Da
Sociale in Rete
06/09/2012 - Matteo ha scritto un nuovo commento in risposta al mio post del
4 settembre pubblicato nel blog SOCIALE IN RETE tratto da
Vita. I miei blog non sono testate giornalistiche e io sono mero
collettore volontario di info sociali e news di nicchia. Non ho
strumenti per valutare nel merito la questione. Per correttezza
pubblico comunque e giro a giornalisti professionisti in grado
di effettuare indagini serie l'appello e la denuncia di Matteo
Mattioli.
Paolo Teruzzi
"da 72 giorni io ed altre 13 famiglie stiamo occupando il cantiere di
autocostruzione di Filetto (RA) sul quale già da 3 anni sarebbero dovute sorgere
14 unità abitative realizzate da cittadini svantaggiati, metà dei quali
extracomunitari, individuati attraverso bando del 2006 del Comune che assumeva
su di se l'onere di "sovrintendere coordinare e vigilare in tutte le fasi la
corretta attuazione del progetto". Il Comune procedeva poi ad individure la
ditta Alisei (Alisei S.r.l., figlia della ONG) sempre attraverso bando, ditta
che nel 2010, dopo avere usufruito dell'80% del fido dichiarava fallimento
lasciando i lavori di costruzione al 40%.
Da 3 anni i lavori sono sospesi.
http://difesaconsumatori.eu/
A livello locale questa vicenda ha assunto un certo rilievo mediatico, tuttavia
è una problematica che interessa l'intero territorio nazionale e coinvolge
amministrazioni a vario titolo. In base a ricerche approssimative da me eseguite
è emerso che la società Alisei ONG non si occupa soltanto di autocostruzione ma
di progetti umanitari in Afganistan, Libia, Pakistan, Sry Lanka, Ruanda, Sao
Tomè, Angola, Congo, Haiti che interessano le più svariate discipline, a volte
anche sostenendo missioni militari (Cooperazione in contesti di guerra). La
finalità di tutto ciò è resa ancora più evidente dai rapporti che collegano
Alisei ONG a Protezione Civile, PD, Emma Bonino membro del comitato esecutivo
dell'International Crisis Group e Commissario Europeo all'ONU, e che oggi si
concretizzano ad esempio nella partecipazione all'Expo 2015 di Milano di Alisei
in quanto "impegnata in progetti agricoli di successo in vari paesi del mondo".
In merito a questa vicenda, però, ancora nessuno ha condotto una seria inchiesta
giornalistica che possa far luce sul sistema di scatole cinesi attuato col fine
di "distrarre" dei soldi impunemente.
Mi auguro possiate essere Voi a farlo.
Cos'è l’autocostruzione associata e assistita (tratto da
FONDAZIONE MICHELUCCI)
L’autocostruzione fa parte della storia sociale dell’abitare. [...] la pratica
di costruire direttamente, in tutto o in parte, la casa in cui si andrà ad
abitare, è rimasta diffusa soprattutto fra i ceti popolari.
E’ una pratica molto comune nei paesi in via di sviluppo, ma anche in molti
stati del Nord America e in alcuni paesi europei come in
Germania, Danimarca, Francia, Irlanda. [...]
Oggi, l’autocostruzione assistita è una procedura edilizia con specifiche e
consolidate modalità e tecnologie costruttive, diretta e coordinata da
professionisti, attraverso la quale un gruppo associato e volontario di persone
o di famiglie realizza, nel tempo libero dal lavoro o dall’occupazione
principale, la propria abitazione.
[...]
“Fare l’autocostruzione” significa partecipare attivamente e condividere una
modalità di produzione dell’alloggio, nella quale i futuri abitanti sono
direttamente e materialmente impegnati. Gli autocostruttori sono una comunità
organizzata, autogestita, e assistita nelle procedure e nei lavori da personale
tecnico professionale esperto e accreditato.
Agire in maniera associata con altre persone, e assistiti da professionisti,
permette di condividere le responsabilità, le problematiche, le difficoltà che
accompagnano necessariamente un impegno come quello dell’autocostruzione.
L’autocostruzione promuove la partecipazione e il coinvolgimento nelle scelte di
governo del territorio e nelle politiche di inclusione sociale.
Costituisce una occasione di socialità, di cooperazione, di mutuo aiuto tra
persone. Produce coesione e solidarietà dove la lotta per la casa rischia di
diventare una guerra tra poveri.
Investe sulle relazioni di vicinato e contribuisce alla costruzione della
comunità locale, mentre la convivenza diventa sempre più un aspetto critico
dell’abitare.
Per partecipare a un cantiere di autocostruzione è necessario avere la
disponibilità di un monte/ore settimanale per nucleo familiare, distribuite tra
le giornate di fine settimana (sabato e domenica) ed eventuali fasce orarie
libere in altri giorni della settimana. Il monte/ore settimanale e totale
necessario risulterà dalla progettazione definitiva e dai tempi in cui si
deciderà insieme di completare l’opera.
Non è necessario, anche se è auspicabile, avere competenze in uno dei campi
tecnici (edilizia, impiantistica varia, etc.) necessari sul cantiere.
E’ una occasione di autoformazione professionale e consente di acquisire
capacità e conoscenze preziose.
L’autocostruzione, che può essere totale o parziale (e con varie gradazioni),
consente un sensibile abbattimento del costo di costruzione e di accesso ad una
abitazione. L’abbattimento è in stretta relazione con la percentuale di opere
realizzate in autocostruzione, e può oscillare tra il 40 e il 60%.
L'Autocostruzione in Italia spesso è stata il pretesto di giochi politici ed
economici.
Dal 1999, anno in cui venne avviato il primo progetto a Vergiate (VR)
dall'architetto Cusatelli, padre dell'autocostruzione in Italia, ad oggi, sono
stati avviati qualcosa come 40 cantieri, in almeno 8 regioni italiane.
Il 90% di questi sono stati affidati ad Alisei ONG o sue società "figlie",
avente/i il compito di dirigere i lavori con personale tecnico qualificato,
istruire gli autocostruttori e amministrare le risorse economiche (linee di
credito intestate alle cooperative di autocostruttori).
Questi i progetti avviati da Alisei in Italia:
VERGIATE - VR: concluso.
AMMETO MARSCIANO - PG: concluso nel 2007, gravi difetti di costruzione,
infiltrazioni.
GABELLETTA - TERNI: nessuna informazione.
RIPA - PG: concluso.
BESANA BRIANZA - MI:nessuna informazione.
PADERNO DUGNANO - MI: non risulta avviato.
TREZZO SULL'ADDA - MI fermo dal 2009.
PIEVE EMANUELE - MI: fermi, mancano 1,3 milioni di €.
VIMODROME - MI: cantiere interrotto da 3 anni.
CASAMAGGIORE - CR: concluso con problemi strutturali, i proprietari abitano le
case senza avere rogitato.
SANT'ENEA - PG: finito nel luglio 2012.
SANPOLINO - BR: case rase al suolo.
BAREGGIO - MI: annullato.
PADOVA: concluso, ma con fondi del Ministero.
MONTERIGGIONI - SI: ancor prima di far partire il cantiere con la cooperativa
già avviata era già bella e sparita e i lavori non si sono mai avviati.
CADONEGHE - PD: cantiere bloccato da gennaio 2012.
PIEDIMONTE CE: in corso.
VILLARICCA - NA: in corso.
CAIAZZO - CE: in fase di avvio.
PIANGIPANE - RA: terminato con finanziamento della Regione.
SAVARNA - RA: avviato nel 2005 non è ancora stato completato.
FILETTO - RA: bloccato dal luglio 2009, buco di 500.000 €.
Matteo Mattioli - 3382019094 -
matmattioli@gmail.com