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Romania
Di Fabrizio (del 07/05/2006 @ 10:49:57, in conflitti, visitato 2144 volte)

BUCAREST - Il governo rumeno ha approvato lo scorso 20 aprile il Programma di sviluppo comunitario nel villaggio di Hadareni (regione di Mures, Romania centrale - riferimenti precedenti ndr.) che si svilupperà nel periodo 2006-2008. Il programma include misure per sviluppare le relazioni tra i membri della locale comunità di Hadareni, per prevenire e combattere la discriminazione come pure per coinvolgere i cittadini di etnia rom nella vita sociale e culturale. E' rivolto a tutti gli abitanti di Hadareni - Rumeni, o di etnia Rom o Ungherese - come pure alle autorità locali e regionali.

"Il Programma si basa sul concetto di sviluppo comunitario. Le autorità intendono spronare gli abitanti a valutare tutte le misure necessarie per ristabilire le relazioni nella comunità", ha detto Mariea Ionescu, presidente dell'Agenzia Nazionale per l'Etnia Rom.

Il costo del programma per il 2006-2008 è stimato in 3,48 milioni di Lei (circa 1 milione di euro ndr.). Il Governo ha allocato 1 milione e mezzo per l'anno corrente. [...]

Nell'ambito del Programma, l'Agenzia Nazionale per l'Etnia Rom si occuperà di risolvere i problemi connessi ai documenti di identità, organizzare campagne sui diritti e doveri dei cittadini, sulle legislazioni per le minoranze, pratiche nel campo della non-discriminazione, stabilire ed organizzare una forza di polizia locale che veda la partecipazione e il coinvolgimento di rappresentanti delle tre etnie.

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Da Alecs Iancu: Il governo ha stanziato per il Progetto Hadareni una somma superiore a quanto stabilito dalla Corte Europea per i Diritti Umani (ECHR), dato che le misure non riguardano soltanto la comunità rom nel villaggio, ma anche quelle rumena e ungherese, secondo quanto affermato da [...] Haller Istvan, capo dell'Ufficio Diritti Umani dell'organizzazione Pro Europe League.

A seguito di gravi incidenti interetnici del settembre 1993, ad Hadareni ci furono 3 morti, 18 feriti e una dozzina di case vennero date alle fiamme. Agli scontri seguì un violento conflitto tra la polizia e i Rom, che portarono a dodici arresti tra Rom e Rumeni, tramutati dal tribunale in pene che variavano da uno a sette anni per omicidio e altri crimini. Le vittimi e i loro parenti fecero ricorso all'ECHR, affermando che dopo la distruzione delle loro case, erano stati costretti per anni a vivere in case di fortuna, senza riscaldamento e sovraffollate.

La Corte Europea aveva ingiunto alla Romania di rifondere i danni per somme varianti tra 11.000 e 95.000 euro a sette dei richiedenti e ai loro parenti. In seguito, il governo aveva deciso di lanciare un proprio progetto che contribuisse a ricostruire i rapporti comunitari che erano stati distrutti dal conflitto.

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In un commento di lunedì scorso, Cristian Radu Georgescu, senatore socialdemocratico della regione di Mures, ha detto che la decisione del governo è una "misura di discriminazione positiva che potrebbe generare nuovi conflitti."

Da: Romanian_Roma