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Da Pisa Notizie
Di Fabrizio (del 07/05/2010 @ 09:25:37, in media, visitato 2086 volte)

Due segnalazioni di Agostino Rota Martir

05/05/10 | autore: Francesca Parra – dal sito web PISA NOTIZIE

"Incitamento all'odio razziale. Chiudere i gruppi della vergogna" 

Si prefigura il reato di incitamento all'odio razziale e diffamazione per i post dei 2 gruppi di Facebook contro le case a Coltano per le famiglie rom. Filippeschi: "Affermazioni molto gravi, minacciose e a cui bisogna prestare attenzione". Callaioli: "Un esposto alla Procura della Repubblica, che per reati di questo tipo deve procedere d'ufficio, consentirebbe di intervenire sui gestori affinché procedano alla chiusura del sito".

Incitamento all'odio razziale e diffamazione a mezzo internet. Sono questi secondo l'avvocato Andrea Callaioli i reati che si configurano per alcuni dei post di commento dei 2 gruppi di Facebook, ("Il comune di Pisa regala ville ai rom (con i nostri soldi): OPPONIAMOCI!!", "Contro la costruzione delle palazzine ai Rom a Coltano GRATIS !!!") nati in con lo scopo di opporsi all'assegnazione delle villette di Coltano realizzate per i rom e che raccolgono discussioni e proposte attraversate da sentimenti xenofobi.  
I commenti di alcuni utenti non lascerebbero alcun dubbio: "Lanciafiamme sul campo di Coltano.. così disinfettiamo pure l'aria!!!!!!", è solo uno dei molti post che suggeriscono di "risolvere il problema" attraverso l'eliminazione definitiva di persone che vengono etichettate, in accordo con i luoghi comuni più biechi e diffusi, ladri, stupratori e "zecche".

"Un esposto alla Procura della Repubblica - spiega l''avvocato Callaioli - che per reati di questo tipo deve procedere d'ufficio, consentirebbe di intervenire sui gestori affinché procedano alla chiusura del sito. E allo stesso tempo metterebbe in moto un procedimento di identificazione degli autori dei commenti e degli stessi amministratori delle due pagine, responsabili per quanto su di esse viene pubblicato". 
L'istigazione all'odio razziale infatti, come si legge sul sito dell'associazione costituzionalisti, è ritenuta "non solo come possibile fonte di disordini e di violenze, ma anche come causa della perdurante inferiorità di fatto in cui versano determinati gruppi".

E al prefigurarsi di un reato di siffatta gravità si aggiunge, come spiega Andrea Callaioli, la diffamazione a mezzo internet che colpisce non solo la comunità  rom, ma la stessa amministrazione comunale, l'ex sindaco Paolo Fontanelli e quello attuale Marco Filippeschi, bersagli inoltre di proposte violente: "Du' passaggi di napalm...uno a Coltano e uno sulla casa del sindaco!" scrive uno degli utenti di "Il comune di Pisa regala ville ai rom (con i nostri soldi): OPPONIAMOCI!!", una pagina amministrata da Ezra Pound, Forza Nuova e dal suo coordinatore provinciale Ettore Profeti, dove si invitano gli iscritti a votare Forza Nuova.

Non mancano infatti false informazioni in merito alla gestione della costruzione delle palazzine di Coltano da parte dell'amministrazione e dei due sindaci, come dimostrano affermazioni di questo tipo: "Il comune di Pisa ha costruito case 'popolari' magari usando qualche fondo speciale della comunità europea, e poi sicuramente le venderà ai rom al doppio di quello che le ha pagate"; " Il sindaco ha fatto una scelta del genere motivata da qualcosa, le cose sono 2... o gliel'ha date con l'accordo che non vadano più a rubare nelle case oppure con l'accordo che il sindaco si prende il 40% su tutti i furti che fanno gli zingarelli". 
Su questo aspetto l'avvocato Callaioli non ha dubbi: "Affermazioni di questo tipo ledono l'onorabilità del Sindaco, è auspicabile che lo stesso presenti una querela per diffamazione".

E il sindaco Marco Filippeschi ha così commentato all'Ansa i contenuti delle 2 pagine: "Affermazioni molto gravi, minacciose, alle quali bisogna prestare attenzione", sottolineando l'infondatezza dell'assunto che sta alla base dei 2 gruppi di Facebook: che il Comune cioè consegnerà gratuitamente le abitazioni alle famiglie rom. "Niente di più falso - ha dichiarato Filippeschi - perché chi entra in quelle case deve avere condizioni per pagarsi le utenze e accederà agli alloggi chi non ha carichi pendenti, chi aderisce a un patto rigoroso e sia in grado di adempiere agli obblighi contrattuali per avere quel tipo di residenza." E sui presunti fondi sottratti alle politiche abitative destinate ai cittadini pisani in favore della comunità rom, il Sindaco è chiaro: "Sono affermazioni infondate. L'intervento riguarda la concessione di case di 50 metri quadri o forse meno, realizzate con fondi specifici per le politiche di integrazione degli immigrati, in questo caso rom, e non sono affatto sottratte a nessun'altra politica abitativa pubblica. Semmai lo sforzo è di superare gli accampamenti abusivi riducendo notevolmente il numero degli insediati nel Comune".

Villette, quelle di Coltano, che rientravano all'interno di un programma più ampio di integrazione, "Le città sottili", di cui negli ultimi mesi è stata annunciata la chiusura. "Se oggi le abitazioni di Coltano - ha commentato Stefano Gallo di Africa Insieme - vengono additate dalla destra come pietra della vergogna, ciò è dovuto soprattutto al venir meno di un programma articolato di integrazione". Una scelta che, insieme ai continui sgomberi dei campi rom, secondo Stefano Gallo, allinea le politiche dell'amministrazione pisana a quella di Comuni governati dalla destra: "L'accanimento contro gli accampamenti ricalca quello del sindaco di Roma Gianni Alemanno e di Milano Letizia Moratti. Ma se gli sgomberi in queste 2 città hanno sollevato proteste indignate, lo stesso non è accaduto a Pisa. Come se il fatto che certe pratiche siano messe in atto da un'amministrazione di sinistra in qualche modo le giustificasse".

"Scelte politiche di questo tipo - conclude Stefano Gallo - che segnano un'inversione di rotta dalla precedente amministrazione, che sulle politiche sociali si allineava a quelle della Regione Toscana dando vita a progetti d'avanguardia come quello di "Le città sottili" - non aiutano certo a creare un clima di tolleranza e integrazione".

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- Il razzismo corre su Facebook 


Pregiudizi, intolleranza e luoghi comuni sono duri a morire, e nell'era della (dis)informazione sul web e dei social network, dove ognuno può diffondere e condividere contenuti e opinioni, a trovare eco non è solo una vasta diffusione delle conoscenze. E anche su temi locali non mancano esempi di questo tipo. 
Sono 2 i gruppi su Facebook, animati da una forte opposizione, per usare un eufemismo, alla costruzione a Coltano di abitazioni che verranno consegnate ad alcune delle famiglie della comunità rom locale, nell'ambito del progetto "Le città sottili". Gruppi, uno dei quali legato a Forza Nuova ("Il comune di Pisa regala ville ai rom (con i nostri soldi): OPPONIAMOCI!!"), dove si rincorrono commenti che lasciano spazio ad aperti sfoghi di intolleranza e di razzismo.

"Via dall'Italia!! Questi sporchi, assassini sfruttatori di bambini!!"; "La benzina costerà tanto... però ne vale lo stesso la pena anche per chi ci vuole far rovinare da queste bestie che io li manderei prima di bruciarli in casa a chi li vuole in Italia e a chi dice che non sono un problema....."; "senegalesi, polacchi, ucraini al 85% sono bravi lavoratori, ma i rom sono ladri e vagabondi, è nella loro natura, non sono qui per lavorare, sono sporchi, puzzano, rubano, vendono bambini, ci sono risse tutti i giorni, se incontrano una donna la violentano, perché è cosi che loro vivono". Questi sono solo alcuni dei commenti postati sulla pagina del gruppo, che si spingono fino a suggerire l'uso di napalm per risolvere il "problema".  
Parole farcite di un'intolleranza spesso violenta e nostalgica della pagina meno gloriosa della storia italiana: "Vanno buttati fuori, la razza e' razza...e bisogna fare pulizia...", suggerisce qualcuno, mentre un utente che si identifica con una foto del Duce sembra non avere dubbi sui responsabili: "La colpa è dei comunisti che gli hanno dato tutti questi diritti, gli avete votati ora ciucciateveli".

E se non tutti condividono le aperte prese di posizione razziste farcite di rigurgiti nazi-fascisti, il filo rosso che lega i diversi utenti sembra essere intessuto di ignoranza e frustrazione. "Perché costruire casa per la comunità rom quando molte delle famiglie italiane faticano ad arrivare a fine mese, fra mutui e bollette da pagare?" si chiedono gli aderenti ai 2 gruppi. Una domanda che si contorna di luoghi comuni: l'equivalenza fra rom, nomadismo e delinquenza, la convinzione che le famiglie in questione non desiderino in realtà una casa.

"Contro la costruzione delle palazzine ai Rom a Coltano GRATIS !!!" (oltre 3 mila gli iscritti) si presenta così: "Vi sembra giusto che la Comunità Europea finanzi questi lavori e che il Comune di Pisa faccia costruire queste strutture che poco hanno da invidiare a costose villette? A Voi la parola". E nei post si rincorrono discussioni fondate su informazioni errate, in primis sull'assunto che le case verranno consegnate alle famiglie a titolo gratuito e che le utenze saranno a carico dell'amministrazione e dunque dei cittadini che pagano le tasse. Convinzione errata dato che la consegna delle abitazioni prevederà il pagamento di un canone concordato e delle bollette di luce, acqua e gas a carico degli assegnatari. Si parla poi di presunti, e vorremmo sottolineare inesistenti, sussidi che lo Stato assegnerebbe ad ogni rom, pari - secondo un utente apparentemente informatissimo - a 30 euro giornalieri a persona.

Sulla stesa linea anche il gruppo "Il comune di Pisa regala ville ai rom (con i nostri soldi): OPPONIAMOCI!!", che raccoglie 1.065 iscritti, amministrato da Ezra Pound, Forza Nuova Pisa e dal coordinatore provinciale di Forza Nuova Ettore Profeti, dove se pur meno frequenti non mancano "suggerimenti" per risolvere la questione: "Bisognerebbe dare fuoco a quelli zingaracci di merda insieme a quel cazzo di sindaco Fontanelli!!!". 
Ma è in questo gruppo che maggiormente si discute sulle responsabilità e sulle motivazioni della scelta di costruire abitazioni per alcune delle famiglie rom di Pisa: "Colpa dell'amministrazione che privilegia questa categoria di persone". Un'affermazione che, se non si inserisse nel contesto di una tragica dimostrazione di ignoranza e razzismo, farebbe quasi sorridere alla luce degli sgomberi dei campi rom degli ultimi mesi.