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Romania
Di Fabrizio (del 19/04/2010 @ 09:33:17, in casa, visitato 1756 volte)
Petizione contro la ghettizzazione rom a Cluj
Indirizzata al Consiglio Comunale e all'Ufficio del Sindaco di Cluj-Napoca

Alla fine di marzo 2010, il vice sindaco di Cluj-Napoca, Attila László, ha riferito alla stampa che per trovare una soluzione per i circa 1.500 Rom che vivono nelle vie Cantonului e Coastei e a Pata Rat, i leader del governo locale stanno valutando sul spostarli accanto alla discarica nei pressi di Pala Rat (http://www.citynews.ro/cluj/din-oras-10/primaria-muta-romii-de-la-pata-rat-cu-o-parcela-mai-incolo-77329/).

Con questa "soluzione" la città multiculturale di Cluj rimane molto indietro rispetto alle raccomandazioni della Commissione Europea riguardo alla desegregazione e le politiche inclusive, o a quelle che si riferiscono alla necessità di prendere decisioni col coinvolgimento delle comunità rom - idee ripetute questa settimana al secondo Summit Europeo dei Rom(http://www.nieuwsbank.nl/en/2010/04/09/H007.htm).

Secondo le dichiarazioni del vicesindaco, il Consiglio ha iniziato a considerare una risoluzione per identificare i proprietari a Pata Rat per espropriare i terreni dove sistemare i Rom delle vie Cantonului e Coastei e dintorni. Oltre al diniego totale del pericolo si segregazione etnica, non viene posta attenzione al problema fondamentale di queste persone: la mancanza di documenti di residenza e di documenti d'identità permanenti, che potrebbero assicurare loro la sicurezza nella vita di tutti i giorni.

Queste recenti decisioni e proposte sono state prese come d'abitudine per le autorità locali: ad es. senza consultare i rappresentanti delle comunità rom e senza nemmeno avvertire i diretti interessati. Per oltre dieci anni hanno subito improvvisi sgomberi e rimozioni forzate da un posto all'altro, diventando via via vittime di una crescente segregazione residenziale che riproduce ed aggrava tutti i loro problemi, dall'accesso all'istruzione di qualità, a quello ad un lavoro decente, sino alla discriminazione istituzionale. Né ora, né altrimenti, è mai stato offerto alle organizzazioni rom un quadro legale in cui discutere della questione, le autorità non si sono consultate con loro e quando è stato fatto un tentativo in questo senso da parte delle organizzazioni, le loro opinioni sono state ignorate. Inoltre, anche se ci sono persone di etnia rom nelle autorità locale, in Prefettura, nei Consigli Distrettuale e Comunale di Cluj, non hanno preso una posizione ufficiale contro la ghettizzazione dei Rom in città. Questo dimostra che le posizioni da loro occupate non sono sufficientemente indipendenti da servire gli interessi di quanti dovrebbero rappresentare, ma che sono subordinate alle decisioni di queste strutture di potere.

Chiediamo l'attenzione del Consiglio Cittadino e dell'Ufficio del Sindaco di Cluj perché il loro nuovo progetto è un progetto di ghettizzazione etnica, una manifestazione di discriminazione istituzionale e perciò una grave violazione dei diritti umani, con gravi conseguenze sulla cronica esclusione socio-economica e non-riconoscimento dei Rom come parte integrale della città. I firmatari di questa petizione chiedono urgentemente di fermare questo progetto e sviluppare strategie che assicurino effettivamente condizioni di vita durature e decenti per tutti i cittadini di Cluj.

Potete appoggiare la nostra richiesta firmando la petizione in lingua rumena a:
http://www.petitieonline.ro/petitie-p19395057.html (per chi non ha familiarità con la lingua, cliccare su Semneaza petitia, poi nella prima casella indicare nome e cognome, nella seconda la propria mail - confermare nella terza - e nell'ultima il codice di validazione, le altre caselle sono facoltative. ndr)

Cluj, 11.04.2010.

Pavel Doghi, president of Amare Phrala Association
Enikő Vincze, professor Babesc-Bolyai University, member of the Romani Criss board