Corriere del Mezzogiorno I ragazzini di Chiaiano e Secondigliano
imparano l'arte circense e la giocoleria con i loro coetanei dei campi rom
Immagine dal sito
www.puntacorsara.it
NAPOLI – In equilibrio su una corda a 30 metri d'altezza o volando da un
trapezio all'altro. Sono i ragazzi dei campi rom e quelli di Scampia, insieme. È
il miracolo del Circo Corsaro di Napoli, la scuola di circo che raccoglie
allievi provenienti dai campi rom dell'hinterland napoletano e allievi dei
quartieri più degradati della città partenopea (Scampia e Chiaiano in primis)
per un totale di quasi 100 giovani allievi circensi. Giovani italiani e rom
imparano quotidianamente discipline come giocoleria, acrobatica, equilibrismo,
clownerie, acrobatica aerea su trapezio e tessuti, seguendo corsi per diverse
fasce d'età. I bambini e i ragazzi si sono impegnati nelle varie abilità,
scegliendo quella che meglio si adattava al proprio modo di esprimersi. A
ognuno, il circo ha trasmesso il rispetto delle regole, degli altri e del
gruppo. Tra gli obiettivi principali c'è soprattutto la difficile convivenza tra
ragazzi e bambini di diversa provenienza territoriale ed etnica. «Grazie alla
nostra scuola di circo», spiega la responsabile Maria Teresa Cesaroni, «tanti
ragazzi riacquistano fiducia in se stessi, imparano nuove discipline, vengono
ascoltati e si sentono finalmente orgogliosi in una vita in cui si sono sempre
sentiti come delle nullità». E naturalmente, diminuisce anche la devianza
giovanile, nell'hinterland napoletano molto sviluppata.
A Scampia il circo dell'integrazione:
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LA SCUOLA - Nata nel 2006 a Scampia grazie a un gruppo informale di persone, la
scuola circense si è sviluppata progressivamente nel corso degli anni. La scuola
di circo, attualmente finanziata dalla Fondazione «L'albero della vita» e
sostenuta dall'associazione «Giocolieri e Dintorni», è stata sostenuta da
diversi enti, fondazioni e associazioni e la sua sede è cambiata varia volte
sempre muovendosi all'interno del quartiere di Scampia. Attualmente le attività
si svolgono nella palestra comunale di Piscinola. Ora come in passato si avvale
di collaborazioni di maestri e registi provenienti da altre realtà circensi e
teatrali e intreccia il suo lavoro tra un tendone ad un passo dai famosi
condomini «Le Vele» e i palcoscenici patinati del centro di Napoli. In tempi di
crisi economica, mantenere solida l'attività della scuola è molto difficile. È
quanto spiega la responsabile Cesaroni: «Rischiamo di chiudere da un giorno
all'altro se i supporti economici non aumentano». Poi lancia un appello: «Ci
rivolgiamo alle istituzioni locali e nazionali, sia pubbliche che private,
affinché qualcuno si faccia avanti per sostenere una preziosa attività sociale e
d'integrazione che rischia di morire». Il Circo Corsaro si esibirà all'interno
del festival internazionale Circomondo, in programma a Siena dal 5 all'8
gennaio.
Walter Medolla -
redazioneweb@comunicareilsociale.com 02 gennaio 2012