Petizione contro la ghettizzazione rom a Cluj
Indirizzata al Consiglio
Comunale e all'Ufficio del Sindaco di Cluj-Napoca
Alla fine di marzo 2010, il vice sindaco di Cluj-Napoca, Attila László, ha
riferito alla stampa che per trovare una soluzione per i circa 1.500 Rom che
vivono nelle vie Cantonului e Coastei e a Pata Rat, i leader del governo locale
stanno valutando sul spostarli accanto alla discarica nei pressi di Pala Rat (http://www.citynews.ro/cluj/din-oras-10/primaria-muta-romii-de-la-pata-rat-cu-o-parcela-mai-incolo-77329/).
Con questa "soluzione" la città multiculturale di Cluj rimane molto indietro
rispetto alle raccomandazioni della Commissione Europea riguardo alla
desegregazione e le politiche inclusive, o a quelle che si riferiscono alla
necessità di prendere decisioni col coinvolgimento delle comunità rom - idee
ripetute questa settimana al secondo Summit Europeo dei Rom(http://www.nieuwsbank.nl/en/2010/04/09/H007.htm).
Secondo le dichiarazioni del vicesindaco, il Consiglio ha iniziato a
considerare una risoluzione per identificare i proprietari a Pata Rat per
espropriare i terreni dove sistemare i Rom delle vie Cantonului e Coastei e
dintorni. Oltre al diniego totale del pericolo si segregazione etnica, non viene
posta attenzione al problema fondamentale di queste persone: la mancanza di
documenti di residenza e di documenti d'identità permanenti, che potrebbero
assicurare loro la sicurezza nella vita di tutti i giorni.
Queste recenti decisioni e proposte sono state prese come d'abitudine per le
autorità locali: ad es. senza consultare i rappresentanti delle comunità rom e
senza nemmeno avvertire i diretti interessati. Per oltre dieci anni hanno subito
improvvisi sgomberi e rimozioni forzate da un posto all'altro, diventando via
via vittime di una crescente segregazione residenziale che riproduce ed aggrava
tutti i loro problemi, dall'accesso all'istruzione di qualità, a quello ad un
lavoro decente, sino alla discriminazione istituzionale. Né ora, né altrimenti,
è mai stato offerto alle organizzazioni rom un quadro legale in cui discutere
della questione, le autorità non si sono consultate con loro e quando è stato
fatto un tentativo in questo senso da parte delle organizzazioni, le loro
opinioni sono state ignorate. Inoltre, anche se ci sono persone di etnia rom
nelle autorità locale, in Prefettura, nei Consigli Distrettuale e Comunale di
Cluj, non hanno preso una posizione ufficiale contro la ghettizzazione dei Rom
in città. Questo dimostra che le posizioni da loro occupate non sono
sufficientemente indipendenti da servire gli interessi di quanti dovrebbero
rappresentare, ma che sono subordinate alle decisioni di queste strutture di
potere.
Chiediamo l'attenzione del Consiglio Cittadino e dell'Ufficio del Sindaco di
Cluj perché il loro nuovo progetto è un progetto di ghettizzazione etnica, una
manifestazione di discriminazione istituzionale e perciò una grave violazione
dei diritti umani, con gravi conseguenze sulla cronica esclusione
socio-economica e non-riconoscimento dei Rom come parte integrale della città. I
firmatari di questa petizione chiedono urgentemente di fermare questo progetto e
sviluppare strategie che assicurino effettivamente condizioni di vita durature e
decenti per tutti i cittadini di Cluj.
Potete appoggiare la nostra richiesta firmando la petizione in lingua rumena
a:
http://www.petitieonline.ro/petitie-p19395057.html
(per chi non ha familiarità con la lingua, cliccare su Semneaza petitia,
poi nella prima casella indicare nome e cognome, nella seconda la propria mail -
confermare nella terza - e nell'ultima il codice di validazione, le altre
caselle sono facoltative. ndr)
Cluj, 11.04.2010.
Pavel Doghi, president of Amare Phrala Association
Enikő Vincze, professor Babesc-Bolyai University, member of the Romani Criss
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