inizi degli anni '60. Si coinvolse nella lotta dei
Viaggianti irlandesi e li aiutò ad organizzarsi per resistere
agli sgomberi. Viveva nell'area di Cherry Orchard a Dublino, dove era
stata fondata la prima scuola per nomadi, l'area venne allora
completamente sgomberata e rasa al suolo dalla Dublin Corporation,
perché i Nomadi e Viaggianti l'avevano occupata senza
permesso. Durante la successiva contrapposizione, Puxon venne
arrestato e Russell il 7 aprile 1964, scrisse al Ministero della
Giustizia, chiedendo che Puxon fosse scagionato.
“Sono sicuro”
scriveva “che l'Irlanda non vuole appannare il proprio buon
nome con un [nuovo] caso Sacco e Vanzetti.” [...] i due
anarchici italiani arrestati a Boston nel 1927, accusati, condannati
e giustiziati per omicidio, anche se avevano un alibi.
Haughey rispose che sarebbe
stata una perdita di tempo comprendere perché Puxon potesse
essere innocente.
Russell rispose a sua volta:
“Considero la persecuzione degli zingari e degli itineranti
come vergognosa per una comunità civile.
Penso che continuare a
perseguire questi individui perché si accampano sui
possedimenti cittadini e continuare a minacciarli, non ottenga nessun
beneficio ed in particolare, penso che le misure contro il signor
Puxon siano persecutorie.”
Replicà Haughey il 5
maggio: “Grattan Puxon non è un nomade.
E' un cittadino inglese che
dice di essere giornalista. Ha scritto regolarmente per la stampa di
Dublino. E' accusato di possesso illegale di esplosivi ed
ammutinamento, perciò è stato arrestato su richiesta
della Dublin Metropolitan District Court. Avrà, naturalmente,
tutte le possibilità di difendersi in tribunale.”
Russell accettò
questo e rispose: “Dalle informazioni in mio possesso, che
ritengo accurate, il signor Puxon è stato prima dissuaso e poi
minacciato da componenti dei corpi speciali della polizia irlandese,
a causa della sua campagna di sostegno agli Itineranti.”
Tredici studenti della
Queen’s University il 7 maggio scrissero a Haughey per
protestare contro il trattamento riservato alle famiglie Nomadi e
Viaggianti. Nella loro lettera, sottolineavano che le famiglie
protestavano per “aree di sosta con acqua corrente e servizi
igienici, facilitazione per la scolarizzazione dei loro figli e per
aver accesso ai servizi sociali”. Erano richieste portate
avanti senza violenza e “l'arresto di Grattan Puxon, un noto
pacifista, era stata una carica di dinamite”. Infine chiedevano
la fine di questa “illogica persecuzione”. Haughey
rispose: “La domanda da porsi non è se le aree di sosta
debbano essere attrezzate, ma se i nomadi abbiano il diritto di
accedere alle proprietà private o a quelle requisite (a volta
obbligatoriamente) dalle autorità municipali per farne alloggi
o altri servizi essenziali, ed occupare definitivamente dette aree”.
Aggiungeva che “questi giornalisti stranieri” erano più
preoccupati dei bisogni dei nomadi che delle “ingenuità”
del Governo.
Scrisse quindi a Russell il
200 maggio, di aver formato una commissione nel 1960, come Segretario
del Parlamento, per indagare sulle condizioni dei Viaggianti e
“promuovere la loro assimilazione nella comunità
generale”.
Replicò Russell: “Non
capisco perché gli itineranti debbano essere assorbiti. Ho
sempre pensato che gli inconvenienti potrebbero essere evitati
fornendo loro delle facilitazioni.”
Puxon fu arrestato e
ripetutamente gli venne chiesto di scegliere tra lasciare il paese o
finire in prigione. Divenne poi uno dei leaders della lotta dei
diritti dei Viaggianti in Gran Bretagna. Ha sempre dichiarato che gli
esplosivi furono portati dalle guardie della sicurezza.
Fonte: British_Roma
Da Romano Lil edizione telematica 3 gennaio 2006
“Il Porrajmos dimenticato, le persecuzioni dei Rom e Sinti in Europa” è il titolo del libro edito dall’Opera Nomadi, con il contributo dell’Unione comunità Ebraiche Italiane. Il libro traccia la storia della persecuzione degli zingari a partire dal medioevo per arrivare all’età moderna, soffermandosi sul periodo nazi-fascista che ha porta...
A Castel Mella (Brescia) i "nomadi" espulsi da tutto il territorio
Pubblichiamo un articolo apparso sul quotidiano Brescia Oggi in cui si comunica la decisione del Comune di Castel Mella (a pochi chilometri da Brescia) di apporre i cartelli di divieto di sosta ai "nomadi" già a partire dalla stessa tangenziale di Brescia.
Rimarchiamo l'anticostituzionalità di tali cartelli e dell'ordinanza emessa dall'Amministrazione Comunale che discrimina palesemen...
continua
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Spedizione punitiva contro i Rom a Martellago (Venezia)
Pubblichiamo articolo apparso ieri sul quotidiano Il Gazzettino On Line, sulla "spedizione punitiva" della brava gente di Martellago contro una famiglia di Rom.
Interessante il commento del primo cittadino di Martellago, Giovanni Brunello: "Pensavano di trovare l'Eldorado a Martellago?".
Alla fine è scattata la "spedizione punitiva" e la bara...
continua
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Di Fabrizio (del 04/01/2006 @ 09:28:30, in Italia, visitato 2045 volte)
FAENZA - Faenza ha preparato un ricco calendario di manifestazioni per celebrare "Il Giorno della Memoria" 2006. Le iniziative avranno il loro culmine il 27 gennaio, data designata dal Presidente della Repubblica Ciampi per ricordare la Shoah del popolo ebraico e anche tutte le altre vittime dei campi di sterminio nazisti. Un prologo alle celebrazioni, per la verità, si è già svolto il 1° dicembre scorso, con la presentazione presso la residenza municipale del libro di Romano Rossi "La Brigata ebraica" (Bacchilega editore). Il primo appuntamento è programmato martedì 10 gennaio, alle ore 20.45, presso la sala Dante della Biblioteca comunale, con "Il razzismo eugenetico del nazismo", videodocumenti sullo sterminio delle diversità (zingari, omosessuali, testimoni di Geova). Introduzione di Alessandra Chiappano della Fondazione Memoria della Deportazione di Milano; interverranno il vice sindaco Elio Ferri e Samuele Lanzarotti del Cineclub Scaglie. Sullo stesso tema è prevista una seconda serata, mercoledì 18 gennaio (alle 20.45), sempre presso la Biblioteca comunale. Introduzione di Luca Bravi dell’Università di Firenze; interverranno, inoltre, il presidente del Consiglio comunale di Faenza Emanuele Tanesini e Samuele Lanzarotti del cineclub Scaglie. Martedì 17 gennaio, presso il monastero di Santa Chiara (via della Croce, 16), alle ore 20.45, si svolgerà la "XVII Giornata nazionale del dialogo ebraico-cristiano". Relatore Alfio Filippi, sacerdote dehoniano, direttore dell’Editrice Dehoniane Bologna; moderatore don Dante Albonetti. Martedì 24 gennaio, nell’aula magna dell’istituto tecnico commerciale "A.Oriani" (via Manzoni, 6), si terrà un incontro con Lala Lubelska: "Dal ghetto di Lodz ad Auschwitz, a Mauthausen e il ritorno". L’incontro, rivolto a studenti e insegnanti di tutte le scuole faentine, vedrà la partecipazione del sindaco Claudio Casadio e di Maria Luisa Martinez, dirigente scolastico dell’Istituto. Venerdì 27 gennaio, nel "Giorno della Memoria" l’Amministrazione comunale ricorderà la Shoah del popolo ebraico e tutte le vittime dei campi di sterminio nazisti con la deposizione di una corona (alle ore 11.00) al Tempietto della Memoria, posto sul Lungofiume Amalia Fleischer. Seguiranno letture di studenti dell’istituto "Oriani" di Faenza. Sempre venerdì 27 gennaio, infine, presso la Pinacoteca comunale (via S.Maria dell’Angelo, 9), alle ore 17.30, si inaugurerà la mostra "Francesco Nonni. I disegni del lager (1918)". All’inaugurazione interverranno il sindaco Claudio Casadio, l’assessore alle politiche culturali Cristina Tampieri e il direttore della Pinacoteca Sauro Casadei. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 12 marzo 2006. Da segnalare un ultimo appuntamento a febbraio – la data è ancora da definire – con la presentazione del libro di Cesare Finzi "Qualcuno è ritornato (Ma niente è stato come prima)" della Società editrice Il Ponte Vecchio di Cesena. Il programma delle manifestazioni del "Giorno della Memoria" 2006 è promosso da: Amministrazione comunale di Faenza, Comunità ebraica di Ferrara e delle Romagne, monastero di S.Chiara di Faenza, Associazione nazionale reduci dalla prigionia, dall’internamento e dalla guerra di liberazione, Amministrazione provinciale di Ravenna, Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in Ravenna e provincia. Il programma è coordinato dalla Presidenza del Consiglio comunale di Faenza.
Vi giro (col permesso di chi mi ha scritto) una mail che mi è arrivata qualche giorno fa, a cui ho saputo dare solo risposte incomplete. Magari qualcuno sa rispondere:Ciao, mi chiamo nicoletta e vi scrivo da roma. [cut] colgo l'occasione per richiedervi cortesemente alcune informazioni. Insieme ad altre persone che hanno il mio stesso cognome -iommi- abbiamo iniziato una ricerca per scoprirne le origini. A quanto ci risulta sembra che derivi da una popolazione nomade proveniente dall'europa dell'est poi stanziatasi nella seconda metà dell'800 nelle marche a causa dello Stato pontificio che per arginare il fenomeno degli zingari decise di dargli alcune zone spopolate delle marche. Le zone interessate sono quelle del fermano e di ascoli piceno. Sembra inoltre che il cognome iommi anche nelle varianti iommà o jommi possa derivare da me-iom traducibile con io sono un uomo. Potete aiutarci a sapere se nelle marche ci sono nomadi che potrebbero aiutarci nella ricerca o sapete dirci dove trovare altre notizie? Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione accordatami e nell'attesa di un positivo riscontro colgo l'occasione per augurarvi buon anno e i miei cordiali saluti. Nicoletta
Di Fabrizio (del 03/01/2006 @ 10:22:36, in Regole, visitato 1913 volte)
SARAJEVO, 26 dicembre (FENA) – Il 22 dicembre il governo ha deciso di istituire un'autorità incaricata di proteggere i diritti delle minoranze nazionali. In questo corpo saranno presenti rappresentanti di tutte le minoranze presenti nell'FBiH. L'elezione dei relativi membri è organizzata dalla Commissione governativa sui diritti umani, delle minoranze nazionali, della società civica e dell'ordinamento giudiziario. Questo organismo dovrebbe riunirsi ogni due anni, o se necessario anche più di frequente. Il progetto di legge è stato preparato conformemente agli impegni della BiH verso l'integrazione europea. In BiH vivono minoranze come i Rom, gli ebrei, i macedoni, gli sloveni ed altri. La condizione dei diritti delle minoranze nazionali nella federazione BiH è ad un basso livello, testimoniato da vari rapporti interni ed esteri. (cfr. precedente ndr.)
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