Ancora settimane ricche di spunti dalla Repubblica Ceca:
continuano pestaggi e violenze nel nord, mentre nel sud, a
Budejovice (Boemia) estremisti attaccano un quartiere rom con
pietre e bastoni; attaccata anche la polizia, che poi reagisce. Il senatore
Okamura (il cognome tradisce origini giapponesi) propone di riportare i Rom
cechi (e quelli arrivati da Slovacchia, Ungheria, Ucraina)
in India; non è nuovo a provocazioni simili, ho paura che
sentiremo ancora parlare di lui. Infine riporto un articolo che nasce dagli
attacchi a Budejovice. Tutte le segnalazioni arrivano da
Czech_Roma
Frantishek Kostlan Photo: Archiv Romea.cz - Commento: Perché la
frase "aggressore bianco" da fastidio ai lettori?
Prague, 2.7.2013 15:58, (ROMEA)
Frantishek Kostlan, translated by Gwendolyn Albert
Recentemente, in molti articoli pubblicati sui media cechi di ogni tipo,
notiamo la seguente espressione usata sempre più spesso: "aggressore romanì" o
al plurale "aggressori romanì", "aggressori razzisti romanì", "brutale banda
romanì", "romanì violento", "un gruppo di aggressori (romanì, naturalmente)",
"sei aggressori (romanì)". I neonazisti Dufeke Svoboda, che non molto tempo fa
organizzarono a Duchcov una manifestazione contro i Romanì (tutti), usarono lo
slogan "Contro gli aggressori romanì".
Questo è quanto, oltre alla frase "aggressori romanì" che è già di uso comune
eanche quando l'etnia presunta dell'aggressore non ha alcuna attinenza col caso
particolare. L'espressione "aggressori romanì" viene purtroppo adoperata anche
da alcuni scrittori romanì, come in un recente articolo di Patrik Banga (vedi
QUI, ndr).
Non sto difendendo quei crimini che sono stati commessi da gente romanì. Se
qualcuno picchia qualcun altro, deve essere data una punizione adeguata - non ho
dubbio alcuno - non importa chi sia.
La mia preoccupazione è la formulazione della cronaca di questi incidenti.
Quando un autore di nazionalità ceca picchia qualcun altro, non succede mai che
il reporter usa una descrizione più violenta di "autore" o "violento/violenti",
"gruppi che hanno agito", ecc. Tuttavia, quando si presume che l'autore di un
medesimo crimine sia romanì, improvvisamente si adopera il termine "aggressore"
e se le persone coinvolte sono più di una, diventano immediatamente una "banda
di aggressori romanì razzisti".
I commenti online postati sotto gli articoli in cui vengono usati questi
termini, riecheggiano l'odio fatto lievitare da questo tipo di linguaggio.
Possiamo leggere appelli al genocidio dei Rom, al loro omicidio, alla loro
deportazione dalla Repubblica Ceca, per la rinascita dei campi di concentramento
e di sterminio.
E' del tutto comune leggere esclamazioni razziste, come "zingari nelle camere
a gas", "porci neri", "musi neri", ecc. Naturalmente, nessuno è disturbato
da ciò o, per essere più precisi, disturba solo pochi "buonisti" come me - e
soltanto quando qualcuno di noi prende una posizione pubblica contro.
Recentemente, ho usato il termine "aggressore bianco" in un articolo di
risposta alla crescente ondata di "aggressori romanì" riportati da ogni media, e
questo ha disturbato i lettori - soprattutto di nazionalità ceca, ma anche molti
di nazionalità romanì. A volte fa bene reggere uno specchio, cosicché gli altri
possano vedere che le loro azioni, incluso l'accordo o il silenzio, non sono
corrette.
Capisco quei Romanì che si hanno obiettato sul termine "aggressore bianco".
Sono preoccupati perché qualcuno della società maggioritaria potrebbe perdere
l'affetto che avrebbero per il news server Romea.cz o per i Romanì in generale,
vedendo adoperata qui una simile espressione.
Alcuni non amano tutto quanto sia formulato in modo estremo. Altri sono
soltanto prudenti, e dato quanto sta succedendo in questa società, non ne
sono sorpreso.
Naturalmente, come persona coinvolta in questi problemi da oltre 20 anni, so
che ci sarà chi ribatterà che obietterà ai Romanì (in toto) sarà così
indipendentemente da quanto scriviamo io o Romea.cz. Quanti riflettono sulla
questione capirà cosa intendevo usando la frase "aggressore bianco".
Capisco che altri la pensino diversamente. Sarei loro grato se rispettassero
il mio punto di vista, per quanto differente dal loro.
Nell'area
dedicata alla discussione dell'articolo dove avevo usato "aggressore
bianco", sono state postate le seguenti opinioni (alcune da allora sono state
cancellate):
- "Aggressore bianco"- se lo scrive uno zingaro non è
razzismo, ma se un ceco scrive "aggressore nero" è razzismo al
terzo grado...
- Signor Kostlan, cosa accadrebbe se scrivvessi
"aggressore n...o"? Perché stavolta lei usa quelle parole? In
uno dei suoi articoli lei condannava Nova, Blesk, ecc. ma sta
usando la medesima tattica?Non aggiunga benzina al fuoco...
- perché scrive "aggressore bianco", quando condanna
quanti usano "aggressore romanì"?
- ...quando scrive aggressore bianco, la cosa puzza
davvero.
- ...Lo girerò alla polizia, che decidano se tutto è stato
ispirato dal diavolo, da un brutto aggressore bianco o da
Marcela...
- Ad essere corretti, si dovrebbe scrivere "Aggressore
bianco attacca due passanti neri", giusto?
- Potrebbe essere accaduto differentemente. Forse quel
piccolo gruppo ha sopravvalutato la propria forza e la vittima
si è rilevata troppo dotata fisicamente, o non era abbastanza
ubriaca. Scenario molto più probabile dato l'usuale modello di
comportamento dei Rom.
- Ma il violento era un aggressore bianco o un drogato???
- I cosiddetti politically-correct, i giornalisti sei, non
menzionano l'origine etnica dei colpevoli, ma gli attivisti del
news server Romea basano la loro esistenza sul presunto
razzismo, la "lotta" contro di questo, e soprattutto sul
contributo finanziario statale che ricevono per la loro
attività. Quindi, se un bruto che è ubriaco ed attacca con
violenza due donne, l'informazione che questi sia bianco è
particolarmente importante. Significa che il flusso di denaro
statale verso Romea non si esaurirà ancora.
Per tutti quanti hanno postato questi commenti, vorrei solo citare Nikolai
Vasilievich Gogol: "Non rimproverare lo specchio, se il tuo muso è storto".