LA NAZIONE - Pistoia Allarme: rubinetti asciutti per intere settimane.
Disagi per gli anziani e per i numerosi bambini. I rappresentanti del campo
accusano il cantiere aperto per il nuovo ospedale
Pistoia, 9 agosto 2010 - Quest’estate, in particolare nel mese di luglio e
anche in questi giorni, quando il caldo torrido raggiunge i picchi più alti,
la vita nel campo nomadi in via Ciliegiole è diventata un inferno per
l’assoluta mancanza d’acqua. Il disagio che stanno vivendo le numerose famiglie
che abitano il campo, un centinaio di persone, ma soprattutto tanti bambini, è
diventato insopportabile. Una situazione che mette a rischio la salute dei più
anziani e dei più piccoli. I capi famiglia del campo hanno fatto presente la
condizione in cui si trovano attraverso gli operatori che assistono gli abitanti
dei campi, ma ciò nonostante i rubinetti del campo continuano a restare a secco.
Uno dei capifamiglia ci ha contattato per denunciare la situazione e chiedere
agli amministratori e tecnici del comune di accertare le cause della carenza
idrica e di trovare una soluzione urgente. Il problema - ci hanno spiegato i
portavoce del campo - si verifica in particolare nei giorni in cui il vicino
cantiere aperto per la costruzione del nuovo ospedale è attivo. Dal lunedì al
venerdì l’acqua viene a mancare e ritorna nei rubinetti il sabato e la domenica,
cioè quando i cantieri sono chiusi. Elvis e Andrea, due rappresentanti del
campo, ci hanno chiesto, appunto, di far presente, attraverso il nostro
giornale, la drammatica situazione che nel campo si sta vivendo dal mese di
luglio ad oggi, affinché si possa accertarne quanto prima le cause e trovare una
soluzione.
"Tutti i giorni - ci dicono Elvis e Andrea - le famiglie che vivono al campo
di via Ciliegiole sono costrette a munirsi di taniche per fare provvista di
acqua alle varie fonti della città . Meno male - ci sottolineano - che per bere
ci si può rifornire alle fontanelle aperte di recente dal Comune a S.Agostino,
Scornio e Monteoliveto, ma per tutte le altre esigenze l’erogazione per soli due
giorni alla settimana è del tutto insufficiente, con i gravi problemi igienici
che ne conseguono".
"I nostri bambini - continuano i due giovani rappresentanti del campo - e gli
anziani sono quelli che soffrono di più per questa situazione. Per questo
rinnoviamo l’appello alle autorità competenti perché risolvano al più presto una
situazione che si va facendo ogni giorno più intollerabile". Recentemente, come
è noto, è stata annunciata la costruzione di un nuovo campo nomadi. Il progetto
prevede di costruire dodici unità abitative in legno a un piano, poste in
circolo, intorno a un parcheggio da 48 posti macchina.
Le casette sono di varie dimensioni, a seconda della composizione delle
famiglie: 1 per una persona di circa 26 metri quadrati; 4 da due persone di
38 metri; 3 da tre persone di 50 metri; 3 da quattro persone di 52 metri; 1 per
cinque persone di 70 metri. La zona sarebbe stata individuata a circa 400 metri
di distanza dall’attuale campo, in prossimità dell’autostrada Firenze Mare.
di ALBERTO CIULLINI