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Autocostruzione familiare: una denuncia
Di Fabrizio (del 14/09/2012 @ 09:11:43, in casa, visitato 1654 volte)

Da Sociale in Rete

    06/09/2012 - Matteo ha scritto un nuovo commento in risposta al mio post del 4 settembre pubblicato nel blog SOCIALE IN RETE tratto da Vita. I miei blog non sono testate giornalistiche e io sono mero collettore volontario di info sociali e news di nicchia. Non ho strumenti per valutare nel merito la questione. Per correttezza pubblico comunque e giro a giornalisti professionisti in grado di effettuare indagini serie l'appello e la denuncia di Matteo Mattioli.

    Paolo Teruzzi

"da 72 giorni io ed altre 13 famiglie stiamo occupando il cantiere di autocostruzione di Filetto (RA) sul quale già da 3 anni sarebbero dovute sorgere 14 unità abitative realizzate da cittadini svantaggiati, metà dei quali extracomunitari, individuati attraverso bando del 2006 del Comune che assumeva su di se l'onere di "sovrintendere coordinare e vigilare in tutte le fasi la corretta attuazione del progetto". Il Comune procedeva poi ad individure la ditta Alisei (Alisei S.r.l., figlia della ONG) sempre attraverso bando, ditta che nel 2010, dopo avere usufruito dell'80% del fido dichiarava fallimento lasciando i lavori di costruzione al 40%.
Da 3 anni i lavori sono sospesi. http://difesaconsumatori.eu/

A livello locale questa vicenda ha assunto un certo rilievo mediatico, tuttavia è una problematica che interessa l'intero territorio nazionale e coinvolge amministrazioni a vario titolo. In base a ricerche approssimative da me eseguite è emerso che la società Alisei ONG non si occupa soltanto di autocostruzione ma di progetti umanitari in Afganistan, Libia, Pakistan, Sry Lanka, Ruanda, Sao Tomè, Angola, Congo, Haiti che interessano le più svariate discipline, a volte anche sostenendo missioni militari (Cooperazione in contesti di guerra). La finalità di tutto ciò è resa ancora più evidente dai rapporti che collegano Alisei ONG a Protezione Civile, PD, Emma Bonino membro del comitato esecutivo dell'International Crisis Group e Commissario Europeo all'ONU, e che oggi si concretizzano ad esempio nella partecipazione all'Expo 2015 di Milano di Alisei in quanto "impegnata in progetti agricoli di successo in vari paesi del mondo".

In merito a questa vicenda, però, ancora nessuno ha condotto una seria inchiesta giornalistica che possa far luce sul sistema di scatole cinesi attuato col fine di "distrarre" dei soldi impunemente.
Mi auguro possiate essere Voi a farlo.


Cos'è l’autocostruzione associata e assistita (tratto da FONDAZIONE MICHELUCCI)
L’autocostruzione fa parte della storia sociale dell’abitare. [...] la pratica di costruire direttamente, in tutto o in parte, la casa in cui si andrà ad abitare, è rimasta diffusa soprattutto fra i ceti popolari.
E’ una pratica molto comune nei paesi in via di sviluppo, ma anche in molti stati del Nord America e in alcuni paesi europei come in Germania, Danimarca, Francia, Irlanda. [...]
Oggi, l’autocostruzione assistita è una procedura edilizia con specifiche e consolidate modalità e tecnologie costruttive, diretta e coordinata da professionisti, attraverso la quale un gruppo associato e volontario di persone o di famiglie realizza, nel tempo libero dal lavoro o dall’occupazione principale, la propria abitazione.
[...]
“Fare l’autocostruzione” significa partecipare attivamente e condividere una modalità di produzione dell’alloggio, nella quale i futuri abitanti sono direttamente e materialmente impegnati. Gli autocostruttori sono una comunità organizzata, autogestita, e assistita nelle procedure e nei lavori da personale tecnico professionale esperto e accreditato.
Agire in maniera associata con altre persone, e assistiti da professionisti, permette di condividere le responsabilità, le problematiche, le difficoltà che accompagnano necessariamente un impegno come quello dell’autocostruzione.
L’autocostruzione promuove la partecipazione e il coinvolgimento nelle scelte di governo del territorio e nelle politiche di inclusione sociale.
Costituisce una occasione di socialità, di cooperazione, di mutuo aiuto tra persone. Produce coesione e solidarietà dove la lotta per la casa rischia di diventare una guerra tra poveri.
Investe sulle relazioni di vicinato e contribuisce alla costruzione della comunità locale, mentre la convivenza diventa sempre più un aspetto critico dell’abitare.
Per partecipare a un cantiere di autocostruzione è necessario avere la disponibilità di un monte/ore settimanale per nucleo familiare, distribuite tra le giornate di fine settimana (sabato e domenica) ed eventuali fasce orarie libere in altri giorni della settimana. Il monte/ore settimanale e totale necessario risulterà dalla progettazione definitiva e dai tempi in cui si deciderà insieme di completare l’opera.
Non è necessario, anche se è auspicabile, avere competenze in uno dei campi tecnici (edilizia, impiantistica varia, etc.) necessari sul cantiere.
E’ una occasione di autoformazione professionale e consente di acquisire capacità e conoscenze preziose.
L’autocostruzione, che può essere totale o parziale (e con varie gradazioni), consente un sensibile abbattimento del costo di costruzione e di accesso ad una abitazione. L’abbattimento è in stretta relazione con la percentuale di opere realizzate in autocostruzione, e può oscillare tra il 40 e il 60%.

L'Autocostruzione in Italia spesso è stata il pretesto di giochi politici ed economici.
Dal 1999, anno in cui venne avviato il primo progetto a Vergiate (VR) dall'architetto Cusatelli, padre dell'autocostruzione in Italia, ad oggi, sono stati avviati qualcosa come 40 cantieri, in almeno 8 regioni italiane.
Il 90% di questi sono stati affidati ad Alisei ONG o sue società "figlie", avente/i il compito di dirigere i lavori con personale tecnico qualificato, istruire gli autocostruttori e amministrare le risorse economiche (linee di credito intestate alle cooperative di autocostruttori).
Questi i progetti avviati da Alisei in Italia:
VERGIATE - VR: concluso.
AMMETO MARSCIANO - PG: concluso nel 2007, gravi difetti di costruzione, infiltrazioni.
GABELLETTA - TERNI: nessuna informazione.
RIPA - PG: concluso.
BESANA BRIANZA - MI:nessuna informazione.
PADERNO DUGNANO - MI: non risulta avviato.
TREZZO SULL'ADDA - MI fermo dal 2009.
PIEVE EMANUELE - MI: fermi, mancano 1,3 milioni di €.
VIMODROME - MI: cantiere interrotto da 3 anni.
CASAMAGGIORE - CR: concluso con problemi strutturali, i proprietari abitano le case senza avere rogitato.
SANT'ENEA - PG: finito nel luglio 2012.
SANPOLINO - BR: case rase al suolo.
BAREGGIO - MI: annullato.
PADOVA: concluso, ma con fondi del Ministero.
MONTERIGGIONI - SI: ancor prima di far partire il cantiere con la cooperativa già avviata era già bella e sparita e i lavori non si sono mai avviati.
CADONEGHE - PD: cantiere bloccato da gennaio 2012.
PIEDIMONTE CE: in corso.
VILLARICCA - NA: in corso.
CAIAZZO - CE: in fase di avvio.
PIANGIPANE - RA: terminato con finanziamento della Regione.
SAVARNA - RA: avviato nel 2005 non è ancora stato completato.
FILETTO - RA: bloccato dal luglio 2009, buco di 500.000 €.

Matteo Mattioli - 3382019094 - matmattioli@gmail.com