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Repubblica Ceca
Di Fabrizio (del 18/04/2010 @ 09:48:20, in Europa, visitato 2014 volte)

Da Czech_Roma

La piccola Natálka, la bambina di due anni seriamente ustionata in un attacco doloso contro la sua casa a Vítkov, sta reimparando a camminare. Sua madre, Anna Siváková, ha detto all'Agenzia Stampa Ceca che la bambina non è più in grado di camminare se qualcuno non la tiene per mano. Presto seguirà la riabilitazione per i problemi col suo piede destro, che non vuole camminare. Poi affronterà un'altra operazione, alle dozzine che ha già subito. Il 19 aprile sarà passato esattamente un anno da quei tragici eventi che hanno cambiato le vite di così tante persone.

L'11 maggio andranno a processo gli accusati di aver causato la disgrazia della piccola bambina e dei suoi genitori, che pure furono feriti dalle fiamme. I genitori di Natálka si ritroveranno di fronte agli assalitori. "Non faccio previsioni. Non ho idea di come risponderò quando li vedrò," dice Siváková.

Recentemente la madre di Natálka ha ricevuto una copia delle accuse, circa 50 pagine, e ne ha letto i dettagli. "Dicono che Lukeš organizzò tutto. Chiamo gli altri e li aspettò ad Opava. E' anche accusato di aver scelto la nostra casa," dice, aggiungendo che gli accusati si rimpallano le loro responsabilità. Però, tutti si giustificano dicendo di non aver saputo che la casa fosse abitata. "La polizia ha interrogato la ragazza di Lukeš a Vítkov. Lei ha detto che avevano guidato diverse volte sino a casa nostra e di avervi visto giocare i bambini," dice Siváková.

Ha anche letto che un'altro accusato, Müller, si bruciò la mano lanciando le molotov. L'accusa dice che un'ora dopo cercò di curarsi a casa di un amico. Dice anche che il gruppo intendeva commettere l'attacco una settimana prima, ma che non trovarono una macchina per farlo.

Gli incendiari, tutti estremisti di destra di Bruntál e Opava, lanciarono tre molotov piene di benzina attraverso le finestre della casa. Natálka, che non aveva ancora due anni, soffrì di ustioni di secondo e terzo grado sull'80% del corpo. I genitori furono ustionati più lievemente.

L'attacco cambiò completamente la vita della famiglia. Anche dopo che Natálka tornò a casa dopo otto mesi di ricovero, niente era più lo stesso. "Pensavamo che sarebbe stato meglio dopo il ritorno a casa. Sbagliavamo. Era solo l'inizio," dice Siváková. La piccola Natálka ha subito dozzine di operazioni ed ora ha paura dei dottori. Urla disperatamente quando vede l'ospedale, e presto dovrà sottoporsi ad un'altra degenza. "Tra due settimane dobbiamo iniziare la riabilitazione. Poi sarà operata alle mani. Starà in ospedale per un mese. Non so come farà," dice la giovane madre.

David Vaculík, Jaromír Lukeš, Ivo Müller e Václav Cojocaru affronteranno il processo in mezzo a straordinarie misure di sicurezza. Sono accusati di aver commesso un tentato omicidio multiplo, tra cui una bambina, a sfondo razziale. Rischiano l'ergastolo. "Per me sarebbe giusto se ricevessero la pena più dura possibile. Ci hanno condannato ad una pena che durerà tutta la vita. Penso che debbano soffrire come sta soffrendo la nostra famiglia," dice Siváková.

Czech Press Agency, translated by Gwendolyn Albert