BUCAREST - Il governo rumeno ha approvato lo scorso 20 aprile il
Programma di sviluppo comunitario nel villaggio di Hadareni (regione di
Mures, Romania centrale -
riferimenti precedenti
ndr.) che si svilupperà nel periodo 2006-2008. Il programma include
misure per sviluppare le relazioni tra i membri della locale comunità di
Hadareni, per prevenire e combattere la discriminazione come pure per
coinvolgere i cittadini di etnia rom nella vita sociale e culturale. E'
rivolto a tutti gli abitanti di Hadareni - Rumeni, o di etnia Rom o
Ungherese - come pure alle autorità locali e regionali.
"Il Programma si basa sul concetto di sviluppo comunitario. Le autorità
intendono spronare gli abitanti a valutare tutte le misure necessarie per
ristabilire le relazioni nella comunità", ha detto Mariea Ionescu, presidente
dell'Agenzia Nazionale per l'Etnia Rom.
Il costo del programma per il 2006-2008 è stimato in 3,48 milioni di Lei
(circa 1 milione di euro ndr.). Il Governo ha allocato 1 milione e
mezzo per l'anno corrente. [...]
Nell'ambito del Programma, l'Agenzia Nazionale per l'Etnia Rom si
occuperà di risolvere i problemi connessi ai documenti di identità,
organizzare campagne sui diritti e doveri dei cittadini, sulle legislazioni
per le minoranze, pratiche nel campo della non-discriminazione, stabilire ed
organizzare una forza di polizia locale che veda la partecipazione e il
coinvolgimento di rappresentanti delle tre etnie.
[...]
Da
Alecs Iancu: Il governo ha stanziato per il Progetto Hadareni una somma
superiore a quanto stabilito dalla Corte Europea per i Diritti Umani (ECHR),
dato che le misure non riguardano soltanto la comunità rom nel villaggio, ma
anche quelle rumena e ungherese, secondo quanto affermato da [...] Haller
Istvan, capo dell'Ufficio Diritti Umani dell'organizzazione Pro Europe League.
A seguito di gravi incidenti interetnici del settembre 1993, ad Hadareni ci
furono 3 morti, 18 feriti e una dozzina di case vennero date alle fiamme.
Agli scontri seguì un violento conflitto tra la polizia e i Rom, che
portarono a dodici arresti tra Rom e Rumeni, tramutati dal tribunale in pene
che variavano da uno a sette anni per omicidio e altri crimini. Le vittimi e
i loro parenti fecero ricorso all'ECHR, affermando che dopo la distruzione
delle loro case, erano stati costretti per anni a vivere in case di fortuna,
senza riscaldamento e sovraffollate.
La Corte Europea aveva ingiunto alla
Romania di rifondere i danni per somme varianti tra 11.000 e 95.000 euro a
sette dei richiedenti e ai loro parenti. In seguito, il governo aveva deciso
di lanciare un proprio progetto che contribuisse a ricostruire i rapporti
comunitari che erano stati distrutti dal conflitto.
[...]
In un commento
di lunedì scorso, Cristian Radu Georgescu, senatore socialdemocratico della
regione di Mures, ha detto che la decisione del governo è una "misura di
discriminazione positiva che potrebbe generare nuovi conflitti."
Da: Romanian_Roma