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Scampia, il circo dell'integrazione a rischio chiusura: "Pochi fondi"
Di Sucar Drom (del 05/01/2012 @ 09:40:12, in Italia, visitato 2043 volte)

Corriere del Mezzogiorno I ragazzini di Chiaiano e Secondigliano imparano l'arte circense e la giocoleria con i loro coetanei dei campi rom
Immagine dal sito www.puntacorsara.it

NAPOLI – In equilibrio su una corda a 30 metri d'altezza o volando da un trapezio all'altro. Sono i ragazzi dei campi rom e quelli di Scampia, insieme. È il miracolo del Circo Corsaro di Napoli, la scuola di circo che raccoglie allievi provenienti dai campi rom dell'hinterland napoletano e allievi dei quartieri più degradati della città partenopea (Scampia e Chiaiano in primis) per un totale di quasi 100 giovani allievi circensi. Giovani italiani e rom imparano quotidianamente discipline come giocoleria, acrobatica, equilibrismo, clownerie, acrobatica aerea su trapezio e tessuti, seguendo corsi per diverse fasce d'età. I bambini e i ragazzi si sono impegnati nelle varie abilità, scegliendo quella che meglio si adattava al proprio modo di esprimersi. A ognuno, il circo ha trasmesso il rispetto delle regole, degli altri e del gruppo. Tra gli obiettivi principali c'è soprattutto la difficile convivenza tra ragazzi e bambini di diversa provenienza territoriale ed etnica. «Grazie alla nostra scuola di circo», spiega la responsabile Maria Teresa Cesaroni, «tanti ragazzi riacquistano fiducia in se stessi, imparano nuove discipline, vengono ascoltati e si sentono finalmente orgogliosi in una vita in cui si sono sempre sentiti come delle nullità». E naturalmente, diminuisce anche la devianza giovanile, nell'hinterland napoletano molto sviluppata.

A Scampia il circo dell'integrazione: foto

LA SCUOLA - Nata nel 2006 a Scampia grazie a un gruppo informale di persone, la scuola circense si è sviluppata progressivamente nel corso degli anni. La scuola di circo, attualmente finanziata dalla Fondazione «L'albero della vita» e sostenuta dall'associazione «Giocolieri e Dintorni», è stata sostenuta da diversi enti, fondazioni e associazioni e la sua sede è cambiata varia volte sempre muovendosi all'interno del quartiere di Scampia. Attualmente le attività si svolgono nella palestra comunale di Piscinola. Ora come in passato si avvale di collaborazioni di maestri e registi provenienti da altre realtà circensi e teatrali e intreccia il suo lavoro tra un tendone ad un passo dai famosi condomini «Le Vele» e i palcoscenici patinati del centro di Napoli. In tempi di crisi economica, mantenere solida l'attività della scuola è molto difficile. È quanto spiega la responsabile Cesaroni: «Rischiamo di chiudere da un giorno all'altro se i supporti economici non aumentano». Poi lancia un appello: «Ci rivolgiamo alle istituzioni locali e nazionali, sia pubbliche che private, affinché qualcuno si faccia avanti per sostenere una preziosa attività sociale e d'integrazione che rischia di morire». Il Circo Corsaro si esibirà all'interno del festival internazionale Circomondo, in programma a Siena dal 5 all'8 gennaio.

Walter Medolla - redazioneweb@comunicareilsociale.com 02 gennaio 2012