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Trieste film festival
Di Fabrizio (del 19/01/2012 @ 09:18:20, in scuola, visitato 1533 volte)

23 gennaio 2012 ore 16.00

Triestefilmfestival.it

LA NOSTRA SCUOLA - OUR SCHOOL
MONA NICOARĂ, MIRUNA COCA-COZMA

Stati Uniti – Svizzera – Romania / USA – Switzerland – Romania
2011, HD, col., 94'br /> v.o. rumena / Romanian o.v.

ANTEPRIMA ITALIANA - ITALIAN PREMIERE
Fotografia / Photography: Ovidiun Mărginean. Montaggio / Editing: Erin Casper. Musica / Music: Sasha Gordon. Suono / Sound: Mona Nicoară, Miruna Coca-Cozma, John M. Davis. Produzione / Produced by: Sat Mic Film. Coproduzione / Co-produced by: Pipas Films.

Documentary Competition
Il film segue 3 bambini zingari che vivono in un paese rurale della Transilvania e fanno parte di un progetto pilota sull'integrazione nelle scuole rumene, dove vige ancora la segregazione. Alin, Benjamin e Dana partono per la scuola della città, pieni di ottimismo per quello che potranno imparare e per le nuove amicizie che nasceranno. Ottimismo che conservano anche quando i fondi destinati all'integrazione vengono dirottati, in modo discutibile, nella costruzione di una scuola per “soli zingari” e che comincia però a scemare quando i ragazzini si scontrano con la sfiducia di chi li circonda e con un isolamento ancora peggiore. L'artista di origini gitane e ucraine Eugene Hutz, fondatore dei Gogol Bordello e sostenitore convinto dei diritti dei Rom, ha dato il proprio contributo al film consentendo l'utilizzo del brano “Break the Spell”, contenuto nell'album dei Gogol Bordello, Trans-Continental Hustle (2010, American Recordings).
“Ho cominciato a lavorare al film nel 2005, spinta soprattutto dalla frustrazione. A metà degli anni '90, quelli di noi che si occupavano dei diritti dei Rom hanno cominciato a capire quanto fosse diffusa e cronica la segregazione, soprattutto nell'Europa orientale … Il motivo per cui ho iniziato il film è anche personale ed è il senso di colpa. In Romania, sono andata alle elementari con i Rom. Li ho visti essere buttati fuori dopo elementari e medie o semplicemente sparire dalle scuole superiori migliori, quelle che frequentavamo io e i miei amici. Da adolescente, non mi sono mai chiesta perché questo avvenisse. Al momento di cercare una scuola per i miei figli, avevo già cominciato a lavorare come attivista dei diritti umani … Ho voluto tornare indietro e capire dove abbiamo cominciato a sbagliare, e cosa dobbiamo fare di diverso.” (M. Nicoară)