Da
Czech_Roma
La piccola
Natálka, la bambina di due anni seriamente ustionata in un attacco doloso
contro la sua casa a Vítkov, sta reimparando a camminare. Sua madre, Anna
Siváková, ha detto all'Agenzia Stampa Ceca che la bambina non è più in grado di
camminare se qualcuno non la tiene per mano. Presto seguirà la riabilitazione
per i problemi col suo piede destro, che non vuole camminare. Poi affronterà
un'altra operazione, alle dozzine che ha già subito. Il 19 aprile sarà passato
esattamente un anno da quei tragici eventi che hanno cambiato le vite di così
tante persone.
L'11 maggio andranno a processo gli accusati di aver causato la disgrazia
della piccola bambina e dei suoi genitori, che pure furono feriti dalle fiamme.
I genitori di Natálka si ritroveranno di fronte agli assalitori. "Non faccio
previsioni. Non ho idea di come risponderò quando li vedrò," dice Siváková.
Recentemente la madre di Natálka ha ricevuto una copia delle accuse, circa 50
pagine, e ne ha letto i dettagli. "Dicono che Lukeš organizzò tutto. Chiamo gli
altri e li aspettò ad Opava. E' anche accusato di aver scelto la nostra casa,"
dice, aggiungendo che gli accusati si rimpallano le loro responsabilità. Però,
tutti si giustificano dicendo di non aver saputo che la casa fosse abitata. "La
polizia ha interrogato la ragazza di Lukeš a Vítkov. Lei ha detto che avevano
guidato diverse volte sino a casa nostra e di avervi visto giocare i bambini,"
dice Siváková.
Ha anche letto che un'altro accusato, Müller, si bruciò la mano lanciando le
molotov. L'accusa dice che un'ora dopo cercò di curarsi a casa di un amico. Dice
anche che il gruppo intendeva commettere l'attacco una settimana prima, ma che
non trovarono una macchina per farlo.
Gli incendiari, tutti estremisti di destra di Bruntál e Opava, lanciarono tre
molotov piene di benzina attraverso le finestre della casa. Natálka, che non
aveva ancora due anni, soffrì di ustioni di secondo e terzo grado sull'80% del
corpo. I genitori furono ustionati più lievemente.
L'attacco cambiò completamente la vita della famiglia. Anche dopo che Natálka
tornò a casa dopo otto mesi di ricovero, niente era più lo stesso. "Pensavamo
che sarebbe stato meglio dopo il ritorno a casa. Sbagliavamo. Era solo
l'inizio," dice Siváková. La piccola Natálka ha subito dozzine di operazioni ed
ora ha paura dei dottori. Urla disperatamente quando vede l'ospedale, e presto
dovrà sottoporsi ad un'altra degenza. "Tra due settimane dobbiamo iniziare la
riabilitazione. Poi sarà operata alle mani. Starà in ospedale per un mese. Non
so come farà," dice la giovane madre.
David Vaculík, Jaromír Lukeš, Ivo Müller e Václav Cojocaru affronteranno il
processo in mezzo a straordinarie misure di sicurezza. Sono accusati di aver
commesso un tentato omicidio multiplo, tra cui una bambina, a sfondo razziale.
Rischiano l'ergastolo. "Per me sarebbe giusto se ricevessero la pena più dura
possibile. Ci hanno condannato ad una pena che durerà tutta la vita. Penso che
debbano soffrire come sta soffrendo la nostra famiglia," dice Siváková.
Czech Press Agency, translated by Gwendolyn Albert