Ricevo da Stefania Benedetti:
Milano: 13 giugno 2013 - Oggi ero da Marina ad aiutare le figlie con i compiti per le vacanze quando sono
arrivate Nadia, Tora, Katiuscia con il piccolo Louis e Michelle sconvolte e
agitate per avere subito un episodio di puro razzismo... chi le conosce sa come
sono, donne per bene , vestite alla moda come noi gagè per cui fa ancora più
impressione per come sono state trattate... Mi sale la rabbia e vado con Nadia e Tora
nel luogo dove è accaduto il fatto per chiedere spiegazioni...
Poi mi faccio raccontare tutto per filo e segno quello che è successo dalle mie
amiche e ve lo scrivo con la preghiera di diffondere il racconto alla stampa...
Visualizzazione ingrandita della mappa
Alle 18,00/18,30 circa 4 donne (e un bambino piccolo in braccio alla sua mamma)
si recano nel centro commerciale situato tra via Derna e via Palmanova
[vedi piantina sopra, ndr].
Entrano nel negozio di scarpe Pittarello. Stanno facendo un giro per il negozio
quando improvvisamente vengono affiancate da due poliziotti che gli intimano di
uscire perché: - Persone come voi non sono gradite - Le donne
allibite chiedono il motivo anzi una di loro si rivolge alla commessa che era lì
di fianco e le chiede :- Ho fatto qualcosa?- risponde la commessa:
- No! un'altra dice a un
poliziotto: - Chiami il Direttore perché mi conosce bene, vengo spesso qui a
comprare le scarpe - il poliziotto - Non c'è! E comunque ripeto qui non vi
vogliono - I clienti del negozio si girano e le guardano. La donna che ha in
braccio il figlio di pochi mesi esclama: - Ci fate fare brutta figura e ci fate
vergognare davanti alla gente - Il poliziotto risponde:- Proprio te parli di
vergogna andiamo a vedere la tua fedina penale! -
- Se vuole andiamo - Ribatte quest'ultima . - Non fare la gradassa perché hai il
bambino in braccio! Vi consiglio di andare via. Se volete rientrare sono fatti
vostri! - Le donne escono dicendo : - Noi non rubiamo perche lavoriamo, io
- dice
una delle 4 - lavoro da 20 anni nella scuola di via Russo -
Allora uno dei due poliziotti è rimasto zitto mentre l'altro ha continuato ad
inveire...
Alle 19 vado nel negozio a chiedere spiegazioni e dicendo ai commessi che
finiranno sul giornale per il loro comportamento, una commessa si affretta a
scusarsi con le mie amiche per l'increscioso incidente (perché non l'ha fatto
prima con i poliziotti?) dicendo che la Polizia non l'hanno chiamata per loro ma
per dei ladri che poco prima erano entrati in negozio per rubare ed erano
scappati ( ma che c'entra!!!)
Stefania
Nota dalla redazione
Lo confesso, prima di adesso ignoravo persino di cosa si occupasse
Pittarello.
Quando l'ho scoperto, mi sono un po' preoccupato:
,
"Questione di cuore" recita il claim. In realtà, si tratta di scarpe. E
loro, col cuore, ci tengono al cliente, e pure all'immagine.
Sono su
Facebook,su Twitter
e anche su
Google +. In parole povere, sono in mezzo a noi, ad un clic di distanza.
Cioè, PENSATE CHE BELLO: se chi ha letto questa notizia vuol protestare, e lo
vuol fare anche chi la diffonde, ci vuole poche ad inondare le loro bacheche.
VOGLIAMO FARLO? METTIAMOCI D'ACCORDO.
E facciamoglielo capire, col cuore - naturalmente, dove loro sono più
interessati:
- in un simile periodo di crisi ci vuol poco a rivolgersi ad altri "brand"
per scarpe, stivali e calzature varie.
Visto che questi non sono piccoli
artigiani, facciamo lavorare i loro esperti di marketing su quanti potenziali
clienti hanno perso.
Voi, che ne pensate?