23 gennaio 2012 ore 16.00
Triestefilmfestival.it
LA NOSTRA SCUOLA - OUR SCHOOL
MONA NICOARĂ, MIRUNA COCA-COZMA
Stati Uniti – Svizzera – Romania / USA – Switzerland – Romania
2011, HD, col., 94'br />
v.o. rumena / Romanian o.v.
ANTEPRIMA ITALIANA - ITALIAN PREMIERE
Fotografia / Photography: Ovidiun Mărginean. Montaggio / Editing: Erin Casper.
Musica / Music: Sasha Gordon. Suono / Sound: Mona Nicoară, Miruna Coca-Cozma,
John M. Davis. Produzione / Produced by: Sat Mic Film. Coproduzione /
Co-produced by: Pipas Films.
Documentary Competition
Il film segue 3 bambini zingari che vivono in un paese rurale della Transilvania
e fanno parte di un progetto pilota sull'integrazione nelle scuole rumene, dove
vige ancora la segregazione. Alin, Benjamin e Dana partono per la scuola della
città, pieni di ottimismo per quello che potranno imparare e per le nuove
amicizie che nasceranno. Ottimismo che conservano anche quando i fondi destinati
all'integrazione vengono dirottati, in modo discutibile, nella costruzione di
una scuola per “soli zingari” e che comincia però a scemare quando i ragazzini
si scontrano con la sfiducia di chi li circonda e con un isolamento ancora
peggiore. L'artista di origini gitane e ucraine Eugene Hutz, fondatore dei Gogol
Bordello e sostenitore convinto dei diritti dei Rom, ha dato il proprio
contributo al film consentendo l'utilizzo del brano “Break the Spell”, contenuto
nell'album dei Gogol Bordello, Trans-Continental Hustle (2010, American
Recordings).
“Ho cominciato a lavorare al film nel 2005, spinta soprattutto dalla
frustrazione. A metà degli anni '90, quelli di noi che si occupavano dei diritti
dei Rom hanno cominciato a capire quanto fosse diffusa e cronica la
segregazione, soprattutto nell'Europa orientale … Il motivo per cui ho iniziato
il film è anche personale ed è il senso di colpa. In Romania, sono andata alle
elementari con i Rom. Li ho visti essere buttati fuori dopo elementari e medie o
semplicemente sparire dalle scuole superiori migliori, quelle che frequentavamo
io e i miei amici. Da adolescente, non mi sono mai chiesta perché questo
avvenisse. Al momento di cercare una scuola per i miei figli, avevo già
cominciato a lavorare come attivista dei diritti umani … Ho voluto tornare
indietro e capire dove abbiamo cominciato a sbagliare, e cosa dobbiamo fare di
diverso.” (M. Nicoară)