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Guidizzolo non vuole un campo per i sinti. Il trasferimento delle famiglie
deciso dal comune di Brescia senza avvisare il sindaco. Il prossimo campo a
Gazzo di Bigarello.
Il terreno acquistato dal comune di Brescia
Il Comune di Brescia acquista un terreno a Birbesi di Guidizzolo per
trasferirvi alcune famiglie di sinti. Il tutto all'insaputa del sindaco. E della
popolazione. La quale ha reagito subito: questa mattina i residenti nella zona
di Birbesi hanno cominciato a erigere una palizzata al confine tra le loro
proprietà e quella delle famiglie sinte. Quasi a voler sottolienare che su quel
terreno sorgerà un campo nomadi, non particolarmente gradito.
La Lega Nord, che ha protestato con i suoi amministratori locali dicendo che
«non staranno a guardare», presenterà un'interpellanza parlamentare su ciò che
definisce «un tiro mancino» sferrato da un Comune, quello bresciano, di
centrodestra. Ma problemi legali non dovrebbero esistere: il terreno è stato
infatti regolarmente acquistato e nessuno può impedire che alcune famiglie vi si
trasferiscano. Anche se di etnia sinta. Un altro terreno per un'analoga
operazione del comune di Brescia è stato individuato a Gazzo di Bigarello. La
vicenda delle aree vendute ai nomadi sta scatenando nel Mantovano aspre
polemiche.
Il Comune di Brescia, tramite la società controllata Brixia Sviluppo, ha
acquistato un terreno a Birbesi di Guidizzolo su cui trasferire alcune famiglie
di nomadi sinti che attualmente occupano il campo di via Orzinuovi che presto
verrà smantellato. Della notizia nessuno era al corrente, né il Comune di
Guidizzolo, né gli abitanti della zona in cui si insedierà il nuovo campo che -
a detta dell'associazione di volontariato Sucar Drom di Mantova che gestisce il
progetto - sarà formato solo da 4 famiglie, 16 persone in tutto. Non ne sono
convinti però i residenti che, appena appresa la notizia, per tutelarsi hanno
già cominciato ad alzare una palizzata per dividere i confini.
(29 gennaio 2010)