Due segnalazioni di Agostino Rota Martir
05/05/10 | autore: Francesca Parra –
dal sito web PISA NOTIZIE
"Incitamento all'odio razziale.
Chiudere i gruppi della vergogna"
Si prefigura il reato di incitamento
all'odio razziale e diffamazione per i post dei 2 gruppi di Facebook contro le
case a Coltano per le famiglie rom. Filippeschi: "Affermazioni molto gravi,
minacciose e a cui bisogna prestare attenzione". Callaioli: "Un esposto alla
Procura della Repubblica, che per reati di questo tipo deve procedere d'ufficio,
consentirebbe di intervenire sui gestori affinché procedano alla chiusura del
sito".
Incitamento all'odio razziale e
diffamazione a mezzo internet. Sono questi secondo l'avvocato Andrea Callaioli i
reati che si configurano per alcuni dei post di commento dei 2 gruppi di
Facebook, ("Il
comune di Pisa regala ville ai rom (con i nostri soldi): OPPONIAMOCI!!",
"Contro la costruzione
delle palazzine ai Rom a Coltano GRATIS !!!")
nati in con lo scopo di opporsi all'assegnazione delle villette di Coltano
realizzate per i rom e che raccolgono discussioni e proposte attraversate da
sentimenti xenofobi.
I commenti di alcuni utenti non lascerebbero alcun dubbio: "Lanciafiamme sul
campo di Coltano.. così disinfettiamo pure l'aria!!!!!!", è solo uno dei molti
post che suggeriscono di "risolvere il problema" attraverso l'eliminazione
definitiva di persone che vengono etichettate, in accordo con i luoghi comuni
più biechi e diffusi, ladri, stupratori e "zecche".
"Un esposto alla Procura della
Repubblica - spiega l''avvocato Callaioli - che per reati di questo tipo deve
procedere d'ufficio, consentirebbe di intervenire sui gestori affinché procedano
alla chiusura del sito. E allo stesso tempo metterebbe in moto un procedimento
di identificazione degli autori dei commenti e degli stessi amministratori delle
due pagine, responsabili per quanto su di esse viene pubblicato".
L'istigazione all'odio razziale infatti, come si legge sul sito
dell'associazione costituzionalisti, è ritenuta "non solo come possibile fonte
di disordini e di violenze, ma anche come causa della perdurante inferiorità di
fatto in cui versano determinati gruppi".
E al prefigurarsi di un reato di
siffatta gravità si aggiunge, come spiega Andrea Callaioli, la diffamazione a
mezzo internet che colpisce non solo la comunità rom, ma la stessa
amministrazione comunale, l'ex sindaco Paolo Fontanelli e quello attuale Marco
Filippeschi, bersagli inoltre di proposte violente: "Du' passaggi di
napalm...uno a Coltano e uno sulla casa del sindaco!" scrive uno degli utenti di
"Il comune di Pisa
regala ville ai rom (con i nostri soldi): OPPONIAMOCI!!",
una pagina amministrata da Ezra Pound, Forza Nuova e dal suo coordinatore
provinciale Ettore Profeti, dove si invitano gli iscritti a votare Forza
Nuova.
Non mancano infatti false informazioni
in merito alla gestione della costruzione delle palazzine di Coltano da parte
dell'amministrazione e dei due sindaci, come dimostrano affermazioni di questo
tipo: "Il comune di Pisa ha costruito case 'popolari' magari usando qualche
fondo speciale della comunità europea, e poi sicuramente le venderà ai rom al
doppio di quello che le ha pagate"; " Il sindaco ha fatto una scelta del genere
motivata da qualcosa, le cose sono 2... o gliel'ha date con l'accordo che non
vadano più a rubare nelle case oppure con l'accordo che il sindaco si prende il
40% su tutti i furti che fanno gli zingarelli".
Su questo aspetto l'avvocato Callaioli non ha dubbi: "Affermazioni di questo
tipo ledono l'onorabilità del Sindaco, è auspicabile che lo stesso presenti una
querela per diffamazione".
E il sindaco Marco Filippeschi ha
così commentato all'Ansa i contenuti delle 2 pagine: "Affermazioni molto gravi,
minacciose, alle quali bisogna prestare attenzione", sottolineando
l'infondatezza dell'assunto che sta alla base dei 2 gruppi di Facebook: che il
Comune cioè consegnerà gratuitamente le abitazioni alle famiglie rom. "Niente di
più falso - ha dichiarato Filippeschi - perché chi entra in quelle case deve
avere condizioni per pagarsi le utenze e accederà agli alloggi chi non ha
carichi pendenti, chi aderisce a un patto rigoroso e sia in grado di adempiere
agli obblighi contrattuali per avere quel tipo di residenza." E sui presunti
fondi sottratti alle politiche abitative destinate ai cittadini pisani in favore
della comunità rom, il Sindaco è chiaro: "Sono affermazioni infondate.
L'intervento riguarda la concessione di case di 50 metri quadri o forse meno,
realizzate con fondi specifici per le politiche di integrazione degli immigrati,
in questo caso rom, e non sono affatto sottratte a nessun'altra politica
abitativa pubblica. Semmai lo sforzo è di superare gli accampamenti abusivi
riducendo notevolmente il numero degli insediati nel Comune".
Villette, quelle di Coltano, che
rientravano all'interno di un programma più ampio di integrazione, "Le città
sottili", di cui negli ultimi mesi è stata annunciata la chiusura. "Se oggi
le abitazioni di Coltano - ha commentato Stefano Gallo di Africa Insieme
- vengono additate dalla destra come pietra della vergogna, ciò è dovuto
soprattutto al venir meno di un programma articolato di integrazione". Una
scelta che, insieme ai continui sgomberi dei campi rom, secondo Stefano Gallo,
allinea le politiche dell'amministrazione pisana a quella di Comuni governati
dalla destra: "L'accanimento contro gli accampamenti ricalca quello del sindaco
di Roma Gianni Alemanno e di Milano Letizia Moratti. Ma se gli sgomberi in
queste 2 città hanno sollevato proteste indignate, lo stesso non è accaduto a
Pisa. Come se il fatto che certe pratiche siano messe in atto da
un'amministrazione di sinistra in qualche modo le giustificasse".
"Scelte politiche di questo tipo -
conclude Stefano Gallo - che segnano un'inversione di rotta dalla precedente
amministrazione, che sulle politiche sociali si allineava a quelle della Regione
Toscana dando vita a progetti d'avanguardia come quello di "Le città sottili"
- non aiutano certo a creare un clima di tolleranza e integrazione".
Leggi anche:
-
Il razzismo corre su
Facebook
Pregiudizi, intolleranza e luoghi
comuni sono duri a morire, e nell'era della (dis)informazione sul web e dei
social network, dove ognuno può diffondere e condividere contenuti e opinioni, a
trovare eco non è solo una vasta diffusione delle conoscenze. E anche su temi
locali non mancano esempi di questo tipo.
Sono 2 i gruppi su Facebook, animati da una forte opposizione, per usare un
eufemismo, alla costruzione a Coltano di abitazioni che verranno consegnate ad
alcune delle famiglie della comunità rom locale, nell'ambito del progetto "Le
città sottili". Gruppi, uno dei quali legato a Forza Nuova ("Il
comune di Pisa regala ville ai rom (con i nostri soldi): OPPONIAMOCI!!"),
dove si rincorrono commenti che lasciano spazio ad aperti sfoghi di intolleranza
e di razzismo.
"Via dall'Italia!! Questi sporchi,
assassini sfruttatori di bambini!!"; "La benzina costerà tanto... però ne vale
lo stesso la pena anche per chi ci vuole far rovinare da queste bestie che io li
manderei prima di bruciarli in casa a chi li vuole in Italia e a chi dice che
non sono un problema....."; "senegalesi, polacchi, ucraini al 85% sono bravi
lavoratori, ma i rom sono ladri e vagabondi, è nella loro natura, non sono qui
per lavorare, sono sporchi, puzzano, rubano, vendono bambini, ci sono risse
tutti i giorni, se incontrano una donna la violentano, perché è cosi che loro
vivono". Questi sono solo alcuni dei commenti postati sulla pagina del gruppo,
che si spingono fino a suggerire l'uso di napalm per risolvere il "problema".
Parole farcite di un'intolleranza spesso violenta e nostalgica della pagina meno
gloriosa della storia italiana: "Vanno buttati fuori, la razza e' razza...e
bisogna fare pulizia...", suggerisce qualcuno, mentre un utente che si
identifica con una foto del Duce sembra non avere dubbi sui responsabili: "La
colpa è dei comunisti che gli hanno dato tutti questi diritti, gli avete votati
ora ciucciateveli".
E se non tutti condividono le aperte
prese di posizione razziste farcite di rigurgiti nazi-fascisti, il filo rosso
che lega i diversi utenti sembra essere intessuto di ignoranza e frustrazione.
"Perché costruire casa per la comunità rom quando molte delle famiglie italiane
faticano ad arrivare a fine mese, fra mutui e bollette da pagare?" si chiedono
gli aderenti ai 2 gruppi. Una domanda che si contorna di luoghi comuni:
l'equivalenza fra rom, nomadismo e delinquenza, la convinzione che le famiglie
in questione non desiderino in realtà una casa.
"Contro la
costruzione delle palazzine ai Rom a Coltano GRATIS !!!"
(oltre 3 mila gli iscritti) si presenta così: "Vi sembra giusto che la Comunità
Europea finanzi questi lavori e che il Comune di Pisa faccia costruire queste
strutture che poco hanno da invidiare a costose villette? A Voi la parola". E
nei post si rincorrono discussioni fondate su informazioni errate, in primis
sull'assunto che le case verranno consegnate alle famiglie a titolo gratuito e
che le utenze saranno a carico dell'amministrazione e dunque dei cittadini che
pagano le tasse. Convinzione errata dato che la consegna delle abitazioni
prevederà il pagamento di un canone concordato e delle bollette di luce, acqua e
gas a carico degli assegnatari. Si parla poi di presunti, e vorremmo
sottolineare inesistenti, sussidi che lo Stato assegnerebbe ad ogni rom, pari -
secondo un utente apparentemente informatissimo - a 30 euro giornalieri a
persona.
Sulla stesa linea anche il gruppo
"Il comune di Pisa regala ville ai rom (con i nostri soldi):
OPPONIAMOCI!!", che
raccoglie 1.065 iscritti, amministrato da Ezra Pound, Forza Nuova Pisa e dal
coordinatore provinciale di Forza Nuova Ettore Profeti, dove se pur meno
frequenti non mancano "suggerimenti" per risolvere la questione: "Bisognerebbe
dare fuoco a quelli zingaracci di merda insieme a quel cazzo di sindaco
Fontanelli!!!".
Ma è in questo gruppo che maggiormente si discute sulle responsabilità e sulle
motivazioni della scelta di costruire abitazioni per alcune delle famiglie rom
di Pisa: "Colpa dell'amministrazione che privilegia questa categoria di
persone". Un'affermazione che, se non si inserisse nel contesto di una tragica
dimostrazione di ignoranza e razzismo, farebbe quasi sorridere alla luce degli
sgomberi dei campi rom degli ultimi mesi.