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Storia di razzismo da far girare e pubblicare
Di Fabrizio (del 14/06/2013 @ 08:50:56, in Regole, visitato 3335 volte)

Ricevo da Stefania Benedetti:

Milano: 13 giugno 2013 - Oggi ero da Marina ad aiutare le figlie con i compiti per le vacanze quando sono arrivate Nadia, Tora, Katiuscia con il piccolo Louis e Michelle sconvolte e agitate per avere subito un episodio di puro razzismo... chi le conosce sa come sono, donne per bene , vestite alla moda come noi gagè per cui fa ancora più impressione per come sono state trattate... Mi sale la rabbia e vado con Nadia e Tora nel luogo dove è accaduto il fatto per chiedere spiegazioni...
Poi mi faccio raccontare tutto per filo e segno quello che è successo dalle mie amiche e ve lo scrivo con la preghiera di diffondere il racconto alla stampa...


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Alle 18,00/18,30 circa 4 donne (e un bambino piccolo in braccio alla sua mamma) si recano nel centro commerciale situato tra via Derna e via Palmanova [vedi piantina sopra, ndr].
Entrano nel negozio di scarpe Pittarello. Stanno facendo un giro per il negozio quando improvvisamente vengono affiancate da due poliziotti che gli intimano di uscire perché: - Persone come voi non sono gradite - Le donne allibite chiedono il motivo anzi una di loro si rivolge alla commessa che era lì di fianco e le chiede :- Ho fatto qualcosa?- risponde la commessa: - No! un'altra dice a un poliziotto: - Chiami il Direttore perché mi conosce bene, vengo spesso qui a comprare le scarpe - il poliziotto - Non c'è! E comunque ripeto qui non vi vogliono - I clienti del negozio si girano e le guardano. La donna che ha in braccio il figlio di pochi mesi esclama: - Ci fate fare brutta figura e ci fate vergognare davanti alla gente - Il poliziotto risponde:- Proprio te parli di vergogna andiamo a vedere la tua fedina penale! -
- Se vuole andiamo - Ribatte quest'ultima . - Non fare la gradassa perché hai il bambino in braccio! Vi consiglio di andare via. Se volete rientrare sono fatti vostri! - Le donne escono dicendo : - Noi non rubiamo perche lavoriamo, io - dice una delle 4 - lavoro da 20 anni nella scuola di via Russo - Allora uno dei due poliziotti è rimasto zitto mentre l'altro ha continuato ad inveire...


Alle 19 vado nel negozio a chiedere spiegazioni e dicendo ai commessi che finiranno sul giornale per il loro comportamento, una commessa si affretta a scusarsi con le mie amiche per l'increscioso incidente (perché non l'ha fatto prima con i poliziotti?) dicendo che la Polizia non l'hanno chiamata per loro ma per dei ladri che poco prima erano entrati in negozio per rubare ed erano scappati ( ma che c'entra!!!)
Stefania


Nota dalla redazione

Lo confesso, prima di adesso ignoravo persino di cosa si occupasse Pittarello. Quando l'ho scoperto, mi sono un po' preoccupato:

, "Questione di cuore" recita il claim. In realtà, si tratta di scarpe. E loro, col cuore, ci tengono al cliente, e pure all'immagine. Sono su Facebook,su Twitter e anche su Google +. In parole povere, sono in mezzo a noi, ad un clic di distanza.

Cioè, PENSATE CHE BELLO: se chi ha letto questa notizia vuol protestare, e lo vuol fare anche chi la diffonde, ci vuole poche ad inondare le loro bacheche. VOGLIAMO FARLO? METTIAMOCI D'ACCORDO.

E facciamoglielo capire, col cuore - naturalmente, dove loro sono più interessati:

  • in un simile periodo di crisi ci vuol poco a rivolgersi ad altri "brand" per scarpe, stivali e calzature varie.

Visto che questi non sono piccoli artigiani, facciamo lavorare i loro esperti di marketing su quanti potenziali clienti hanno perso.

Voi, che ne pensate?