Segnalazione di Franco Marchi da L'Arena (versione cartacea)
«Noi ospitali, loro delinquono»
Il gruppo leghista in consiglio regionale chiede l'abolizione della legge veneta
sugli stanziamenti a favore di rom e sinti. Il Pd: «Tosi e Maroni hanno
stanziato 1,4 milioni per due campi nomadi: il Carroccio è un'armata
Brancaleone»
22/06/2010
Venezia. Il gruppo della Lega Nord in consiglio regionale ha presentato un
progetto di legge composto di un unico articolo che chiede l’abrogazione della
legge veneta che dispone interventi «a tutela della cultura dei Rom e dei
Sinti». La norma che i consiglieri leghisti intendono abrogare risale al 1989 e
prevede l’allargamento anche ai nomadi di etnia Sinti degli interventi di tutela
previsti da una legge del 1984 che si occupava solo dei Rom. La legge in vigore
prevede finanziamenti agli enti locali (Comuni anche consorziati e Comunità
montane) da destinare, soprattutto, all’allestimento di campi sosta attrezzati
per i nomadi, all’inserimento scolastico dei loro bambini e l’inserimento
lavorativo degli adulti. «In nome di una malintesa "cultura dell’accoglienza"»,
sostiene il primo firmatario, il capogruppo Federico Caner, «per anni sono stati
erogati ingenti finanziamenti a questi gruppi Rom e Sinti producendo danni
enormi, dal punto di vista sociale, alla comunità nazionale e alle genti venete
in particolare». «La gente veneta è ospitale», aggiunge, «ma questa sua
predisposizione non va confusa con incapacità di autotutelarsi dalla presenza di
insediamenti di genti e popoli che per le loro peculiarità e i loro costumi, in
verità assai discutibili, rappresentano una costante fonte di disagio e di
turbamento sociale anche in considerazione delle numerosissime violazioni della
legge penale e dei problemi di ordine pubblico che seguono costantemente la
presenza di questi insediamenti nel territorio».
Il consigliere regionale del Partito democratico Claudio Sinigaglia commenta la
presentazione del progetto leghista per abrogare l’attuale norma regionale per
tutelare la cultura Rom e Sinti osservando che esso sconfessa quanto deciso a
Verona dal sindaco leghista Tosi che, assieme al ministro degli Interni leghista
Maroni, ha stanziato 1,4 milioni di euro per riqualificare ben due campi nomadi.
«Mi sembra», afferma Sinigaglia, «che nella Lega domini l’anarchia e l’assenza
di una strategia comune con cui affrontare le questioni legate all’integrazione
sociale: roba da armata Brancaleone. Il dato di fatto», conclude l’esponente del
Pd, «è che con questa proposta Caner segue le orme del suo governo che vuole
azzerare ogni finanziamento ai Comuni impoverendoli irrimediabilmente, alla
faccia del federalismo. Col risultato,in questo caso, che le amministrazioni
locali non potranno fare più nulla ad esempio sul fronte dell’integrazione
scolastica, e che per i veneti i problemi di convivenza, invece che sparire,
diventeranno sempre più giganteschi».